Aria di libri – 29 novembre
Diario del primo incontro, racconto e leggo Antigone alla Biblioteca Comunale di Brancaccio, è il primo tuffo nelle periferie, i miei compagni di avventura sono distribuiti nelle altre biblioteche, Salvatore Savoia a Palazzo Ziino, Marco Pomar a Pallavicino, Gianfranco Perriera a Borgo Nuovo, così non ci possiamo ascoltare tra di noi. Insomma sono completamente sola e so che non sarà facile. Infatti quando arrivo la bibliotecaria mi dice: non c’è nessuno e non ci sarà nessuno, ci avete dato tardi i dèpliant, non verrà nessuno, e poi mi dice, che idea! Antigone. Sì perché lei voleva una cosa più semplice ed io non ero stata d’accordo, volevo un testo classico, sono sempre stata convinta che a saperla raccontare una grande storia è una grande storia, ha un senso, un significato su cui riflettere e che non ti lascia facilmente. Mi viene un grande sconforto, mi guardo attorno, ci sono quattro libri eppure quel luogo nella periferia estrema palermitana è un tempio, perchè lì qualcuno pensa e parla di libri. Poi, a dispetto della bibliotecaria, invece arriva qualcuno, alla spicciolata si forma un piccolo gruppo una ventina di persone, di già mi sembra una bella vittoria. Già come sempre non ho saputo valutare e prendere le misure sulla difficoltà oggettiva, sull’andare a fare una cosa così bizzarra in un posto estremo dove di libri non se ne parla mai, dove non ci sono librerie. Dunque incomincio e parlo per circa un‘ora, mi accorgo rapidamente che il pubblico è preso perché poi di cosa parlo se non di una storia così vicina al presente, alla nostra contemporaneità, ai nostri problemi? In Antigone c’è tutto, non a caso l’Antigone di Sofocle viene considerato il più grande testo dell’umanità. C’è il clan, c’è la vendetta e l’incapacità a comprendere la necessità di rompere la catena di sangue, c’è poi l’integralismo e la rigidità della legge sia in Antigone, quella familiare, sia quella di Creonte la legge da lui stesso designata. Insomma c’è tutto e alcune signore anziane sedute in prima fila man mano sussultano, perché di quella storia prima mai avevano sentito parlare. Quando io dico: vedete Creonte in che situazione si era cacciato? Doveva uccidere sua nipote, la fidanzata di suo figlio? Oppure avere la forza di tirarsi indietro dalla sua stessa legge, l’anziana signora quasi grida: è una tragedia. Insomma che fatica ma va bene e propongono di rifarlo nelle scuole e qua lo dico le insegnanti che fossero interessate entrino in contatto con noi. Dono una copia del libro alla biblioteca e già qualcuno si prenota per il prestito, altri due o tre mi chiedono nota di questa bella edizione della Marsilio che mette insieme le variazioni del mito in Sofocle, Anouhil, Brecht. Al prossimo incontro e intanto si vota il libro più amato….
Buongiorno, io sono una ragazza che abita proprio nel cuore di Brancaccio e non nascondo la mia sorpresa nell’apprendere che proprio qui “da noi”, esiliati dal resto della città, soprattutto da un punto di vista culturale oltre che sociale, finalmente si sarebbe svolta un’iniziativa di spessore.
Io purtroppo non ho potuto partecipare a causa di impegni presi in precedenza ma voglio, cortesemente, esortare la signora Monroy, così come chiunque altro voglia condividere con la gente di brancaccio un momento di riflessione e crescita, a non desistere dal proporre questo tipo di iniziative.
So perfettamente che giungere a Brancaccio così, all’improvviso, può destabilizzare un attimino ma sono sicura che saranno proprio iniziative del genere che riusciranno a dare nuova vita al mio quartiere.
Grazie.
Bellissima iniziativa e non potevi scegliere testo migliore!In bocca al lupo per i prossimi incontri che spero siano numerosi. Questo, per me, è il modo giusto di fare “Antimafia”, lontani da qualsiasi istituzione.Solo uomini che raccontano uomini e lasciano una traccia su cui riflettere e da seguire per migliorarsi!Grazie Beatrice!
Mia nonna si chiama Antigone e io mi sarei dovuta chiamare allo stesso modo!! I miei si rifiutarono…forse xchè pensarono che non fosse di buon auspicio per la mia vita.
Ecco quà scelsero Chiara (solo per la mia carnagione !!!), ma la mia vita fino ad adesso non è stata comunque molto felice sarà per via della mia origine greca? La nonna è infatti di Patrasso oggi una delle maggiori città culturali della Grecia.
Mia storia a parte…trovo necessaria l’idea di riproporre iniziative del genere nelle scuole, i ragazzi di oggi leggono davvero poco e non conoscono i classici 🙁 parlo soprattutto di elementari e medie con i quali mi trovo spesso a contatto in quanto faccio doposcuola nel pomeriggio, sono infatti un insegnante elementare abilitata ma a spasso…
Per quanto riguarda l’edizione di Marsilio di cui parla posso sapere dove la trovo?
Da Libraria è possibile averla in prestito?
Grazie e complimenti!
sì si può trovare in prestito da Libraria..cmq è sempre meglio telefonarci prima, non siamo sempre aperti.
Antigone èuna tragedia di ieri e di oggi,bisogna fare entrare la bellezza nelle aule,nei quartieri.L’iniziativa è bellissima,e poi Antigone è la mia tragedia preferita,anche i ragazzi di primo anno del liceo scientifico sono rimasti affascinati dalla storia.Il guaio è che si parla pochissimo dei miti e delle tragedie a scuola,e i miti insegnano molte cose,molto più dei fatti di cronaca.Forse è la bellezza che ci salverà