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venerdì 26 apr
  • Il Cambio di Rotta

    Cambio Rotta

    Un fortino a strapiombo sul mare e interamente circondato da un muro di conci a vista. Nella parte alta, sopra l’ingresso principale, una guardiola per la sorveglianza armata e una parete mobile a scomparsa per l’accesso al garage della villa.

    Questo era il villino Geraci di Altavilla Milicia in provincia di Palermo, un luogo inaccessibile confiscato a un imprenditore affiliato a cosa nostra e da questa ucciso nel 2004.

    Oggi il bene è stato affidato al Consorzio Ulisse, un’impresa sociale costituita da 16 cooperative che opera a Palermo dal 1997 nelle politiche attive del lavoro volte all’inclusione socio-lavorativa.

    Il Consorzio Ulisse, investendo risorse proprie e grazie alla collaborazione di diversi partner, ha investito nel rilancio di questo bene creando un Centro Culturale Polivalente aperto alla comunità che intende coniugare le tematiche collegate alla cultura, alla legalità e allo sviluppo sostenibile con la leggerezza dell’intrattenimento giovanile.

    Il progetto di gestione del bene ha un nome che rappresenta la sintesi delle intenzioni del consorzio: “Cambio Rotta”, a voler dimostrare un netto cambio di “traiettoria” delle finalità di questo bene. Nel 2013, durante la prima stagione di attività è stato avviato il primo modulo del progetto, con l’apertura della terrazza sul mare che è diventato un importante luogo di richiamo per i giovani di tutta la provincia attratti dalle numerose attività svolte: dai concerti alle mostre fotografiche, dagli aperitivi agli incontri con scrittori e artisti.

    Per la prossima stagione il Consorzio Ulisse intende avviare il secondo modulo del progetto Cambio Rotta, che prevede la realizzazione all’interno della struttura di una Scuola Internazionale di Cucina del Mediterraneo. Un progetto ambizioso che, grazie al sostegno della Fondazione CON IL SUD, vedrà la realizzazione di uno spazio dedicato alla ristorazione di qualità e di una Scuola di Cucina sulle ricette tipiche dei paesi del Mediterraneo.

    Alla scoperta del Mediterraneo attraverso i 5 sensi. Questo lo slogan di questa seconda stagione del Cambio Rotta, che vedrà 14 regioni del bacino del Mediterraneo rappresentate attraverso i piatti tipici locali, le musiche e le tradizioni di popoli che da millenni vivono scambiandosi usi e costumi. Dal 15 giugno al 15 settembre il Cambio Rotta sarà il centro di questi scambi dando la possibilità di gustare, toccare, ascoltare e vedere i piatti, le musiche, le danze e i ritmi delle diverse tradizioni popolari delle culture mediterranee.

    Per questa rassegna il Cambio Rotta sta raccogliendo le idee degli artisti che intendono proporre attività per la prossima stagione.

    Se sei interessato a fare una proposta puoi compilare il form che trovi su questo link.

    Ospiti
  • 6 commenti a “Il Cambio di Rotta”

    1. Non trovo condivisibile che una volta riqualificato il bene questo sia diventato una discoteca/wine-bar per i fighetti palermitani mentre al resto della gente non rimane che stare a guardare chi può permettersi un luogo esclusivo pagando 6/7 euro per un drink. Non penso che lo scopo di gestire un bene confiscato possa essere quello e neanche una scuola di cucina. La Rotta mi sembra sempre quella..

    2. E voi pasquale e roberta cosa ci fareste?

    3. Dalla mia esperienza, da quello che ho vissuto la scorsa estate, frequentando il locale non ho avuto questa percezione, ho solo visto un gruppo di ragazzi carichi di voglia di fare!
      Durante la settimana non ho visto “discoteca/wine bar per fighetti palermitani”… ho sentito musica dal vivo e visto, gente normalissima…ho fatto la tessera ed è gratuita…il cocktail lo pagavo 5€ con la tessera 😀

    4. L’unica cosa che conta è utilizzare i beni confiscati per permettere alla società di fruirne. Contro le posizioni ideologiche stanno i fatti: il lavoro retribuito che l’azione sul bene ha prodotto, la possibilità di godere di uno spazio straordinario reso accessibile a tutti, la capacità di coniugare attività sociale e impresa, la visibilità che l’intera comunità di Altavilla Milicia ha ottenuto grazie all’azione intrapresa. Questo significa fare antimafia al di là delle facili parole. Chi presidia beni sottratti alla mafia va sostenuto e non attaccato, perché rischia in prima persona, perché ci mette la faccia, perché sta in prima linea e non si limita a fare commenti inutili.

    5. Scusate, ma fare antimafia deve per forza significare degustazioni a gratis e gruppi rock di terza categoria? Mi sembra che il livello del Cambio Rotta sia elevatissimo… #SMETTIAMOLA CON LE SENTENZE QUALUNQUISTE, #RIAPPROPRIAMOCI DELLA NOSTRA TERRA FLAGELLATA DALLA #MAFIA E FACCIAMOLA FRUTTARE!!!!!!! Asta siempre compagneros………………………

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