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sabato 20 apr
  • Spigolature delle elezioni comunali 5

    Una settimana fa conoscevamo il nome del sindaco di Palermo per i prossimi cinque anni e sono passati quasi due mesi dal momento in cui non scrivo di politica su Rosalio perché, essendo stato coinvolto proprio nella campagna online del sindaco, avevo deciso di tirarmi fuori dal commento politico. E ho sbagliato. Ho sbagliato perché è stato un eccesso e perché, comunque, chi ha voglia di polemizzare lo fa nonostante tutto. Ho sbagliato anche perché alcune spigolature di queste elezioni non sono venute fuori adeguatamente su questo blog, anche per il bavaglio che mi sono autoimposto. Comunque ora non temete: «Sarò il blogger di tutti!».

    Siamo ancora in tempo per alcune spigolature postume.

    Dei manifesti e dei volantini si è occupata magistralmente Cristiana e c’è poco da aggiungere. Però due menzioni speciali vanno agli “elusori” del divieto di affissione (se non negli spazi autorizzati) a un mese dalle elezioni: Corini e la Cammarata.
    Capitan Corini, testimonial da un po’ di una concessionaria di automobili, è apparso nella classica posizione a tre quarti da candidato con tanto di simbolo sbarrato facendo sobbalzare i fan. Trovata pubblicitaria carina: si contino le schede a suo favore.
    Alessandra Cammarata, candidata al Consiglio e proprietaria di omonimo negozio di articoli sportivi, il giorno prima del divieto era sui manifesti in giacca col simbolo della lista, il giorno dopo era sui manifesti in top sportivo con il simbolo del negozio. Si era persino fotografata da sola (!) per poter apporre il suo nome lateralmente. Furbetta subliminale: 325 voti.

    Sembra che qualche burlone abbia giocato un tiro a un candidato della lista di Italia dei Valori stampando dei facsimile con la sua foto e il logo di Forza Italia e distribuendoli nel suo quartiere. Notizia non verificata.

    La testata del sito di Leoluca Orlando che cambia colore è ipnotica. Web 1.0.

    Pare che la festa elettorale più sfarzosa sia stata quella dell’assessore Randi. Faraonico.

    Si è tanto parlato di voto di scambio. Sono del parere che più che di parole avremmo avuto bisogno di denunce ben circostanziate. Ma voti in cambio di cosa? Solite cose: pacchi di pasta, buoni pizza, buoni benzina. Al massimo ricariche telefoniche. Siamo sempre indietro, mica come in Belgio dove Tania Derveaux, candidata al senato, offre sesso orale in cambio di voti…

    Il palermitano vota a sinistra? Civis nobilis. Il palermitano vota a destra? Civis marginalis. Ovviamente è ridicolo.

    Che figata il twitter di Cammarata! 2.0!

    Palermo
  • 8 commenti a “Spigolature delle elezioni comunali 5”

    1. Riguardo a Tania Derveaux se i nostri amati politici (nessuno escluso in quanto come ebbe a dire il signor G “un figone resta sempre un’attrazione che va bene per sinistra e destra”) l’avessero saputo prima invece dei buoni benzina avrebbero distribuito ben altri “buoni” e magari con il caro carburanti gli sarebbe pure costato di meno…

    2. Ti prego, Tony… sii il blogger di tutti…. ti sei perso all’ultimo!!!
      Anzi, a dire il vero un po’ prima…

    3. beh forse quest’anno le restrizioni sono state “quasi” rispettate, ma che dire dei lifting a colpi di photoshop?

    4. Caro Tony,
      mi sembra evidente che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire (mi riferisco ai pacchi di pasta e dintorni).
      Quando Moody’s affosserà ancora il rating al Comune di PA, sarai il primo a saperlo, ovviamente collegato in wi-fi da Mondello.
      Saluti leonini.

    5. …e lo bloggherò su Rosalio. 🙂

    6. beppe grillo è il blogger di tutti ?????
      il presidente della repubblica deve essere di tutti….il sindaco deve essere di tutti… non un semplice blogger.
      Rosalio pensa e blogga quel che vuoi. restrizione autoimposta assolutamente inutile e dannosa

      vincenzo

    7. Però, col senno di poi. Insomma, io non c’entro niente con queste elezioni, ho commentato una volta sola, ma non ci si può tirare fuori dal dibattito per motivi elettorali e poi rientrare, chiedendo scusa, dalla porta principale. Io direi, invece, lasciamo stare, quel che è stato è stato, e pensiamo ad altro. No?

    8. concordo con Domenico Cogliandro. Rosalio è da sempre un osservatorio permanente sulla nostra città, sia per chi guarda da dentro che da fuori..adesso scordiamoci (o meglio, facciamo finta di dimenticare) le elezioni e pensiamo al mandato..perchè altrimenti Palermo rischia di invecchiare precocemente!
      😀

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