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venerdì 26 apr
  • Il declino del Giornale di Sicilia

    Giornale di Sicilia

    Dal 1998 all’estate del 2005 il Giornale di Sicilia è stato online, come sarebbe normale per ogni giornale che voglia sopravvivere nel secolo di Internet. L’anno scorso l’editore del The New York Times, Arthur Sulzberger jr., ha dichiarato che non gli importa che tra cinque anni il cartaceo esista ancora (e il giornalista Vittorio Sabadin ha stimato che nel 2043 non ci sarà più di sicuro). Ma allora perché il Giornale di Sicilia si comporta (e non solo online, si sono fatti scappare punte di diamante come Lauria, Palazzotto e Foresta) come un gambero?

    Corre voce che l’editore e il direttore fotografo, che fanno bella mostra di sé nell’homepage di ciò che rimane del sito, fossero preoccupati per il calo delle vendite, imputandolo al sito. Quindi il sito ha chiuso. Evidentemente sbagliavano nell’interpretare un inesorabile calo specchio dei nostri tempi: L’espresso del primo ottobre (in un quadro generale concorde) ha scritto che da agosto 2007 ad agosto 2008 il Giornale di Sicilia ha lasciato nelle edicole ancora 2670 copie in media al giorno, scendendo a 60195. Col sito chiuso.
    Come se non bastasse ho avuto accesso a dati che mostrano che molti navigatori della Rete quotidianamente vanno su www.gds.it.

    Secondo voi si tratta di un declino inarrestabile? E se sì le fonti di informazione online, soprattutto localmente, sono pronte a prendere il posto del giornalismo per come si è inteso finora?

    Palermo
  • 150 commenti a “Il declino del Giornale di Sicilia”

    1. Era da tempo che pensavo di chiedere perche’ il Giornale di Sicilia non avesse il sito attivo… beh se la spiegazione e’ il calo delle vendite io veramente mi arrendo, in questa citta’ non si vuole crescere, si sta bene nella mediocrita’. Ma perche’, per un giornale conta solo il numero di copie vendute? non conta l’immagine, la visibilita’ che deriva da un sito, che sarebbe accessibile da tutto il mondo (tenuto conto che il cartaceo non arriva certo ovunque, neanche in Italia?)? Il giornalismo non e’ anche servizio pubblico?

    2. Beh!
      Nel gds si trovano notizie vecchie di giorni ed è palesemente fazioso…

    3. si tratta della testata più importante in Sicilia per cui ritengo sia stata errata ed in controtendenza la scelta di abolirne la versione online, soprattutto trovo sia a sfavore di chi vive all’estero. considerato che il problema è il calo delle vendite, che secondo i dati non si è arrestato, finiranno anche per ritirarne la fruizione nei locali pubblici e negli hotel? 🙂
      dovrebbero quantomeno proporne una versione elettronica magari scremata e differente da quella cartacea ma che non pregiudichi il diritto all’informazione

    4. il giornale di sicilia lo si compra x vedere chi e’ morto o se hanno completato i lavori di rifacimento di un marciapiede in città o se e’ stato fatto scendere il gattino dall’albero in via…
      Chi cerca “informazioni” compra altri giornali (e nemmeno Repubblica).
      Fino a quando ci sarà un certo pubblico di lettori (internet estraneo) nei bar palermitani (sport oriented) e nei barbieri (sempre sport oriented) il gds credo che sopravvivera’.
      Una cosa che cura in maniera interessante (approfondita) sono i servizi dove viene data la parola ai giovani delle scuole! Magari curasse così la politica locale e la sua inettitudine !!!!!!!!
      A parte questo…. non vedo una dettagliata e approfondita informazione su molti altri aspetti della vita siciliana.
      Sul fatto che non sia online la dice lunga sull’importanza che la redazione attribuisce alla rete oggi. Problemi loro in futuro…

    5. Peccato ci è sfuggito il buon Foresta!!!…Grande giornalaio che con le sue notizie ha fatto tremare tutta la sicilia!!! Ma chi è questo foresta, cosa ha fatto oltre il libro lecca lecca su Totò Cuffaro?

    6. Premetto che ho sempre rispetto per il lavoro altrui ma da una decina d’anni immagino l’edificio, orribile, di Via Lincoln popolato solo di esperti in videoscrittura.
      Copiaincolla a tutto spiano.
      Il tutto con ironia ovviamente e nel rispetto dei giornalisti che in quell’edificio lavorano.
      Il tutto iniziò quando cominciai ad osservare in edicola la gente che dirottava il proprio bisogno di informazione verso altre testate che all’epoca manco avevano l’edizione riservata alla città.
      Dall’alto del mio forse eccessivo campanilismo interpretavo la cosa come un atto di becera strafottenza degli accadimenti cittadini perchè più ampi fossero gli orizonti dei lettori.
      Il mio desiderio di informazione partiva dalla mia città e si espandeva nel resto del mondo. Per altri era l’esatto contrario.
      Col passare del tempo ho dovuto ricredermi perchè se volevo conoscere cosa accadesse nella mia città era ad altri quotidiani che dovevo rivolgermi.
      Qualcuno parla di scrematura. Ma scrematura di cosa?

    7. Il fatto che il GDS abbia chiuso il sito, poco a me interessa. Obiettivamente l’ho sempre ritenuto un giornale di basso profilo (senza nessuna offesa. E’ solo un mio giudizio).
      Credo anzi che tenere un sito web aperto per il gds sia inutile, in quanto è letto da gente che all’80% sconosce internet.
      E poi, diciamocelo: il GDS vende, e vende bene, percui se fossi l’editore me ne freguerei del sito web.

    8. dario, concordo. ma non stavamo prendendo in esame la qualità della testata, quella è storia nota. come lo è la sua storica faziosità e lo spessore mediocre del taglio informativo ma è assodato che per farsi un’informazione verosimile si deve quotidianamente attingere da varie fonti, e per ogni siciliano il gds rientra (va?) in questo bouquet. e ne fa parte anche la repubblica, sai. nel tuo commento, comunque, hai omesso di palesare la tua scelta alternativa, se ne hai una…

    9. Rispondo a Laide: a Palermo ci vuole un ottimo free press.

    10. Binno non so che cosa ti abbia fatto Francesco Foresta, però è uno che fa in una terra in cui tanti parlano.
      Vittorio noi abbiamo pensato tante volte di fare un free press. Esistono sicuramente due problemi: la distribuzione (praticamente non c’è un target di pendolari che fanno un tragitto su mezzi pubblici – ci sono? – in cui possono leggere; io dico provocatoriamente di portarlo negli uffici pubblici dove c’è chi ha…tempo per leggere ;)) e, soprattutto, la raccolta pubblicitaria (dove c’è una situazione tra il monopolio e l’oligopolio).

    11. per tony: Cosa fà!!! forse mi sono perso qualcosa? Illuminami..

    12. Binno clicca sul nome.

    13. Caro Tony, è vero che molta gente non prende i mezzi pubblici, ma è pur vero che la distribuzione dell’ipotetico free press possa essere fatta ad esempio nei bar (sosta obbligata di tutti i palermitani).
      Il palermitano bisogna anche abituarlo e poi son sicuro che se il palermitano verrà a conoscenza di un buon (e non dico ottimo) giornale gratis, lo va a cercare ovunque. Quell’euro e dieci del GDS alla fine a molti pesa.
      La verità è che per fare un buon free press ci vogliono veramente tantissimi soldi che gente normale non ha.
      Percui tutto rimane teorico e la gente continuerà a comprare (e se lo sceglie fa pure bene perchè esaudisce la propria volontà) un giornale che in prima pagina mette la gigantografia del panda in estinzione.

      Ultima cosa: Il gds, per quanto male se ne possa parlare, offre un servizio che altri non sanno offrire (paradossalmente). Hanno saputo definire il target ed offrigli un servizio. E’ li la vittoria di questo giornale, che a mio parere, continuerà a vivere in eterno. Ardizzone non è un fesso! e sa cosa fa!

    14. C’era una volta “L’ORA”……

    15. La ultradecennale decadenza del GDS denota che ormai Palermo è considerata una cittadella di provincia e di frontiera.- Qualche anziano lo compra ancora per abitudine, per le necrologie e qualche politico di provincia per vedere se è stato pubblicato il proprio nome per ritagliarlo.- Peccato!!!!!

    16. io vorrei capire perche’ devo scendere a comprare una testata di un qualsiasi quotidiano quando la mattina accendo il televisore e posso avere le rassegne stampa
      di tutti i quotidiani commentate da veri professionisti.
      Ad evitare di incappare in giudizi di parte,posso spaziare da sky a tg3,da La7 a canale 5.Se ho tempo,posso seguire gli approfondimenti delle notizie del giorno nelle sedute cui partecipano i migliori giornalisti d’Italia.E poi posso andare On Line.

    17. Perchè repubblica costa 1 euro, e il gds 1.10?
      Boh?!?

    18. E’ grazie a queste decisioni (sbagliate) che secondo me si possono trarre i maggiori benefici. Mi riferisco a voi di Rosalio e a tutti gli altri siti e blog locali che dalla chiusura del “gds online” in poi sono saliti alla ribalta godendo di grande visibilità, potendo tra l’altro offrire nuovi e maggiori spunti di riflessione ai cittadini. Una specie di giornalismo nuovo, di strada, da reality. Per capire cosa succede nella nostra città non ci vuole un giornalista alla ribalta e alla mercè di una redazione (a volte finanziata dallo Stato), ma una rete fitta di cittadini – lavoratori che vedono e commentano dei semplici fatti quotidiani. “Si chiui ‘na puorta e ssi rapi un purtuni! CIAO!

    19. Da qualche mese il comune in cui risiedo e al quale il GdS dedica giornalmente una pagina ha deciso di inviare via e-mail a tutti i cittadini che ne fanno richiesta i comunicati stampa dell’URP. E’ incredibile accorgersi come il 99% degli articoli pubblicati dal GdS siano la fedele riproduzione di quei comunicati con la firma del giornalista di turno! Il massimo dell’originalità sono le foto-notizie con sotto i nomi di tutti quelli che appaiono in fotografia, così il giornale lo comprano non solo i diretti interessati ma anche zii, nonni, cugini e amici… non male come strategia di vendita ma quanto a contenuti siamo davvero a zero!

    20. Ma dice che epolis doveva uscire i primi di ottobre a palermo, come fini?

    21. Fino a ieri ho cliccato su quel sito, con la speranza che qualcuno lo facesse funzionare ancora.
      Certe cose, visto l’era in cui siamo dovrebbero essere partite in potenza per poi, in atto essere esplosive.
      Ed invece?
      Chiuso tutto, con la triste frase…ci trovate in edicola!

    22. @lidia: io credo che leggere, sfogliare e sentire l’odore della carta non possano essere paragonabili al sentire semplicemente le notizie in tv.
      Quelle le sento anche io ma è diverso.
      Praticamente faccio il tour dei tg però il momento del giornale da leggere è sacro.

    23. Comincio con il dire che il Panda in estinzione e il Gattino hanno gli stessi diritti su terra dei due autori dei post sopra dove i due ANIMALI sono stati citati, anzi, per quanto mi riguarda sono belli da guardare (al contrario di molti uomini inguardabili) e fanno molto meno danni degli uomini, sono piu’ affettuosi e non meno intelligenti.

      Detto questo, condivido il post di Ninni.
      Io compro il GDS solo a Punta Raisi prima di imbarcarmi, quindi ogni due mesi circa, lo compro per motivi che non sto qui a raccontare, essendo personali non interessano nessuno.
      Nell’aereo dopo la mezz’ora di lettura -purtroppo non occorre piu’ tempo- mi “diverto” a contare gli articoli firmati da giornalisti in carne e ossa e li distinguo dalle agenzie di stampa. Preciso che spesso anche gli editoriali e gli articoli sui fatti piu’ importanti da prima pagina sono ripresi dalle agenzie di stampa.
      Ebbene, non scrivo il risultato e le percentuali del suddetto calcolo per non sparare sulla croce rossa.
      Una croce rossa che, vista da fuori, sembra che se la tiri che è un piacere… non capisco perchè…

    24. io lo compro il gds (e l’unita’).Ormai e’ diventato quasi un giornale di gossip ma per sapere chi hanno arrestato ogni giorno in citta’ non abbiamo molte alternative 😀 . Ormai non fanno piu’ un’inchiesta che abbia un minimo di serieta’ il massimo e’ contare i giorni trascorsi per l’apertura della siracusa-gela. Perche’ non chiamavano Stefania Petix per le ztl?? Perche’ non fannno una bell’inchiesta sui soldi buttati nelle piste ciclabili (Stefania ci sei???). Di cose su cui indagare e da cui ricavare articoli e notizie tra regione e comune certo non mancano…

    25. però credetemi, la linea non dipende dalla redazione. Al gds lavorano validi professionisti che sono “posteggiati” al desk (si occupano, cioè, solo di impaginazione) perché l’editore ha scelto di far scrivere perlopiù collaboratori pagandoli 3,10 euro a pezzo.
      Il materiale umano e professionale c’è ed è di grande valore, è il filtro (leggasi Pepi o Ardizzone) che andrebbe cambiato…
      E magari un giorno o l’altro succederà.

    26. Lo compro per leggere le notizie locali, gli spettacoli e gli eventi Culturali che accadono in Città ed in periferia. Per me dovrebbero dare più spazio alle notizie locali e smetterla di fare “copia-incolla” con le notizie “dal mondo” prese da internet.

    27. Il giornale di Sicilia va male perchè vittima di se stesso.

      Ricordo anni fa quando facevo parte di un partito politico di destra, ogni qual volta inviavamo un comunicato stampa al giornale di Sicilia, per qualche manifestazione, per qualunque cosa, finiva che non lo pubblicavano mai almeno 7 volte su 10!!!
      Poi il giorno dopo anzicchè trovare il nostro comunicato stampa anche in un trafiletto, trovavamo delle NOTIZIONE IMPORTANTI del genere: “trovato mazzo di chiavi in via libertà” oppure “ritrovato cagnolino..”

      ecco uno dei motivi per cui giustamente un giornale viene letto sempre meno…
      (poi chiaramente ci saranno altri 200.000 motivi però..)

    28. Vi ricordo che i commenti che riportano un indirizzo di posta elettronica palesemente fittizio vengono rimossi. Grazie.

    29. Mi sembra stupido pensare che la causa del calo è data dal sito. Semmai il sito diventa un costo quando è così insipido da risultare poco interessante al navogatore; e in effetti penso di averlo visitato solo un paio di volte.
      La vera concorrenza la fa TGS che riporta pare pare le notizie del quotidiano, invece di dare notizie fresche, ed è gratis.
      A me sembra un giornalino scolastico, beh forse sto esagerando, chiedo scusa ai giornalini scolastici, che sono senzaltro superiori nei contenuti.
      CMQ cosa aspettarsi da un’azienda che paga con pochi Euro una folta schiera di “pubblicisti per caso” senza dar loro alcuna speranza di carriera?
      SOLO TANTA FUFFA!!!!!

    30. Nella città in cui vivo, sono in distribuzione 4 free pass, molti dei quali sono in distribuzione alle fermate dei bus ma si trovano anche incolonnati alle entrate dei bar, nelle edicole impilati in appositi espositori.. Non è necessario essere dei pendolari per leggere… Tanta gente che utilizza le auto,prima di far tappa al bar, prende i vari giornaletti… Volere, è potere (ma forse, in alune città, occorre utilizzare il condizionale e quindi volere sarebbe potere)….

    31. Nei miei ricordi…i motivi della chiusura del sito furono due. Il primo legato a chi gestiva il server…esterno, lento e soprattutto molto costoso. Il secondo (ma non posso confermarlo) lo si può attribuire ai giornalisti…gli stessi del cartaceo, che dovevano aggiornare il sito con notizie in tempo reale, occuparsi del giornale e (spesso) allo stesso tempo fare servizi per Tgs e Rgs. Il lavoro su Internet era fatto (credo) senza percepire una lira-euro in più…per questo motivo era spesso considerato una camurria.
      Ma poi che problemi ci sono? Ci sta http://www.palermo.repubblica.it 🙂 (emoticon da conflitto di interesse)

    32. Il “sicilia” mi pare ormai una testata utile solo per i necrologi e per qualche cronachetta di quartiere o di paese. Niente inchieste, niente penne importanti, niente informazione e approfondimenti che non si possono trovare in un qualsiasi sito internet! Di fatto è inutile e poi è palesemente fazioso. Oltretutto costa dieci centesimi in più ed ha inserti che fanno pena! Conta ormai solo su un certo pubblico che per inerzia continua a comprarlo e sui fruttivendoli che vi avvolgono agevolmente pomodori e carote!
      Se si vuole anche la cronaca locale non c’è motivo di non prendere Repubblica Palermo che, di certo, qualche inchiesta tosta l’ha fatta!
      Peccato comunque, perchè tanto ( ma tanto) tempo fa era un giornale glorioso!

    33. Il crollo delle vendite del gds è legato all’aumento del costo della frutta e delle verdure ed alla conseguente contrazione dell’orto-frutta.
      Meno chili di patate uguale meno copie del gds.
      Ciò perchè il motivo fondamentale per cui il gds va nelle edicole è quello di rifornire i putiari di carta per fare coppi, chè chi vuole un giornale compra altre testate.

    34. La Repubblica non è un’alternativa al GDS.

    35. se proprio volessero tenere aperto un sito potrebbero sfruttare la pubblicità…ma purtroppo questa mentalità ancra non attecchisce qui…ahi ahi

    36. Un giornale che chiude i suoi migliori elementi dentro una redazione a passare pagine e paga i collaboratori in maniera indegnamente bassa è destinata a morire. Chi, se ha un minimo di capacità, accetterebbe di scrivere un pezzo per tre euro? Meglio copiare e incollare comunicati stampa, uno almeno non fa fatica e non perde tempo per seguire le cose né soldi per le telefonate. La qualità si paga…

    37. Per il giornalista del gds: Avrò forse una visione romantica dell’informazione, ma mi chiedo siete voi giornalisti che dovete riportare le notizie! Invece di lamentarvi per il filtro perchè non tirate fuori le palle fate un’assemblea e chiedete di poter gestire meglio il giornale?! “Dattilografare” le notizie altrui non è essere giornalisti.

    38. Gianluca, il Gds è uno dei pochi giornali in Italia che esce anche se la redazione fa sciopero…

    39. Il taglio del gds è “strategicamente popolare”. Non è un giornale d’opinione o di approfondimento. ne’ lo vuole essere. non vuole fare l’opinion leader, ma solo “informazione”. conta la quantità di notizie a scapito degli approfondimenti e delle inchieste. ma sono scelte. tutto ciò è fatto scientemente. Sulle notizie strettamente locali ci sono ottime giovani leve che lavorano molto bene, approfondiscono le notizie e svolgono la professione in ottimo modo. magari sul nazionale/esteri, non avendo inviati (forse uno, a roma) è logico che rimpastino agenzie… a meno di non avere il dono dell’ubiquità. i giornalisti che ci lavorano non potrebbero fare altrimenti (o forse potrebbero anche da palermo, scrivere pezzi più approfonditi, se ne avessero la possibilità) a fronte di una dirigenza che non vuole investire sugli inviati, ne sul fare collaborare degli opinionisti di calibro nazionale-internazionale, che ne farebbero sì, un giornale d’opinione.
      epolis dicono che non apre più, manco stavolta.
      sulla domanda di tony: secondo me le fonti di informazione online, sono più che pronte. però se fatta da professionisti del giornalismo o dell’informazione in generale

    40. se il gentile signor Rosalio o Siino, mi spiegasse il motivo della rimozione del commento, gliene serei grato.

    41. Gianniz la prassi è di scrivere a Rosalio per e-mail per chiarimenti. Si tratta comunque di un passaggio che era suscettibile di querela. Vi chiedo di fare molta attenzione a come scrivete le cose e alla documentabilità di ciò che scrivete, soprattutto perché abbiamo già avuto a che fare anni fa con gli avvocati del Giornale di Sicilia…

    42. Non riesco a comprendere come mai tutte le testate più grosse hanno on-line a pagamento i pdf a partire dalle prime ore della mattina e il G.d.S. no E poi guardate come hanno ridotto lo Sport. Il lunedì tutti gli appassionati e le società di calcio minore e di sport minore della città di Palermo comprano “La Sicilia” o “La Gazzetta del Sud” che sono fatte molto meglio.

    43. C’è un modo semplice per risolvere la questione Gds e quella dei 3,10 euro a pezzo: eliminare la categoria dei giornalisti pubblicisti e lasciare quella dei professionisti. Per voi saperlo, molti ragazzi si accontentano di guadagnare così poco, proprio per ottenere un numero di articoli tali da poter ottenere il tesserino da giornalista pubblicista. Gli editori e i direttori poi si servono di questi “colleghi” loro “complici” per mettere da parte il professionista. Perché il pubblicista è complice? Semplice. La legge parla chiaro. Riducendo molto: il professionista è colui che campa e vive col giornalismo (ci mangia insomma), il pubblicista è una persona che fa un altro lavoro (immaginiamo…dentista, avvocato, insegnante) e che sulla base di una certa “credibilità e specializzazione” (e di una serie di articoli scritti in precedenza…pagati), ogni tanto scrive per i giornali. Ogni tanto, perché il pubblicista dovrebbe campare col suo lavoro principale, facendo cifra tonda col giornalismo. In Sicilia si verifica invece che abbiamo ragazzi pubblicisti che campano di giornalismo e ne fanno il loro mestiere, violando palesemente la legge. Editori, direttori e capiredattori (parlo di tutte le testate) si servono di loro, perché costano notevolmente meno…Quindi, noi professionisti ci ritroviamo la concorrenza in casa (che ci guarda come degli scemi perché abbiamo fatto come dei fessi un persorso di praticantato regolare)e che per la strada si vanta di essere giornalista. Una concorrenza ipocrita e volgare e scientificamente creata, che forse un giorno qualcuno dovrà estirpare. Io sarei disposto a pagare il quintuplo l’iscrizione all’Ordine pur di eliminare i pubblicisti, ma non si può fare…
      Se volete poi vi spiego il percorso tipico dell’aspirante giovane giornalista palermitano e il relativo passaggio da una redazione all’altra…anche questa è operazione scientifica 🙂

    44. @Vassily non la penso esattamente come te. La cosa migliore sarebbe eliminare completamente l’ordine. Da quando ho il mio bel tesserino in finta pelle di coccodrillo la mia vita non è cambiata. Comunque sia l’ordine non tutela nè i pubblicisti nè i giornalisti in particolar modo se hanno la “sfiga” di essere giovani e con voglia di lavorare. Sappiamo bene quale sia il problema della stampa in italia e a palermo. Non mi sento meno giornalista di un professionista che ha sicuramente lavorato sodo per ottenere il suo riconoscimento all’ordine, e non me la sento di essere considerata di serie “b” o addirittura da eliminare (oddio vassì…non mi dire cosi’!!) perchè non ho preso il tesserino da professionista. Ogni giorno che passa penso che la fatica di prendere il tesserino sia stata paragonabile a quella della raccolta punti all’agip.

    45. vassily, il pubblicista non è uno che svolge altri lavori, è uno che potrebbe anche svolgerli.
      La situazione che esponi tu, si verifica perchè i direttori (che tra l’altro possono essere dei pubblicisti)fanno uso di giovani “aspiranti giornalisti” che si fanno sfruttare…
      però, io so che l’ordine dei giornalisti ha un tariffario, cioè tipo: pezzo 30righe retribuizione 20euro ect. Mi spieghi perchè non viene rispettato? dato che si parla di 3euro.

    46. Credo che il GdS rappresenti una categoria a parte non potendo per questo quotidiano, in alcun modo, parlare di giornalismo (tranne per poche evidenti eccezioni) ma soltanto di gossip e servilismo. Per quanto mi riguarda, quindi, non ritengo impportante la sopravvivenza del GdS nè in internet nè all’edicola.

    47. Signor Vassily vorrei chiederLe, per favore, di chiarirmi un dubbio.
      Può un giornalista iscritto all’albo essere alle dipendenze di un ufficio pubblico in qualità di redattore capo e contemporaneamente svolgere libera professione in una TV privata?
      Grazie.

    48. Cmq è chiaro che il fatto di non far funzionare il sito è anacronistico e non è cosi che si fanno risalire le vendite. e con buona pace dell’editore, andrebbe fatto da una redazione ad hoc. inoltre, il sito non confligge con la vendita del giornale. i contenuti, tranne qualcosa, sono diversi, così come lo sono la funzione e la fruizione!

    49. Gianniz….sentenza corte di Cassazione del 1971: “il giornalista professionista è un operatore a tempo pieno del mondo dell’informazione e il giornalista pubblicista è un operatore a tempo parziale”. Anche Neil Grissom potrebbe fare il medico, ma non è il dottor House (da cui mi farei curare).
      Mari…abolire l’Ordine sarebbe molto pericoloso…già è difficile così…in un paese dove si legge poco…complicherebbe le cose. Io poi sono abbastanza talebano e penso che ognuno debba occuparsi della sua professione…il giorno in cui un avvocato mi permetterà di fare un’arringa al posto suo o un architetto mi concederà di mettere mano a un suo progetto…a quel punto lo farò scrivere su un giornale. Ma poi perché attaccare sempre l’ordine dei giornalisti e mai gli altri? Semplice. Purtroppo in questo paese si pensa che, siccome qualsiasi imbecille a casa ha un computer con Office, allora tutti possiamo scrivere sui giornali. Ma non è così. Perché tutti vogliono fare i giornalisti? Perché teoricamente non c’è neanche bisogno di studiare (basta la terza media per iscriversi all’Ordine)…ma sappiamo benissimo che nella realtà non è così. Per fare gli avocati, i medici, gli architetti, i farmacisti (professioni con ordini professionali più restrittivi del mio e che nessuno mai attacca) bisogna studiare veramente e in modo intensivo….per questo è più facile ataccare i giornalisti. Cominciate da loro…dagli ordini veri, quelli ricchi. Il nostro è forse il più democratico…
      Fabrix…non credo…a meno che non chieda una delega…e lo può fare a quel punto…

    50. Aboliamole ste corporazioni medioevali…

    51. Mah, il GDS è destinato a chiudere perchè semplicemente non c’è scritto niente (potrebbe benissimo essere un freepress tipo quelli che girano a Roma e Milano), poco coraggioso e fatta di gente che assolutamente non sa cosa significa Internet e nuove forme di giornalismo. Insomma…ignorantella come buona parte delle cose siciliane…

    52. Ah ah ah…. e pensare che la parte giornalistica del sito la curavo solo io. Poi dice che ci costava assai. Ma ringraziando a Dio a me lo stipendio me lo danno sempre. Ma no a gratis: sto seduto e faccio pagine. Come gli altri. Abbiamo fatto pure gli scioperi. Ma no tutti, come infatti il giornale affacciò lo stesso. Ma questa è un’altra storia.Il prezzo aumentato? Aumentarono pure le stigghiole. Tre euro una stecca. Ma nessuno se la prende cosi stigghiolari. Assai assai ci accordiamo con un tegamino di quarume. Tante belle cose e non fate bile.

    53. Almeno “un imbecille che a casa ha un computer con Office” può usare la funzione “correzione automatica” di Word, evitando errori di doppie 😀

    54. Precisino….non quando stai con la pressione a 90 causa intossicazione alimentare…scesa ulteriormente a 85 poco fa…e sei costretto a stare a letto da ordine medico perché appena fai due passi svieni…Farò errori…ma il computer è per ora la mia unica compagnia 🙂

    55. faziosità a parte, che è assolutamente palese, bisogna ammettere che il GDS è da molto tempo un giornale “povero”.francamente se non fosse per la cronaca di palermo e qualche notizia di spettacoli e sport non avrebbe motivo di esistere. peccato. veramente un peccato.

    56. Spegnilo e leggi un libro. Ti serve.

    57. Ecco ora tutto quello che hai scritto lo si può leggere sotto una nuova luce:
      a) hai 85 di pressione
      b) sei in preda a svenimenti
      c) sei da ore davanti al pc
      Tutto ha un senso adesso! 😀

    58. Ora che il praticantato è di fatto possibile solo tramite le scuole di giornalismo, sotto forma di master universitario, la laurea è un requisito implicitamente richiesto…

    59. Prec…il sangue al cervello ancora arriva…non regge le gambe :-)…

    60. “non regge le gambe”… certo certo… come no… è tutto a posto… certo certo

    61. Vi ricordo che questa non è una chat e vi invito a rimanere in tema. Grazie.

    62. “non regge le gambe”…..hahahahahahahahaha
      “Perché tutti vogliono fare i giornalisti? Perché teoricamente non c’è neanche bisogno di studiare (basta la terza media per iscriversi all’Ordine)”
      INFATTI!!!

    63. Il “non regge” si riferiva al sangue…un po’ di rispetto per le persone malate 🙂

    64. Qualcuno ha scritto che il G.d.S. è la testata giornalistica più impostante della Sicilia…MAH!
      Veramente ho trovato in “La Sicilia” argomentazioni e giornalisti con miglior stile…

    65. “Il sangue non regge le gambe”… certo certo…
      Come contraddirti? Del resto le cattedrali ragliano i pappagalli… è innegabile!

    66. Il discorso è bello ma, come si suol dire, il tavernaro vuole i soldi. Chi mi conosce sa che lavoro al Giornale di Sicilia da 29 anni dopo 9 di giornale L’Ora. Lo dico per rassicurare tutti che quattro cose sull’argomento forse le so. Naturalmente non mi lascio coinvolgere in una diatriba sulla qualità del giornale. Ognuno è padrone di pensarla come vuole. Il giornale è un prodotto: chi lo apprezza lo compra, chi non lo apprezza ne compra un altro. Non c’è niente di male. E’ la regola.
      Come ho detto sopra l’editore ha deciso di rinunciare al sito internet del Gds per un problema di costi. Lo ha fatto insieme ad altri tagli meno visibili ai più ma non per questo meno dolorosi. Ad occuparmi del sito ero io e, non fosse altro per amor proprio, devo dire che, per i tempi, si difendeva, specialmente se si considera il fatto che la parte giornalistica era curata esclusivamente da una persona: io o chi mi sostituiva quando andavo in ferie. La scelta di chiuderlo non è piaciuta alla redazione e ci sono state ampie e animate discussioni tra i giornalisti e l’editore nel quadro della normale dialettica sindacale. Chi ha memoria sa anche che questa dialettica si allontanò successivamente dalla normalita nella fase del rinnovo del contratto nazionale di lavoro quando la contrapposizione divenne aspra. Ci furono gli scioperi (I giornalisti italiani hanno il contratto fermo da sei anni e mezzo) durante i quali il giornale uscì lo stesso grazie al lavoro di pochi colleghi dirigenti e di molti contrattisti a termine, categoria che non può certo definirsi libera di decidere secondo coscienza se uno sciopero va fatto o no. Resta il fatto che non meno di 50 giornalisti professionisti del giornale, hanno sempre scioperato, protestato, litigato, denunciato. Abbiamo riempito chili di carta bollata, per lunghi mesi colleghi di scrivania non si sono salutati, per un periodo l’editore ha parlato con noi solo attraverso il suo avvocato. Insomma, amici miei, non è stato facile e questa “guerra” ha fatto se non morti, sicuramente molti feriti. E’ quindi inaccettabile qualsiasi giudizio sommario sulla redazione nel suo complesso e lo respingo da giornalista ma anche da presidente del sindacato regionale dei giornalisti. Difendere il giornale noin spetta a me. Ardizzone e Pepi sanno farlo benissimo da soli. Ma la redazione sì. Sono i miei compagni, molti sono bravissimi, tutti sono professionisti di livello compatibile con l’importanza della testata. A proposito: vi posso assicurare che internet è il nostro pane quotidiano e che tutti lo usiamo senza problemi…
      Sui temi più generali dell’informazione non mi avventuro perchè non c’è giornale che oggi non abbia il morto in casa. Mi rimetto, su questo tema, alla linea della Federazione della Stampa, il sindacato dei giornalisti, da sempre a difesa della libertà di stampa, della plurarlità e del diritto-dovere dei giornalisti di lavorare per un’informazione onesta e indipendente. Ma un giornale non è solo una testata, non è solo una linea politica che piace o no. E’ un palazzo pieno di persone oneste che fanno un lavoro dietro corrispettivo. Accollereste al cassiere le malefatte di Geronzi?

    67. “E’ quindi inaccettabile qualsiasi giudizio sommario sulla redazione nel suo complesso”
      Egregio Signore, il giudizio sommario in questo luogo virtuale è la norma. Tutti giudicano tutto, anche senza avere la minima idea di cosa si stia parlando. Non se ne crucci….

    68. Per fugare ogni dubbio, soprattutto a chi sostiene che non abbiamo le palle: poco più di un anno fa l’assemblea dei giornalisti del Giornale di Sicilia ha votato all’unanimità una mozione di sfiducia al condirettore Giovanni Pepi. L’editore (è lui che nomina il direttore), ha deciso di non tenere conto del parere della redazione e di rinnovare la sua fiducia a Pepi.

    69. Quoto calpurnio.

    70. Io penso che nella redazione del giornale ci siano molte professionalità più o meno sopite dall’aria che si respira.

    71. ..ed il problema è proprio l’aria che si respira…

    72. qualcuno ha parlato del quotidiano “la sicilia”.
      a dover di cronaca… pochi giorni fa è apparso su quel quotidiano un editoriale firmato nientepopodimeno dal boss Vincenzo Santapaola in persona.
      per fugare ogni dubbio e la cancellazione automatica di questo commento ecco alcuni link.

      http://www.agrigentoweb.it/index.php?option=com_content&task=view&id=8561&Itemid=452

      http://www.agi.it/palermo/notizie/200810091515-cro-rt11114-art.html

    73. …comunque dato che da tutti i commenti, anche di chi difendeil gds si evince che il gds appunto non è più un giornale ma un sottoprodotto dell’editoria con un po’ di cronaca locale,spero vivamente che chiuda i battenti.

    74. Anche un giornale si giudica dal proprio sito internet.Il gds non ne ha?NEGATIVO.
      Non parliamo poi della qualità della sezione Cronaca di Palermo che non regge confronto con Repubblica Palermo

    75. Ho letto una valanga di commenti di un qualunquismo senza confini. Neo giornalisti che diventano opinionisti e che spiegano le leggi del mercato editoriale. Giornalisti più navigati che si barcamenano tra stigghiole e contratto di lavoro. Lettori o pseudo tali che giustificano il disastro di un giornale col fatto che non gli è stato pubblicato un comunicato stampa. Lavoratori di quella testata che si sforzano, anonimamente, di giustificare l’esistenza di un’altra Palermo all’interno delle quattro mura di via Lincoln.
      Il GdS è la testata che questa città si merita. Una città che non dice, ma manda a dire. Che non si mobilita, ma mugugna. Che abbaia nell’anonimato, ma che vota con scientifica convenienza. Una città dove l’opinione che conta di più ha la sola forza dell’ugola sguaiata. Dove chiunque sa tutto senza mai chiedere, e dove chi domanda passa per debole.
      La maggior parte di voi non sa nulla del giornale che compra, come se fosse un vizio da placare.
      Il GdS va più che bene per questi lettori che leggono e quasi si scusano.

    76. straquoto bomber
      …e calpurnio. sarò monotona ma ha una testa che mi piace.

    77. antony977
      mi spiace contradirti ma la repubblica di palermo è uguale se nn peggio di GDS Palermo.

    78. Sono d’accordo con george. E’ l’aria del continente che ci fa essere più benevoli.

    79. Onorato, Stalker. La cosa è reciproca.

    80. @george, forse avrai scambiato giornale 🙂
      Comunque dire che Repubblica Palermo sia a livello del Gds è una fesseria.
      Confrontiamo il linguaggio e i contenuti.
      Nel gds lo sfogli e trovi articoli del tipo: cassonetto puzzolente di fronte la bottega dello zio ciccio, la signora ninì ha lo stendino rotto, carcassa di topo nel marciapiede, la lampadina del semaforo è fulminata.Per non parlare dell’uso pubblicitario che si fanno molti consiglieri di circoscrizione

    81. Per un verso sono d’accordo con Gio e personalmente per analogia ero più contento che l’ Alitalia chiudesse i battenti ma qui la situazione mi sembra diversa.
      Ho come l’ impressione che la maggioranza di chi lavora al GdS lo faccia solo per lo stipendio mensile.
      Non vedo iniziativa, voglia di fare e di migliorarsi.
      Ma non si tratta solo della carta stampata.
      Forse quello che accade in video è anche peggio.
      Video promozioni a ripetizione. Telegiornali ripetuti a raffica. Interruzioni pubblicitarie a schiaffo.Nessun programma di intrattenimento.Eppure le infrastrutture di buona qualità ci sono quindi perchè non farle funzionare? Secondo me mancano degli obiettivi aziendali e forse i dirigenti snobbano quello che per loro dovrebbe essere un modello da seguire e cioè LA SICILIA di Catania che non è affatto inarrivabile.
      Vorrei conoscere il parere di Billitteri.

    82. antony977
      oltre al discorso della pubblicità di consiglieri di cui sono d’accordo, la scelta degli articoli è uguale a quella di gds. si pubblicano solo articoli che convengono alla parte politica che la repubblica rappresenta (che ovviamente nn è il governo). Se nn sei nelle loro “grazie” anche se organizzi qualche evento megagalattico loro preferiscono parlare del tizio in bicicletta che ha girato x mezza Sicilia in bicicletta. Ci sarà differenza di forma ma la sostanza è la stessa…

    83. Billi… la gente non può sapere che in realtà il sito venne chiuso per una ripicca nei tuoi confronti in qualità di Presidente Regionale del sindacato dei giornalisti.

      Addirittura quando si innescò una fortissima diatriba tra sindacato e proprietà, si permisero di farti una lettera di richiamo… non inviata al dipendente, ma al sindacalista per il suo operato! Puro paradosso. Infatti fecero una figura di m**da.

      In realtà l’invidia faceva pensare ai tuoi dirigenti (e presumo anche ad alcuni tuoi colleghi) che il sito era un’isola felice in cui facevi il bello e il cattivo tempo, svincolato dalla presenza in redazione a tempo pieno.

      Come obbligare un sindacalista a vivere male il suo lavoro? Togliendogli quello che ha costruito… ecco fatto.

      Ma chi paga il prezzo di questa bieca logica? I lettori, che solo per il fatto di pagare lo stipendio di tutti in quel palazzo, meriterebbero molto rispetto in più. Ma questa è un’altra storia…

    84. vorrei dire la mia brevemente.
      nel passato non ho amato il GdS anzi l’ho profondamente detestato.
      sui fatti di redazione non mi pronuncio ma credo in chi ci lavora ma..ma una cosa occorre dirla.
      Il GdS ha sposato fin dall’inizio la campagna e le attività di addiopizzo , questo è assolutamente alla portata di chiunque voglia documentarsi(basta entrare nel ns sito e andare sulla rassegna stampa..)e si renderà conto che la lotta al racket e tutto quello che gli gira intorno ha visto il Gds in prima linea.
      fino ad arrivare a pubblicare in prima pagina il 29 agosto una ns lettera-documento(e non è stata l’unica..).
      altro che repubblica….(il rapporto è 100 a 1 e non sono numeri a casaccio..)la quale è stata parecchio assente (almeno sulle ns attività di comitato..)
      certo ognuno ha la sua linea ,la ns l’ha sposata il gds.
      poi perchè l’abbia fatto ognuno può dire la sua …
      per il resto mi limito a dire che il gds è il giornale di questa città e lo leggono i palermitani , forse potrebbero esserci più inchieste,sicuramente ma..sulla lotta al racket è stato fino ad adesso per Noi un ottimo alleato e spero che questo venga capito ed apprezzato.
      dubito che chiunque legga altro ,(repubblica o la sicilia)abbia idea dell’enorme lavoro fatto sul fronte antiracket..
      chiudo per non andare troppo fuori post…sicuramente se fosse in rete sarei molto più contento.
      pequod

    85. cmq non credo che a Catania la situazione sia migliore…
      Tutta l’editoria (non solo la stampa, ma anche radiotelevisiva) è di fatto in mano ad unica persona, che detiene quote anche sui quotidiani di Messina e di Palermo, nonché una posizione di rilievo all’Ansa e la stampa e la distribuzione di tutti i quotidiani nazionali. Mi chiedo come mai Repubblica non abbia mai aperto l’edizione cittadina… qualcuno ha una risposta plausibile in merito?

    86. @Si, gli orientamenti politici pressapoco si sanno quali sono.Però se vedi il linguaggio o meglio per come viene impostato un articolo, ti accorgi già della notevole differenza.Non so ma secondo me il Gds è più un giornale per il popolino.Diciamo anche che se i giornalisti si documentassero di più su alcune vicende, si farebbe un’informazione ancor più corretta.
      Non parliamo dell’edizione palermitana de La Sicilia: è da almeno Luglio che parlano solamente del possibile rimpasto della giunta a Palazzo delle Acquile…co tutti i problemi che abbiamo!

    87. io sono per la versione cartacea (nel caso specifico del giornalino di sicilia naturalmente)mi piacerebbe però una carta un pò meno ruvida, magari con dei fiorellini.

    88. Secondo me quella dell’edizione online del giornale è proprio un’occasione che si fanno sfuggire quotidianamente.
      Il giornale potrebbe vendere quintali di pubblicità!
      Forse non tutti sanno che il GdS è proprietario, insieme a Gestel Spa, del portale SiciliaOnLine.it che è anche un grande contenitore pubblicitario. Non dimentichiamo in questo calderone di inserire anche PubliKompass.
      A questo punto, è sufficiente fare due conti per capire che, essendo il quotidiano più importante della Sicilia (forse ancora per poco), la pubblicità e i conseguenti introiti non mancherebbero di certo.
      Ma poi basterebbe un solo pensiero a mettere in discussione questa politica (errata): come mai tutti gli altri giornali hanno un’edizione gratuita online???
      Due sono le risposte: o sono fessi e si fanno fregare continuamente dagli utenti oppure i fessi sono proprio quelli del Gds che non stanno seguendo affatto l’evoluzione dell’editoria.
      Ma poi, se davvero un utente volesse leggere “a scrocco” (per dirla come la pensano i dirigenti del GdS) il GdS, chi dice che a questo punto lo stesso utente vada in edicola a comprare la copia stampata?
      Basta andare sui siti dei giornali online, alcuni anche autorevoli a livello nazionale.
      E’ un peccato non sfruttare certi potenziali. Tutto qui.

    89. Deve cambiare la cultura editoriale del giornale, i grandi giornali cambiano direttore ed a volta anche
      l’ editore e si rinnovano, il gds da una vita ha una proprietà, un direttore bravo ma poco propenso ad aprire alla innovazione, se la richiesta di informazione è sul web perchè ignorare questa realtà? Il cartaceo può pubblicare gli approfondimenti ma non la notizia ultimora che è esclusiva del web e delle tv altrimenti si rischia di dare notizie vecchie,
      l’ editore ovviamente cerca riscontri economici che il suo concessionario riesce a dare in questo caso solo pubblicando inserzioni in qualsiasi spazio del giornale e non allargando l’ offerta agli inserzionisti sul web, questa politica editoriale dirotta gli utenti a cercare le notizie locali anche sul altri siti quali la siciliaweb e la repubblica online nella sezione dedicata a Palermo, il gds è un patrimonio della città e le scelte di natura economica devono essere susseguenti alla varietà e alla qualità dell’ offerta, nell’ era globale è il mercato che suggerisce le scelte non le scelte che indirizzano il mercato altrimenti si diventa non competitivi. Purtroppo i giornali vivono anche con i contributi statali con un tot a copia venduta credo che i giornali online non incassano contributi in rapporto al numero di contatti e al numero di pagine lette e devono sostenersi solo con gli introiti della pubblicità o con quanto derivante dai grandi provaider, di conseguenza si deve fare una scelta o essere competitivi sul mercato allargando
      l’ offerta o vivacchiare sino quando la gente compra la copia e l’ insezionista quasi sempre locale pubblica sul cartaceo.

    90. Ciao ragazzi.
      Io credo che la spiegazione del calo delle vendite sia semplicissimo.
      In città cè un altro giornale cittadino che è la Repubblica. AMEN
      Il GDS, poi, continua ad essere un giornale fortemente organico ad un certo partito cittadino (prima si chiamava Forza Italia). Non è mai critico nei confronti dei vari governi locali attuali. In poche parole NON è CREDIBILE. Molta gente non lo compra più. A casa mia, a casa di molti altri amici miei non si compra più il gds propio da quando la Repubblica edita anche la cronaca di Pa.
      Ciao ciao Pepi e Ardizzone.

    91. vedi che mi tocca fare difendere il Gds roba da non crederci….
      ti posso assicurare , ma puoi anche non credermi,
      che per quanto riguarda la lotta al Pizzo è ASSOLUTAMENTE CREDIBILE al contrario di altri… e a parlare sono I FATTI!
      Pequod

    92. E, dati alla mano, La Repubblica ha rosicchiato pochissimo al GdS.

    93. quando il Comune di Palermo nella sua newsletter quotidiana on line inserira’ l’elenco nominativo dei certificati di morte
      anche questa sostanziosa fetta di mercato cadra’,
      sulla carta stampata.
      Qualcosa bisognerebbe pur fare in questo campo.Io non so se molti miei amici o conoscenti sono passati o meno,
      come si usa dire,a miglior vita.

    94. @Vassily Sortino
      Non capisco questa mancanza di rispetto verso i pubblicisti. A parte che mi pare che il tuo praticato sia stato fatto nella redazione di Ateneo onLine con direttore Dario Fidora che è stato buttato fuori per non so quali magagne con l’ordine…
      Ho fatto anche io la triennale di giornalismo ma il praticantato con l’università non me lo sono accollato mai…
      Io, durante i miei 4 anni e mezzo di carriera universitaria per ottenere la (inutile al momento) laurea in “giornalismo per uffici stampa”, ho lavorato 4 anni nella redazione sportiva di Trm (il direttore era Monastra, il caporedattore Luigi Perollo quando c’ero io), sono diventato pubblicista nel 2006, non posso di dire di avere guadagnato niente…anzi al massimo ho recuperato i soldi della benzina…forse!Mi sono beccato cazziatoni storici da Monastra per le cazzate che ho fatto soprattutto nei primi tempi, mai una gratificazione verbale, figuriamoci economica!Tutto questo perchè un ragazzino allora 2oenne e sognatore ritrovatosi a lavorare come giornalista vedeva una possibilità di futuro lavorativo nel giornalismo palermitano.
      L’anno scorso ho lasciato Palermo, la mia casa, la mia famiglia, i miei amici, quella mediocrità di Tv locale che è Trm (Non me ne voglia il Barone Perollo, maestro e consigliere fidato), tutto in nome dello stesso sogno che aveva quel ragazzino…
      Non tutti i giovani e aspiranti giornalisti hanno avuto la fortuna di ritagliarsi uno spazio come hai fatto tu. Inoltre, si aggiunga che molti si trovano nel giro di giornalisti solo per il fatto che hanno il parente l’aggancio giusto o ancora peggio sanno leccare il culo…e credimi che leccaculo scarsi ma proprio da buttare in 4 anni di stadio, tenente onorato, etc. etc. ne ho visti tanti. Ho visto tanta gente che come me però si è spaccata il sederino ed alla fine ha trovato il jolly. O sono stato meno bravo di loro (cosa probabile) o ho avuto meno fortuna. Ai posteri l’ardua
      Io, ripeto, ho fatto le valigie e sono andato via perchè Palermo, come per molte altre cose, è terra bruciata anche per il giornalismo. Spero di trovare migliore fortuna in questa grigia Milano dove, di come si fa informazione, sicuramente ne sanno di più di noi vista la mole di offerta.
      Per tutto questo non penso di meritare affatto meno rispetto di te che sei professionista. Anzi, credo di avere avuto più coraggio di altri.
      Sia chiaro che non giudico nessuno, però ti invito a moderare i termini su chi si spacca il culo perchè professionista vorreebbe diventarlo ma in redazione…

    95. Perdonatami gli errori di scrittura ma la foga mi ha portato a non correggere quanto scritto di getto…

    96. La verità, come sempre, sta nel mezzo. Ho letto appassionatamente i circa 90 commenti al post sulla decadenza del Gds e mi sono fatto questa idea. Il Giornale di Sicilia, che conosco molto bene, è un carrozzone che andrebbe alleggerito per essere più al passo con i tempi e la concorrenza. Un carrozzone che non avrebbe problemi in termini di risorse umane a ristabilire una leadership dell’informazione isolana e non solo. Il problema del quotidiano di via Lincoln è la refrattarietà al rinnovamento, all’assoluta incapacità della direzione di ammettere gli errori commessi in passato in termini di scelta dei dirigenti. E così, inevitabilmente, la qualità del giornale e la produttività dei giornalisti è andata a farsi benedire. Per rilanciare il Giornale di Sicilia basterebbero quattro mosse:
      1) Destinare a Pepi il ruolo di direttore editoriale puntando su un uomo nuovo per la condirezione e, allo stesso tempo, prepensionare una decina di persone, più tutti i dirigenti, capiservizio e capiredattori che appaiono a pagina 2 ogni giorno in gerenza. Verrebbe fuori, così, un gruppo dirigente più snello formato da soli 4 capiredattori: uno alla cronaca, uno alla politica, uno allo sport, uno alla cultura e spettacoli. Sotto questi dovrebbero operare dei vice con mansioni operative ciascuno nei propri settori.
      2) Potenziare la cronaca siciliana: dalla nera alla giudiziaria, dalla politica alla sindacale confezionando 30 pagine al giorno tra cronaca siciliana e cittadina limitando a quattro paginette o poco più gli interni-esteri.
      3) Puntare di più sullo sport, un punto di forza di questo giornale che senza il Palermo in serie A negli ultimi anni avrebbe avuto un tracollo di vendite ben più grande di quello che ha avuto. Nonostante le fortune della squadra rosanero le pagine sportive del Gds sono sempre le stesse. Poca inventiva, mai un’idea di impaginazione diversa dal solito copione stilato il primo giorno di serie A e con layout mai cambiati. Questo per l’ignavia di chi è pagato per pensare a come costruire il quotidiano ogni giorno e invece si affida all’ordinaria amministrazione senza mai un guizzo.
      4) Portare su Internet il Gds2, una sorta di secondo giornale (come R2 di Repubblica) con notizie approfondimenti, contenuti audio e video che potrebbero essere coordinati dagli stessi capiservizio dei quattro settori. Internet è una risorsa troppo importante per essere trascurata.

    97. Dai, però il condirettore il suo lavoro lo fa. Poi è ogni sera da Forbice a Zapping (radiouno h.19,40). Vuoi mettere? (certo, poi Forbice ha la sua rubrichina nelle pagine del gds ”sforbicianddo”; affettuosità giornalistiche…)

    98. Pepi non si può nè sentire, nè vedere, nè leggere….senza parlare del modo molto retrò in cui veste lol!

    99. Perchè cosa c’è che non va nel look di Pepi? Parliamone

    100. Un bel dibattito sul maggiore giornale della propria città è sempre cosa buona. Ma leggere qualche nome sarebbe pure meglio. Sinora ho letto solo quello di Siino e il mio, a parte Pequod che parla a nome dei ragazzi di addiopizzo. Sappiamo pure di Vassili ma non perché ce lo abbia detto lui. Diciamo così: de relato.
      In ogni caso, nomi a parte, in questo dibattito ho letto moltissime cose che condivido a ragion veduta. E sono quelle che la redazione del giornale ha rivendicato e rivendica nei confronti dell’editore in ogni occasione propria. Forse veniamo qui a prenderci lo stipendio. E vorrei vedere. Non ce lo danno mica gratis, sapete? Forse possiamo decidere molto meno di quanto vorremmo o di quanto avremmo creduto quando abbiamo cominciato. Sfortunatamente io giro e vi posso assicurare che nella categoria tutto questo è mal comune. Ci sono realtà editoriali nel Centro Nord in confronto alle quali il Gds è The Indipendent. Ma, come tutti sanno, per noi che ci lavoriamo questo non è motivo di mezzo gaudio. Tirare addosso a noi è dunque sbagliare bersaglio. Ma sapere da chi vengono le pietre sarebbe pure un nostro modesto diritto. O no? Come ho già detto, qui dentro ci sono colleghi ai quali la maggiorparte della redazione per lunghi periodi ha tolto perfino il saluto. Nelle cose ci abbiamo messo sempre la faccia, in ogni luogo, in ogni situazione. Sapendone spesso affrontare conseguenze serie in termini di professione, di stress o semplicemente di umore. Abbiamo fatto assemblee pubbliche dove abbiamo parlato senza metterci i baffi finti. Abbiamo sempre detto e mai mandato a dire. Detto ciò, questo resta il nostro posto di lavoro, quello – per dirla con un luogo comune – dove ci guadagnamo il pane (e va bene: pure il companatico). Chi si augura che il Gds chiuda è ufficialmente invitato alla prossima assemblea di redazione. Così ci darà qualche utile indicazione su come dobbiamo scontare il peccato mortale di essere occupati a tempo indeterminato.

    101. maggiore:-)

    102. Ma se per esempio la smettessero con i contributi statali all’editoria le cose cambierebbero un po’?
      Ma il GDS li percepisce questi contributi? E se si in che misura? Chi mi spiegherebbe queste eventuali dinamiche in due, al massimo tre parole? (less is more)
      Ma i contributi valgono per le edizioni cartacee oppure ci sono piccioli pure per le testate on-line?
      Qual è stata l’ultima inchiesta giornalistica seria fatta dal GDS?
      No, è solo per sapere.

    103. Il gds, che io sappia, prende solo i contributi per l’acquisto della carta, come tutte le aziende editoriali. Poi ci sono quelle che si inventano di essere giornati di partito e beccano quello che beccano
      Non credo ch3e ci siano particolari contributi pubblici per i giornali on line nè per la freepress
      L’ultima inchiesta seria? Quoto Pequod

    104. Nei commenti che ho letto ho visto citati tanti nomi e cognomi da persone parzialmente anonime che non hanno risparmiato critiche durissime al limite della denuncia. Per me il lavoro, qualunque lavoro, va sempre rispettato. Molti hanno attaccato gli “operai” del Giornale di Sicilia generalizzando, mancando di rispetto a chi da anni, in quella redazione, lavora seriamente e con grande professionalità. Altri hanno attaccato il condirettore Pepi e l’editore Ardizzone ignorando completamente le responsabilità e il lavoro che c’è dietro questi due ruoli. Purtroppo pochi considerano che fare impresa a Palermo è più difficile che fare impresa a Milano, semplicemente perché il flusso economico non ci aiuta. Per questo penso che il Giornale di Sicilia faccia miracoli. Quando i migliori giornalisti vanno via da Palermo non è per mancanza del Giornale di Sicilia, accade semplicemente quello che succede nel calcio: Zamparini non può trattenere Amauri o Luca Toni perché il potere economico si trova al nord. Sono i giocatori-giornalisti che preferiscono fare “carriera” da altra parte ed è giusto così, la selezione la fa il mercato. Chi vale va avanti, chi vende ha ragione.

    105. Abbiamo capito che c’è valida gente all’interno del sicilia. Ma questo non si evince comprando il giornale.

    106. Tony, concludi l’apertura del post con queste parole: “Secondo voi si tratta di un declino inarrestabile? E se sì le fonti di informazione online, soprattutto localmente, sono pronte a prendere il posto del giornalismo per come si è inteso finora?” ed è su questo che vorrei lasciare il mio commento.
      Secondo me il declino non è affatto inarrestabile. Il GDS è un quotidiano e come tale vive alla giornata, per cui credo che ogni momento potrebbe essere buono per una svolta. E’ chiaro che se la dirigenza non riesce a guardare lontano (o non vuole guardare lontano, in vista di una ceditura della testata ad un possibile acquirente), il miglioramento sarà difficile.
      Riguardo alle fonti di informazione online, non credo che siano così coinvolgenti come un supporto cartaceo che si può consultare ovunque (esplicitamente, al cesso, sul treno, sul divano di casa, ecc.). E poi, vista l’età media dei lettori (che sono oltre sessantamila al giorno, e non mille o duemila come potrebbe portarne un blog…) è difficile che il computer abbia la meglio sull’informazione cartacea. Almeno per i prossimi due o tre anni, poi… arriveranno le soluzioni E-ink.
      Riguardo all’informazione online attualmente la vedo ancora molto confusa. Con l’ipertesto si salta sovente da un testo all’altro e dopo un po’ ci si perde tra i meandri del web (almeno, questo è quello che capita a me), mentre trovo ancora interessante leggere un giornale dove le notizie sono ordinate secondo un sistema al quale sono abituato.
      Mi fermo qui, ma conto di ritornare su questo post che mi sembra uno dei più interessanti…

    107. Ok, Grazie sig. Billitteri. Ora mi è tutto chiaro.

    108. William appunto: le vendite continuano a calare.
      Osvaldo grazie…mi stava molto a cuore il passaggio che hai preso in considerazione.

    109. Nico…io professionista lo sono diventato…in redazione e all’università…non sono scappato come hai fatto tu. Comunque, se ti posso insegnare una cosa, non sputare mai sul piatto dove hai mangiato o imparato…

    110. @ Vassily
      1. Non ho sputato da nessuna parte, ma che si tratti di una televisione mediocre lo si evince dallo spazio di 9 ore di televendita in pieno giorno(dalle 15 alle 22, se non erro)che l’editore Rappa ha venduto a imprenditori del nord. Lo spazio occupato dalla televendita ha anche fatto saltare un’edizione del tg, quella delle 20,30.
      Il giudizio rimane cmq mio. Non ho invitato nessuno a concordare o dissentire.
      2. “Mi pare” ho utilizzato perchè non ne ero sicuro di come fossi diventare professionista.
      3. Non sono scappato. Se mi avessero dato la possibilità sarei rimasto (sia chiaro che a Milano non ci muoio!). So solo che non mi pento dell’esperienza accumulata e del lavoro svolto, mi da solo fastdio avere dovuto fare lo “sciacquino” a gente che non mi ha gratificato mai di niente. Ho solo costatato che, per come l’ho vissuto io, questo mondo del lavoro di Palermo non fa affatto per me…tento adesso di riuscire in altre realtà…
      Codardo non mi ci sento affatto…forse un po’ cazzuto assieme a tanta altra gente che era tra i tuoi colleghi all’università…Per quanto affermato tu possa essere, chiedi a Lucio Luca che se ne è andato a Roma perchè era bravo, esattamente come Fabrizio Vitale, come Francesco Caruso (che è ritornato). O che magari conosci c’è Gaetano Lombardo…perchè non glielo dici a lui codardo…Ti giuro che un giorno tornerò, da giornalista o da lavascale ma io a “casa” ci voggiu turnari…

    111. Ma qua siamo in Africa,se non peggio!Perfino Alessandro Amato lo disse una volta, che era schifiato…in occasione di una cena di tifosi del Palermo…(anzi ha avuto le palle di dirlo)anche se è chiaro a tutti. Queste sono le frasi che sento in giro della persone: “Quelli del Giornale di Sicilia su accattuna,mancu hannu un sito”. Non è che hanno tanto torto!

    112. Devo dire che Siciliainformazioni sa sta puratannu i bella!

    113. Ancora una volta la foga mi ha fatto sbagliare calcoli ed espressioni…

    114. @ Corna Rura
      Non confondiamo la gente, Siciliainformazioni è un aggregatore di notizie più che un giornale. Fare copia e incolla di notizie Ansa e Adnkronos non si può definire giornalismo. Chiunque lo può fare aprendosi un blog.

    115. Credo che fare giornalismo significa informare dei fatti che succedono nel mondo.Di cose ne succedono fin troppe,nel mondo.Se io assisto ad un incidente nella mia citta’ ,ci posso scrivere un articolo e ricamarci sopra e ritengo che sia cosa importante.Almeno cosi’ era nel giornalismo di ieri.Ma oggi di notizie ne arrivano continuamente troppe e da tutte le parti e ci sono notizie che sovrastano altre.Quindi cambia il mestiere ed il ruolo di chi vuole fare informazione.
      Chi e’ che sopravvive?Chi riesce a capire di che cosa la gente vuole essere informata.
      Quindi la capacita’ di selezione delle notizie dalle varie agenzie
      fa il giornalista di oggi.
      Un po’ tutti i giornali sono aggregatori di notizie
      con in piu’,solo per le grandi testate,l’aggiunta di servizi esclusivi (che pero’ hanno un prezzo salato
      per chi li mette in piedi).

    116. Scusate ma cosa vi aspettavate da un giornale che rivisita le notizie ansa, e le notizie del televideo e le trasforma in articoli???
      L’unica cosa che sanno fare bene è tgs studio stadio il lunedi’….

    117. dagliele tu le notizie ,che sei in contatto con Dio.
      Mi sembrava di avere scritto con chiarezza qualcosa che
      riguarda il giornalismo.
      In un’epoca in cui una notizia ha la visibilita’ di un fulmine,perche’ subito dopo ci sono altre mille notizie,mi spieghi che cosa vorresti scrivere su un giornale e da quali fonti?

    118. “Dal 1998 all’estate del 2005 il Giornale di Sicilia è stato online, come sarebbe normale per ogni giornale che voglia sopravvivere nel secolo di Internet.”
      Bene. Partiamo da qui. Io ritengo che non esiste un giornale che possa sopravvivere nel secolo di internet. Se parliamo di un decennio o poco più, magari troveremo ancora qualche traccia di quotidiani cartacei, ma oltre… non sopravviveranno.
      Qui troverete la prova di quel che scrivo http://www.plasticlogic.com, e gli editori più avanguardisti hanno già preso contatto con questi signori.
      Mi viene in mente un telefilm degli anni 70, si chiamava “Spazio 1999” ed i personaggi andavano in giro con dei videocellulari che all’epoca rappresentavano la fantascienza mentre oggi sono diventati realtà. Adesso, vista la velocità con cui progrediamo nelle ricerche scientifiche e non solo… il giornale elettronico l’anno prossimo potrebbe già entrare nell’uso quotidiano (e se fossi io l’editore del GDS prenderei seriamente in considerazione questa idea per diventare un precursore in Italia… con conseguente riduzione dello spreco di carta e quindi in linea con la tendenza ecologista). Ma dato che i quotidiani ricevono contributi per l’acquisto della carta… chissà cosa succederà!

      “Ma allora perché il Giornale di Sicilia si comporta (e non solo online, si sono fatti scappare punte di diamante come Lauria, Palazzotto e Foresta) come un gambero?”
      Su questo non saprei rispondere, ma ragionandoci un po’… e considerando che l’editore tutto sommato è un imprenditore, ovvero gestisce un’azienda con l’intento di produrre introiti, probabilmente avrà in testa un suo piano.
      Certo mi viene il sospetto che abbia intenzione di cedere la testata e continuare a godersi la vita prima che tutto questo si esaurisca.

      Tra l’altro il giornalismo, così come lo abbiamo inteso sino ad oggi, non esiste più (o quasi). Una volta c’erano meno giornali e la fetta di torta da spartire era più consistente, così ci si poteva permettere di dare più spazio all’informazione e meno alle inserzioni pubblicitarie. Poi è arrivato il web con un’inondazione di notizie gratuite (spesso poco attendibili, ma gratuite) e sono nati i freepress che senza un costo di copertina… hanno dato maggiore spazio agli inserzionisti creando una sorta di volantino pubblicitario (talvolta ben fatto), farcito di notiziole.
      Il GDS è una struttura mastodontica (circa 300 dipendenti e un indotto, che porta il “pane quotidiano” a migliaia di famiglie) e per questo non è facile da gestire. E’ facile invece criticare stando seduti davanti ad un computer senza sapere quali sono le difficoltà gestionali di una macchina così complessa.
      Diciamo che in linea di massima capisco alcune scelte tipo infarcire il giornale di inserzioni pubblicitarie (sono quelle che portano i soldini e che contribuiscono a smuovere un’economia cittadina stantia e poco dinamica) o lasciarsi scappare qualche firma autorevole o pseudo tale (i contratti dei giornalisti hanno un peso notevole) dato che gli editori (tutti gli editori) preferiscono far fare la gavetta ai più giovani, considerato che nell’era di internet le notizie non bisogna più scriverle, ma solo selezionarle. Quindi un buon “selezionatore” va più che bene.

    119. E’ un giornale “bandiera di cannavazzo” mai un articolo contro i potenti di turno nonostante le immani porcate che fanno. Giusto che affondi! Un poco di grinta, un poco di palle!

    120. Naturalmente non sono d’accordo con questa linea di condotta, dico solo che “capisco” in parte questi atteggiamenti.

      Quindi, proseguendo nell’analisi (una mia analisi, naturalmente, solo un parere, nient’altro)…

      Dice Tony: “Corre voce che l’editore e il direttore fotografo, che fanno bella mostra di sé nell’homepage di ciò che rimane del sito, fossero preoccupati per il calo delle vendite, imputandolo al sito. Quindi il sito ha chiuso. Evidentemente sbagliavano nell’interpretare un inesorabile calo specchio dei nostri tempi: L’espresso del primo ottobre (in un quadro generale concorde) ha scritto che da agosto 2007 ad agosto 2008 il Giornale di Sicilia ha lasciato nelle edicole ancora 2670 copie in media al giorno, scendendo a 60195. Col sito chiuso.
      Come se non bastasse ho avuto accesso a dati che mostrano che molti navigatori della Rete quotidianamente vanno su http://www.gds.it.
      Secondo voi si tratta di un declino inarrestabile? E se sì le fonti di informazione online, soprattutto localmente, sono pronte a prendere il posto del giornalismo per come si è inteso finora?”

      Riprendendo quanto ho già scritto in precedenza, considerando che il quotidiano cartaceo potrebbe sopravvivere ancora per un decennio, lo trovo decisamente una fonte di informazione più snella e più diretta del web. Il giornale può leggerlo chiunque ed ovunque. Non bisogna possedere un computer o un collegamento ad internet e le notizie rispettano un’impostazione che ci permette di scorrere con faciltà tra gli argomenti che ci interessano. Sul web, paradossalmente questo surplus di informazioni gioca a sfavore del lettore che tra l’altro con l’ipertesto spesso finisce su siti o argomenti imprevedibili, e poi non tutti amano il computer come noi internauti….
      Attualmente il giornale ha una diffusione decisamente superiore al web: 60.000 lettori al giorno (più l’indotto) il web se li sogna.
      Comunque, anche io dissentivo sulla scelta del gds di chiudere il sito, ma pensandoci su e considerando che Sicilia online è in parte di proprietà dell’editore, diciamo che il suo spazio “informazione” sul web ce l’ha già. Magari avrebbero dovuto tenere un sito istituzionale, giusto per tenersi “buoni” gli internauti, ma certo non per distribuire il giornale elettronico, il loro business è in edicola non sul web!
      Oggi l’informazione non si paga più, lo avete scritto anche voi nelle risposte che avete postato (Lidia ha colto nel segno). Basta saper districarsi sul web per trovare fonti aggiornate di notizie. Si paga invece la comodità di consultazione, è per questo che il giornale cartaceo ha un costo, per il confezionamento delle notizie, non per la completezza d’informazione: è palese!

      Riguardo alle fonti di informazione online, direi che dobbiamo aspettare almeno una generazione per chiudere la parentesi cartacea. Io ho 43 anni e nonostante passi almeno 12 ore al giorno (sigh!) davanti ad un computer (possibilmente Mac :)), trovo sempre più comodo il quotidiano (che comunque non compro mai). Ma sono certo che per i miei figli l’informazione tramite la carta stampata sarà solo un ricordo.
      E ribadisco il concetto: http://www.repubblica.it/2008/09/sezioni/scienza_e_tecnologia/e-paper-pontoniere/e-paper-pontoniere/e-paper-pontoniere.html?rss

      Riguardo al declino del GDS direi che è inarrestabile solo se l’editore esaurisce la sua voglia di rinnovamento (e ci siamo quasi…).
      Riguardo alle fonti d’informazione online che prendono il posto del giornalismo come si è inteso fino ad ora…….. dipende da chi scrive. Non è il tesserino di giornalista che fa la differenza, ma la capacità narrativa e investigativa di chi sceglie questa strada. Una cosa è certa, il giornalista è una figura obsoleta e l’unica distinzione che lo differenzia da un blogger sta nell’autorevolezza che gli impone il codice deontologico dell’ordine dei giornalisti (con le debite eccezioni…).

      to be continued…

    121. vorrei capire come mai Rosalio pubblica le prime pagine dei giornali locali ma non quello di GDS?
      http://www.siciliaonline.it/giornaledisicilia/gds.html

    122. Boby non la pubblichiamo perché ci hanno chiesto esplicitamente con lettera di un legale di non pubblicarla. 😀

    123. ah, ecco…

    124. vi invito a leggere su Repubblica di oggi (pag 35) l’articolo di Carlo Brambilla dall’esplicito titolo “I giornali resisteranno alla rivoluzione Internet” (e non è una domanda).
      Quello che viene fuori è sostanzialmente questo, dato che su internet fondamentalmente non c’è il filtro delle notizie pubblicate (tutto passa, sono poi gli utenti a decidere cosa merita attenzione e cosa no), quindi i giornali resisteranno perchè nelle loro pagine si realizza una selezione. Dice Ezio Mauro “il giornale lascia scorrere la maggior parte delle notizie contenute nel flusso di internet. Ma in ciò che trattiene seleziona quei tasselli cha hanno un deposito di senso. Ed è capace di illuminare l’insieme”. E’ normale quindi che i giornali non possano ignorare la presenza di internet (come ha fatto il Gds) ma devono offrire qualcosa di diverso e, udite udite più qualità. Ecco perchè il Gds dovrebbe avere un sito internet dove magari c’è la storia del gattino salvato sull’albero, ma mi aspetterei di leggere tra le sue pagine argomenti più selezionati che “illuminino l’insieme”.

    125. oggi è la prova evidente di un qualcosa che vi avevo anticipato in questo post.
      ora anche se forse non è inerente all’argomento trattato voglio segnalarvi che:
      mentre nel GDS di oggi in prima pagina si racconta di un altro commerciante “importante” di Palermo che ha trovato il CORAGGIO di denunciare con l’aiuto del comitato addiopizzo e dell’ass.antiracket Libero Futuro e all’interno in 9 Pag.si trova un articolo con intervista al commerciante ben visibile con foto INVECE sù Repubblica palermo NON UNA PAROLA.
      Questa è l’ennesima prova della diversità di azione tra le due testate .
      Una il GDS che da visibilità ad una battaglia lunga e difficile che prova a seminare coraggio alla denuncia e l’altra che invece usa il SILENZIO e alimenta la paura o il boicottagio in chi dovrebbe trovare il coraggio della denuncia.
      questa è una battaglia che si vince SOLTANTO se si è in tanti.
      Chiudo8lo sfogo..) e mi scuso se sono andato fuori argomento ma il gds lo meritava
      pequod

    126. Osvaldo
      “…Oggi l’informazione non si paga più, lo avete scritto anche voi nelle risposte che avete postato (Lidia ha colto nel segno…)”
      LIDIA RINGRAZIA

    127. Osvaldo
      vorrei aggiungere che la carta stampata e’ fatta per gente che ha piu’ tempo.Personalmente preferisco i settimanali di approfondimento.Sono abbonata a tante riviste,e mi capita sempre piu’ spesso vederli accumulare sul tavolo ancora incellofanati,
      e mandarli a macero.
      Hai detto bene quando hai scritto che c’e’ uno strascico di sopravvivenza per la carta stampata.
      5 anni?10 anni? Chi lo puo’ dire?
      Pero’ e’ certo che un editore di carta stampata
      avra’ vita dura,perche’ una cosa e’ gestire la crescita,
      ben altra cosa e’ vedersi mancare il terreno sotto i piedi e conservare i posti di lavoro.

    128. ieri ho scritto un commento lo avete pubblicato e oggi è sparito…
      come mai? devo pensare MALE?

    129. certo che devi pensare male….utto ciò che non sia llinea col SIINO-PEnsiero viene censurato

    130. Alessandro il tuo commento (che mi sembrava piuttosto d’accordo con il “Siino-pensiero” di cui parla Antonio) è stato rimosso per violazioni della policy dei commenti. Ti invito a scrivermi per e-mail (qui sarebbe fuori tema) per ogni chiarimento.
      Antonio lei scrive ormai sistematicamente dei commenti che non corrispondono palesemente al vero e mirano a creare confusione sulla nostra logica di moderazione. Pertanto d’ora in poi tali suoi commenti verrano rimossi (la policy me lo consente). Grazie.

    131. Eh si Lidia, hai ragione. Anche a me piacciono le pubblicazioni su carta patinata dove trovi servizi completi e approfondimenti. E mi spiace molto che la carta stampata sia destinata a sparire.

    132. Anche il lavoro del giornalista (come lo si è inteso fin’ora) è destinato a sparire. Il web ha allargato i confini ed ha spianato la strada dell’informazione, ma ha anche generato una confusione “globale”.
      Una volta compravi la tua bella rivista patinata (o se vogliamo anche il quotidiano) ed eri certo di trovarvi una guida per la tua sete di informazione, indirizzata e selezionata. Oggi volendo l’informazione la trovi gratuitamente in rete, ma la selezione devi farla tu e spesso incappi in bufale o vai fuori tema seguendo i link che ti portano ad un punto d’arrivo diverso da quello di partenza.
      Tutt’ora mi piacciono i mensili specializzati, ma oggi è davvero difficile per un lettore pensare di sborsare da 5 a 10 euro!! per comprare una rivista (e difatti gli editori di mensili e settimanali stanno vivendo tempi molto bui).
      Mi spiace davvero tanto.
      Anche perché per molti anni ho “mangiato carta patinata”. Nel senso che tra le tante esperienze che ho avuto nel mondo del lavoro (morto anch’esso, ma questo merita un altro post…) vi figurano quella di pubblicista (dal 1989), fotografo, grafico ed editore. Insomma ho un legame con la carta molto forte e nonostante il fascino per il web e la tecnologia, provo un gran dispiacere nel comunicare la fine della cellulosa come mezzo di comunicazione e informazione.
      Ma da ecologista immagino anche che quando il web o altre forme di comunicazione elettronica saranno alla portata di tutti i cittadini finalmente l’abbattimento di alberi per la produzione di carta diminuirà! Magari vi saranno altre problematiche, ma la natura è vita e quindi …evviva la vita!

    133. Magari, perchè adesso si stampa in continuazione e di tutto, forse si sciupa più carta di prima.
      Comunque, evviva la vita!

    134. A parer mio il GdS ormai è principalmente un grande “contenitore pubblicitario”..e anche abbastanza profittevole! Per quanto riguarda il sito, nonostante tutti i vari problemi che ha ben spiegato Billitteri, è comunque inconcepibile e del tutto anacronistica la sua assenza…solo solo per quello che perdono in pubblicità on-line!!!e lo dice una che lavora per la concorrenza. Meno male che c’è http://www.palermo.repubblica.it 😉

    135. Bianca.
      Direi che anche Repubblica o le altre testate nazionali possano essere considerate “contenitori pubblicitari”, ma più grandi del GdS. Loro oltre a pubblicare le pubblicità nazionali hanno aperto anche redazioni locali per inserire pubblicità locali! E’ una legge economica… Tra l’altro ritengo che possano permettersi di spendere cifre più consistenti per un’informazione “più professionale” proprio perché hanno le spalle coperte da un giornale a tiratura nazionale che naturalmente ha maggiori contributi statali ed anche maggiori introiti pubblicitari.
      Questo naturalmente non vuol dire che giustifico l’atteggiamento della direzione del GdS.
      Ma devi tenere in conto tanti fattori per poter giudicare l’operato e le scelte di un’azienda (tra l’altro privata, anche se svolge un servizio pubblico).
      E comunque, come ho già scritto prima, forse hanno già valutato la loro presenza sul web e gli basta monitorizzare la rete con Siciliaonline.

    136. Mi sa che la prossima volta mi toccherà scrivere, e non con entusiasmo, di Repubblica Palermo…

    137. Osvaldo so perfettamente che anche le altre testate sono “contenitori pubblicitari”(e lavorando per una concessionaria è grazie alla pubblicità che porto a casa i soldi). quello che intendevo dire è che per il Gds, per quello che vedo, anzi per quello che leggo, la raccolta pubblicitaria è ormai quasi la sua unica ragion d’essere..necrologi a parte! Anzi valutavo positivamente per loro il fatto di usufruire del sito proprio perchè il mercato pubblicitario tramite internet nel giro di un paio di anni è cresciuto tantissimo e in questo senso stanno perdendo opportunità di fatturato. Tra l’altro Siciliaonline, per quanto può essere cliccato, non ha la stessa importanza che può avere il sito di un quotidiano.

    138. @ lidia
      Primo: secondo te all’ansa le notizie chi le dà, DIO in persona?
      Secondo: quello che ho detto mi è stato riferito da una persona che lavora al giornale di sicilia
      Terzo: io ho anche constato ed è vero, il giornale di sicilia riporta le notizie “leggermente” rivisitate del televideo!!!
      Stiamo scherzando? Qulle poche volte che lo leggo mi ritrovo a leggere articoli della serie… il sig taldetali ha vinto la causa con la telecom per una bolletta gonfiata…oppure arrestati 2 delinquenti che cercavano di rapinare la villa del sig taldetali..MA Finiamola!!!
      Non prendono mai una posizione chiara con la nostra amministrazione comunale e regionale…rimpingo il buon Oggi Sicilia…

    139. @ mcluso
      non te la prendere.Tra quello che ho scritto io,e quello che ha scritto Osvaldo,credo che ci si possa fare un’idea di quello che e’ il ruolo odierno del
      comunicatore.Intanto un po’ tutti,stiamo diventando comunicatori.Se succede qualcosa di notevole,anche mia nonna che sa che scrivo qualcosa in rete,mi dice:questa la devi scrivere.L’idea e’ sua,ed io faccio da tramite,
      anche se e’ forte la tentazione di aggiungerci del mio.
      L’argomento della comunicazione ha innumerevoli sfaccettature,e non e’ questa la sede adatta.
      Si puo’ scrivere un trattato.
      Intanto oggi tra le 700.000 tirature del quotidiano A
      le 60.000 del quotidiano B
      le 300 visite dei un quotidiano C on-line
      possiamo farci l’idea che la carta stampata ha molti anni ancora davanti a se.

    140. l’Ansa e’ un “concentratore” di notizie.E’ in rete con
      tutto il mondo.Quindi accumula e distribuisce.
      Una Testata Locale non puo’ che selezionare.
      Un bravo Giornalista sa come confezionare
      (Editore permettendo)

    141. @Nico83, grazie per avermi citato caro Nicola. Ma non c’era bisogno di andare tanto lontano: bastava ricordare a Vassily il caso di un suo amico fraterno, Alberto (che è stato segnalato in uno degli ultimi post di ROsalio per un suo bell’articolo su COrriere della Sera Magazine e che sta facendo una carriera brillante qui a Milano). Non credo che il buon Sortino se la sentirebbe di dare del codardo a lui. Questo perchè dire che noi siamo “scappati” è la vera scorrettezza. Come te, Nicola, e come Alberto del resto, ho una laurea inutile, frutto di uno dei grandi scandali dell’Ateneo Palermitano. Il risultato è stato che, nonstante le promesse, i vecchiordinati come Vassily hanno avuto la possibilità di fare praticantato in maniera quasi automatica in Università sotto la supervisione di un personaggio decisamente discutibile come Fidora, e noi cavie della nuova triennale in Giornalismo siamo rimasti nella m..da. Io e te, come altri, ci abbiamo tentato: personalmente i miei 3 anni nella cronaca di Trm si sono tradotti nella tua stessa delusione ma mi sono serviti a capire che non può crescere niente in un contesto simile e anche i bravi professionisti come PErollo, si ritrovano a lavorare senza risorse, senza investimenti, senza strumenti, senza collaboratori. Io sinceramente sono disgustato e le parole del caro Vassily non possono che amareggiarmi ulteriormente

    142. Non capisco questa polemica contro i pubblicisti. Leggo Repubblica Palermo e so che tutti i commenti, e pure molto altro, escono dalla testa dei pubblicisti, cioè da gente che principalmente fa un altro mestiere e non scrive solo perchè ha un computer a casa, ma perchè ha delle cose, spesso interessanti, da dire. Ma forse il problema è che il primo pincopallo che ha la tessera di professionista in tasca, pur scrivendo per anni brevi su avvenimenti assolutamente secondari, si senta, solo per questo,il mago del giornalismo. Si può essere professionisti o pubblicisti, ma è la qualità di ciò che si scrive che va messa al centro della valutazione.O no?

    143. Ho saputo che in una riunione al giornale l’editore Antonio Ardizzone avrebbe citato questo post e Rosalio. 😀

    144. ovvio.Ci sono anche persone valide che scrivono qui.
      E si e’ trovato una certa analisi senza spendere un euro.
      Gli propongo di donare un abbonamento almeno a T.Siino,autore del Post.

    145. Z se fossi in Ardizzone Tony Siino lo convocherei per fargli fare la strategia online…chissa’ se accetterebbe!

    146. di recente ho visto un servizio che parlava del fatto che l’informazione che gira On Line in relazione a quella su carta stampata e’ circa il 10%.
      Non so come abbiano fatto a determinarlo,ed a che cosa si riferissero esattamente(forse anche al numero di lettori).Qualcuno stima che ci sara’ carta stampata ancora nei prossimi trent’anni.
      Ma chi puo’ dire quali prodotti saranno disponibili fra trent’anni(o venti,o dieci?)
      Intanto c’e’ da considerare che sfogliare un giornale
      e’ una roba per chi ha tempo da perdere
      e finche’ sopravvive la carta stampata,
      si vede che c’e’ un sacco di gente che ha tempo da perdere.

    147. COMUNICO CHE A PALERMO SIAMO SENZA BOLLINI BLU X CIRCOLARE IN CITTA DA PIU’ DI 10 GIORNI SI ASPETTA UNA GARA D’APPALTO NEL MENTRE I CITTADINI SI BECCANO LE MULTE

    148. Clames ti invito a rimanere in tema. Grazie.

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