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sabato 20 apr
  • Lo strappo di Palermo

    «Le città invisibili sono il sogno che nasce dal cuore delle città invivibili» (I. Calvino).

    Il sogno che abbiamo di Palermo è invisibile. Mi candido affinché Palermo diventi possibile. Perché è possibile cambiare la vita dei palermitani. Perché la nostra città è infelice e voglio che sia felice. È invivibile e voglio che sia vivibile. Perché Palermo è stanca e deve ripartire.
    Per ripartire si deve accelerare e quando si accelera, si strappa. Come nel ciclismo.
    Lo strappo è da una vecchia politica che non vuole le primarie e la partecipazione.
    Lo strappo è da chi non le vuole più fare o da chi le vuole “notabilizzare”.
    

Lo strappo è da chi dice di volerle, ma le immagina solo come una clava da utilizzare contro qualcuno (infatti non esprime alcuna candidatura).
    Lo strappo è da chi non vuole più montare questi gazebo e respirare l’odore della democrazia, ma sentire la puzza delle chiuse stanze ed io so cosa significa.
    Lo strappo è da una vecchia politica che vuole rendere “impossibile” che una nuova generazione diventi protagonista.
    Lo strappo è da chi crede che oggi possa fare il Sindaco uno che lo ha fatto quando io avevo appena dieci anni.
    Lo strappo è da chi crede nella cooptazione e nello stare dietro al capo e farsi dire da lui quando è il tuo momento. Da chi invoca protezioni e chiede ad altri ciò che deve prendersi da solo. Io sono il più giovane parlamentare del Partito Democratico. Potrei aspettare. Ma metto in gioco coraggiosamente la mia carriera politica.
    Occorre un presente che prepari il futuro, e non un presente incastrato nel passato. Come si può cambiare una società se non si appartiene al suo tempo, che è il tempo della nuova generazione?
    Io non vedo in giro lo stesso coraggio, la stessa libertà che io ho avuto proponendo la mia candidatura.
    Lo strappo è da chi reputa “impossibile” mantenere i propri valori, la propria identità pur di vincere le elezioni.
    Da chi crede che sia impossibile che i partiti siano organizzatori dei cittadini, formazioni che ne promuovano la maturazione civile e l’iniziativa, ma siano invece federazioni di correnti ciascuna con un “boss” e dei “sotto boss”. Queste non sono parole mie, ma di Enrico Berlinguer. Quei pensieri lunghi, tanto cari a Enrico, da essere drammaticamente attuali oggi. Berlinguer, quelle parole le pronunciava riferendosi ad altri partiti. Oggi sono parole che fanno male dentro casa nostra.
    Lo strappo è da chi crede che sia impossibile impedire in Sicilia, come a Palermo, ai partiti e alle loro correnti, la lottizzazione di tutto.
    Da chi crede impossibile smontare le segreterie politiche come “sportello unico” per la risoluzione di tutto: dal credito bancario, alle autorizzazioni amministrative, a un dottorato, a un posto da precario.
    Da chi crede impossibile stare dalla parte dei promettenti e non da quella dei conoscenti.
    Io sto con chi crede nella bellezza, che forse non salverà la città, ma può dare senso al nostro impegno.
    La bellezza dei nostri monumenti, delle nostre opere d’arte, delle nostre piazze, delle nostre ricchezze culturali. Ma soprattutto la bellezza delle relazioni personali.
    Con chi crede che sia possibile affermare la curiosità sulla paura; uno stile di vita onesto e trasparente, accogliente e solidale della Palermo più sincera.
    Perché non è possibile una città senza mafia ne pizzo?
    Perché non è possibile avere una città per i bambini e per le mamme?
    Perché non è possibile avere una città pulita, illuminata e cablata?
    Perché non è possibile azzerare le liste d’attesa degli asili nido?
    Perché non è possibile avere scuole pulite, accoglienti e sicure?
    Perché non è possibile abbattere i costi della politica e renderla più produttiva?
    Perché non è possibile la parità di genere?
    Perché non è possibile azzerare i metri cubi di cemento per nuove costruzioni e puntare sul recupero del centro storico e delle borgate?
    Perché non è possibile “accentrare le periferie”?
    Perché non è possibile pedonalizzare il centro storico, avere il wireless nelle piazze? Abbattere l’inquinamento, rafforzare i mezzi pubblici?
    Perché non è possibile un’amministrazione che non sia una tartaruga ma una lepre.
    Perché non è possibile rendere Palermo città della cultura, dello sport, del turismo con un palazzetto, una piscina e lo stesso numero di posti letto di Rimini?
    È possibile avere un centro congressi?
    È possibile avere un fiume, l’Oreto, un monte, Pellegrino, ed un mare, interamente balneabile, per costruire economia ecocompatibile per dieci mesi l’anno?
    È possibile assegnare i beni confiscati alla mafia a chi li merita davvero?
    È possibile un’economia non basata sulla Pubblica Amministrazione, un’economia basata sulla cultura del diritto e non del favore, un’economia in cui la politica insegni ad esercitare diritti e non elargisca favori in virtù di scambi elettorali?
    Vi hanno sempre detto che tutto questo è impossibile, perché non ci sono i soldi. Invece tutto questo è possibile, usando le economie sane attraverso le intelligenze vere, i fondi strutturali.
    Se programmassimo la spesa complessiva della città a partire dall’individuazione reale dei bisogni. Se riuscissimo a rendere i palermitani liberi dal bisogno, liberi da questa politica.
    A questa politica senza strappi, figlia di ricuciture fragili e incompatibili, il bisogno serve per rendere una città schiava e alle sue dipendenze.
    Io voglio fare il sindaco di Palermo, perché se vinco io e vince ciò che ho detto, vince Palermo e vincono i palermitani.
    Vince la cultura del diritto contro quella del favore. Vince la mia generazione, quella delle stragi, quella che ha visto Palermo ferita e che dalla rabbia ha costruito passione politica e amore.
    Vince la buona politica, quella dei programmi e non degli inciuci o dei i ribaltoni.
    Io strappo con chi pensa solo a partecipare e non a vincere, con quelli del 61 a zero, con chi ha ridotto così questa città, con chi non ha offerto una valida alternativa, con chi non ha ancora capito che il primo compito dell’opposizione non è quello di opporsi, ma quello di proporsi.
    Con chi dice che è presto per cominciare una campagna elettorale.
    Monterò un gazebo in ogni quartiere, incontrerò i cittadini per ascoltarli, per decidere insieme.
    Se qualcuno pensa che la mia candidatura sia contrattabile con qualcos’altro, lo sappia e lo ascolti oggi: non è contrattabile.

    «È ricercando l’impossibile che l’uomo ha sempre realizzato il possibile. Coloro che si sono saggiamente limitati a ciò che appariva loro come possibile non hanno mai avanzato di un solo passo».

    «Lo straordinario risiede nel cammino delle persone comuni. Oggi, insieme, noi persone comuni, renderemo straordinario e possibile ciò che gli altri credono e vogliono farci credere impossibile».

    Ospiti
  • 48 commenti a “Lo strappo di Palermo”

    1. Consigliere,
      posso chiederle quando metterà online un programma dettagliato? Presumo che la lista dei “Perchè” sia una bozza, ma aspettiamo il PROGRAMMA. Oltretutto sarei curioso di sapere qual è la sua posizione in merito alle controllate pubbliche e alla sovrabbondanza di personale degli uffici comunali e delle controllate: li vogliamo tenere tutti oppure si vuole iniziare un’opera seria di razionalizzazione (quel “È possibile un’economia non basata sulla Pubblica Amministrazione”)?

      Infine, non la prenda sul personale, ma “perchè non possiamo avere dei candidati che oltre alla faccia mettono in giro anche un programma?”.

      cordialmente

    2. Più che i perchè avrei puntato sui come…

      Come è possibile chiudere il centro senza disagi?
      Come è possibile sistemare le scuole, le infrastrutture, il centro storico?

      Cioè ho fiducia nei buoni propositi, vorrei avere un sindaco giovane, sincero e con buoni propositi…
      Ma i perchè rimangono i perchè…e i come non ce li spiega mai nessuno.

    3. ..e oltre a quanto gia’ segnalato (dove sono i programmi ?)..un sindaco non fa il sindaco da solo,dov’e’ e qual e’ la coalizione ? dov’e’ la squadra di governo ?

    4. Quando faccio una bella festa a casa mia, non invito mai i comunisti, perchè sono tristi.

    5. Quoto tutti 🙂

    6. ….qui si strappa.la’ si rottama..ma insomma do COSTRUIRE qualcosa insieme non se ne vuol proprio parlare?

    7. Io mi accontenterei, (si fa per dire), di un sindaco che avesse il coraggio di fare scelte impopolari, perchè di questo c’è bisogno, e facesse un piano a piccoli passi verso la normalità senza ambire ad uguagliare Trento. Un sindaco che avesse il coraggio di tirare dritto di fronte alle proteste di quella parte di cittadini che oramai, usi a vivere da sudditi, credono di avere vissuto nel migliore dei mondi possibili e sono restii ad ogni cambiamento. Un sindaco che avesse il coraggio di mandare affa… tutti se la parte più retriva della popolazione gli impedisse di realizzare il suo programma non accettando di vivacchiare sulla poltrona.
      Non conosco personalmente Faraone ma dal suo attivismo ed impegno, che seguo dal web, credo che potrebbe essere il sindaco con le caratteristiche sopra menzionate.

    8. prima di compilare un programma,
      dia uno strappo ad ogni appartenenza partitica
      e si presenti in una lista civica.
      .
      Insomma,prima torni ad essere un uomo libero
      di pensare e di agire.

    9. Molti di questi buoni propositi sono cose fattibili nell’immediatio,come abbattere i costi della politica o rendere la citta’più pulita ed ordinata ma anche chiudere gran parte del centro storico lo ritengo possibile oltre che necessario per incentivare il turismo e migliorare la salute dei cittadini e l’immaggine nel mondo di una città troppo mortificata da Cammarata ed i suoi;la vedo più difficile per quanto riguarda la lotta alla mafia,il vero problema,per invertire la rotta un primo cittadino che ci metta pubblicamente la faccia sarebbe un gran passo avanti,un esempio per le nuove generazioni ed un iniezione di fiducia,uno alla Rosario Crocetta per intenderci…

    10. Perchè non è possibile avere un PD che NON sostenga più l’attuale governo Regionale?

    11. Davidù va ca…

    12. A PAlermo occorre un’UNICA LISTA CIVICA .Con la consapevolezza che solo cosi’ facendo PAlermo potra’ essere resa migliore.Non disperdere le forze,prima parola d’ordine.Con buona pace degli arrivismi e degli spunti personalistici.

    13. E perchè non è possibile la candidatura di un uomo o donna svincolato/a da apparati di partito?!

    14. oddio, le liste di frate fazio e san saviano creano mostri.
      aspetto un programma POLITICO e DETTAGLIATO!

    15. @Antonio:
      perchè avrebbe un costo impossibile da sostenere per una persona che non sia già di suo molto ricca.
      @Davide Faraone:
      Se vuole davvero fare uno strappo pubblichi un programma fatto seriamente; insomma non scriva “Palermo più pulita” ma come pensa che potrebbe rendere Palermo più pulita, e cose così.
      Magari così facendo scopre che fare il sindaco non è tutto party e festini….

    16. ma siccome le elezioni non sono domani mattina il tempo per i programmi e le coalizioni c`e`!!

      questo e` un lancio di candidatura..

      😉

      per il PD lontano da lombardo e` un problema serio che loro non stanno affrottando..
      sono felice di non averli votati alle scorse elezioni adesso mi troverei in una situazione di coscienza inaccettabile..

    17. a proposito di discorsi di soldi, io vorrei sapere perche` non e` possibile in Italia applicare il modello americano…
      io mi voglio candidare, io raccolgo i soldi, se riesco a raccogliere abbastanza soldi ok vado avanti, altrimenti a casa..
      ovviamente ogni singolo centesimo e` trasparente..e i grandi finanziatori devono essere chiari!

    18. Caro Tonio,le elezioni non saranno domani mattina ma ..dopodomani certo

    19. Bis Caro Tonio
      il modello americano prevede alleanze e trattative che hanno radici in anni di preparazione alla candidatura.E in genere chi si candida e’ gia’ senatore o governatore

    20. ..e comunque son d’accordo,ma manca appunto questo :ci sono i presupposti perche’ Faraone DA SOLO riesca a coagulare e raccogliere intorno a se le forze sociali e produttive palermitane ?Ancora no,mi pare un progetto kamikaze

    21. @kk

      Vabbè cosa vuoi che ti dica: continuiamo con la partitocrazia; continuiamo a farci del male.

    22. @Antonio:
      purtroppo è il problema di ogni democrazia oggi, sia di quelle sane che di quelle malate. Una campagna elettorale significa tanta pubblicità, girare per un anno in lungo e in largo senza lavorare, significa aprire sedi per potere avere punti di riferimento… insomma significa soldi e non hai nessuna certezza del risultato.
      I partiti ti danno tutto questo…e in cambio tu devi *rispettare* le loro scelte.
      In America è lo stesso con le lobby, e guarda caso, tutti i governatori o Presidenti provengono da famiglie molto ricche o comunque lo sono diventati loro stessi prima di candidarsi.

    23. @kk
      Io invece credo che il cosiddetto “movimentismo” possa scardinare il sistema che hai testè descritto. Le alternative esistono…..sempre che vi sia la volontà e il CORAGGIO di attuarle!

    24. Concordo con il foklorista su tutta la linea. Lo strappo di faraone mi pare una guerra interna di partito, come la storia del sindaco di firenze che di fatto non cambia nulla dei vecchi sistemi, vuole cambiare solo gli equilibri interni nomi e facce: il gattopardiano tutto cambi perchè…
      Un progetto politico è un progetto politico si fa con le persone e con i progetti.
      Faraone si prensenti con l’elenco delle battaglie che ha condotto per “noi” in questi anni. Poi ci racconti con chi intende fare questo cambiamento ed infine ci spieghi come.
      In breve: lo strappo con la vecchia politica si fa cambiando i contenuti e non le parole.

    25. Io prima del programma vorrei leggere il CV del candidato. Dove lo trovo?

    26. Consigliere,
      lei è membro della Commissione Affari Generali del Comune, quella sequestrata dai MAFIOSI della GESIP ieri sera. Era presente? Ha firmato anche lei la delibera che apre degli spiragli al rinnovo del contratto GESIP? Se si, si rende conto che sta apertamente appoggiando la MAFIA e i suoi affiliati? Risponda, prego.

    27. “un’economia basata sulla cultura del diritto e non del favore, un’economia in cui la politica insegni ad esercitare diritti e non elargisca favori in virtù di scambi elettorali?

      …questo tipo di frasi mi lasciano molto scettico, come dire…non riescono a smuovermi più perchè qualsiasi politico “moderno” oramai le fa sue e le ho talmente trite nelle orecchie che mi sembra di sentire mia madre che per le scale mi urlava ogni sabato sera, prima che uscissi, di non fare tardi pur sapendo che non le avrei dato ascolto, era una cosa che lei voleva fortemente però che sapeva non avrebbe avuto un seguito…attenzione ci credeva che un giorno a forza di ripetermelo l’avrei ascoltata e forse facendomi grande l’ho iniziato a fare ed a capirla: è per questo che le lascio il beneficio del dubbio…
      Vorrei davvero credere che lei sia le sue parole, che non si mascheri dietro retorica e promesse che sa già di non potere mantenere, vorrei fortemente che i valori che ha elencato fossero parte di lei.

      Dovrò convicermi di ciò o non convincermi ed ingoiare il rospo meno amaro del parco candidati che la politica ad oggi ci svela…la sua operazione va a seguire quella di Renzi a Firenze e di qualche altro giovane sindaco in Italia, vuole incarnare una classe politica giovane, emergente, fresca e pulita come le lenzuola stese che profumano di lavanda: ciò che mi auguro per la mia città è che sia davvero così!

      Abbiamo bisogno un padre, di una madre, che sappia guidare i propri figli, abbiamo bisogno di qualcuno che urli per le scale che è tardi, è quasi troppo tardi…

      In bocca al lupo

    28. voglio dare un consiglio a chiunque voglia presentare un programma.
      .
      1.Individui CENTO cose da fare (in una citta’ come Palermo e’ abbastanza facile)
      .
      2.Valuti COSTI,TEMPI,E MODI di realizzazione
      .
      3.Verifichi con quali criteri e’ possibile finanziare ogni singola attivita’
      .
      4.Rianalizzi il tutto e poi stabilisca le PRIORITA’ di realizzazione
      .
      5.a questo punto stenda un preciso
      PIANO DI ATTUAZIONE
      e lo presenti alla cittadinanza
      chiedendo il consenso
      (ed in caso di inadempimento s’impegni a lasciare
      disponibile la funzione,a favore di altri
      piu’ capaci o piu’ fortunati)
      .
      mi pare un gioco da ragazzi.

    29. delle domande voglio farle anch’io : perchè a Palermo NESSUNO regola le aperture DOMENICALI?? xkè x la FESTA DELLA MADONNA SENZA UNA PROROGA UFFICIALE DEL COMUNE DI PALERMO CITTà D’ARTE I NEGOZI APRONO??XKè NON C’è PIù RISPETTO X LE FESTIVITà E X LA RELIGIOSITà DEI LAVORATORI??
      un consiglio personale : se Vuole candidarsi e vincere x RUBARE lo stipendio pure Lei stia a casa che di LADRI Palermo e l’Italia ne è piena!
      Nb: vuol sapere dove i palermitani hanno uno strappo?? ci arrivi da solo…non è difficile!

    30. Quoto chi ha chiesto uno stralcio di programma, direi che eccessivo mi sembra richiedere le voci di bilancio che si possono affrontare volta per volta considerata la dinamicità e la variabilità che contraddistingue lo stanziamento dei fondi (dagli europei, ai FAS, a quelli stessi destinati al comune, etc.): diciamo che anche li si potrebbero fare delle ipotesi grossolane con un tuning successivo…
      Un consiglio da semplice cittadino che vorrei dare a colui che vuole intraprendere questo cammino è di stare attento a ascoltare e coinvolgere le associazioni, i professionisti, gli artigiani, i commercianti e tutta la gente comune…insomma tutte le anime della città che possono dire la loro con più o meno autorevolezze e documentarsi su come delle grosse problematiche siano state superate in altre città (italiane o europee) perchè il confronto è sempre il punto di partenza per poi elaborare idee e portare a compimento le stesse.

    31. Noto con dispiacere che in neo candidato non dopo avere fatto il suo *comizio 2.0* non si è preso la briga di dare alcuna risposta.
      Se il buongiorno si vede dal mattino…

    32. QUOTO Giorgio
      oggi candidarsi, nel 2010, non significa fare una lista alla VIENI VIA CON ME di intenti, e più che altro di idee-ideologie.
      Oggi Palermo è in una condizione pietosa in tanti campi (sociale, ambientale, mobilità, cultura, servizi, tecnologia, spazi pubblici, verde, spazi per i bambini). E questa condizione pietosa impone a chi si candida sindaco e vuole essere credibile e votabile dalla gente libera da compromessi, di adoperarsi in maniera più concreta e “misurabile” sin dalla campagna elettorale.
      Voglio dire che della lista fatta dal consigliere Faraone i palermitani, e soprattutto i blogger palermitani, non se ne fanno nulla, o meglio non se la bevono più perchè le hanno sentite dire alla destra e alla sinistra: cioè non abboccano ad una PROPAGANDA.
      Tra quello di cui Palermo ha bisogno c’è:
      – scuole pubbliche che funzionano, e allora candidato ci dica quanto sono le scuole che hanno bisogno di interventi, quanti soldi servono e da dove li prende.
      – servizi pubblici efficienti partendo da quelli erogati online per fare restare i cittadini a casa senza fargli prendere l’auto per cose che possono ottenere dal proprio pc di casa collegato in rete, e allora consigliere ci dica a quanto ammonta questo progetto e dove prende i relativi fondi.
      – spazi pubblici di qualità per l’aggregazione sociale, e allora consigliere ci dica entro quanti mesi emetterà inevitabilmente l’ordinanza sindacale di pedonalizzazione dell’intero centro storico e dove prende i soldi per avviare servizi pubblici di mobilità sostenibile per lo spostamento all’interno del centro pedonalizzato.
      – spazi verdi per i bambini e allora consigliere ci dica quali sono le aree verdi che realizzerà rivaluterà entro quando (tempo) e dove prende i relativi fondi.
      – gestione integrata dei rifiuti e allora consigliere ci dica entro quando farà un bando pubblico europeo per affidare la gestione dei rifiuti a ditte serie affinchè nel giro di un anno la munnizza per le strade di palermo sia un lontano incubo e allo stesso tempo ci dica quando pagherà ogni cittadini di T.I.A. a seguito della soppressione dell’attuale TARSU.
      – spazi per la cultura e allora ci dica consigliere come rivaluterà i Cantieri cult della Zisa con quali fondi e cosa intende fare dell’ex chimica arenella e dell’ex fiera del mediterraneo e una volta che ci dice cosa intende fare di questi spazi ci dica anche con quali fondi. Ci dica pure che verranno approvati entro un mese dalla sua incoronazione a sindaco, i regolamenti comunali per la gestione degli spazi comunali per la cultura e dei fondi per la cultura e inoltre ci dichiari anche che entro un mese dalla sua incoronazione venga approvato il regolamento “serio” per la gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
      – ci dica come intende “bonificare” la struutura interna del comune, con le troppe posizioni organizzative e alte professionalità si è distrutta la coesione che una volta esisteva tra i dipendenti e questo non gioca a favore dell’efficienza dell’intera macchina amministrativa in termini di serivizi erogati alla collettività.
      -posso continuare per un altro migliaio di righe in questo commmento,….
      Quello che voglio comunicarle e consigliarle, consigliere Faraone, è che il suo gesto di staccarsi dalle beghe di partito è sicuramente encomiabile e coraggioso perchè ci sta mettendo la faccia, però per essere efficace il suo messaggio deve contenere soluzione chiare e pratiche.
      Le ideologie ormai non funzionano più come propaganda (strumento vecchio), le soluzioni e le strategie e i mezzi per attuarle sono invece la novità che può attirare l’elettore.
      A buon intenditor ….

    33. La maggior parte dei commenti esprime la ragione profonda per la quale questa povera Città si trova in questo stato miserabile. Tutti pronti a denigrare, a contestare, a disprezzare, anzicchè a cogliere la ventata di novità, il coraggio, la volontà di misurarsi con i problemi per risolverli che la candidatura a sindaco di Faraone rappresenta, salvo poi ritrovarsi a votare i Cammarata di turno o i vecchi tromboni di sempre. Continuando così non ne veniamo fuori. Faraone di suo ha una situazione comodissima (è deputato e consigliere), che egoisticamente non lo avrebbe dovuto indurre a “strappare”. Possibile che l’abbia fatto perchè una Palermo come questa è inaccettabile e produce sgomento? lasciamo da parte le ideologie, le diffidenze precostituite e concorriamo a costruire una Città nuova, con nuove regole di convivenza, con un nuovo atteggiamento mentale di apertura. Andiamo per gradi: Faraone chiede le primarie. Concentriamoci su questo, otteniamo questo primo risultato di democrazia partecipativa vera, poi parleremo dei piani particolareggiati e delle modalità operative.

    34. Possibile che non emerga dalla societa’ civile
      un MANAGER di sufficiente esperienza,abituato a fare discorsi concreti,seri,che possa presentare un ricco curriculum con storie di successo?

    35. @Giancarlodp,
      non mi sembra di aver letto “Faraone sei comunista” o “Faraone sei ancora piccolo” e altre scemenze simili.. si e’ chiesto, a piu voci, ad un candidato che ha ottenuto uno spazio su questo forum, di precisare il contenuto, almeno a grandi linee del tuo programma… ora, Rosalio e’ un luogo di dibattito e discussione, non un muro su cui appizzare il tuo manifesto elettorale. Inoltre alle primarie, indubbiamente strumento interessante, bisognera’ pure sapere sulla base di cosa votare, altrimenti torniamo a votare i gggiovani contro i vecchi o su altre ridicole categorie del genere. Plauso a Faraone che chiede le primarie, ma allora perche’ non comincia con il dare il buon esempio? A proposito, concordo con chi ha detto che avrebbe fatto bene a dare una risposta alle domande..

    36. D’accordo con Giancarlodp. Dalla lettura della maggior parte dei dotti e ipercritici commenti ci si stupisce come mai fino adesso i palermitani abbiano potuto esprimere solo candidati-monnezza.

    37. @zelig et giancarlo
      vedete ,cari,la vostra analisi e’a mio avviso parziale e fa dire ad altri commentatori cio’ che questi non dicono.LA vita politica e’ giunta ad un grado di bassezza inaudita(a livello locale come nazionale).Cio’ spinge molti che come me non si sono mai interessati di politica attiva a far politica attiva,da cittadini indignati e speranzosi che qualcosa possa cambiare.Prima non se ne sentiva il bisogno,perche’ ancora vi era un certo margine di fiducia.Adesso la scorta di fiducia e’ clamorosamente crollata.Quindi ,con buona vostra pace,se con un minimo di raziocinio si vuol dire che non si va alle elezioni sbandierando un nome ma un programma ne’ acclamando il futuro imperatore bensi’ coagulando le forze sane e propositive e produttive della societa’ civile ,non si pone altro che un problema autoevidente ,che va affrontato. Senza disfattismi ne’ ipercriticismi.Io credo che l’on Faraone potrebbe benissimo e opportunamente lavorare ,ma da dietro le quinte, se davvero e’ interessato, al bene della citta’.

    38. @Zelig:
      il fatto che fino ad oggi nessuno abbia proposto un programma non significa affatto che non sia giusto chiederlo.
      Si sta parlando di essere eletto Sindaco di Palermo non di una partita di calcio; a tutti noi, sia di destra che di sinistra, l’operato *vuoto* di Cammarata non è piaciuto, proprio perchè, aldilà della appartenenza politica, è stato scevro da qualsiasi contenuto concreto. Insomma si è tirato avanti, per mezzo di proclami eterei famosi come “palermo is cool”.
      Il nuovo candidato giunge a noi commettendo lo stesso medesimo errore: non è più “cool” lo slogan ma “lo strappo” ma sempre uno slogan è. Intanto Palermo vive drammi che sono difficili da gestire senza enormi sacrifici: sarà Faraone capace di inimicarsi il suo elettorato per imporre tali sacrifici? Questo è un punto cardine ed è il motivo per cui nessun candidato espone un programma.
      Un esempio su tutti è Amia in cui il vero problema è l’eccessivo numero di dipendenti e soprattutto di funzionari (dipendenti quindi che non possono andare per strada a ritirare l’immondizia). Cosa pensa Faraone di fare? Andrà dal governo centrale ad elemosinare aiuti economici o prenderà il toro per le corna licenziando (nei limiti del possibile italiano) i dipendenti in esubero?
      Queste domande mi paiono più che lecite, tu non trovi?

    39. Ma è normale che un candidato sindaco, così come una qualsiasi altra persona scriva un post\articolo fatto per l’80% da citazioni di altri?

      Questo poi senza andare nei contenuti…

      Parlamentare Faraone non si stupisca se le persone che credono alle sue parole sono sempre di meno, così come quelle del suo partito. L’ unica cosa che la può aiutare (come sempre) è l’ informazione che farà passare la vostra candidatura come l’ unica alternativa a quella dell’ attuale amministrazione comunale, mentendo o omettendo ovviamente.

    40. Riccardo Nuti: che ne pensi di Beppe Grillo sindaco di Palermo?

    41. Beppe Grillo non si candiderà mai…!!!Il MoVimento 5 Stelle lascia appunto spazio ai giovani…
      mi chiedo gigo…che domanda è la tua???

    42. a gigo: semplicemente impossibile e inutile, Beppe Grillo non si candida.

    43. Io non ho detto che sia possibile una candidatura di Beppe Grillo, ho semplicemente chiesto a Riccardo Nuti: come vedresti tu una sua ipotetica candidatura a sindaco di Palermo?

    44. a gigo: cerco di essere più chiaro in risposta alla tua ipotesi, la vedrei come una candidatura inutile.

    45. si stima che oltre il 40% della cittadinanza
      si asterra’ dal votare…

    46. A ben guardare, a me non pare che Faraone si limiti agli slogan: lo dimostra la sua attività in Consiglio comunale e all’ARS.

    47. @giorgio
      se le stime dell’astensionismo fossero realizzate sarebbe comunque solo una immensa disgrazia.
      I primi a votare devono essere proprio i disillusi,appoggiandosi a un programma e a una lista credibile e operativa

    48. sono stime provenienti da alcuni sondaggi.
      Tanta gente e’ delusa,e
      non sa che pesci prendere,
      o,se vuoi,a quale santo votarsi.

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