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e-mail: monica.cassisa@alice.it

Biografia: Nata a Palermo il 7 Gennaio......l'anno di nascita di una signora è top secret! Girovaga per l'Italia causa forza maggiore (il lavoro del papà), è cresciuta e ha studiato a Milano dove si è laureata in Lettere Classiche. All'inizio degli anni '90 è emigrata-al-contrario nella sua amata Palermo, dove ha messo su famiglia e vive tuttora. Ha lavorato per anni a Milano nell'ambito di quelle che negli anni '90 si chiamavano "ITC" (e che ora sono Internet+blog+social network) e a Palermo nell'ambito della formazione professionale come progettista specializzata in corsi di formazione per i BBCCAA, acquisendo una notevole esperienza sia nel campo della comunicazione che della formazione. Ma il suo vero amore è e sarà sempre scrivere, da opinionista, cosa che fa abitualmente per hobby, postando pezzi "unici" nei blog d'informazione locale e nazionale. Attualmente fa la mamma, scrive e insegna privatamente latino & greco. Passioni: il mare, sopra ogni cosa (l'assurda ragione della sua emigrazione-al-contrario :), scrivere e leggere, coltivare orchidee, un bicchiere di vino bianco o rosso rigorosamente siciliani mentre cucina, viaggiare e......New York!

Monica Cassisa
  • Sogno siciliano

    Prendendo spunto dallo slogan utilizzato da un noto politico isolano per la sua recente campagna elettorale, vorrei dire ai nostri nuovi amministratori qual è il mio “sogno siciliano”.
    Sogno una Sicilia innanzitutto senza clientelismo, dove le persone vengano assunte, soprattutto nella pubblica amministrazione, per meriti e non per parentele.
    Sogno una Sicilia dove non possano coesistere deputati da 20.000€/mese con genitori disoccupati che vivono in macchina con i figli (in fondo si tratta di sette rispettabilissimi stipendi: pensiamo a quante cose si possono fare con tutti quei soldi risparmiati).
    Sogno una Sicilia senza lo scempio di denaro pubblico elargito inutilmente alla Formazione Professionale (che non serve assolutamente a NULLA, almeno in Sicilia, perché non “colloca” nessuno, se non i parenti fino al 5° grado dei padroni degli Enti di formazione) mentre sarebbe impiegato molto più utilmente per la tanto vituperata scuola pubblica ormai allo sfascio più totale, per finanziare la ricerca scientifica isolana, gli incubatori di idee imprenditoriali, le attività commerciali individuali, etc… Continua »

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  • Croce e delizia dei cinguettii sul telefonino!

    È da circa sei mesi che ho deciso di seguire col telefonino una serie di siti d’informazione e giornalisti siciliani tramite i loro tweet.
    All’inizio l’euforia di essere sempre aggiornata in tempo reale su quanto accadesse in Sicilia prevaleva sulla necessaria incombenza di dovere cancellare i tweet una volta letti (se ne possono scaricare fino a 100 al giorno, e se un giorno per caso non hai tempo di cancellarli, l‘indomani rischi di ritrovarti a doverne cancellare il doppio!).
    In seguito però c’è stato un repentino capovolgimento di fronti: il fastidio delle continue e frenetiche cancellazioni di tweet inutili, doppi, tripli o addirittura quadrupli, riportanti sempre la stessa identica notizia nell’arco della giornata ha superato di gran lunga l’euforia d’informazione trasformandola in una sorta di stalking molesto ed inquietante! Continua »

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  • È iniziata la stagione balneare: Mondello come Rio?

    È da circa metà maggio, da quando è iniziato il caldo, che io e mia figlia 15enne frequentiamo la spiaggia di Mondello: ho viaggiato molto nella mia vita e posso dire senza timore di essere smentita che la spiaggia di Mondello è una delle più belle del mondo, ma la sua gestione da parte del Comune di Palermo è una delle più folli e assurde che ci siano.
    Finché non inizia la stagione balneare è una meraviglia (sorvolo per il momento sulla storia della pulizia dell’arenile e delle aiuole antistanti di cui s’è parlato più volte, anche in questo blog) e tutta a disposizione dei cittadini e dei turisti di passaggio, ma appena inizia “la season” è tutto finito: se non paghi niente bagno, a meno che di non fare a pugni (letteralmente) per un metro quadro di sabbia dove piazzare l’asciugamano. Ormai, da Lauria fino alla piazzetta di Mondello paese la spiaggia è tutta lottizzata e assediata da baraccopoli (come le ha meravigliosamente definite un nostro lettore) più o meno di lusso, fatta eccezione per un fazzoletto di pochi metri quadrati subito dopo il Charleston e ovviamente la fascia di tolleranza dei fatidici cinque metri dalla battigia. Continua »

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