Silenzio ché c’è il party!
Domani vado a Genova a parlare a InEditaBLOG anche per spargere un po’ la voce sull’esistenza di Rosalio. Mi dispiace, però, di perdermi un’iniziativa che mi incuriosisce molto.
Domani sera alle 20:00 si fa Silenzio al 54B studio (via Libertà, 54/b), in collaborazione con l’AMIA. Si tratta di un silent party, cioè una festa in cui…si sta in silenzio! Sono vietati tutti i comportamenti che creano rumore, non si può tenere il cellulare acceso, non si può fumare e non si può parlare. Si comunica con dei foglietti di carta e le matite. Potrebbe esserci al massimo un sottofondo con i suoni della natura.
Una raccomandazione: arrivate puntuali. Le persone che entrano farebbero rumore, quindi a party iniziato è vietato entrare!
posso portare i bongi?
…sperando che ci siano molte donne!!! non si parla ma …magari….. se oltre a non parlare non si poteva dare (dategli sto’ suggerimento) si poteva “toccare” qualcosa!!!!
a limite …proprio se non si puo fare…. vabe ci accontentiamo di “abbordare” scrivendo!! che ne dite
…sperando che ci siano molte donne!!! non si parla ma …magari….. se oltre a non parlare non si poteva –>vedere
trollogrofita mi sa che per te è l’occasione buona. visto che non sei dodato di grande dialettica o perlomeno una dialettica che spesso necessita di interpreti simultanei, il silenzi imposto potrebbe essere la situazione ideale per te.
Gireranno pizzini e in uno di questi, soldi di sopra, già vedo quello là… quello con i calli.
ciao interessante questo “sito blog” sono di palermo ed ero alla ricerca di qualcosa che mi appartenesse e per trovarlo ho cercato la parola arancina e vi ho trovato…
La democrazia…che bella! La libertà di parola…che bella! Quante cazzate in questa pagina…che belle! W LA LIBERTA’
Silent party…….affascinante!!
Ma quando terminano i fogliettini di carta che fai?
posso portarli da casa già personalizzati?
Sarebbe divertente avere a disposizione anche i cartellini da arbitro “cartellino giallo”: stai attento/a che se continui così mi girano, “cartellino rosso”: togliti di torno che è meglio per te! Da utilizzare soprattutto nel caso incappassi in Trollogrodita:)
miiii da cartellino rosso sono diventato???????? mica faccio violenza!!! ma provarci …se ti piace…. in modo alternativo puo essere anche simpatico….lasciateci fare a noi maschietti ogni tanto!!!
Ma è giusto che voi “maschietti” prendiate l’iniziativa… dai si scherzava visto che tu sei stato quello più esplicito sottolineando il fatto che ogni luogo e buono per abbordare. W la sincerità…. divertiti stasera !!!
Stasera ci sarò anche io, spero di potere fare un’intervista via pizzini a trollogrodita 😉
grazie…se poi dovessi trovare un bigliettino firmato “chiara”…che faccio????…ci provo…lo stesso????
anche io? posso essere dei vostri?Pizzini rosa…
qualcuno può dire come è andata??
Visto che nessuno parla bene di questo silent party…lo faccio io. Ho partecipato sia al primo che al secondo party “silenzioso”. Quello a Palazzo Cutò, il 7 giugno è stato ancora più bello del primo: il luogo innanzi tutto.
Palazzo Cutò è un palazzo nobiliare di grande fascino a pochissima distanza dalle Absidi della cattedrale di Monreale.
Si è creata un’atmosfera molto affascinante grazie alle candele, ai cuscini stile orientale. Tutto (compresa la luna) sembrava fare quasi parte delle “Mille e una notte”.
I partecipanti, dopo il gong di inizio festa (e inizio silenzio) hanno iniziato a scrivere i loro bigliettini e a curiosare nelle stanze, hanno seguito il video realizzato in occasione del primo silent party…
Quel che ho notato di nuovo è che la maggior parte dei presenti comunica con le persone che già conosce.
Alcuni vogliono far credere che erano intenzionati a “cuccare” mentre in realtà, vi assicuro che sono rimaste ben poche persone con un pizzico di intraprendenza. Sarà… che hanno veramente poco da comunicare, anche e specialmente per iscritto?
Comunque il Silent party è un’idea carina e soprattutto originale, ma sicuramente adatta per coloro che sono aperti alle nuove esperienze “non di massa” e per questo va organizzato solo pochissime volte all’anno proprio per mantenere quel tocco di originalità.