19°C
venerdì 29 mar
  • Sicilia e Sud Italia: “Bordello” (secondo The Economist)

    Ricorderete la mappa di Antoniazzi che rappresentava la Sicilia al peggio. Stavolta è toccato a The Economist rappresentarci: il giornale ha ridisegnato la mappa dell’Europa stravolgendone i confini e la geografia a partire dalle caratteristiche culturali, economiche e politiche delle regioni.

    Venendo a noi (anche se ci sono trovate stimolanti) il Nord Italia è separato dal Sud a Roma. Quello che sta sotto si chiamerebbe “Regno delle Due Sicilie” ma avrebbe un nomignolo: “BORDELLO”. Viene proposta un’unione monetaria con la Grecia (e nessun altro).

    “Bordello” (The Economist)

    Ovviamente mi sono ri-incazzato. Sia perché ci si rappresenta in un certo modo sia perché ci sono dei fondamenti per rappresentarci in un certo modo.

    (grazie a Nino Giordano per l’imbeccata)

    Sicilia
  • 43 commenti a “Sicilia e Sud Italia: “Bordello” (secondo The Economist)”

    1. ma sig. siino, perché incazzarsi davanti la realtà? i vari interventi che ospita su questo blog palermitano (spazzatura, sindaco latitante, assegnazione delle case popolari quantomeno trubolo…) non parlando di una palermo allo sbando, un bordello insomma?
      si incazza, ma di cosa?

    2. Sig. Skaiwoka la invito a rileggersi l’ultimo periodo. 🙂

    3. beehhh
      un bel po’ bordello lo è la nostra terra e il sud italia.
      Come negarlo?
      Un viaggiatore che parte da Capo Nord e viaggia sino a Porto Palo di Capo Passero, si accorge di “differenze” arrivando alle nostre latitudini ed usa un nostro termine al quale siamo affezionati per rappresentare con un unica parola la vita, la realtà che ci caratterizza.
      Chissà perchè non riesco a incazzarmi per queste cose.
      Quando ci sono degli ampi fondi di verità, si è duro accettare che un giornalista dell’Economist ci rappresenta geograficamente con il termine Bordello, ma in sostanza non è che stia sbagliando tanto.
      Se:
      1) un Convegno di medici greci si sposta in un altra città per overdosi di munnizza in bella mostra pubblica,
      2) un Luttwak considera pubblicamente questa città senza governo e senza amministrazione,
      3) un giornalista dell’Economist considera geograficamente il sud Italia aggregato in un Bordello, …
      cioè, non è ca su tutti mriachi e solo noi siamo i lucidi della situazione ?
      😉

    4. ma forse la fonte di incazzzatura maggiore è : come mai non succede nulla? come mai non c’è la rivoluzione -che può avere tante forme e non è detto che sia armata- come mai si continuano a ri-ri-ri-ri-votare questi non-governatori, non-amministratori, non…..cittadini!!!

    5. Non ragioniam di lor ma guarda e passa

    6. come dargli torto (Roma compresa)

    7. Comunque il tutto è trattato in maniera piuttosto paradossale e si deve considerare che gli inglesi dell’Economist non risparmiano neanche loro stessi prefigurando uno slittamento a sud ed una separazione di Galles e Scozia! Vengono risparmiati solo Germania e Francia…

    8. Comunque il pezzo dell’economist è molto satirico, ne hanno proprio per tutti, sinceramente in quanto siciliano non mi sento “attaccato” (in questo caso)

    9. Ma perchè non pensano ai c…i loro?

    10. Onestamente leggendo quel “nicknamed Bordello” non sapevo se ridere o piangere… in realtà soffriamo tutti della stessa sindrome: noi possiamo dire quello che ci pare sulla nostra terra, ma quando la toccano gli altri diventiamo pazzi…

    11. Prendetevela con Dante: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma bordello!” (VI, 76-78)

    12. tutto vero. siamo abituati a questo stato di cose e non ci accorgiamo di vivere in un sistema veramente arretrato. all’interno abbiamo già tante differenze. io venendo da ragusa a palermo, per esempio, noto tante piccole differenze che poi contribuiscono a rendere un posto vivibile o infernale. diciamo pure che i meridionali non abbiamo orgoglio e che certo genere di mentalità ha portato tutti a sposare le cause di alcuni che a volte, in malafede, usano il sud per raggiungere determinati obiettivi personali di successo

    13. hahhahahah
      la citazione dantesca casca a fagiuolo!!!

      è dall’ultimo numero dell’economist..???scendo a comprarlo!!

    14. Anche se a molti non interesserà gran che, credo che la Sardegna non appartenga per nulla al Sud d’Italia. La terra che mi ospita da trent’anni è forse l’unica regione d’Italia dove non esiste pizzo e criminalità organizzata, dove l’assistenzialismo caratteristico delle regioni del sud Italia è marginale, dove non alligna quella che viene definita malasanità.
      Le strade a Cagliari vengono lavate tutte le mattine anche in periferia, la differenziata è diffusa da oltre dieci anni, ogni paese ha il suo ecocentro.I clacson vengono usati solo ..per mandare a quel paese un altro automobilista, esistono eccome le precedenze e le regole di convivenza civile vengono rispettate. E mi fermo quì.
      Il paese di Bengodi ? No, ovvio che ci sono anche quì problematiche contingenti legate alla crisi internazionale, ma con il Sud , e lo dico in parte con dispiacere, da palermitano, quest’ isola non ha nulla a che spartire.
      Provare per credere.

    15. Leggo l’economist ogni tanto da circa vent’anni ed hanno sempre scritto cose di buon senso. Mi sembra ovvio che quando giudicano la situazione italiana ed in particolare quella del sud italia da una decina di anni a questa parte ci vanno giù pesanti.
      Spiace dirlo ma anche all’estero hanno capito da tempo che l’italia è un paese in declino, governata da persone “incapaci” a ricoprire tale ruolo (do you remebere due servizi dedicati al nostro caro premier??).
      Ma che noi continuiamo imperterriti a votare da 15 anni…

    16. Nino le sa tutte! saluti e baci

    17. la prima domanda che mi sono posta leggendo l’articolo è stata:qual è la capitale?
      noi candidiamo palermo e offriamo palazzo dei normanni e sala d’ercole per la sede parlamentare,svuotati e ripuliti,villino florio per l’Alta Corte,e la palazzina cinese come residenza per il presidente,villa niscemi..villa niscemi..non lo so ma intanto la liberiamo pure,si vedrà!qualcosa di più utile ne faremo,magari una rimessa di auto…!
      e la zecca di stato? certo a Napoli sarebbe più consona,hanno più esperienza,si!aggiudicato!l’esercito in calabria,dopo gli ultimi arresti dei capi in sicilia,in calabria rimangono decisamente meglio organizzati,ok,anche questo è fatto,la marina,e già,quella è meglio in puglia,hanno rapporti internazionali consolidati,lo storico contrabbando di sigarette,lo sbarco organizzato dei clandestini,etc etc..ok!
      cosa resta?

    18. Gli inglesi ormai sono messi molto peggio di noi. hanno avuto gruppi bancari che sono falliti e noi no. Sono ostaggi di un’immigrazione molto mal gestita, per cui nelle piscine pubbliche, gli inglesi sono esclusi nei giorni in cui le donne di cultura islamica fanno il bagno con tanto di vestiti.
      hanno perso talmente tanta della loro libertà, da criticare gli altri. Io davvero non li invidio.

    19. Luca chiediti perché l’economist ce l’abbia tanto con l’Italia. Credi sia per una questione morale?
      per niente. E’ una questione politica. Gli Inglesi come i tedeschi tendono a minimizzare le altre componenti nazionali europee, per una questione di rivalsa politica all’interno della UE. Ho recentemente sentitto che mai l’Inghilterra accetterà l’Euro, e questa cosa continua a stranirmi sul perché delle differenze presenti nella UE. Credo che le ragole debbano valere per tutti. Direi di estromettere l’Inghilterra dalla UE. Non si possono prendere solo i vantaggi da una situazione e non condividere gli svantaggi.

    20. Ha ragione Uma!
      Ora tutte le volte che farò lo slalom tra la monnezza, aspetterò un bus per ore, mi recherò nella bolgia di un ufficio pubblico, ecc, ecc, mi consolerò pensando agli inglesi che stanno peggio di noi.

    21. Premesso che hai ragione Uma quando dici che gli inglesi hanno i loro problemi, ma hanno raggiunto un livello minimo di decenza civile (come sottolinea a ragione zelig) che noi purtroppo abbiamo perso negli ultimi 15 anni.
      Il problema è che in quasi tutti i paesi europei si alternano destra centro e sinistra ma le basi del vivere civile non vengono scalfite.
      in italia purtoppo questo sta avvenendo da troppo tempo e su troppe cose: la munnizza certamente, la stabilizzazione degli ennesimi precari a carico nostro, la sistematica demolizione della scuola pubblica ecc ecc.

    22. l’economist, secondo me non ci ha maltrattato.
      bordello e giungla forse rende meglio.

    23. Mi risulta che gli inglesi sovvenzionarono Garibaldi per consentirgli l’impresa dell’unificazione. Da parte loro è imbarazzante riesumare proprio il Regno delle Due Sicilie!
      @giannight: hai visto però tutta la mappa? Hai letto tutto l’articolo? Questa è l’unica zona d’Europa che hanno proprio svergognato. Cosa che non perdono occasione di fare con l’Italia in genere, se ben ricordo.

    24. non vedo perchè incazzarsi per un’immagine quando poi si può notare pacificamente che “bordello” è quasi un complimento…
      più che altro ritengo quella di antoniazzi più bella e accattivante graficamente. Ma seriamente, ci si può incazzare per qualcosa del genere, quando poi esci e vedi cumuli di munnizza, degrado, quando a capodanno in piazza politeama vedi gente che lancia bombe carta camuffate da petardi sulla gente, quando la stessa notte ragazzetti idioti danno fuoco ad un cestino dei rifiuti, quando qualche metro più in là, dietro il politeama, un cassonetto brucia e la gente seduta ai tavolini del caffè lì vicino sta seduta tranquillamente respirando con nonchalance quell’inebriante e acre aroma?
      io credo che “bordello” sia più che altro un complimento.

    25. Perchè non ci sarà mai la rivoluzione da noi? Allora: oggi 1 maggio 2010 _scontri_ a Berlino, Mosca, Kathmandu, Baghdad, Jakarta, Salonicco… – In Italia? Ho dato uno sguardo veloce alla festa dell’1 maggio in tivvì, che sembrava una sagra di paese in mondo visione, con le camera che svolazzavano sopra ragazzini (ma anche 30 enni…) strafatti che saltellavano (si chiama controllo sociale, tu spaccati la testa che noi facciamo il cazzo che vogliamo). E vi chiedete anche perchè qua le cose non cambieranno mai? 😀 –
      In una puntata di South Park, Chef risponde imbarazzato, ai bambini che gli chiesero qualcosa sulla vagina con “C’è un tempo per tutto, e si chiama: College!” – In Italia molti non l’hanno capito e il college lo portano avanti sino a 40 anni.
      Ora il problema è: meglio gli scontri o le sagre di paese? Se invece di provare ad imitare tedeschi o inglesi o americani, mettessimo i panni che ci calzano meglio? Dico, pastasciutta, salsiccia buon vino e agriturismi come li abbiano noi, nessuno… Anche se immagino che tra un pò ci fregheranno anche li…

    26. Zelig non voglio dire che noi non abbiamo problemi, ma da quale pulpito viene la predica, perdonami!
      Io sono dell’idea che neanche loro stanno messi tanto bene, perché sparare sul sud-Italia? Qual’é il senso?
      Per me non é una critica basata sull’etica é altro.
      E’ innegabile che abbiamo tanti problemi, come li hanno loro (baby gang minorili, ragazzine incinte a 10 anni a go-go, ognuno ha i suoi). Non mi faccio fare la morale da chi non riesce a risolvere i propri di problemi, e cerca di minimizzarli enfatizzando quelli altrui.

    27. E’ estremamente umoristico quell’articolo, se non lo vedete avete un pò di prosciutti negli occhi 😉 Fate conto che gli inglesi sono riusciti a comprare in massa e hanno fatto diventare un best seller, un libro che li offende per circa 100 pagine che si chiama “How to be an alien” –

      c’mon…

    28. eli: penso che l’idea di svergognarci sia venuta a qualcuno che ha vissuto o vive quì (al sud) e
      ha relazioni o lavora per questo giornale. Quindi
      è ben documentato/a. Il fatto che loro abbiano i loro problemi non ci assolve…e poi potremmo
      anche insultarli, ma….siamo lontani.

    29. Giannilight ovviamente siamo lontani, credo che noi siamo abbastanza consapevoli di come stiamo messi. Allora facciamo noi quello che fa l’Economist, facciamo un articolo di come son messi male che sò in Bulgaria, oppure in Burkina Faso. Vedrai che potremmo definire questi luoghi ‘bordello’, rispetto al nostro. Ma non ne vedo né capisco il senso di farlo.

    30. uma: noi non viviamo nell’ultimo bordello del
      mondo, anzi siamo fra i primi, fra i migliori.
      Definiamolo un “bordello di lusso” perchè
      abbiamo il clima e il mare. Purtroppo il nostro
      è un paese con tante sfaccettature e in ogni caso
      speriamo che le critiche stimolino qualche miglioramento.

    31. Potrei unirmi al coro. Purtroppo da Roma in giù le cose non vanno affatto bene. Ma sembra banale. Vorrei azzardare qualcosa in più.
      Primo: l’ironia è una cosa, la malevolenza un po’ razzista è un’altra. Mi pare che la seconda non manchi e, per quanto gravi siano i nostri problemi, non dovremmo permettere a nessuno di farlo. Non è che in questo odio ci siano mescolati anche alcuni interessi di recente calpestati? Ricordo che il governo siciliano ha impedito nuove trivellazioni, ha aumentato le royalties su quelle esistenti e, SOPRATTUTTO, ha impedito alla B.P. (la stessa della marea nera della Luisiana) di aprire il rigassificatore di Priolo. Non c’entra niente, forse, ma chissà…
      Secondo. Non c’è un minimo di analisi causa-effetto, perdonatemi, neanche in quello che leggo sopra. E se il “Regno delle 2 Sicilie” o, per citare sempre l’Economist “l’Italia del Sud unita alla Sicilia” (evidentemente pensata come realtà a sé) fossero un “bordello” proprio perché brutalmente sfruttate da 150 anni? Chi vi dice che senza i “fratelli d’Italia” padani resteremmo davvero bordello? E’ oggi sotto gli occhi di tutti che la pessima amministrazione palermitana (per fare solo un esempio) a Roma è legata a doppio filo alla Lega ed ai suoi interessi: cioè, lo schifo di qua è l’altra faccia della medaglia del buono governo al Nord. Reciso il legame politico si reciderebbero anche la basi dell’attuale malgoverno che – non a caso – dura da 150 anni.
      Terzo. Ci vogliono fuori dall’euro e in unione monetaria con la Grecia. Non male come idea. Penso ci farebbe solo bene. Ma non credo che chi NON FA PARTE dell’Unione Monetaria, e quindi non ne accetta alcun vincolo, come il Regno Unito, abbia diritto di ingerirsi in quello che dobbiamo o non dobbiamo fare noi.
      Quarto. E’ vero, la Sardegna si è un po’ salvata dal bordello e non merita di essere accomunata a noi. Loro hanno avuto una classe politica che l’Autonomia l’ha presa un po’ più sul serio (non è il paradiso, ma…).
      Per il resto è tutto vero. Non voglio difendere né la Sicilia, ne il Sud Italia, e nemmeno Roma in fondo. Purtroppo non è possibile. Ma dire che sono banalità un po’ volgari, questo credo potremmo dirlo.

    32. giannight, ma tu credi che siamo così acritici? Che se non ci dice l’economist a che punto siamo. Siamo incapaci di capirlo, credi?
      Mi sembra che questo blog serva appunto a questo, a parlarsi fra tanti su problemi comuni ed a cercare soluzioni. Non serve l’economist, per sapere dove siamo arrivati,serve parlarci fra persone consapevoli per capire a che soluzioni si puà arrivare.

    33. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, 78 non donna di province, ma bordello.

      scrisse dante 😉

      a quello che parla di sole e mare, quello c’è anche in australia, nel sud della spagna e in california…

      consiglio a tutti di rivedervi qualche filmetto o sketch dei monty python…

    34. Sicilia e Sud Italia: “Bordello” (secondo The Economist)…

      Il giornale ha ridisegnato la mappa dell’Europa stravolgendone i confini e la geografia a partire dalle caratteristiche culturali, economiche e politiche delle regioni….

    35. Sono siciliano ho sperimentato che le mie galline sono più intelligenti di me . Ho le prove di quello. Stamattina ho visto l’assessore al turismo che sputava per strada ed era accompagnato da un soggetto che gli leggeva il giornale.
      Viva la siclia e la sua classe dirigente.

    36. @ Massimo

      quoto al 100% tutto quello che hai scritto

    37. Il problema è la massoneria anglosassone che ha l’interesse,da circa 200 anni a questa parte,a fare speculazioni a sud della Manica.
      Vedi l’unità d’Italia

    38. La testata britannica espressione dei poteri forti, come qualcuno cita in questo filo di discussione, di quella globalizzazione senz’anima che sta distruggendo l’economia mondiale assieme alle radici storico-culturali dei territori, non conosce la storia. E’ mio parere che anche i giovani dei territori non la conoscono: si batterebbero di più come risultato! Il Sud come è noto (si spera!), al tempo delle DUE SICILIE, poteva vantare un sistema industriale in grado di competere con quelli di Inghilterra e Francia, e un’economia florida che fu depredata dopo L’Unità D’Italia, a cui non furono estranee la massoneria e la finanza inglesi, con la spoliazione delle cospicue riserve auree del Banco di Sicilia e di quello di Napoli a favore delle esangui casse dei Savoia.Tutta l’Italia dovrebbe mostrare uno scatto di orgoglio e reagire di fronte a queste accuse che non riguardano solo il Sud ma tutta l’Italia e un passto storico causa anche di questi “mali”, che hanno contribuito nel tempo ad acuirli.
      Soprattutto in questi giorni in cui si stanno tenendo le celebrazioni dei 150 anni dell’Unità D’Italia, tutti gli italiani dovrebbero manifestare il loro amore per la Patria e reagire a simili provocazioni. Forse oggi si pensa che “fatta l’Italia, bisogna disfare tutto”? Beh… se il caso, come in questi giorni in un convegno “Il mediterraneo è porta d’Oriente”. Il fatto è però che bisogna reggersi dopo secoli e secoli di storia, sulle proprie “gambe”

    39. se tutti i siciliani protestassero verso il ministero degli esteri x fare espellere il console inglese da palermo, sarebbe la cosa pù logica da fare, allora sì che avremmo finalmente un sussulto di dignità….inglesi , pensate ai problemi della vostra terra, a come avete ridotto l’irlanda, facendo morire di fame 2 milioni di persone. in sicilia i prblemi ci sono ,ma le patate e il pane son oassicurati x tutti… fatevi un esame di coscienza con la vostra storia…per quanto riguarda i 150 anni di unità , la ritengo superata, pensiamo piuttosto alla tragedia del belice, che da 42 soffre x colpa della repubblica italiana, peggio del ventennio fascista, ferita dolorosa e non ancora rimarginata. vorrei sapere perchè ci interessiamo di problemi lontani… forse x non vedere quelli vicini e fare in modo che.. tutto va bene madama la marchesa, come recitava una filastrocca di bambini…..

    40. Ma via !
      Poveri figli di Albione noi abiteremo in un semi bordello ma non avremmo mai messo l’Austria al posto di un paese extracomunitario come la Confederazione Elvetica !
      Rimandateli a scuola !

    41. Beata ignoranza ! ma nessuno di voi parte dal presupposto che il sud è frutto di questa malaunita’? fondata sulla menzogna, l’assassinio e il furto di tutte le ricchezze del sud, un sud , prima invaso, derubato e infine reso colonia del nord, un sud lasciato nelle mani della malavita, nel degrado , in balia di amministratori collusi.. LA COLPA E’ DELLO STATO FASULLO E PERENNEMENTE ASSENTE !!

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, Twitter e Instagram