Lasciate Palermo…abbandonate questa città
Lascia questa città sudicia e puzzolente, senza futuro e senza opportunità. Lasciala al suo destino, nella miseria e nello squallore, lasciala per non diventare tu misero e squallido. Abbandona l’idea di cambiarla e di riportarla all’antico splendore: “il futuro a Palermo c’è già stato e non ritornerà”.
Lasciala bollire negli stagni di acqua putrida e sangue di pesce sotto il sole di agosto, lasciala al malaffare e ai mafiosi, agli “sperti” e ai mafiosi, ai “fissa” e ai mafiosi. Lasciala nelle mani dei politici tristi e corrotti. Lasciatela a loro a quelli chi tampasianu e sono sempre piedi piedi, tutti sudati e impegnati a creare problemi e nascondere soluzioni.
Lasciala sprofondare tutta addobbata e cunzata a festa con le luminarie e i giochi di fuoco, sommersa dalla carne rancida e nella sugna delle fritture. Abbandonala al suo destino, alla polvere delle sue macerie con gli artisti che ci ballano attorno come in un rito pagano che augura la morte della speranza. Lasciala alle urla verso un sistema che non esiste, di gente melodrammatica che gusta la tragedia e gode a toccarsi le viscere con le unghia sporche, gridando al dolore e allo sgomento.
Lasciatela tutti, andate via, abbandonatela per sempre. Andatevene tutti ma proprio tutti, lasciatela agli stranieri, ai nuovi conquistatori, ai bambini, non preoccupatevi più delle regole e di trovare soluzioni, lasciate stare. Lasciatela respirare, datele la possibilità di riprendersi e guarire, prendetevela comoda non vi preoccupate. Poi magari tornate, ma con calma e solo quando si sarà rafforzata e avrà sviluppato forti anticorpi.
Che tristezza, che pessimismo.
Per sistemare gran parte delle storture e lordure di questa città in definitiva basta poco: rispetto delle regole e civiltà. Ma attenzione, bisogna iniziare da casa propria.
E poi basta smettiamola di fare più di un figlio a testa.
E tu cosa fai?
Resti!!!!!!!!!!!
Lasciatela voi, che non date valore alla parola data; voi, la cui stretta di mano non vale niente; voi, che non conoscete il rispetto per l’amicizia, disposti a vendervi per niente ed a nessuno, convinti come siete che la verità possa essere cambiata a vostro piacimento.
Lasciatela voi, che invece di lasciarla trovate voglia e tempo di spiegare perché dovremmo lasciarla noi, che proviamo vostro malgrado a capirla, forse cambiarla; voi che sapete bene dove e come nasce il suo putridume. Lasciarla invece di liberarla? lasciarla a chi? a voi? alla vostra doppia morale, al vostro codardo sentire, alla vostra mafia dell’antimafia, alla superbia arrogante del nobile decadente che sporca con le sue parole, invece di pulire con i suoi gesti?
Lasciarla a voi che ne state distruggendo pezzo a pezzo la sua anima, la sua speranza? Piuttosto resto. Nonostante la retorica delle vostre parole e l’assenza delle vostre azioni non potete ucciderci tutti.
Mi pare geniale la posizione dell’autore.Chi ha energie da spendere vada via.Questa città con i palermitani di oggi non merita niente.Molti hanno sbagliato ed anche di grosso ed e’ giusto che paghino .Sono questi che non andranno via,ma continueranno a portare avanti le loro sterili battaglie tra poveri.
@sandro perché smettiamola di fare più di un figlio a testa?
L’autore è uno che Palermo l’ha amata fin troppo è lampante ma ne è deluso. La sua è provocazione che serve a sollecitare una reazione costruttiva. Ma, ovviamente, è una via pratica non percorribile.
Invece forse ha proprio ragione
Se rimani e’ un chiaro sintomo che in qualche modo ti sei adattato, perche’ non prendiamoci per i fondelli, qui se vuoi campare tranquillo devi rispettare certe regole, e chi mi viene a raccontare che a “certe regole” ci passa sopra, mi dispiace, ma penso proprio che sia quantomeno in malafede, non si puo’, punto e stop.
Bellissimo pezzo. Condivido.
I giovani dai 20 ai 30 anni sono quelli che ci muoiono in questa città.
Caro Callea, facile per te restare nella tua amata citta’ e sputare disprezzo su chi se ne e’ andato, ammanigliato come sei… Vorrei vedere come avresti fatto se fossi stato costretto a darti da fare con le tue forze e a farti sbattere la porta in faccia dato che non sapevi rispondere alla domanda che ogni titolare palermitano ti fa…
l’errore più pesante, specialmente per chi è andato via, è pensare che chi è rimasto, chi rimane, sia connivente col malaffare e col marciume.
C’è chi non si è piegato ad alcun compromesso, chi si spacca la schiena a lavorare, chi ardentemente un lavoro lo cerca senza ricorrere al politico di turno. Io rispetto tutti, chi è andato via e chi è rimasto. Se ce ne andassimo tutti il territotio siciliano sarebbe solo un puntino sulla carta geografica e coloro i quali se ne sono andati, i loro figli, perderebbero l’identità italiana, siciliana, palermitana. Potrà dire che dell’identità poco gli interessa ed in questo caso gli rispondo che è meglio non occuparsi ancora se sia il caso, per chi è rimasto, di andarsene o meno.
Il fatto e’ che la Città non funziona.
Basta chiedere un Servizio pubblico,di igiene ambientale o di trasporti urbani.
Però le tasse le paghiamo!
Quindi?Chi può chiarire perché succede questo?
Dato che il lavoro qualificato manca,intendo il lavoro adatto a gente diplomata o laureata,il lavoro a tempo indeterminato che consente di pianificare il proprio futuro,
le migliori risorse vanno via,e la spirale negativa si implementa.Gente poco capace copre ruoli manageriali pubblici col risultato che è sotto gli occhi di tutti.Resta chi ha la fortuna di essere nato da famiglie abbienti,e vive di rendita.Resta chi non ha carte da potersi giocare e si deve accontentare di precariato.Resta chi non ha ambizioni di scala sociale,e sopravvive di espedienti .Meriterebbe un post fare emergere gli espedienti .Con questo quadro la situazione economica della Città non può che peggiorare.Trentenni e passa che non avendo un lavoro decente non mettono su’ famiglia e mortificano i consumi.Gente che comunque pesa sulla società,senza portare alcun contributo per la crescita.Resta un ruolo positivo degli emigrati,le cui rimesse sono preziose per l’economia locale
@rosolino
quello stupido luogo comune della “fuga delle menti” vi ha fatto bere la “mente”.
Quindi, secondo il tuo parere, chi è rimasto, rimane, è un fallito. Uno che non ha ambizioni, che è colluso coi politici, un incapace.
Tralasciando il momento attuale che è veramente tragico, non è che na puocu di queste grandi menti se ne sono andate perché in Sicilia, a Palermo, non avrebbero potuto reggere il confronto con coloro i quali gli atrributi, il cervello, la mente, ce li hanno veramente? Qualcuno al quale a Palermo manco cci facievanu lavari i piatta, perché c’era sempre qualcun altro che lo faceva meglio, e adesso vuole far credere c’ò piruocchiu avi a tussi?
Per me sei fuori dal mondo.Se c’è una cosa che contraddistingue Palermo e ‘ l’assenza di un tessuto imprenditoriale,di una realtà produttiva che generi ricchezza.Naturale il fatto che ,chi ha le carte a posto e le idee chiare e consapevoli,spicchi il volo verso altri lidi.Chi resta,perde tempo,mentre si fanno spazio ,e premono,le nuove generazioni.
Io te l’ho detto.Tu fai come ti pare e fra dieci anni ne riparliamo e tiriamo le somme.
Io non ho mai usato il termine fallito.
Fallito si intende uno che tenta un’impresa e non ce la fa.
Questi nemmeno ci provano.
E’ VERO c’e’ chi VA VIA. Di malavoglia, col cuore colmo di tristezza, con la consapevolezza di averle provate TUTTE per rimanere NELLA SUA CITTA’ che tanto ama e tanto NON disprezza ,ne malpubblicizza, neppure a 5000 km di distanza.
Va via perche le ha provate tutte,ma proprio tutte e di fronte a certe realta combatti, persisti, non ti arrendi, non cali la testa e le corna, non dici mai BASTA ma arriva il momento dopo anni e anni di reali ingiustizie, mortiificazioni e bocconi amari che DEVI ACCETTARE che non ci sono altre soluzioni.
Te ne vai come ho fatto io perche dopo tanto avere studiato e dopo innumerevoli sacrifici e delusioni (ed io mi riferisco unicamente al mondo del lavoro ed ad una mentalita che purtroppo ancora oggi non sa andare OLTRE)arriva il momento in cui, non sei disperatae disoccupata ma ti guardi intorno e vedi una citta che si sta lentamente spegnendo e fintanto sei in tempo decidi di essere EGOISTA. Devi per forza esserlo e pensare al tuo futuro soprattutto ad un eta’ in cui diventa impensabile avere un impiego decente, con un datore di lavoro onesto e uno stipendio rispettoso.
Magari prima non avevi MAI neppure accarezzato l’idea di andartene dalla tua terrae non e’ certo la voglia di viaggiare che ti porta a abbandonare I posti in cui sei cresciuta e la gente in mezzo alla quale da bambina sei diventata ragazzina ed infine donna.. Mia mamma e’ francese, mio papa (palemmitano puro sangue) eppure sono stati i primi a dirmi vai e non voltarti indietro. Oggi vivo in Irlanda. E seppur sia tutt’altro mondo sotto INNUMEREVOLI punti di vista non sono troppo felice di avere lasciato Palermo e la decanto con chiunque me ne parla. E mi mangio vivo chiunque fa l’ assonanza Palermo =Mafia.
Sono tornata appena 5 giorni per una breve vacanza..Mi sono tuffata nella mia Palermo e ho visuuto 5 giorni guardando e vivendo I posti miei con gli occhi lucidi dicendomi costantemente che peccato.. …….ma consapavole e convinta che la mia scelta non e’ stata sbagliata ma presa in tempo. E mi viene rabbia tanta di quella rabbia… Non mi sento una fallita ne averla abbandonata:sono stata costretta a lasciarla dopo una meditata riflessione.
Amo mia citta nonostante i suoi problemi le sue cicatrici e le piaghe che temo mai si rimarggineranno. Sono pefettamente aggioranata quotidianamente grazie ai siti on line su tutto cioe che la rende protagonista in bene (raramente) e in male (quasi sempre).Certo, la tecnologia ti offree molteplici modi per restare in contatTo con la tua terra, i tuoi cari, gli amici e compagnia bella ma sai che non ti basta.
La tentazione di tornare e’ forte ma poi ti dici ok torno e poi come sopravvivo? .
Si vive anche di profumi di sapori di odori, di scirocco e caldo i’ moriri, di luoghi di tradizioni , di abitudini, di dialetti, di modi di dire, di persone e luoghi che tanto ti danno e tanto ti crescono e………. DEL TUO MARE
E la cosa piu bella seppur paradossale e’ che la terra che ho lasciato sara’ la terra dove esalero l utimo respiro. Seppure troppo presto penso gia a quando in eta pensionabile (perche qui la pensione non e’ un miraggio nel deserto ma una certezza per tutti) saro nella mia terra arida e piena di babbaluci e vivro’ in una casetta accanto al mare in mezzo a tutto cio che mi saro forzatamente persa per troppi anni.
Non mi sento affatto di criticare chi non comprende le motivazioni di chi molla tutto per ricominciare e ricostruire lontano da casa ma se si provasse a pensare che non tutte le scelte sono facili e indolori…
Premetto che ho tanto sangue siciliano nelle vene e ne sono orgoglioso, una linea di piu’ di 800 anni di storia nella Triquetra, non me ne vanto ma le radici sono anch’esse veri fatti di vita per tutti e la storia non si puo’ cancellare, compresa evidentemente la storia della Sicilia.
L’Isola di Sicilia e’ davvero bella, affascinante, di certo anche misteriosa, interessantissima e vi sono siciliani che sono anche i migliori Amici, quelli che non si possono forse trovare in altre parti di questo mondo ma e’ purtroppo un’antico problema che fa anche ricordare la Vita di Rosalia de’ Sinibaldi delle Rose, Santa Rosalia, ‘A SANTUZZA, che ancora prega per la propria Terra, non ci sono dubbi.
Santa Rosalia e’ un grande Esempio di autentico Amore verso la propria Terra ed i suoi Abitanti,
considerando pure Tutti coloro che hanno dato la propria Vita per la Sicilia, una terra pero’ che potrebbe molto facilmente agire da -matrigna-, a tradire i propri abitanti che hanno anch’essi amato la propria terra (ognuno a proprio modo); moltissimi siciliani sono pure stati traditi con varie -arti antiche-, subdole o molto evidenti (tutto citato nella Sacra Bibbia !): e’ la tristissima storia dei raggiri, dei pettegolezzi, delle invidie e gelosie, dei tradimenti, dell’egoismo, delle falsita’, delle calunnie, degl’inganni, dell’annientamento di Cio’ che e’ stato ed e’ Benedetto dal Nostro Creatore, PADRE Celeste, creature vigliaccamente abbandonate, distrutte, anche forzate ad autoesiliarsi per fare contenti a coloro che hanno tradito, rovinato volontariamente, etc. (parole tristi si’ ma purtroppo vere), facendo provare oltrettutto una amarissima nostalgia di anni, ad essere in seguito additati per coprire i rimorsi di una coscienza poiche’ il siciliano non e’ affatto carente di coscienza, senza tenere in considerazione quella Luce che soltanto DIO Puo’ donare per SUA Grazia, ma il siciliano puo’ tradire come qualsiasi altro essere umano di questo mondo e la malvagita’ deve continuare imperterrita nel suo -lavoro- infido, terribile, strisciante, insinuoso e reprobo, a meno che la Grazia Divina non tocchi davvero coloro che decidono di agire col male, una volta e per tutte.
Evviva sempre Il Nostro SIGNORE Gesu’ Cristo e che DIO abbia pieta’, misericordia di tutto il mondo.
sono disgustato di questi palermitani che si imbrodano palermo, bla,bla… la citta e finita da anni ormai da almeno 150 anni… dopo il sacco di palermo chi e rimasto a governare e un corrotto come i gEnerali borbonici che si sono venduti al nemico per eliminare il SUD DEL MONDO…. se controlli sono le stesse persone che hanno creato la guerra di secessione in america messico argentina cina ecc. che ci discutete a fare … queste sono volonta superiori
a poco si puo fare SOLO LASCIARLA. E STUDIATE BENE LA STORIA … CIAO