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venerdì 29 mar
  • Il cielo sopra Berlino

    Palermo...Alexanderplatz

    «Se Armilla sia così perché incompiuta o perché demolita, se ci sia dietro un incantesimo o solo un capriccio, io lo ignoro. Fatto sta che non ha muri, né soffitti né pavimenti: non ha nulla che la faccia sembrare una città, eccetto le tubature dell’acqua» (I. Calvino, Le città invisibili)

    Credo che se Berlino potesse scegliere, sarebbe la città sottile di Armilla, perché del peso dei confini non riesce ancora a liberarsi. Oswalt l’ha definita “città senza forma”, ma forse questo va bene per Palermo, che si espande facendo ciao al mare e perdendosi tra le sue montagnette. Berlino ha una sua incomprensibile forma, che è la forma della storia. Perché la storia ha deciso di trasferire qui il suo domicilio nel XX secolo: dove ti giri ti giri ne trovi un pezzo pronto a raccontarti di guerre, divisioni, sangue, capitalismo, industria, rinascita. Come sia sopravvissuto questo popolo a tutto ciò resta una delle domande irrisolte di questo viaggio.

    Il primo impatto è quello di tutte le grandi città, gigantesca e luminosa. Eppure Berlino è diversa Londra e da Roma: pienissima di verde e di vuoti urbani, qui la domenica è il giorno del silenzio e del riposo, persino i centri commerciali chiudono i battenti. Tutta la città è come se fosse ovattata: quelli che fanno un po’ più di vucciria vengono subito guardati male e si zittisco di vergogna. Il sistema dei trasporti è fantastico (anche se esistono i ritardi anche qui): vai ovunque grazie a S-Bahn, U-Bahn e Tram. Capisco così la prima necessaria urgenza della mia città: da noi per spostarti impieghi ore nel traffico, se prendi il bus sai quando parti e non quando arrivi. A Berlino è impensabile prendere la macchina per fare un salto in centro. In più, plastica e vetro si riciclano e fruttano denaro ai cittadini: con la sportina piena di bottiglie in ogni supermarket puoi consegnare ad una pratica macchinetta i tuoi vuoti a rendere che ti fruttano 25 centesimi a collo. Così racimoli un bel gruzzoletto che ti viene sottratto al momento del pagamento della spesa: questa è una delle best practices che Palermo dovrebbe imparare per risparmiare soldi ed evitare l’ingolfamento dei rifiuti.

    La Sicilia mi ha seguita anche qui: a Schöneberg i cartelloni pubblicitari mi hanno dato il benvenuto (chissà la Regione quanto avrà pagato questi spazi pubblicitari).

    Sizilien

    Gli italiani sono ovunque, li senti chiocciare in qualunque angolo della città. Il mio preferito resta Alexander Platz: atmosfera melanconica dell’Est, Fernsehturm e Mariekirche sono tre buoni motivi per amarla. Ieri ho scoperto il quarto (lo vedete nella prima foto). Palermo è davvero ovunque!

    Ospiti
  • 4 commenti a “Il cielo sopra Berlino”

    1. bel post per far vedere quanto la sicilia sia comunicata all’estero, ma perché sempre l’intramontabile quanto inutile paragone con palermo? E’ tipico di noi palermitani all’estero “miiii a palermo non sarebbe mai possibile” “miii come a palermo, uguale uguale” Va bene, ma chi vuole il paragaone? se viaggio è per scoprire posti/culture nuove, non per paragonare tutto a palermo. Che palle… anche perché la risposta è sempre una “sì però a palermo stiamo a maniche corte tutto l’anno”, come se bastasse

    2. @Sfincione:
      E’ inevitabile il paragone, quando vieni da una città che ami e che non riesce a permettersi determinati confort, pur provandoci.
      Proprio perché si viaggia “per scoprire posti/culture nuove” e per imparare qualcosa, trovo anche sano un confronto, prendere spunto per idee che potrebbero migliorare i nostri costumi, evitando, però, quel pessimismo spicciolo che ci caratterizza (che tu ben denunci e che porta a frasi come “miiii a Palermo non sarebbe mai possibile”).
      Ad esempio, quella dei 25 centesimi è geniale! Potrebbe funzionare qui, visto che molti non fanno la differenziata sia perché lo considerano un onere per se stessi, più che un servizio per la comunità, sia perché non sentono di ricavarne un tornaconto personale.

    3. Grazie Alemisia, hai risposto meglio di me. Aggiungo solo una cosa @sfincione: essendo pubblicato su Rosalio questo post deve avere un riferimento a Palermo, e io ho scelto la forma del paragone. E’ una questione di linea editoriale ;-).

    4. Berlino mi è rimasta dentro….come Palermo!bel post!

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