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mercoledì 16 ott
  • #resetpdl

    Qualche giorno fa con altri militanti e dirigenti di Giovane Italia, movimento giovanile del PdL, ho occupato la sede del partito con l’intento di stimolare un dibattito serio sul risultato elettorale di Palermo (e non solo). È innegabile il crollo di consensi che ha portato ad un considerevole ridimensionamento della nostra rappresentanza in consiglio comunale che con uno striminzito 8% si è ridotta a tre seggi. Immediatamente dopo il voto si è scatenata sui giornali una resa dei conti che ha visto coinvolti a vario titolo i vertici locali e nazionali del partito e che, francamente, mi è sembrata inopportuna e poco lucida. Io e tantissimi militanti ed elettori più o meno delusi continuiamo a credere che il PdL possa rappresentare davvero una compagine credibile per il governo degli enti locali e della nazione. Per questo abbiamo simbolicamente occupato la sede del partito: per rilanciare il dibattito interno analizzando le vere cause della debacle elettorale. Riteniamo che il nostro elettorato non ci abbia perdonato l’appoggio quasi incondizionato al governo Monti che dalla maggior parte degli italiani è percepito come il governo delle banche e delle tasse. Crediamo che sia più coerente per il PdL valutare il sostegno ai provvedimenti del governo valutandone caso per caso l’opportunità e l’effettiva necessità dei sacrifici che inevitabilmente ogni iniziativa governativa imporrà agli italiani. Ma anche altri fattori sono stati alla base del pesante risultato palermitano. Primo fra tutte l’incapacità del PdL di parlare alle categorie e di attirare pezzi importanti della società civile. Non è un mistero che la lista al Consiglio comunale è stata sorretta per lo più dagli esponenti di partito che hanno raccolto la maggior parte di consensi a fronte di 25 candidati che non hanno raggiunto neppure i 100 voti. Non c’è stato, quindi, l’apporto di soggetti esterni al partito che hanno creduto nel progetto PdL. Altro punto dolente di questa campagna elettorale è stato lo strascico dell’amministrazione Cammarata. Premesso che chi scrive, unitamente ad altri dirigenti di Azione Giovani prima e Giovane Italia poi, ha contestato pubblicamente alcune iniziative della giunta di centrodestra, se qualcuno pensava che con le dimissioni anticipate Palermo potesse dimenticare, si sbagliava di grosso. Il giudizio dei palermitani sui dieci anni targati Cammarata è largamente negativo. E ciò non dipende dall’uomo Cammarata ma dal partito che non ha saputo spiegare alla cittadinanza quanto di buono è stato fatto con adeguate campagne di comunicazione nel corso dei dieci anni. Certamente i detrattori sarebbero rimasti ma tantissimi cittadini avrebbero potuto guardare ai dieci anni di governo cittadino di centrodestra con maggiore serenità di giudizio. Alla sconfitta odierna ha contribuito anche la scelta del candidato. Costa è senza dubbio persona per bene e professionista preparato ma fin dalla conferenza stampa iniziale ha sbagliato completamente i toni ed i contenuti della sua comunicazione. Probabilmente in una situazione complessa come quella palermitana, il PdL avrebbe dovuto scendere in campo con un proprio candidato, selezionato magari tramite le primarie (come avevamo chiesto noi) per favorire la partecipazione. Inevitabile che un partito che rinuncia ad una propria candidatura sostenendo un cosiddetto “tecnico” sia destinato a perdere appeal e consenso. Volendo tirare le somme del ragionamento, in definitiva, con #resetpdl abbiamo voluto lanciare un appello al segretario Alfano con la convinzione che rilanciando la partecipazione della base e coinvolgendo la società civile, il PdL possa tornare ad essere il primo partito in Italia. Il voto palermitano ha dimostrato che le scelte calate dall’alto non pagano e non raccolgono consenso. Per questo abbiamo simbolicamente occupato la sede del partito chiedendo ai vertici locali l’immediata convocazione dei direttivi cittadino e provinciale per un’analisi del voto realistica e scevra da sterili rivendicazioni personali. Solo “resettando” il PdL si può tornare a vincere.

    Ospiti
  • 20 commenti a “#resetpdl”

    1. ma questa marketta del blog per il PDL? leggo brevemente la biografia dell’autrice di questo articolo: come fa una persona che ha studiato giurisprudenza appoggiare così incondizionatamente il PDL i cui leader hanno piegato la legge a loro uso e consumo personale? mistero. in fondo c’è gente che crede in tante cose, come elvis ancora vivo o gli alieni.
      come fa a dire che la debacle del PDL a palermo è relativa all’appoggio a roma al governo monti? ancora dobbiamo andare avanti con la favoletta che PDL=bene e monti=male assoluto? è innegabile che monti sia l’estremo tentativo di avere un governo tecnico fuori da ‘giochini di partito’ per fare le cose che bisogna fare, a costo di sacrifici, per non andare in default e non fare la fine della grecia.
      secondo me l’italiano (mediamente acculturato) preferisce che al governo ci siano persone competenti nei rispettivi ambiti e non politici piazzati a scaldare la poltrona.
      io preferisco un presidente del consiglio che durante gli incontri internazionali parli bene inglese, rispetto ad uno che fa le corna durante le foto.
      io penso che il vostro elettorato non vi perdoni il bunga bunga, le olgettine, le leggi ad personam, le uscite idiote di straguadagno sui salari minimi dei giovani precari, la crociata contro le intercettazioni…
      a livello locale invece siamo d’accordo che l’elettorato non vi perdoni il degrado totale in cui versa palermo.
      ma quale comunicazione mai avrebbe dovuto fare il PDL sull’operato di cammarato? in 10 anni è riuscito solo ad aprire i giardini del foro italico.
      l’italia è il terzo mondo delle telecomunicazioni: non ci sono stati investimenti per la banda larga (che non vuol dire scaricare film aggratisse, ma poter per esempio utilizzare servizi cloud per gli uffici), siamo il terzo mondo della ricerca scientifica, siamo il terzo mondo degli asset televisivi (col PDL si stava per regalare le frequenze tv col beaty contest gratis; sono stati usati soldi dello stato per regalare decoder MHP interattivi inutili facendoli passare per innovazione mentre invece era concorrenza sleale verso sky), siamo il terzo mondo dell’istruzione universitaria, siamo il terzo mondo per la lentezza dei processi… e negli ultimi anni invece che fare qualcosa per risolvere il parlamento era ingolfato ad inventare leggi del ca**o per salvare qualcuno dalla galera.
      forse l’autrice dell’articolo si sta rendendo conto che il PDL non è un partito emanazione di un pensiero comune atto a migliorare l’italia, quanto un partito ad personam atto ad ingrassare il potere ed i privilegi dei soliti noti.
      è amaro risvergliarsi da un lungo sonno della ragione, mi spiace.
      PS: non che gli altri partiti siano invece casti e puri, anzi! chi fa parte di un partito lo fa solo per mangiare.

    2. Alessandro, che perdi tempo a fare questi discorsi a una del PdL? Quella lo sa benissimo cosa succede nel suo partito, probabilmente meglio di te. Sta solo facendo un pò di pubblicità gratuita al suo partito moribondo

    3. come si fa a credere ancora nel PDL ridicola

    4. @Carolina:
      se non guardassi alla politica parimenti al tifo calcistico (come anche Laydo e Dotta mi paiono fare) ti saresti accorta che il problema PDL va ben oltre gli appunti da te scritti. Innanzitutto il PDL, alla stregua di tutti gli altri partiti, ha evidenziato come sia ben più importante la poltrona che la cosa pubblica. Vedi, quando si governa, e il PDL ha governato a lungo, non basta riuscire a fare “qualcosa di buono” ma bisogna anche sapere fare “qualcosa di corretto”, intendendo un un pensiero che sia ad ampio e lungo respiro. Ti faccio un esempio: Cammarata aveva il problema dei precari (problema immediato) che ha risolto assumendoli all’Amia. Il risultato nell’immediato è stato avere dei precari in meno ma nel lungo periodo è una città sporca che richiede una montagna di soldi per essere gestita. E’ stato un bravo manager? Assolutamente no. E poco mi importa se dopo l’addio di FLI e MPA la città fosse ingovernabile. Berlusconi del resto, aveva garantito PERSONALMENTE per lui. Quindi doveva farsi carico anche delle sue debacle. Cosa che non ha fatto, in quanto avrebbe significato perdere la poltrona di Palermo.
      Adesso, prova a guardare tutti i risultati di questa tornata elettorale: i partiti, per la prima volta dal dopoguerra, non hanno avuto potere di trascinamento!. Ti sei chiesta se Cammarata, alla sua presentazione o al suo secondo mandato, si presentasse meglio di Costa? Probabilmente no, ed Orlando era sempre lo stesso. Quindi cosa è cambiato? E’ cambiato che il cittadino credeva nel partito e votava di conseguenza. Ora non più. Ma capita anche a sinistra: il PD che avrebbe dovuto fare “una strage” si è fermato senza portare voti al suo candidato.
      Quindi, in definitiva, smettetela con questi discorsi sulla partecipazione o il coinvolgimento della società civile e chiedete piuttosto che gli uomini posti “dalla politica” nei posti chiave siano uomini con le palle e non solo e sempre ominicchi.

    5. Ma scusi Carolina, in parlamento il PDL è ancora maggioranza ,(con i seguaci del trota e acquisiti vari), perchè allora non ritorna al governo, manda via quel cattivaccio di Monti, e ci dà un milione di posti lavoro e ci diminuisce le tasse!

    6. Che divertimento sentire il Pdl che accusa Monti delle proprie sconfitte… come se il disastro attuale non fosse dovuto alla presenza in governo di un pagliaccio per almeno 12 anni.
      Monti il governo delle banche lo ripetono in continuazione proprio i giornali e le TV del pagliaccio, assieme alla gran quantità di suicidi (che esistono da molto molto prima di questo governo).
      Io direi ma perché, se Monti vi fa tanto schifo, non lo fate dimettere e ritornate voi a sistemare le cose? Ne avete il dovere, siete stati eletti dal popolo.
      Poi, le primarie… avete vissuto vent’anni all’ombra del pagliaccio, ora volete sovvertire il DNA del vostro partito. Avete scambiato volentieri la credibilità delle persone con la gestione della politica in franchising, ora perché vi lamentate?

    7. Il PDL ha perso perchè non ha potuto soddisfare le richieste di tutti quelli, votandolo alle passate elezioni, speravano di ottenere vantaggi in cambio. In Sicilia il voto legato ai programmi non è mai esistito e le segreterie dei pariti, il loco e a Roma, lo sanno benissimo. Monti è una scusa dell’ultimo momento a cui i dirigenti si aggrappano per giustificare il loro fallimento ed evitare le dimissioni. Berlusconi li ha sbugiardati tutti la scorsa settimana, dischiarando al Corriere della sera di essersi dimesso apposta per permettere a Monti di riformare il paese, visto che lui non aveva potuto farlo a causa dei ricatti subiti dai partiti alleati.

    8. Cara Carolina,
      il problema che il PDL sia un problema di per sé (per come è nato, per chi c’è dentro, per le capacità politiche espresse) non ti sfiora?
      Su, sei giovane, scendi dalla barca.

    9. Secondo la signora Varchi siamo tutti sciocchi.
      E’ chiaro che sta sputando nel piatto dove ha mangiato sino ad oggi…
      Vada a lavorare invece di pensare alla politica.

    10. “Il giudizio dei palermitani sui dieci anni targati Cammarata è largamente negativo. E ciò non dipende dall’uomo Cammarata ma dal partito che non ha saputo spiegare alla cittadinanza quanto di buono è stato fatto con adeguate campagne di comunicazione nel corso dei dieci anni.” Questa è da oscar, se la mandi a http://www.spinoza.it/ te la pubblicano di sicuro! ridicoli…

    11. “Riteniamo che il nostro elettorato non ci abbia perdonato l’appoggio quasi incondizionato al governo Monti che dalla maggior parte degli italiani è percepito come il governo delle banche e delle tasse.”

      uff.. questa favoletta che “ci puniscono perchè supportiamo il Governo delle banche” inizia a seccare.. ma cosa credete, che gli italiani siano così stupidi? Che si possano dimenticare 18 anni di Governo a fronte degli ultimi 6 mesi? Se è questo il nuovo che avanza…

    12. quelli del pdl hanno distrutto l’italia e parlano ancora? vabbè…

    13. La Varchi non risponderà mai, le interessava solo farsi pubblicità e poi sparire. Carino come il membro di un partito che ha governato a dir poco male per un sacco di anni cerchi di fare la giovanotta con la faccina pulita e sorridente e lo slogan “giovane”. Peccato che la puzza di vecchiume si senta lo stesso! PS: Lo so cosa stai pensando, che sono il tipico comunista. Ti sbagli, me ne sono andato dall’Italia proprio per non avere più a che fare con tizi come te.

    14. Piuttosto, come mai Rosalio pubblica questa paginaccia di propaganda PdL? Spero almeno che abbiano pagato bene…

    15. Laydo dovresti sapere che i contenuti pubblicitari vengono chiaramente indicati in Rosalio. Pubblichiamo volentieri spunti di riflessione provenienti dalla città e questo, da noi richiesto, ha piena cittadinanza su questo blog. Ti invito (e includo Alessandro), rifiutando la tua illazione, a passare oltre se non ti interessa e a rimanere in tema. Saluti.
      Vi invito a essere rispettosi nei vostri commenti. Grazie.

    16. @Alessandro scrive (tra le tante sentenze)…..secondo me l’italiano (mediamente acculturato) preferisce che al governo ci siano persone competenti nei rispettivi ambiti e non politici piazzati a scaldare la poltrona……

      L’italiano mediamente acculturato è stato spesso chiamato alle urne, è per il solo fatto di essersi recato a votare non avrebbe mai potuto preferire il suo governo dei competenti (eletti da nessuno). In primo luogo chi lo dice che sono competenti? Lei signor Alessandro? E lei chi è? uno competente scommetto. Di solito la competenza è il curriculum di viene “piazzato” a scaldare la poltrona come dice lei, così come è successo per il suo governo tecnico, suo e non mio perchè io non ricordo di avere letto Monti tra i candidati a premier, dunque non mi pongo il problema della competenza ma quello della leggittimazione. Io credo che in democrazia non conti ne il suo canone di “mediamente acculturato” ne l’altro suo canone di “competente”. In democrazia conta il fatto che la signora Varchi esprima la sua opinione senza che le si dica che non ne ha il diritto per il fatto di essere una del PDL, e che il popolo, mediamente acculturato o no, decida per chi votare senza chiedere il permesso agli scienziati come lei. Per molto tempo la maggioranza degli italiani ha dato fiducia ad una formazione politica e le elezioni recenti dimostrano che con la stessa autonomia culturale e la stessa competenza di prima ha deciso di non ridare fiducia alla stessa parte. Gli ignoranti di prima paladini della sig.ra Varchi sono diventati gli illuminati di oggi sostenitori della sua parte politica. Un giorno forse lei capirà che gli uni e gli altri hanno la stessa dignità, anzi sono proprio le stesse persone. Nel frattempo non si distragga troppo, perchè noi del PDL ci batteremo duramente per le nostre idee e, come è successo quasi sempre, raccoglieremo consensi.

    17. A me viene da ridere. Lo sanno tutti qual’è stato il mezzo del consenso del PDL, venuto meno quello anche i voti sono diminuiti. E’ talmente semplice che quattro grasse risate me le sono fatte, quando nei commenti precedenti si è cominciato a discutere di “mediamente acculturato” eccetera: lo sanno pure le balate della Cala. Alta politica questa è!

    18. La signorina Varchi, in questo articolo, dice che secondo lei il PDL ha preso questa batosta a causa della scelta “dall’alto” del candidato Costa (che però lei, come tutti gli altri militanti, ha votato) e anche per una scarsa capacità comunicativa sulla gestione Cammarata.
      Parla pure del sostegno a Monti come causa di tutti i mali. Peccato che pure la Lega abbia perso numerosissimi consensi nonostante si trovi all’opposizione del governo attuale.

      E’ ovvio che non ci crede neanche lei a questa analisi. Non è credibile.

      Quel che non capisce la signorina Varchi è che gli elettori, di Palermo e non solo, hanno punito tutti i grandi partiti tradizionali. Hanno voluto dare un segnale a PDL, Lega, PD, UDC, Grande Sud, MPA, FLI e chi più ne ha più ne metta. Seppur in misura differente, a seconda dei casi, tutti hanno ricevuto batoste, indistintamente.

      Questo perchè?
      Perchè hanno scelto Costa? No, perchè la gente è stanca di questa classe dirigente. Perchè la gente è stanca di pagare, oggi, con le proprie tasse, gli errori commessi da QUESTI politici (che sono sempre gli stessi) negli ultimi 30 anni.
      Perchè la gente s’è stancata delle leggi ad personam, delle prese in giro, dei loro privilegi, di vedere in Parlamento gente come Scilipoti, Lusi e Belsito che fanno quel che fanno senza che nessun loro “superiore” abbia facoltà e voglia di controllare.

      S’è rotta i maroni di vedere un Parlamento utilizzato per discutere della nipote di Mubarak che faceva i balletti di Burlesque a casa del Premier.

      La gente s’è stancata perchè tutto questo la classe dirigente non lo capisce.

      Perchè noi cittadini viviamo in un mondo differente e ci siamo stancati di votare solo per il gusto di regalare poltrone e privilegi a chi ci ha distrutto questo Paese.

      Del resto, si continua a parlare di alleanze, di nuovi nomi per i partiti, di cavolate. Si occupano le sedi del PDL per un giorno perchè non si condividono le scelte dei propri dirigenti, però si resta all’interno di quel partito.

      Complimenti signorina Varchi. Siete tutti di una coerenza infinita.

    19. standing ovation per Leo

    20. @ Domenico Macchiarella
      ma voi come vi battete per le vostre idee?
      Votando un candidato che non ritenevate adeguato solo per “rispetto delle scelte del partito”?

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