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sabato 20 apr
  • Stiamo lavorando per il tuo futuro, e tu non ci sarai

    Io sono, come le centinaia di miglia di persone che vivono sopra la circonvallazione, un fautore del tram consapevole del fatto che potrebbe renderci da periferia quale siamo a parte integrata della città.
    Non è l’idea di tram che mi rende perplesso, quanto la sua applicazione a Palermo.
    Così come non è l’idea di regolamentazione dei rumori notturni che non condivido, ma il fatto che Palermo è l’unica città che mi risulti con il mantra “potremmo vivere di turismo”, in grado di compromette la dimensione notturna che è parte dell’attrattiva turistica e della vitalità di una città, anche in luoghi isolati dal centro abitato.
    Non sono contrario al controllo degli spazi pubblici, ma l’applicazione che porta a sanzionare un esercizio commerciala con diversi giorni di chiusura (una sanzione enorme dal punto di vista economico) per avere abbellito il marciapiede con un albero di alloro.
    Non sono contrario al controllo dell’esercizio abusivo di guida turistica, perché il rischio di truffe ai turisti è alto, ma la sua applicazione che porta a sanzionare l’autrice di un libro che spiega a una scolaresca il libro stesso.
    Non sono contrario al referendum greco, ma all’idea che chi rappresenta la mia città decida di pavoneggiarsi esprimendo una idea politica che non gli pertiene nella sua funzione, attraverso una istituzione che rappresenta anche me senza avere prima chiesto il mio parere.
    Non sono contrario all’arte, ma ad una amministrazione che ignora bellamente una petizione di 70.000 persone che chiedono un confronto sul tema di una mostra, e più in generale conto della politiche culturali della città.
    Non sono contrario alle multe, ma a chi dà premi ed incentivi a chi le somministra, trasformandole da sistema di controllo e governo ad un mezzo per fare cassa.
    Non sono contrario al ripristino di legalità, ma allo sgombro di un’area pubblica, abbandonata a se stessa, come decine di altre, da chi ha avuto il torto di fare teatro autofinanziandosi e di chiedere un regolamento trasparente per la gestione di spazi pubblici.
    Non sono contrario al taglio di alberi per migliorare il sistema di mobilità in città, trovo insopportabile che chi amministra ne sia sorpreso quanto me.
    Non sono contrario al tram, ma all’idea che chi lavora al mio futuro, non si preoccupi che fa parte del mio futuro attraversare una strada.
    Questo ragazzo in foto come centinaia e forse migliaia di persone ogni giorno attraversa la principale arteria della città, un’area investita da enormi lavori di rifacimento per il tram, tra le automobili, come fosse lui stesso un’automobile. Nella città a misura d’uomo hanno rimesso tutto a nuovo e si sono dimenticati dell’uomo che deve attraversarla.

    Questo ragazzo è la misura del disamore di questa gente per chi abita questa città. Presi da solidarietà alla Grecia, sostegni al gay pride, improbabili mostre, non sembra ci sia spazio per la maggioranza silenziosa: le centinaia di migliaia di persone, che sempre più a fatica e sempre più malvolentieri abitano la città e cercano di tenerla in vita.
    Non si capisce quale disegno abbiano questi signori per Palermo e come intendano realizzarlo.
    Non è la mia città che non amo, ma questa gente, che ha confuso il governo con il comando, che non ha un’idea o un progetto se non quello di tirare a campare nella speranza di un’altra poltroncina dalla quale maturare improbabili ed ormai anacronistici privilegi e progetti “politici”.
    Fatevi da parte, un piccolo passo per voi un grande passo per Palermo.

    Palermo
  • 18 commenti a “Stiamo lavorando per il tuo futuro, e tu non ci sarai”

    1. buongiorno giovanni, mi pare piú o meno che il governo con il comando non ha un’idea del nostro futuro, ma i “turisti” della eurozona invece si.

    2. Articolo molto banale basato sul classico “ai miei tempi si stava meglio”…è proprio nel DNA del palermitano lamentarsi sempre, per non parlare delle contraddizioni che si riscontrano nell’articolo: i lavori si fanno di notte per finire prima, se non lavoravano di notte avreste richiesto indignati il perché! Poi sulle attrattive turistiche notturne di viale regione meglio non esprimersi…

    3. ..come Xavierpanormus, che neanche ha un’idea del nostro futuro

    4. ciao,
      bello a tratti…però come spesso accade è solo pieno di lamentele e con nessun spunto costruttivo…sta diventando la struttura del 90% degli articoli che leggo qui…

    5. Per fortuna che c’è uwe a illuminarci

    6. Mamma mia che qualunquismo da quattro soldi. A parte gli evidenti errori di grammatica, trovo questo “articolo” solamente uno spunto per lamentele per il panormosauro medio.

    7. Claudio,
      a volte l’ignoranza consente di vivere serenamente. Ed immagino tu viva serenamente. A futura memoria per qualunquismo si intende un atteggiamento di generale sfiducia nelle istituzioni. Il mio è un attacco circostanziato e documentato, con riferimenti precisi a cose clamorose realmente accadute, la mia sfiducia è indirizzata ad una amministrazione inadeguata. Cito circostanze precise assurte a fatti di cronaca per dare forma al quadro complessivo. Di molte di queste cose ne ho scritto in dettaglio.
      Io mi sono rotto di questa ammistazistrazione e dei propri galoppini che usano la parola qualunquista ignorandone il significato. (nel merito degli errori di grammatica non entro nemmeno, poi da non qualunquista mi spieghi che argomento è).

    8. zibibbo,
      chi mi conosce sa che ho sempre avuto un approccio costruttivo, ma sinceramente sono arrivato al punto basta. Non credo che con questa gente, arrogante e superficiale, vi siano più elementi di dialogo. La cittadinanza è un paco buoi, che subisce provvedimenti surreali e senza alcuna idea di progetto. C’è poco da costruire con loro, devono solo andare a casa.

    9. In realtà questo paragrafo “Non sono contrario all’arte, ma ad una amministrazione che ignora bellamente una petizione di 70.000 persone che chiedono un confronto sul tema di una mostra, e più in generale conto della politiche culturali della città.” già inficia tutto il discorso. Quella petizione era un bluff: se fosse stata una reale contestazione ci sarebbero state le masse, e non 10 persone (per cui si può anche avere molto rispetto, anche davanti alla pochezza e alla confusione delle loro argomentazioni), a contestare la mostra. E certo che una cosa non si faccia perché 10 persone contestano è quantomeno discutibile. Non si faccia trascinare mettendo in un unico calderone cose molto diverse e svilendo il senso stesso di un discorso che a tratti sarebbe anche condivisibile.

    10. sig Callea,
      il suo discorso in 5 righe di commento è stato da me apprezzato di più rispetto a tutto l’articolo 🙂 quantomeno identifica la pulizia generale come modo di risolvere le cose.
      ho inserito il mio commento precedente solo perchè sono un pò stanco di leggere sempre articoli che arrivano sempre alla stessa conclusione: Palermo e i Palermitani fanno schifo.

    11. Vedi capo,
      io credo che le 70.000 persone hanno espresso un’idea. Libero di non condividerla tu, io tutti, l’amministrazione invece ha l’obbligo di tenerne conto e rispondere nel merito. Io ho firmato ed argmentato le mie ragioni, ma non sarei mai andato a fare un sit-in. questo non rende meno significativo il mio dissenso in un paese democratico. Così come io ho grande stima del no espresso dal popolo greco, ma ritengo un abuso la bandiera esposta rispetto a chi la pensa diversamente dame. Nel primo caso è obbligo dell’amministrazione spiegare il senso politico-culturale che giustifica quest’intervento. Nel secondo caso non rientra tra i suoi compiti istituzionali esprimere questa posizione. La mia critica è molto più strutturale di quello che sembra, e rappresenta una amministrazione ben poco concentrata sui suoi compiti istituzionali.

    12. mamaaaa, ancuora cu st’atturramiento!!!!
      sempr’a parrar’i cuose inutili. si un putiti abbidiri a ggente chi ce’ o comune, a prossima vuota chi ci sunnu l’elezzioni ni pigghiate n’autru chi vi pari miegghiu!!
      rosalio, ora putemu parrar’i cosi ggiusti?? attipo stasira a puittari nu bruciuluni ri tommaso natale fin’a villabbate, chi ffa pò stari tuttu stu tiempu fuora nta lapa?? picchÌ m’aiu puru a firmari a ficarazzi p’accattari n’anticch’i ramurazzi…. miiii poeta addivintau, chiddici????

    13. cara paola ti sbagli

    14. minchia palle. ne possiamo fare benissimo a meno di questi parolieri della domenica. da qualche tempo rosalio si è schierato politicamente e questo lo rende molto meno credibile.

    15. Lorenzo ti invito a essere rispettoso nei tuoi commenti.
      Rosalio non è schierato politicamente, attendiamo un tuo post con una posizione differente rispetto a questa. Saluti.

    16. @lorenzo,
      capisco che fa caldo, ma lo sforzo di produrre argomenti è chiedere troppo? Chi scrive su questo stesso blog ha fatto i complimenti al Teatro Biondo ed alla sua nuova gestione, frutto di scelte di questa giunta. Io non ho posizioni politiche (non sono candidato e non faccio campagne elettorali) ma ho posizioni costruite guardandomi attorno, che a differenza di molti esprimo pubblicamente, infischiandomi delle ricadute negative.
      Fai lo stesso, vivere da uomo libero è una bella sensazione. Auguri.

    17. “L’amministrazione e’ data a signorotti corrotti e incopetenti ma del resto i palermitani sotto tutti pecore, potenzialmente corrotti e ignoranti. Per fortuna che ci sono IO a pensare a un mondo migliore. Se IO fossi sindaco le cose andrebbero molto meglio. IO e gli AMICI MIEI faremmo di Palermo uno splendore!”
      Questo e’ esattamente quello che dice il 90% dei palermitani. Pero’ se il 90% dei palermitani sono cosi’ e non hanno trovato una soluzione potrebbe essere che sono il problema?
      Mi sale il pessimismo cosmico.

    18. Credo che siano troppe le volte in cui il Palermitano si banalizza da solo, ergo non credo ci sia bisogno di qualcuno che lo banalizzi. E’ sempre bene, invece, far notare ciò che a tratti possa apparire come qualcosa di normale. Un pò come quando sentiamo al telegiornale del parlamentare svedese che si dimette per una “probabile” multa per evasione fiscale, e i nostri rappresentanti manco con la condanna definitiva

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