Eva Riccobono non può parlare di mafia e dei palermitani ma…
Nelle ultime ore tra agenzie stampa, twitter e facebook ho letto queste reazioni su Eva Riccobono: “puttana”, “arrusa”, “viziata”, “superficiale”, strega” “Manico di scopa”, “Ridicola”. “Qualunquista”, “Slavata”, “ha offeso i siciliani” “era mia compagna di scuola al linguistico sta stronza”. Tutte dichiarazioni, non a caso, fatte da donne. E per cosa? Perché la Riccobono ha detto: «…alcune cose dei palermitani non mi piacciono, come la mentalità mafiosa. Detesto quelli che si lamentano sempre e che vogliono la raccomandazione e soprattutto il familismo e i soprusi». Ora, non neghiamo che ha detto una cosa vera. Che addirittura sia insita in noi è anche dato di fatto delle nostre vite (pagare il posteggiatore, chiedere aiuto all’amico per dare una spinta per la parente o la figlia, sentirsi dire «se tu mi fai questo…io ti faccio quello»). Quel che ha raccontato Eva siamo noi. E lo è anche lei in quanto palermitana e siciliana. Punto e basta. Accettiamolo. Continua »
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