E venne il giorno…
Quello che tutti si aspettavano si è concretizzato: è finita un’era. Il Palermo è retrocesso matematicamente, con una giornata d’anticipo, e diciamo anche meritatamente. Questo è il prezzo che si paga quando non si programma o quando si gioca con un’azienda secondo i propri capricci, perché cambiare decine di dirigenti e allenatori, significa assecondare i propri sfizi. Inutile prendersela con un gruppo di giocatori non all’altezza, non sono stati loro a “scegliersi” all’inizio del campionato. Senza troppi giri di parole, il presidente Maurizio Zamparini è l’unico responsabile di questo dramma sportivo. Negli ultimi anni ha sbagliato di tutto, ma nell’Italia di oggi basta una frase ad effetto ed una lettera di scuse per dimenticare troppo in fretta fatti e sentenze. Speriamo sempre che “domani andrà meglio”, perché in pochi hanno il carattere di sbracciarsi per provare a cambiare le cose. Ormai è Serie B e non c’è neanche bisogno di dilungarsi nei processi. Continua »
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