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venerdì 29 mar

Archivio del 25 Gennaio 2006

  • La Spartenza – preview

    Preview pellicole Bordonaro

    “Sono soddisfatto della mia vita passata, un po’ male un po’ bene. Sento il dovere ringraziare Dio ed all’età di 79 anni e 2 mese porto attermini la storia della mia vita passata”.

    Si chiude così il poetico diario di Tommaso Bordonaro nato a Bolognetta all’inizio del Novecento da una famiglia di “bassa contizione povera quasi nella miseria”, primogenito di sette figli maschi che dovranno trovare da vivere in una Sicilia avara di terra e di lavoro. Con una scrittura secca, dolorosa e ibrida, da contadino appena alfabetizzato che mischia genialmente siciliano italiano e inglese, Bordonaro ci ha lasciato un’epica narrazione di lotta per la sopravvivenza, durata una vita intera, in cui ricorrono amore (iniziando da quello della prima moglie: “il mio cuore ne ha amato uno solo cuore, non vuole amarni un altro”) e morte. Nel mezzo di questa lunga esistenza: la “spartenza”, l’emigrazione negli Stati Uniti, espressa nel diario con questo vocabolo che ne sintentizza le due caratteristiche peculiari: la partenza per un nuovo mondo e la divisione dai propri cari e dalla propria terra. Continua »

    Palermo, Sicilia
  • Carissimo fratello Salvatore (n.6)

    Carissimo fratello Salvatore,
    qua siamo tutti malati. In primis perché c’è un freddo che cadono uccelli morti. Minchia fratello, non fare le solite battute che uccidi un uomo morto…. A monte Cuccio c’è la neve e qua tutti i palermitani hanno il cervello findus che ce lo conserviamo per quando aggiorna il tempo. Naturalmente, a parte io, qui sono tutti allittichiati: Rosetta ogni sera si mente davanti al vacile con la manta è si fa il vicsvapurum perché ha il naso chiuso. Desirè ha 39 di febbre e Geiar ha la peri artrite ma non lo capisco perché dice che ci fa male la spalla. Ma allora che c’entrano i piedi? E comunque non era di questa malatia che ti volevo parlare. Lo sai come sono io: ogni cosa che mi succede o che vedo io poi ci penso perché uno deve pensare sempre perché se no uno poi finisce che ci regala la testa agli altri. Continua »

    Palermo
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