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venerdì 6 dic
  • Polemiche per il cedimento di viadotto sulla PA-AG inaugurato il 23 dicembre

    È polemica per il crollo di un muro in terra rinforzata che ha fatto sprofondare la sede stradale lungo la strada statale 121 Palermo Agrigento, tra il chilometro 226 e il chilometro 227 nei pressi di Mezzojuso. Il viadotto Scorciavacche 2 era stato inaugurato il 23 dicembre, in anticipo sulla tabella di marcia, ed era stato chiuso il 29 dicembre. Il costo dei lavori è di 13 milioni di euro.

    Sulla vicenda è intervenuto il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi: « un fatto inaudito e inaccettabile. Ho immediatamente chiesto all’Anas una relazione dettagliata sull’appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo. C’è chi l’ha costruito male, chi non ha controllato che i lavori fossero fatti a dovere e chi ha dato il via libera alla circolazione. […] Ogni negligenza irresponsabilità in tutto questo non verrà assolutamente giustificata».

    Ieri si è espresso anche il premier Matteo Renzi su twitter.

    Il contraente generale Bolognetta scpa, che cura i lavori di ammodernamento della strada statale, ha scritto una nota: «Si tratta di un cedimento del rilevato stradale verificatosi in prossimità del nuovo viadotto Scorciavacche2, senza interessare quest’ultima opera recentemente realizzata. […] In atto non c’è nessun crollo di viadotti. […] Nella nuova viabilità di cantiere, aperta al traffico il 23 dicembre 2014, si è verificato un cedimento del corpo stradale in rilevato, per una tratta di circa 40-50 m, che ha indotto il contraente generale a riportare, il 29 dicembre, il traffico sulla provinciale 55, anch’essa attualmente strada di cantiere e oggetto di lavori in corso di esecuzione. Sia la viabilità della statale 121 su cui era stato deviato il traffico che la provinciale 55 su cui attualmente transitano i veicoli sono aree di cantiere interessate da attività di esecuzione di lavori sottoposte a fasizzazioni e deviazioni per consentire lo svolgimento di tutte le attività lavorative in presenza della continua circolazione dei veicoli sulla tratta Palermo-Agrigento. […] Il cedimento della sovrastruttura stradale è riconducibile a un cedimento del terreno di fondazione del corpo stradale con innesco di uno scivolamento verso valle di parte del rilevato, si tratta quindi di movimento di roto-traslazione. Nessuno dei fenomeni – cedimento in fondazione e scivolamento verso valle – interessa le nuove opere d’arte costituite dai viadotti Scorciavacche1 e Scorciavacche2. Assolutamente errata la notizia, pertanto, del crollo di viadotti, che si ribadisce, non sono interessati dai fenomeni di natura geotecnica che si sono evidenziati, invece, in una limitata tratta del rilevato stradale».

    Il Tribunale di Termini Imerese ha aperto un’inchiesta.

    Palermo
  • 4 commenti a “Polemiche per il cedimento di viadotto sulla PA-AG inaugurato il 23 dicembre”

    1. Monorotaia! Monorotaiaaa! Monorotaiaaaaaa!

    2. Eh, quanta caciara per un piccolo smottamento: un po’ di mastice ai due bordi, una bella incollata e tutto torna come nuovo.
      Spero di non aver dato loro un’idea.

    3. Sicuramente non sarà stato costipato bene e secondo le norme costruttive, il rilevato stradale che forma la rampa. Le scarpate, lo insegna la teoria dell’angolo di attrito del terreno hanno bisogno di una certa pendenza. La scienza e la natura non possono sovvertite. Inoltre bisogna anche vedere che tipo di materiale è stato utilizzato per questo rilevato.

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