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sabato 20 apr
  • Il Jolly non sarà più cinema

    Dopo la pausa estiva il cinema Jolly di via Costantino riaprirà come teatro.

    Nell’ultima stagione ha chiuso il Tiffany e la stessa sorte del Jolly è toccata al cinema Dante. In precedenza avevano chiuso l’Adams, il Ciak, il Finocchiaro, il Royal, l’Astoria e il Lubitsch.

    Nei prossimi mesi aprirà un multisala al posto dell’ex stabilimento Coca Cola a Partanna Mondello.

    Palermo
  • 37 commenti a “Il Jolly non sarà più cinema”

    1. mi sono recato al cinema jolly l’anno scorso per vedere “pirati dei caraibi 4” in 3D, evitiamo i facili commenti sulla qualità del film 😀
      poco prima di fare il biglietto vedo una delle maschere pulire gli occhiali 3D e mi accorgo che sono del tipo 3D attivi riutilizzabili. ci propinano la fesseria che questi occhiali vengano igienizzati ad ogni proiezione: una miseria pezzuola utilizzata per 10, 20, 50 occhialini sono sicuro che trasporti possibili germi da un occhialino all’altro: se uno spettatore ha qualche congiuntivite o orzaiolo, ce lo becchiamo in 10, 20, 50 persone. domando allora come mai il cinema non abbia recepito la direttiva sanitaria che suggerisce l’uso di occhiali monouso http://www.salute.gov.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=270
      da parte mia so che la tecnologia 3D è di tipo ‘attivo’ e ‘passivo’: cambia sia la tecnologia del proiettore, sia la qualità dello schermo, che la modalità con cui funzionano gli occhiali e la loro complessità, nondimeno anche i costi.
      la maschera e l’addetto ai biglietti mi rispondono in modo sgarbato e mi invitano ad andarmene se ho di questi problemi.
      evidentemente non si sono ben informati qualche anno fa sui pro e i contro delle due tecnologie 3D e sul potenziale riflesso sulle abitudini degli spettatori e questo è il risultato.
      dobbiamo avere nostalgia o pietà per questi cinema di bassa lega che chiudono a palermo?
      i multisala sono una manna dal cielo per chi cerca nella proiezione in sala la massima qualità audio/video (indipendentemente dalla qualità artistica del film, che può essere un banale svago o un intrattenimento più impegnativo).
      – a fronte di incassi stratosferici grazie a 6 mesi di programmazione ininterrotta di titanic 15 anni fa, il tiffany non ha mai sistemato le poltrone fatiscenti. meno male che ha chiuso.
      – il king da secoli ha delle poltroncine dimensioni bambino, e la pellicola perennemente fuori fuoco. mi ricordo di aver visto batman begins completamente sfocato, nonostante le varie rimostranze alla maschera. mi auguro che sia il prossimo.
      – rouge et noir, l’audio gracchiava quando ho visto terminator3 nel 2003 e continua a gracchiare quando ho visto this must be the place. dobbiamo aspettare ancora molto per sistemare?
      solo il metropolitan, forse grazie ad un management illuminato, ha deciso qualche anno fa di investire trasformandosi in un piccolo multisala cittadino:
      – poltrone comode
      – posto assegnato (nonostante la maleducazione dei palermitani)
      – numerose maschere a controllare
      – bar ben fornito prima e durante lo spettacolo
      – biglietti online
      – riduzioni varie
      – tecnologia 3D passiva (proiettori più costosi ma occhiali monouso e più economici)
      poi è arrivato il multisala UCI al Forum e presto arriverà il multisala nell’ex CocaCola, così daranno finalmente il colpo di grazia a tutti questi insulsi cinema palermitani.
      bastava poi così poco per salvarsi: biglietti online, posti assegnati, qualche convenzione tipo carta fedeltà con ingressi ridotti, sistemare l’impianto audio, non mettere prezzi proibitivi per gelati e popcorn.
      il mondo va avanti, chi resta fermo è perduto. non versiamo lacrime per loro.

    2. Concordo con cinefilo. Il King un tempo era davvero il re dei cinema. Ma sono anche passati 20 anni e magari qualche soldino ce lo si poteva spendere… Invece è rimasto sempre uguale e non si è aggiornato. Complimenti vivissimi ai gestori del Metropolitan, cinema vecchiotto che è stato completamente rivoluzionato, immagino non senza notevoli sforzi economici. Risultato? E’ sempre pieno e funziona.

    3. Concordo pienamente con cinefilo. Da quando hanno aperto le multisala al Forum, non ho più frequentato altri cinema. Il Forum è tutta un’ altra cosa (anfiteatro, posti prenotati, comodità…)

    4. io ho visto lo squalo alla sirenetta nel 1980, avevo 4 anni, e mi sono trovato benissimo. mi è piaciuto sopratutto l’intervallo perchè distribuivano la bomboniera algida e fuori c’era il carrettino con la calia e le noccioline

    5. Concordo in merito al Metropolitan. L’unico che si è rinnovato…ed i risultati si vedono.

    6. Concordo con il cinefilo. Ho molta nostalgia per i cinema “veri” e non amo i multisala ma la maleducazione dei gestori e le condizioni abominevoli dei cinema di città hanno davvero oltrepassato il limite della sopportazione.

    7. 300 al cinema imperia con il secondo tempo con l’audio orribile e il video con disturbi vari ancora urla vendetta

    8. Non mi ricordo in quale cinema ero, forse pure all’Imperia. Ho visto un film in cui il cinematografo aveva sbagliato il matte e in ogni scena si vedevano chiaramente tutti i microfoni!!!

    9. Concordo in tutto e per tutto con cinefilo.

    10. Come non si può essere d’accordo? L’unico problema è che nei multisala proiettano sempre i blockbuster e mai qualche film più impegnato.

    11. Si, i multisala, nel ghetto di Brancaccio, un film dura un’ora e mezzo e occorrono 45 minuti per andare e 45 per tornare.
      Però che bello, poi ci sono i negozietti e si possono comprare le mutandine nuove nuove ed infine si può mangiare un bel panino di carta. Insomma, si può essere moderni e tecnologici assieme
      Per fortuna adesso apriranno l’altro nello stradone di Tommaso Natale… che figo il posto. Ne propongo uno sulla strada per Bellolampo, per essere in linea con la modernità.
      E poi fanno tutti questi filmetti che entreranno nella storia del cinema… che so, Tartarughe Ninja 6 (in 10 sale) e Titanic 7 (in 5 sale) che i film anni 70 con Bombolo a confronto sono capolavori.
      Però… non è mai stata una città allegra, ma da un paio d’anni quant’è triste Palermo…

    12. Caro cinefilo, un cinefilo come me intende precisare che il Jolly ricorda i cineclub degli anni 90 diretti da Bellone, ricorda i tempi in cui i pirati dei caraibi sarebbero stati considerati spazzatura (e non film) e crede che tu abbia sbagliato nick, perchè, per definizione, il cinefilo vede tutto, comprese polpette e polpettoni, tranne la spazzatura.
      P.S.: su livesicilia il gestore del Jolly ha smentito già le frottole circa l’inadeguatezza della sala e pure io, che al Jolly sono andato sempre meno per via di una programmazione non corrispondente ai miei gusti di cinefilo, posso dirti che tutti questi problemi non li ho riscontrati. Però capisco che non sono ai passi coi tempi, io spazzatura in 3d non ne vedo…

    13. Avete dimenticato a fare i complimenti al cinema Aurora, che da anni proietta film di assoluto valore cinefilo.

      Io credo che il multisala è la fine del cinema e delle pellicole di qualità, io credo nell’equazione multisala=cinepanettone.
      Vi ricordo che il Royal offriva gli stessi servizi del Metropolitan (prenotazione del posto, parcheggio riservato, poltrone comode), eppure ha chiuso lo stesso, forse perchè il palermitano è attratto dal ‘nuovo’, dal ‘mastodontico’ e non si cura se poi il film che proiettano è spazzatura.

    14. Caro Orazio grazie per le belle parole espresse nei confronti del ghetto; in quale grande film tu che sei un vero cinefilo hai sentito questa espressione?
      Mi potresti illuminare?
      Grazie, un abitante di Brancaccio.

      p.s. se impieghi 45 minuti per arrivare al forum come minimo abiti nella “PalermobEne”, non penso che qualcuno ti obblighi a venire da queste parti per vedere un film visto che ti fa schifo la zona. Puoi sempre andare al cinema in qualche cittadina dell’hinterland, a meno che non ti stiano sulle scatole anche gli abitanti perché sono “paesani” (visto il tuo ragionamento sul “ghetto”).

    15. Ant, non ho capito la polemica, “il ghetto di Brancaccio” di cui parlo è il Forum, Brancaccio c’entra solo per caso, come luogo di costruzione del ghetto Forum, però credo tu abbia inteso altro, spero sia chiarito l’equivoco.

    16. D’accordissimo con cinefilo. Orazio, invece, non fa che vomitare luoghi comuni. in primis, il fatto che lui impieghi 45 minuti per arrivare al centro forum, dipende ovviamente da dove lui viva e soprattutto dai mezzi di trasporto che usa, il che pare ovvio.
      Poi non vedo che senso abbia l’ironia sui negozi del centro e sulle mutandine che si vogliano acquistare.. il cinema è più figo se collocato su un eremo? chiudiamo pure tutti i cinema nei pressi di piazza politeama e via libertà o comunque tutti quelli a meno di 10 km dai centri abitati? I panini che ho mangiato in alcuni locali all’interno del forum sono più che gustosi, se lui si è fatto impaccare da qualcuno saran fatti suoi. Per quanto riguarda la qualità dei film, dovrebbe evitare direttaemnte il cinema, visto che se è davvero un cinefilo, presumo seguirà solo cinema indipendente e d’autore che spesso nemmeno viene proiettato al cinema. Peraltro, i suoi criteri di valutazione sono, ovviamente, ridicoli. I pirati dei caraibi sarà un capolavoro se si cerca intrattenimento, sarà spazzatura se si vede solo truffaut. Ma allora che dire dell’intelligenza di chi và a vedere i pirati dei caraibi aspettandosi profonde elucubrazioni sull’animo umano?

    17. @Orazio purtroppo sono parole scritte in modo un po’ sbagliato che fanno capire tutt’altro (è capitato altre volte che qualche utente si soffermasse più sul “nome” di un quartiere); tutto chiarito.

      Riguardo al Jolly spero che riaprendo come teatro potrà dare un contributo differente alla cultura proponendo qualcosa di interessante.

    18. Ho compreso con notevole ritardo l’impatto dei multiplex, le multisale. All’inizio mi sembrava che ci fosse una preclusione ideologica troppo forte contro di esse: se si vede bene e si sente bene, è tutta salute, pensavo.
      E poi sono contrario al pop corn, se è buono….
      Ed invece, nel tempo, mi sono reso conto che i multiplex, nei centri commerciali fuori città, sono come un campo magnetico che respinge un’ampia quota di spettatori e film di qualità. E che i cinema nelle città ne sono usciti distrutti, svuotati, con conseguenze sociali molto negative.

    19. EC: NON sono contrario al pop corn, se è buono…

    20. Si Marco 🙂

    21. Manuelo, lo avevo intuito anch’io, intanto perché non è normale che per andare al cinema occorra sbarcare fuori città, peraltro forzatamente in auto. Dal centro non si impiega meno di mezz’ora, e fino a 45 minuti, ed ovviamente devi avere l’auto con te.
      Ricorderei che il cinema è in primo luogo un centro di aggregazione (anche se qualcuno non la pensa così) e già il concetto di aggregarsi in un centro commerciale, cioè in un “non luogo” (definizione data a questi posti dai principali urbanisti mondiali) è una contraddizione in termini, e non occorre essere scienziati per capire questa cosa.
      Ed infatti il popolo che usualmente (non saltuariamente) riempie il Forum, così come gli altri analoghi posti, è per lo più di un certo tipo… caro Manuelo, ma che pellicole di qualità puoi trovarci?
      Se infine ricordiamo che il cine fino agli anni 80 era spesso sotto casa e che in ogni quartiere c’era un cinema, abbiamo la misura di quanto si siano degradate le nostre città in un paio di decenni. Desertificate.

    22. non abbiamo piu` il cinema sotto casa
      perche` adesso le pellicole le possiamo vedere in casa su un maxischermo,con qualche semplice click,
      comodamente seduti su un divano e non su qualche fatiscente poltrona,e,se il film non e` di nostro gradimento,possiamo cambiare canale e guardarne un`altro.Nella fase di agonia dei locali sottocasa,
      di tocco` il massimo dello squallore con la proiezione di film a luci rosse che avevano come spettatori le persone piu` emarginate dalla societa` civile,chiassose,luride e puzzolenti.
      Cinema centro di aggregazione e` risibile.Ci si andava gia` aggregati.Non erano posti nei quali ti mettevi a discutere col vicino di poltrona,certo.
      E poi era una fatica trovare il parcheggio,un serio problema.Per non parlare dell’igiene.
      Il meno che ti poteva capitare era beccarti qualche virus fastidioso.
      Sorprende nell`era dei Social Network sentire
      certi discorsi.
      Le sale furono abbandonate,come ben descrive
      Tornatore nel Nuovo Cinema Paradiso.La proiezione nelle sale e` un business come un`altro,e,se vengono meno gli introiti e` ovvio che le sale prima degradano e poi chiudono.
      I films di qualita` si affermano nei tantissimi festival del cinema presenti in ogni nazione.
      Credo che il premio piu` ambito rimane l’Oscar.
      Il cosidetto cinema d’essai e` il cinema fatto con pochissimi mezzi e che generalmente faceva fiasco al botteghino.Nulla da rimpiangere.Spesso nei locali specializzati si proiettavano orribili
      films di origine sovietica,solitamente in b/n.
      Il Centro Commerciale Forum ridona decoro ad aree
      ampiamente degradate ed abbandonate all`incuria,adiacenti al quartiere Brancaccio,che proprio da questo esempio di razionale uso del territorio dovrebbe trarre motivo di una rinascita.
      Ed infine non e` vero che nei locali multisala si proiettano films scadenti.Si proettano tutti quei films che la cinematografia impegnata e` in grado di produrre.

    23. Antony c’è una bella differenza tra cinema d’essai, cinema buono, che è quello a cui di solito il cinefilo aspira, e cinema spazzatura, come quello che viene proiettato, senza eccezioni, nelle multisale di Palermo e credo ovunque.
      E molti degli Oscar sono premi alla spazzatura, mentre ad esempio Cannes, Venezia, Toronto, etc etc non danno mai premi al pattume.

      E per molti è l’aggregazione ad essere risibile, segno di un’Italia di depressi solitari (a proposito di social network).

    24. a mio avviso faresti bene a riconsiderare tutta la questione e rileggere il senso delle cose che hai scritto.Se le multisale proiettano solo films spazzatura,mi dici dove vanno a finire le pellicole che hanno avuto importanti riconoscimenti da giurie composte da critici e divi dello schermo?E poi,chi sono questi cinefili?
      E quanti sono?E che livello culturale hanno per disprezzare quello che altri apprezzano?
      E meno male che gli Oscar sono mirati.Oscar alla regia,o alla colonna musicale,all`attore non protagonista,o ai costumi,o agli effetti speciali,etc,denotano una grande attenzione,
      altro che premi alla spazzatura.
      Stai scrivendo su un blog,a proposito di social network,e non credo che scrivi perche` ti senti depresso e solitario.E partecipi a discussioni importanti,aperte a tutti i lettori.Gratis.
      Le multisale nascono per tentare di riportare al cinema quello che la TV ha tolto.
      Richiedono grandi investimenti,e non credo proprio che la programmazione venga affidata a qualche incolto deficiente che non sa nulla di cinema.
      La presenza di una multisala nelle adiacenze di un centro commerciale dove la gente va una volta la settimana a fare provviste e fare,perche` no,uno spuntino,dopo avere comodamente parcheggiato,
      per me e` un fatto evolutivo positivo.

    25. antony, partendo dalla fine, cioè dal ruolo dei social network, ne riconosco l’utilità (ed anche i limiti) ma credo che non sia normale sostituire con gli stessi le normali interazioni fisiche tra esseri umani.
      Per il resto quei film di cui tu mi chiedi si vedono poco e niente purtroppo per me.
      Però è anche vero che le politiche culturali italiane, dopo aver elevato costantemente il livello dell’italiano medio per qualche decennio (grazie all’alfabetizzazione di massa ed alla tv), segnano il passo da almeno 30 anni, con conseguente neo-analfabetismo di ritorno, incapacità di analisi critica, appecoronamento di massa. Non lo dico io, lo dicono gli studi scientifici anche comparativi con altre nazioni. Ciò forse perchè tutto viene lasciato al mercato, compresa la diffusione della cultura.
      Ecco, il discorso lo farei partire da qui, senza spacciare per evoluzione sociale e men che meno culturale le transumanze verso i centri commerciali, cinema compresi. Ed infatti, è questa la mia idea, li si proietta solo roba di bassa lega, con rotazione degli stessi film in tutte le sale nello stesso giorno.
      A me che chiudano i cinema fa tristezza, mi sarà consentito credo, ed analoga tristezza mi da veder sorgere centri commerciali (dove peraltro lavorano h24 i nuovi schiavi del 21° secolo) al posto, che so, di parchi urbani.
      So che sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, so pure che l’alienazione di massa è facile da riconoscere ma difficile è capirne e/o ammetterne le cause, perché, ormai, chi pianifica le scelte pubbliche appartiene ai peggiori gruppi sociali (i politici sono integralmente ignoranti, in molti sono mafiosi, o quantomeno collusi).
      Ed infine, un esempio personale: i miei 20 e in parte 30 anni li ho passati, assieme alla mia generazione, in un luogo dove si produceva cultura (musica nella fattispecie), per le strade ed i vicoli, senza soldi e quasi senza mezzi
      finanziari, senza parcheggi, ma tra l agente, e nessuno parlava di comodità, di tecnologia, di parcheggio di auto e di amenità del genere. DA quell’humus sono spuntati talenti internazionali e gente che gira il mondo oggi suonando. Sarò fissato, ma leggere 20nni che parlano di centri commerciali, parcheggio facile, panini buoni e blablabla mi da un certo senso di scoramento.
      Buon sabato sera.

    26. Orazio, confondi, purtroppo, la nostalgia che provi per un periodo vivace della tua vita con la cornice di quella vita che non trovi più quando ti guardi attorno. Le persone sono le stesse, per lo più vili e meschine ed a volte eccezionali. La cultura (musicale, sportiva, cinematografica) esisteva prima ed esiste ancora. E’ semplicemente falso che chi usa o abbia usato dischi in vinile amasse la musica mentre chi usa i cd sia un ragazzino. E lo stesso vale per il cinema. Se guardo un bel film in un cinema degli anni 50 oppure al centro forum la poesia che posso percepire è la stessa. Tu hai una personale nostalgia di cose che ti hanno accompagnato, ed attribuisci valore a quelle, mentre il valore sta nel contenuto di ciò che ti ha arricchito e non nel luogo in cui lo vedevi. Il cinema non è mai stato un luogo di aggregazione. Se vuoi conoscere qualcuno è meglio chiacchierare appoggiati ad un muretto o sorseggiando un tè o qualunque altra cosa. I social network sono uno strumento in più, ovviamente non sostituiscono il contatto umano…dicevano la stessa cosa del telefono però..che avrebbe sostituito i contatti umani. bah. Il valore dei rapporti, delle parole, della poesia e dei sogni prescinde dagli strumenti tramite i quali li si comunicano, e mi dispiace per te se non lo hai capito. 2 teenagers che chiacchierano, si conoscono, si innamorano al forum vanno bene come e teenagers che facevano lo stesso nei pressi del di un cinema come quello di Nuovo Cinema Paradiso, e 2 giovani che ascoltano musica da un mp3 possono provare emozioni uguali a quelle di chi ascoltava un 45 giri. E’ arrogante e sbagliato pensare che le proprie sensazioni ed i propri ricordi siano più belli, poetici e profondi di quelli degli altri.

    27. Eri tu ad essere diverso e a saperti emozionare di più per le cose che amavi e vedevi intorno a te. E’ una cosa banalissima e normale. Chi fa parte della generazione precedente alla tua. probabilmente avrà veduto te come una persona povera di valori e che perdeva tempo con orpelli con filmetti stupidi, mentre quelli della loro epoca.. quelli sì erano belli. Non è così, le emozioni sono le stesse da quando suonava mozart ad oggi che suonano i tokyo hotel, e le si possono provare per cose diverse da quelle che amavi tu.

    28. E nessuno ha citato il Gaudium? Il biglietto costa quanto un cinema vero ma in realtà sei seduto davanti ad un televisore!

      Il golden ha cambiato proiettore con un 4K, tuttavia non è stato adeguatamente pubblicizzato. Credo che il Golden dovrebbe fare una operazione tipo Metropolitan

    29. Nuovo Cinema Paradiso ha avuto l’Oscar.
      Credo che sia superfluo sottolineare che questa sia una autentica opera d’arte,dove certi temi sono
      stati sviluppati con vera maestria,grazie anche ad attori straordinari ed una sapiente regia.
      Facendo mente locale a tanti altri films premiati con l’Oscar,non ne trovo uno che possa essere considerato spazzatura.Certo il cinema e` profondamente cambiato ed io che preferisco vedere
      i films in TV,spesso cambio canale,perche` certi films sono troppo aggressivi e troppo dinamici
      e fracassoni.Trovo molto attraenti e distensivi gli ultimi films di Carlo Verdone,nei quali l’attore da` prove straordinarie nella capacita’ di rappresentare certi personaggi.
      Stiamo parlando di crisi delle sale di distribuzione tradizionali,non di crisi del cinema.
      Che un locale come il Jolly apra al teatro e` un evento sicuramente interessante,da seguire ed assecondare.Andro` a teatro,al Jolly.

    30. Il Gaudium ? uno dei segreti del Gaudium , il motivo per cui la gente continua a a frequentarlo, e’ proprio l’atmosfera raccolta e non confusionaria degli altri cinema,oltre che la scelta intelligente delle pellicole .
      Se ci si ostina a proiettare le solite scimunitaggini e americanate i cine chiuderanno tutti.

    31. Marco, nessuna nostalgia, non è un termine che appartiene al mio sentire.
      Mi emoziono ancora, anche al cinema, ad esempio da poco mi ha emozionato Bellocchio (non è e mai sarà al forum, che cosa racconti di bioetica ed eutanasia a quel “popolo” che lo affolla, prototipo dell’italiano neo-analfabeta di cui parlavo prima che (per restare in tematiche analoghe a quelle del film) non è stata capace di capire i referendum sulla procreazione assistita?).
      Quindi diciamo che ho solo un certo gusto a rivedere in sequenza veloce fotogrammi analoghi girati nel tempo facendo le valutazioni consequenziali.
      Del resto non credo che sia intelligente credere che ogni cosa nuova sia per forza migliore di quelle del passato.
      Ho dato un’occhiata alle programmazioni di oggi al forum: su 8 film “se ne prende” uno, ed è li solo perché lo ha girato un palermitano, gli altri vanno dal pattume ai seriali. Nei cine di città la media è decisamente più alta, Gaudium compreso, visto che lo avete citato, e concordo con le analisi che avete fatto su questa sala. Peraltro il Gaudium è la negazione delle sale moderne, è una saletta parrocchiale con tribuna, non particolarmente comoda, anzi per tanti versi scomoda. Posso dire però cha è il cine che mi piace senza essere nostalgico? Solo questo volevo dire. E mi pare che nella sostanza siamo d’accordo.

    32. ” Nuovo Cinema Paradiso ” è, secondo me, un film mediocre. Una successione di scene, scenette e banalità che coinvolgono solo grazie ad una certa astuzia spettacolare.
      E se è di indubbio effetto l’episodio della proiezione sui muri delle case ( un “miracolo”, girato con notevole bravura tecnica, degno del cinema di Frank Capra ) lo stesso non può dirsi di altri, divenuti famosi. Come, ad esempio, la scena del proiezionista che porta le “pizze” da un paese all’altro, di fatto un plagio da “Due soldi di speranza”. Quei pochi che se ne accorsero parlarono però di citazione.
      E l’Oscar come miglior film straniero fu favorito molto probabilmente più che dall’amore nostalgico per il cinema, dal tradizionale amore per il folklore italico.
      ” Nuovo cinema Paradiso “, specchio insomma del cinema come si vorrebbe fosse stato ( e quasi mai fu ) e dell’Italia come molti stranieri credono ( e vogliono ) che sia.

    33. veramente 75 recensioni tra critici,pubblico e dizionari,la pensano diversamente
      http://www.mymovies.it/film/1988/nuovocinemaparadiso/

    34. Nuovo Cinema Paradiso fa cag.are anche me. E siamo almeno in due, se la cosa può avere un minimo di valore statistico.
      Ah, anche mia moglie. E siamo in tre.
      Ah, anche il mio amico Giuseppe. E siamo in quattro…

    35. e se non avessi dimenticato tua suocera e tua sorella,sareste in sei,cioe` una mezza dozzina…

    36. @ antony. “La pensano diversamente”. Si, e allora ?

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