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giovedì 28 mar
  • Chiude il “Festival della Legalità” con le forze dell’ordine e “Io ricordo”

    Termina oggi a Villa Filippina (piazza San Francesco di Paola) il Festival della Legalità. La manifestazione ha ospitato sette giorni di dibattiti, mostre, incontri e spettacoli con un unico filo conduttore: la lotta alla mafia e alla criminalità organizzata. Il festival è patrocinato dal Senato e dall’Assemblea Regionale Siciliana.

    “Festival della Legalità”

    Alle 10:00 inizierà la Festa delle forze dell’ordine con performance ed esibizioni di Guardia di Finanza, Arma dei Carabinieri e Vigili del Fuoco. Seguirà alle 12:00 la Santa messa celebrata nella cappella di Villa Filippina.

    Alle 19:00 verrà proiettato Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi, cartoon coprodotto da Rai Fiction e Larcadarte in collaborazione con l’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e distribuito nel mondo da Rai Trade. Lo special di 26 minuti racconta, in chiave di favola, una storia ambientata nella Palermo degli anni ’50. I protagonisti sono due ragazzini, Giovanni e Paolo (in omaggio a Falcone e Borsellino) che lottano per liberare il quartiere dalla presenza di un mago malvagio che toglie l’anima alle persone e le trasforma in ”pupi”.

    Alle 20:30 inizierà un dibattito con il magistrato Gaetano Paci, presidente della Fondazione Progetto Legalità, intervistato dal giornalista Salvo Toscano, che introdurrà alla proiezione del film Io ricordo. La pellicola, promossa dalla stessa Fondazione e diretta da Ruggero Gabbai, è dedicata alla memoria di Giovanni Falcone e di tutte le altre vittime della mafia. Nel film la parola diventa ricordo, coscienza, impegno, partecipazione lungo la narrazione di un giorno particolare, il 23 maggio del 2002, decimo anniversario della morte di Giovanni Falcone in cui un padre, Gianfranco Jannuzzo, spiega al bambino (Piero La Cara) che quel giorno compie dieci anni, che cos’è la mafia, chi era Giovanni Falcone, perché lui ne porta il nome e perché ci sono persone, in Sicilia, che oggi vogliono responsabilmente assumersi l’eredità morale di Paolo, Giovanni, Boris, Cesare, Gaetano, Rocco, Beppe, Ninni, Carlo Alberto, Piersanti, Libero, Rosario. Chi non ricorda non sa. Chi sa ha il dovere di agire: la neutralità, l’indifferenza, rendono complici: chi accetta le piccole illegalità avalla quelle più grandi. La legalità è la normalità, il semplice rispetto di norme che devono tutelare i diritti e i doveri di tutti. Perché la storia siamo noi a farla, ogni giorno, con i nostri comportamenti.

    Rimangono visitabili la collettiva L’arte della Legalità e la mostra fotografica dedicata a don Peppe Diana, sacerdote ucciso dalla camorra, ospitata dalla Campania per iniziativa della Fondazione Progetto Legalità.

    Per l’ultimo giorno sarà allestito a Villa Filippina l’Addiopizzo Village, spazio espositivo dedicato ai commercianti che hanno detto no al racket. A fornire ai giovani delle scuole informazioni sul percorso da seguire per avviare un’impresa ci penserà invece lo sportello curato da Sviluppo Italia Sicilia.

    Ingresso libero.

    Rosalio è media partner del Festival della Legalità.

    Programma completo.

    Palermo
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