Finalmente uno scorcio notturno del mio paese!
La foto è stata scattata dallo Spazio da Samantha Cristoforetti.
La foto è stata scattata dallo Spazio da Samantha Cristoforetti.
Un giorno di metà luglio il signor Ventinove, magro ed alto, con occhiali, cappello e bastone, salendo sull’autobus numero 1, via Oreto – Leoni, per andare al centro, urtò leggermente un signore tarchiato e grassottello, in panciotto, che camminava piuttosto lentamente nella piazzola posteriore, per accostarsi alla macchinetta di obliterazione dei biglietti.
– Scusassi − borbottò con la sua voce sottile − un la vulia ammuttari …
– Nca … lei m’ammuttò apposta, l’arricanuscivi, sapi? Lei è ‘u signor Ventinove! E lei mi vulia surpassari, lu capivi! E chista unn’è manera!
– Puru ju a ricanuscivi, lei è ‘u signor Trenta, nca … lei è bellu grossu, e unn’è mancu facili a surpassalla!
– Un sugnu grossu iu, iu … sugnu propriamente un … numeru tunnu! Continua »
All’inizio del 2013 è morto il giornalista Pietro Zullino. Nel 1973 ha scritto un libro, Guida ai misteri e ai piaceri di Palermo, che è ormai praticamente introvabile. Eppure l’ho trovato.
La lettura del libro, lo ammetto, mi ha sprofondato in una certa forma di depressione e pessimismo a proposito di Palermo.
Ci sono frasi forti, che gli orgogliosi palermitani non hanno certamente sentito proprie (peraltro pronunciate – imperdonabile – da uno stranìo) e non hanno voluto digerire come «Palermo è simile a uno zombie, un morto a metà, un cadavere da cui l’anima per un maleficio, non ha potuto volar via; perciò odia la sua prigione e macina desideri impuri». Continua »
Le vicende risorgimentali hanno contribuito a consolidare quella che potremmo chiamare “la leggenda nera” dei Borbone, la dinastia che regnò sul regno meridionale per circa un secolo e mezzo, cioè fino a che Giuseppe Garibaldi ed un esercito composito, che si era ingrossato man mano che procedeva vittoriosamente verso Napoli, nel 1860 non ne decretò la fine. Una leggenda che, tuttavia, in gran parte non corrisponde al vero visto che i Borbone, dinastia italianissima, contrariamente a quanto si pensa, non furono peggiori delle tante altre dinastie che, fra luci ed ombre, governarono la penisola fra il secolo XVII e il XVIII. Proprio il loro fondatore, Carlo Borbone Farnese conferma quest’assunto, egli fu infatti rappresentante esemplare di principi illuminati, fortemente intrisi di valori laici, che si impegnarono in opere di modernizzazioni seguendo nel segno tracciato dalla cultura dei Lumi. Continua »
Rosalio è andato online il 5 dicembre 2005.
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