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venerdì 29 mar
  • Guinzagli

    Che stupidi questi uomini. Con questa storia del possesso. Convinti che avere le chiavi della gabbia sia tutto. Stupidi uomini che aprite solo per mandarci giù col cagnolino: un guinzaglio che ne porta un altro. Ma fuori…fuori c’è la notte e nessuno vede i miei pensieri senza gabbie che escono e invadono la città.

    Guinzagli (illustrazione di Giuseppe Lo Bocchiaro)

    I racconti di tre righe
  • 5 commenti a “Guinzagli”

    1. Ciao billi, buongiorno, è da un pò che t’aspetto….La gabbia ? Per me è facile uscirne. Ho sempre la chiave a portata di mano. E’ per esempio J.Lemmon vestito da donna o J.Gaben con la coppola in testa, Groucho Marx che cammina, J.Stewart che fa le fotografie, Audrey Hepburn che guarda le vetrine di Tiffany, W.Allen che parla con Bogart, Nanni Moretti che parla di scarpe…e potrei continuare all’infinito. Se poi sono particolarmente nervoso nella gabbia ci chiudo quell’insopportabile di Titti e me ne vado a spasso con Gatto Silvestro. Perchè questa chiave mi serve anche per sentirmi meno solo e per avere fantasia. Ps A presto Billi, non sempre potrò seguirti nei prossimi giorni. Sai, il lavoro….lavoro, insomma, parola troppo importante, diciamo qualcosa del genere…

    2. Convinti che avere le chiavi della gabbia sia tutto. ………

      Per ogni gabbia, c’è un ‘evasione, sia virtuale che reale…..
      Ma c’è chi in gabbia si trova più sicuro.

    3. Billi spesso i tuoi scritti ci costringono a pensare e forse, presi da queste riflessioni, non ci impegniamo nel lasciarti un commento.
      Ma sono certa che tutti leggano e restino incantati.
      Grazie

    4. E come sono questi pensieri che invadono la città?

    5. Per Manuelo: mi sa che mi hai veramente chiuso in gabbia e tu sei uscito con gatto Silvestro

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