La Provincia di Palermo, sotto la presidenza dell’avv. Francesco Musotto, ha investito eccedenze di liquidità, derivanti dall’accensione di prestiti obbligazionari finalizzati a finanziare opere pubbliche, in operazioni sul mercato dei cambi intermediate da tale IBS Forex SpA di Como e persino in una polizza assicurativa della Swiss Life: il tutto per 35 milioni di euro ora svaniti nel nulla!
Il risultato di questi lungimiranti investimenti è che la Provincia non potrà finanziare le opere pubbliche previste (pensate solo allo stato pietoso in cui versano le strade provinciali, tra frane e smottamenti) mentre dovrà pagare gli interessi sulle obbligazioni emesse e rimborsarne il capitale. Ogni riferimento a “rischio controparte”, “diligenza del buon padre di famiglia”, “reputazione” e “track-record della controparte”, “evidenza pubblica” (anche se non obbligatoria in materia finanziaria), ecc. è assolutamente fuori luogo quando l’operato di un’amministrazione ha magari ben altre motivazioni ora all’esame della magistratura.
Un merito dello Statuto siciliano era quello (art. 15) di non prevedere le Province. Questa sì che era vera lungimiranza! Ciò che non fa la Provincia, salvo feste e fuochi d’artificio, può tranquillamente continuare a non essere fatto dai Comuni e dai loro consorzi, con notevole risparmio per il contribuente. Almeno quello!
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