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giovedì 28 mar
  • Traffico e luoghi della Memoria: ovvero il “Nulla” che avanza

    A Palermo molte sono le zone dove passeggiare risulta sempre più difficile e opprimente,a causa di Un traffico esasperato e irragionevole, che sovrasta ogni bellezza. Inutile scegliere di usare le gambe per guardarsi intorno o la bici per muoversi in silenzio e agevolmente,anche nei luoghi storici, dove chiese e giardini monumentali, luoghi di cultura e d’incontro, consentono di ricordarsi – VIVADDIO – di vivere in una città bella e interessante come la nostra. Uno tra i tanti è piazza San Francecso di Paola dove un’importante chiesa barocca, un giardino con splendidi centenari ficus magnolioides,un luogo di arte e cultura come Villa Filippina, il Circolo degli Ufficiali, recuperano a fatica nelle ore notturne, finito il traffico demenziale che imperversa dalle 8 alle 20, il loro fascino ela bellezza dimenticata, insieme a locali, trattorie, taverne e ristoranti dove la sera discretamente si raccolgono cittadini di ogni età.

    Cosa può avere indotto i dirigenti del traffico a lasciare che si creasse un folle ingorgo quotidiano in uno dei più caratteristici luoghi della memoria della città senza cercare soluzioni alternative?
    Viene ignorata sistematicamente la problematica dei flussi mantenendo ancora vigente il criterio del convogliare centinaia di auto provenienti da diverse strade a mo’ di pecore e pecoroni in un’unica via stretta a imbuto come il primo tratto di via Houel per collegare importanti zone nevralgiche elontane tra loro come piazza Croci o Diodoro Siculo a piazza Indipendenza, lasciandole passare attraverso, piazza San Francesco e Amendola fin quasi a travolgerle.

    Tutto questo al momento senza alternative poichè da via Maqueda non si può accedere a corso Vittorio in direzione di piazza Indipendenza. Forse tutto ciò si è aggravato a causa della chiusura della piazza Vittorio Emanuele per i problemi di sicurezza del Palazzo di Giustizia.

    Qualche anno fa l’alternanza del senso di marcia nelle strade che incrociavano arterie importanti sembrava una buona soluzione per decongestionare il traffico.

    Oggi invece un criterio diverso impone alle auto provenienti da via Stabile, via Pignatelli Aragona e via Volturno da un lato e da via Cusmano, Malaspina, B. Latini e Dante dall’altro a incunearsi per la gran parte nella via Houel per potere dirigersi per corso A. Amedeo, verso piazza Indipendenza.

    Si potrebbe pensare di diluire il traffico creando un senso obbligatorio in via Dante e le sue traverse o attraverso via principe di Camporeale.

    E così si potrebbe realizzare un pensiero stupendo: chiudere al traffico piazza San Francesco di Paola, almeno parzialmente, almeno nelle ore serali,almeno nei weekend e così chissà…rendere possibile la passeggiata dal Politeama al giardino dei ficus, pulito, recintato, animato in tempo d’estate anche di giorno, come una volta….

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  • 13 commenti a “Traffico e luoghi della Memoria: ovvero il “Nulla” che avanza”

    1. Sono d’accordo! Piazza San Francesco chiusa al traffico sarebbe una bella conquista per la città.

    2. Siete fuori tempo.
      Abbiate almeno la pazienza di aspettare che entrino in azione i tram.
      Con i tram centinaia e centinaia di auto dovrebbero restare sotto casa e così scaricare
      la concentrazione di traffico in varie zone del Centro.
      Con meno auto in Centro,la chiusura di qualche strada o piazza non dovrebbe avere grossi impatti sulle correnti di traffico adiacenti.
      Capito?

    3. Inoltre
      non capisco cosa si va a fare le passeggiate al centro in una città di mare come Palermo che dispone di chilometri e chilometri di costa
      Se c’è una priorità ,questa e ‘ il recupero delle coste degradate ,dal porto verso
      Ficarazzi.foce dell’Oreto per iniziare.
      Ampi spazi per il parcheggio e per le passeggiate a mare.
      Ed i vecchietti senza auto sulle panchine di piazza S. Francesco.

    4. Ricordo piazza San Francesco come un bellissimo posto, che è un delitto ingorgare di auto. L’analisi è equilibrata e corretta: e direi che non c’è tempo da perdere. Complimenti.

    5. Ed invece da sempre in quella piazza circolano le auto
      e non si capisce perché adesso non c’è tempo da perdere.

    6. Sono d’accordo con Vita. L’urbanistica in questa città è unha follia e, se si dovesse giudicare un’amministrazione per i provvedimenti adottati in matertia di mobilità, nessuno negli ultimi trent’anni potrebbe fregiarsi di un titolo di merito a prescindere dallo schieramento.
      Una cosa è certa: quando ai palermitani si offronto opportunità, essi le sfruttano. Ed è davvero deprimente vedere la villa di piazza S. Francesco ridotta in quel modoi. Palermo, malgrado la “nomina”, è una città piena di verde ma è davvero un peccato vedere quelle piante che sopravvivono a dispetto di chi dovrebbe occuparsene. Va bene: le casse sono vuote e magari non si può fare la riqualificazione della costa da Cefalù a Palermo che sarebbe bellissimo e i bambini felic8i e le mamme pure e che bello che bello che bello. Ma cambiare un senso unico? Dire: no dalla tale ora alla tale ora al pub per il Mojto ci vai a piedi che smaltisci pure la bibita? Quello è gratis. No il mojto, la scelta. Signori finiamola col cinismo secondo cui: che ci fa se lì c’è traffico? Andate a passeggiare a mare. No no, non è Maria Antonietta a dirlo. Quella disse: non hanno pane? Che mangino brioches.

    7. Nessun cinismo.Solo senso pratico e buon senso.
      Che senso ha andare a passeggiare a piazza S. Francesco?
      Il traffico che si sottrae li’ va a mettere in crisi le vie limitrofe.
      Ma poi dico,adesso siamo diventati esperti di viabilità e traffico?
      E gli ingegneri?Dove sono?

    8. sicuramente d’accordo con Vita ed anche con Alberto,credo che non bisogna fare la “sciarra tra poveri” tanto per restare palermitani doc, tutta Palermo merita di essere rilucidata,è un diamante bellissimo ricoperto di strati e stati di olvere della dimenticanza…
      P.zza San Francesco di Paola è sempre stata una Piazza affascinante per la collocazione,ma sempre affogata nel traffico,si passa si gira e non si vede..tra uno strombazzare ed una parolaccia nessuno si sofferma a guardare ne il ficus ne la chiesa ne altro…credo che solo noi abbastanza ..anta..ci siamo goduti la bellezza di Villa Filippina..ed anche i suoi film…oggi si corre in macchina ed a piedi una corsa disperata ..di fretta sempre di fretta,ci passano mille e mille persone per andare nei luoghi più disparati..forse tornando a casa dal tribunale….
      Noi cittadini ciechi non possiamo che avere un’amministrazione cieca,confusa…la costa…il centro..e la periferia..un tubo rotto qua,uno squarcio nell’asfalto più avanti…e la “munnizza.”.ovunque!!!Sopra, sotto a volte dentro di noi!!
      Ringrazio Vita,alberto,chiara,daniele e tanti come noi che ci soffermiamo su questa nstra città tutta che parla di noi della nostra ricca storia sotto la polvere dimenticata

    9. Riepiloghiamo.
      Al centro esistono due grandi assi di scorrimento.
      Per semplicita diciamo via Roma e via Maqueda.
      2 arterie.
      Cui a 90 gradi si contrappongono poche arterie,
      Lincoln
      V.Emanuele
      Belmonte
      Dante
      Notarbartolo
      Lazio
      Pedonalizzare piazza S. Francesco significa bloccare lo scorrimento da via Belmonte,
      che equivale ad una arteria.
      Una follia.
      .
      Come ho scritto sopra,bisogna attendere quanto meno l’avvio delle linee tramviarie,
      cui seguirà una drastica riduzione dell’uso dell’auto per chi lavora al .Centro.
      .
      Dopo,e solo dopo,si può pedonalizzare qualche area secondaria che non provochi fastidio alle arterie di scorrimento.
      .
      Infine,
      I palermitani devono cercarsi un lavoro.
      Non la passeggiata al centro

    10. chiudere strade al traffico è il modo migliore per dissuadere dall’uso dell’automobile. Tanti, troppi, spostamenti in automobile sono giustificati dalla pigrizia più che da reale necessità (pure in una città come Palermo dove il trasporto pubblico è quasi assente) e possono essere sostituiti con spostamenti a piedi o in bici.
      E oggi che scopriamo che Palermo è tra le città più trafficate al mondo, qualsiasi proposta dissuada dall’uso delle automobili è una buona proposta.

    11. Ma si,
      la commessa che si muove da Borgo Nuovo per recarsi al Centro,
      basta che esca da casa alle 4 di mattina,
      che camminare giova anche alla linea.

    12. Alberto: bicicletta.
      Lo fanno ad Amsterdam, Copenhagen, Bruxelles e altre cinquantatre città.
      Piccioli sparagnàti di benzina e culo sodo.
      Un incentivo per tutti in una città priva di salite.
      Dire di no è lagnusia.

    13. Guarda che Palermo e’ circondata da colline abitate…

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