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  • Lucia Riina a Rts: “Dispiaciuta per le vittime ma onorata del cognome”

    Lucia Riina

    Lucia Riina, la figlia ultimogenita di Salvatore Riina e Antonina Bagarella, ha rilasciato un’intervista alla tv svizzera Rts.

    Lucia ha parlato della sua infanzia e della latitanza del padre e ha detto: «Sono onorata di chiamarmi come mio padre. […] La mia famiglia è cattolica e devo dell’amore a mio padre e mia madre. Il cognome è di mio padre e nessun figlio lo cambierebbe».

    A una domanda sulle vittime di Cosa nostra ha risposto: «Certo, mi dispiace, però penso che siamo tutti figli di qualcuno e abbiamo tutti i nostri dispiaceri e le nostre sofferenze e bisogna dire che se i miei genitori restavano nel passato, noi giovani, le generazioni future dobbiamo andare avanti, non possiamo restare sempre attaccati al passato».

    Palermo
  • 8 commenti a “Lucia Riina a Rts: “Dispiaciuta per le vittime ma onorata del cognome””

    1. A noi fai schifo tu, tuo fratello, i tuoi genitori ed il tuo cognome.

    2. A questa persona bisogna chiedere una sola cosa, l’unica di cui davvero preoccuparsi. Tutto il resto sono chiacchiere.

      Dove hai preso e prendi i soldi?
      Dove hai preso i soldi per sposarti? Dove hai preso i soldi per la casa? Dove prendi i soldi per campare?

      Una volta accertato che questi soldi abbiano una provenienza lecita allora la signoara è libera di sparare minch…te al mondo intero se lo vuole. Se invece la provenienza è illecita allora che vada a vivere sotto i ponti e le minch…te le spari da barbona, non ben vestita e benestante come la si vede in foto.

      Perchè famiglie di barboni dovevano diventare queste qui dopo quello che hanno commesso e invece i discendenti dei carnefici sono qui tutti imbellettati.

    3. Lezione magistrale di cultura mafiosa: onore degno di miglior causa, religiosità fasulla, primitivo senso della famiglia. Cosa nostra é un’associazione di assassini che uccidono vigliaccamente alle spalle, senza onore e senza Dio.

    4. lo scrissi già una volta e lo riscrivo: questa donna non ha il minimo senso della decenza. Il giorno più brutto per lei è stato l’arresto di suo padre.. non quando ha scoperto chi era suo padre? Cosa ha fatto? E ha pure il coraggio di dire in tv che la sera pregavano tutti insieme etc…
      Senza dignità. Dovrebbe ripudiare il padre o almeno provare a farlo pentire.
      Almeno avere anticchia i russuri nna facci come lo ha avuto Angelo Provenzano il quale ha detto che si, la mafia gli fa schifo, che ama suo padre, ma non ha ostentato questa sicurezza che mostra la signora. Almeno un po’ di vergogna la provava…

    5. Apprendo che ha fatto il suo primo viaggio all’estero in Svizzera!

      Ah che coincidenza! Perche’ non ci dice quanti soldi ha portato/prelevato nel paradiso bancario elvetico?

    6. Sconcertante dichiarazioni e provo sdegno che ci siano tanti media che abbiano dato risalto alla notizia. La Riina é andata a vivere in Svizzera e si é fatta pubblicità x la sua libera professione. Ha raggiunto il suo obiettivo. Farsi conoscere e vendere quadri. Ha detto che il momento più brutto della sua vita é stato quando hanno arrestato il padre anziché quando ha deciso di uccidere tante persone innocenti. Sono familiare vittima di mafia e proprio oggi ricorre il 33 esimo anniversario della morte di mio padre. Oggi dopo 33 anni hanno raccontato la storia di Carmelo Ianní, sconosciuta a molti, che ha perso la vita x aiutare lo Stato. Era un semplice albergatore. É pazzesco e paradossale ma oggi x la prima volta un TG ha parlato di lui solo perché la Riina ha rilasciato questa intervista. Ma non viviamo in un paese normale.

    7. […] Riina, la figlia più piccola del boss corleonese, ha rilasciato alla televisione svizzera RTS, affermando di essere dispiaciuta per le vittime ma onorata del cognome che […]

    8. Come ha detto lei bisogna andare avanti e non dare sempre retta al passato. Ormai e storia passata! Bisogna onorare questa risposta perché i soldi entrano e escono e se ha chiesto una mano e perché vuole crescere una bambina/o come tutti quanti e non date sempre la merd. Su ogni cosa. Tanto i cosa nostra ormai e Storia.

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