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venerdì 19 apr
  • Palermo Calcio, non si possono fare miracoli

    Cominciamo dalle note liete: il Palermo torna ad avere un proprio giocatore in Nazionale, Mattia Cassani. Bel risultato, frutto di un gioco di squadra che in questi primi mesi ha comunque mostrato dei progressi nonostante le sconfitte. Si è passati dall’apoteosi della vittoria contro la Juventus o dal secondo tempo di Inter-Palermo, alla sconfitta di domenica contro il Bologna. Proprio questa non lascia tranquilli i tifosi che sono tornati nello sconforto vedendo una squadra poco convincente contro il modesto Bologna. La risposta toccherà darla nella sfida più delicata e difficile della stagione: domenica 22 novembre, nel derby della Sicilia contro il Catania. Sarà un giorno particolare e molto importante perché Zenga dovrà battere il Catania per allontanare i fantasmi del passato (in molti alla mia frase aggiungerebbero “possibilmente con una goleada”) e per scacciare questa brutta aria di crisi che probabilmente crisi non è, però preoccupa.
    In tutto questo non posso accettare giustificazioni del tipo “manca un sostituto di Liverani”, “manca un sostituto di Balzaretti”, “manca chi fa i gol”, etc…perché durante il calciomercato lo sapevano tutti di che tipo di giocatore avrebbe avuto bisogno questo Palermo. Zamparini non può giustificarsi neanche dicendo che è colpa dell’allenatore perché il presidente sa perfettamente due cose: la prima è che i valori di questa squadra sono noti e non si possono fare miracoli (solo i soldi possono fare la differenza…); la seconda cosa è che spesso allenatore e presidente hanno detto di sentirsi telefonicamente prima delle partite per scambiarsi delle opinioni su come schierare la squadra. Non ci sono alibi, insomma, se non quello che la squadra sta crescendo piano piano insieme al suo nuovo allenatore, secondo un progetto che passa anche verso la valorizzazione di giovani come Pastore e Kjaer. Crescere costa e si paga, il prezzo a volte è perdere partite che sulla carta sembrano semplicissime.

    Palermo
  • 5 commenti a “Palermo Calcio, non si possono fare miracoli”

    1. Manca solo la continuità. Tutto qui

    2. il palermo non fà gioco . quando recuperiamo palla non sappiamo cosa fare. secondo me è grave.

    3. …e già circolano voci che vogliono zenga sulla graticola di zamparini…

    4. Giocare in casa del Bologna con tre punte dall’inizio è stato un suicidio. Tutto qui.

    5. Ricordo sempre a tutti che fino a qualche anno fà si andava allo stadio a vedere Palermo- Castel di Sangro , Palermo -Puteolana , Palermo – Battipagliese, etcetc…..
      Siamo in serie A da pochi anni , l’exploit avuto il primo anno con la conseguente qualificazione Uefa ha forse galvanizzato troppo l’ambiente, o forse parte del’ambiente che si e’ aggiunto dopo la promozione in serie A. Molti non sanno neanche chi sono Cappellacci,Hoop,Serra,Buoncammino,Rizzolo,Campilongo,Centofanti…anzi Centofanti si , pero’ come inviato di striscia di qualche anno fa’ …Per farla breve, io sono sempre contento di qualsiasi risultato, inutile ACCHIANARISINNI dopo che i vince con la juve, inutile ITTARISI ‘NTERRA dopo le tre pere di Bologna, dobbiamo sempre essere contenti di essere in serie A e giocarcela con grandi squadre , grazie Palermo !!!

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