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giovedì 28 mar
  • Palermo vs. Verona, un “derby” raccontato dalla curva Sud

    Palermo–Verona, terroni contro polentoni, il cuore del Sud contro quello del Nord. Sappiamo già com’è andata a finire su campo, ovvero 1-2 per il Verona. Eppure i tifosi presenti in Curva Sud, tra cui il sottoscritto, non possono dire di essere usciti completamente insoddisfatti dallo stadio.

    Il racconto della giornata è presto fatto: si entra un po’ prima, intorno alle 19:30, per evitare la coda dell’ultimo minuto. Si superano i tornelli e si entra all’ingresso 26, quello previsto dal biglietto. Mi ritrovo in Curva Sud, attaccato al settore ospiti, occupato da circa 300 veronesi. Qui vi trovo un gruppo di ragazzini (in media avevano 14 anni) che aspettavano l’inizio della partita. Nonostante la giovane età cantavano a squarciagola; tutto questo nel mentre la Curva Nord (classico centro del tifo palermitano) era ancora mezza vuota, in attesa dell’entrata dei club storici.

    Fra il gruppetto di tifosi palermitani (una cinquantina) e i tifosi del Verona si è aperto un duello di cori che è andato avanti per quasi tutta la partita. Ovviamente non sono mancati gli sfottò in palermitano stretto, soprattutto riferiti a un simpatico tifoso del Verona, il quale ha deciso di presentarsi allo stadio in mutande. Dediche come «faciemu una colletta e accattamuci ‘i ruobbi» (traduzione: facciamo una colletta e compriamogli i vestiti) o «va’ sgrasciati ca fai puzza» (traduzione: vai a lavarti che fai puzza) sono stati uno dei leitmotiv della serata.

    Inizia la partita! Al gol del Palermo esplode tutto lo stadio, in particolare il settore occupato dal gruppetto di tifosi improvvisato nella Sud, sotto il quale è andato ad esultare persino Giorgi (autore del momentaneo 1-0 per il Palermo). L’entusiasmo viene subito spezzato dall’1-1 di Cocco, il quale fa gioire i tifosi scaligeri. La balaustra, che separa le tifoserie, viene messa alla prova dall’entusiasmo dei tifosi di entrambi i lati, ma sempre nel massimo della correttezza. Finisce il primo tempo e in uno stadio non proprio al massimo (Curva Nord compresa) il gruppetto di tifosi (a cui si è unito qualche persona un po’ più anziana) continua a cantare imperterrito, nel silenzio del resto dello stadio.

    Inizia la ripresa e va avanti lo scambio di cori, tra cui spiccano cori in memoria del defunto giocatore del Livorno, Piermario Morosini, e alcune dediche non proprio gentili al tecnico del Verona, Andrea Mandorlini, conosciuto, a livello mediatico, per le sue esternazioni contro i meridionali; per esempio, durante i festeggiamenti della promozione del Verona in B, il sig. Mandorlini lanciò il famoso coro «Ti amo Terrone», come presa in giro ai tifosi della Juve Stabia, squadra campana eliminata nella finale del Play – Off proprio dagli scaligeri.

    Al gol del Verona cala il silenzio in tutto lo stadio e la scena viene completamente occupata dai tifosi giallo blu. Il Barbera viene gelato e parte della Nord (parte centrale) smette quasi di cantare, mentre il resto della curva va avanti. Tuttavia il gruppo di ragazzi della Sud va avanti imperterrito a cantare, trovando anche l’approvazione di qualche tifoso avversario che applaude. Nel mentre finisce la partita e tutti vanno a casa, compreso quel gruppetto di tifosi improvvisato che ha reso la partita nella Sud più vissuta del solito. Se la partita fosse stata sentita dai giocatori del Palermo almeno al 10% di come la sentivano questi tifosi, il Palermo avrebbe vinto senza problemi. Per citare le parola di Tiziano Crudeli, noto giornalista di 7Gold, «Col cuore si vince!».

    Il Barbera dovrebbe essere motivato dalla stessa foga e dalla stessa voglia di incitare la squadra, così come era una volta. La “crisi di identità” della Curva Nord e le spaccatura all’interno della tifoseria hanno pregiudicato negli anni l’atmosfera del Barbera. Spero, da scrittore e da tifoso del Palermo, che si ritrovi compattezza e che i giovani, come quelli che ho potuto vedere all’opera in Curva Sud, trovino unità e riescano a far rinascere il tifo palermitano, rendendolo il dodicesimo uomo in campo, così com’era ai vecchi tempi.

    Ospiti
  • 2 commenti a “Palermo vs. Verona, un “derby” raccontato dalla curva Sud”

    1. Nessuna unione con chi si è calato le corna a tesserarsi e a chi di Ultras non ha più niente e cammina a braccetto con la società. Gli Ultras a Palermo ormai sono solo UCS-UCN-BVS e FUSI

      Ultras è dell’altro non è quello che si vede a centro curva la domenica!

    2. Chi parla sa cosa passiamo la domenica pur di entrare una bandiera? sa cosa passiamo se ci ribelliamo al sistema e non ci caliamo le corna come i gruppi del centro curva? Anzi quello che facciamo è pure troppo e rischiamo diffide ogni domenica

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