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Sito: http://www.flickr.com/photos/zenobia81/

e-mail: francescamarchese@rosalio.it

Biografia: Nata a Palermo il 19 Maggio del 1981, laureata in D.A.M.S curriculum arte con Eva di Stefano scrivendo una tesi sulla pittrice trapanese Carla Accardi, è ora studentessa a tempo pieno della Facoltà di Architettura di Palermo. A chi le chiede se sia pentita della sua pazza scelta di intraprendere una nuova laurea, risponde fiera che è felicissima di dedicare corpo anima e cervello agli studi di Architettura, di stare barricata ore e giorni in facoltà e di versare tanto sudore, non dormendo per giorni pur di finire in tempo i lavori durante le consegne che le vengono imposte (voi ci credete?l). Amante della lettura, del cinema, dell’arte, ma soprattutto della musica, ascolta prevalentemente rock e tutti i suoi derivati e si diletta ogni tanto anche a strimpellare qualche pezzo con la sua chitarra acustica che chiama Louisiana; apprezza anche il jazz e la musica elettronica, la musica classica, ammette che non può andar a letto senza prima aver ascoltato la voce del suo amato De André, e trova affascinanti e magnetici i suoni che provengono dal lontano Oriente. Scopre più di un anno fa l’amore folgorante nei confronti della fotografia, racconta quanto tutto sia nato in maniera spontanea e senza pretese «si presentò la necessita di acquistare una compatta digitale per scattare foto durante i sopralluoghi, ma ad un certo punto mi resi conti che la mia attenzione andava dove non si posava quella degli altri, la fotografia mi ha salvata e curata, mi ha aiutato a guardare il mondo e trovarvi così anche me stessa». È così che è nata Zenobia, nome con cui si fa chiamare e viene chiamata, ritenendosi nel suo piccola una città invisibile. Cosa vuole fare da grande? Beh grande Francesca non lo sarà mai, e se ne guarda bene dall’immaginarsi tale, ma sicuramente sa che diventerà un’architetto-fotografa che andrà in giro per il mondo con la sua inseparabile 40D, progettando tetti sotto cui le persone potranno ripararsi e sentirsi felici. Citazione preferita? «Ad un tratto capii che il pensare è per gli stupidi, mentre i cervelluti s'affidano all'ispirazione», dal Gulliver di Alex in Arancia Meccanica. Nel frattempo augura buona vita a tutti.

Francesca Marchese
  • Il palmeto di Letizia…dei palermitani


    Il palmeto di Letizia da marenegato su vimeo.

    Palermo non ama il suo mare, Palermo non ama Palermo: è un semplice sillogismo, ma sono sempre più ferma nella convinzione che il destino della nostra città e delle acque in cui è immersa camminino insieme.
    Palermo sembra aver dimenticato il suo mare e gli volge le spalle!
    Guardando al litorale, tra sterminati cumuli d’immondizia, macerie, colate di cemento armato, capannoni, ogni tanto appare e lo salutiamo, quasi stupiti della sua presenza.
    Dell’antica Panormus ormai rimane quasi nulla, la città perde la sua essenza, si rinchiude in se stessa e si allontana dal mare, non prendendosene più cura e lasciandolo così in balìa di un travagliato destino dove a spuntarla, sino ad ora, sembra siano solo interessi pubblici, economici e di potere.
    E il nostro rapporto con il mare così diventa sempre più flebile, smette lentamente di essere della comunità e i piccoli sprazzi concessi al singolo diventano manifestazione ogni volta più rara. Dove immergeremo i nostri piedi fra dieci, vent’anni, quando vorremo affidare i nostri pensieri alle onde che passano? Continua »

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