ARS: eppur (qualcosa) si muove
Circola aria nuova nel palazzo che fu dei Normanni, dove ha sede uno dei più antichi parlamenti del mondo (1130): quello siciliano. Nota alle cronache più per gli sprechi e gli abusi perpetrati sempre “a rigore di legge” nelle materie di propria competenza (V. le tante sanatorie edilizie) che per gli esempi edificanti di buon governo, i deputati della nuova ARS – Assemblea Regionale Siciliana, in vista del prossimo insediamento, stupiscono tutti partecipando ad un corso di formazione politica organizzato dalla LUP, la Libera Università della Politica, fondata da uno dei protagonisti della primavera palermitana, Ennio Pintacuda, scomparso anni fa.
L’epopea della politica dell’immagine, del marketing, delle facce da 6×3, della “costruzione del consenso”, da Craxi fino a Berlusconi, maldestramente scimmiottati dagli avversari, ci aveva fatto dimenticare che una volta i politici andavano a scuola, si preparavano, cercavano di avere delle competenze e c’erano per questo le scuole di partito. Chi non ricorda invece le imbarazzanti risposte a domande di cultura generale poste ai deputati nazionali dalle impertinenti Iene all’uscita da Montecitorio?
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