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martedì 23 apr
  • Bimbo a Bordo

    Nasce Bimbo a Bordo: la “rivoluzione gentile”

    Lanciata dal brand Mastro Festa, specializzato nell’organizzazione di eventi per grandi e piccini, nasce Bimbo a Bordo, una vera e propria “rivoluzione gentile”, dedicata a tutte le mamme in dolce attesa.
    Sì, una “rivoluzione gentile” che io stessa sostengo, che condivido e apprezzo; certo, non sono mamma, non posso davvero capire cosa si provi ad esserlo, a vivere una gravidanza e tutte le difficoltà che questa comporta, ma posso provare ad immedesimarmi in loro quando, piene di pacchetti, provano a sedersi sull’autobus, quando sono costrette a stare minuti su minuti in piedi al supermercato, perchè nessuno ha l’accortezza di lasciar passare la mamma in dolce attesa.

    Ma, in concreto, di che si tratta? Si tratta della distribuzione gratuita di una semplice spilla, spilla che può diventare un chiaro segnale che nel grembo di una donna si sta compiendo il miracolo della vita. Un piccolo simbolo da applicare sulla sciarpa, o ancora sul bavero di giacca o cappotto per far sapere che sei accanto ad una mamma in dolce attesa, così da offrirle in qualsiasi circostanza un occhio di riguardo, un gesto cordiale, una gentilezza.

    In quanto promotrice dell’iniziativa, spesso le future mamme mi chiedono l’utilità della spilla: «Mi scusi signorina e c’è davvero bisogno di una spilletta? Queste gentilezze non dovrebbero essere spontanee?». Be’, a quanto pare sì, della spilla c’è bisogno: pensiamo ad una mamma il cui fisico ancora non evidenzi che un bimbo è in arrivo, pensiamo ad una mamma particolarmente educata, che nonostante la stanchezza, non si sognerebbe mai di chiedere di saltare una fila o di avere un posto a sedere. L’obiettivo è esattamente di diffondere questa “cultura” nella nostra Palermo, in modo da far sentire le future mamme sempre amate e coccolate. Non è semplice, infatti, affrontare una gravidanza, se la nostra società non comprende quanto sia necessario fornire cure e maggiori attenzioni alle future mamme.

    In particolare, i vantaggi che questa spilletta può portare sono molteplici:

    • trasporti pubblici: soprattutto per le mamme il cui fisico non evidenzia ancora una gravidanza, la spilletta, può essere un chiaro segnale che a bordo è presente una donna in dolce attesa. Senza bisogno di chiedere, qualcuno potrebbe cederle il posto a sedere;
    • attese: che sia l’aeroporto, con le sue lunghe file ai controlli o al check-in, il supermercato, uffici pubblici o qualunque luogo affollato, la spilletta potrebbe trasformarsi in un comodo fast pass, riducendo il tempo trascorso in piedi o in fila;
    • ristorante: lo chef ed il personale di un ristorante, presteranno maggiore attenzione alla preparazione e al servizio dei piatti;
    • salute: i fumatori o chi affetto da malattie contagiose, avrà cura di tenersi ad una rispettosa distanza da una mamma in dolce attesa.

    D’altronde, la spilletta è già una certezza culturale in molte città d’Europa, ma spesso è limitata al solo uso dei servizi pubblici. A Palermo l’ultilizzo della spilla, permetterebbe invece di far riemergere tutti i diritti che spettano ad una futura mamma, in qualunque luogo lei si trovi. Queste piccole attenzioni quotidiane, potranno fare sentire la mamma meno sola ed incompresa dalla società, ed affronterà la gravidanza con la consapevolezza di essere protetta e al sicuro. Oggi il Comune di Palermo, sostiene Bimbo a Bordo, mostrandosi a supporto della spilletta gratuita che apre le porte della gentilezza a tutte le mamme in dolce attesa.

    Richiedere la spilla è davvero semplice: basta collegarsi al sito dedicato www.bimboabordo.info, compilare il form e richiederla online, oppure recarsi in via Matteo Dominici, 17 per ritirarla gratuitamente presso il locale Mastro Festa.

    Palermo
  • Un commento a “Nasce Bimbo a Bordo: la “rivoluzione gentile””

    1. Bella iniziativa, ma purtroppo secondo me poco utile. Anche quando ero in evidente stato di gravidanza spesso dovevo essere io stessa a far notare il mio diritto di priorità alle casse dei supermercati nonostante l’apposito cartello. E non ho mai trovato un parcheggio “rosa” libero, vedendo più volte poi arrivare i proprietari dell’auto in sosta senza pancione né bambini al seguito.

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