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venerdì 29 mar

Archivio del 12 Dicembre 2005

  • Non sono più timida

    È uso comune dichiararsi timido. magari lavori in tivvù, sei un giornalista d’assalto, oppure hai appena fatto un calendario artistico. Però, l’occasione non te la lasci proprio sfuggire “io sono timidissima, faccio uno sforzo enorme per essere così”. Come dire, “me lo dovete riconoscere che mi applico bene”. Fra tutti gli aspetti del carattere, pare che la timidezza sia la più cangiante, è tipo un foulard, un accessorio, la puoi cambiare a seconda del vestito che indossi (o non indossi). Ho letto intervista a Steve Martin su Vanity fair di questa settimana, alla domanda se lui è timido ha risposto una frase tipo “si nascondono troppe nevrosi dietro alla timidezza”, che io ho interpretato, “la si usa troppo spesso come scusa”. o qualcosa del genere. questa dichiarazione è cangiante almeno quanto la timidezza, perché a memoria non la ricordo proprio per niente, anche se mi colpì per profondità. allora la faccio mia: troppi disagi e agitazioni si nascondono dietro l’asserzione “io sono timida”, troppe fughe davanti alle evidenze. Indi, da oggi, non lo sono più, preferendo, sinceramente, rimanere un tantino nevrotica.

    Palermo
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