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sabato 27 apr
  • Massimo Ursino

    Pestato responsabile di Forza Nuova, in corso perquisizioni

    Ieri sera in via Dante Massimo Ursino, responsabile provinciale di Forza Nuova, è stato accerchiato da più persone (le testimonianze parlano di sei o più), legato mani e piedi e picchiato. In serata è giunta la rivendicazione anonima: «Chi afferma che esista una ‘minaccia fascista’, a Palermo come in tutta la Sicilia, dovrà ricredersi. I fatti avvenuti oggi sono la dimostrazione del fatto che sul territorio palermitano esiste chi ripudia il fascismo e non ha timore di lottare per bloccarlo e schiacciarlo, a partire da questi protagonisti del forzanovismo, guerrieri a parole, violenti nelle immagini che evocano forse, ma incapaci di proteggere la propria incolumità e di conquistare qualsiasi forma di potere politico. Palermo è antifascista, nelle pratiche e nella quotidianità di chi la vive. A Palermo non c’è spazio per il fascismo».

    Il presidente della Regione Nello Musumeci ha dichiarato: «Condanno, senza se e senza ma, la vile aggressione ai danni di Massimiliano Ursino, segretario provinciale di Forza Nuova di Palermo. Un atto inqualificabile, frutto del pesante clima di odio politico che caratterizza in Italia le ultime fasi di questa campagna elettorale. Si vuole a tutti i costi innescare una spirale di violenza per fare ripiombare, non solo Palermo, negli anni bui della Prima Repubblica e dello scontro fisico. Nella certezza che gli inquirenti riusciranno a fare luce sugli autori dell’agguato di via Dante, faccio appello ai militanti di tutti gli schieramenti affinché in ognuno il coraggio e l’intelligenza vadano sempre assieme, nel rispetto delle idee altrui»

    Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando ha dichiarato: «Quanto avvenuto stasera con l’aggressione ai danni del segretario provinciale dell’organizzazione neofascista Forza Nuova a Palermo, è il segno della degenerazione che la politica italiana sta subendo, dopo avere sottovalutato la recrudescenza di fenomeni e comportamenti fascisti e razzisti, che rischiano di infettare culturalmente la società civile, anche quella che antifascista e antirazzista si proclama. Il fascismo non si combatte con lo squadrismo, bensì con la cultura e la resistenza».

    Forza Nuova ha scritto su facebook: «I mandanti di questo tentato omicidio sono noti e si chiamano Boldrini, Orlando, Grasso, Fiano e comunisti vari che hanno scatenato una vigliacca campagna di odio verso il nostro movimento e i nostri Militanti»

    Da più parti si sono prese le distanza dall’aggressione ma si è anche chiesto di non permettere il comizio di sabato di Roberto Fiore, segretario nazionale di Forza Nuova.

    Sono in corso perquisizioni nel mondo dei centri sociali come l’ex carcere di via San Basilio e il “Malarazza”. Alcune persone sono state portate in Questura.

    Ursino ha precedenti per aggressioni contro immigrati e lo scorso anno ignoti avevano cercato di incendiare lo studio di tatuaggi in cui lavora.

    Nelle scorse settimane ci sono state alcune polemiche per il presidio da parte di alcuni militanti di Forza Nuova tra cui Ursino di alcuni bus dell’Amat in servizio in quartieri dove si sono verificati problemi. Un comunicato di ieri di Forza Nuova denunciava violenze e intimidazioni.

    AGGIORNAMENTO n.1: gli aggressori erano in otto. Due persone sono state identificate e potrebbero essere accusate di tentato omicidio.

    AGGIORNAMENTO n.2: gli identificati sono Carlo Mancuso, 28 anni, e Giovanni Codraro, 26 anni, dello studentato occupato “Malarazza”.

    AGGIORNAMENTO n.3: Ursino ha inviato un comunicato stampa.
    «Quando vent’anni fa scegliemmo, quali capisaldi della nostra battaglia, la lotta all’aborto, all’immigrazione, alla massoneria, ci rendevamo conto di aver dichiarato una guerra. Oggi che queste priorità sono state comprese dal popolo italiano che rimanda al mittente il ricatto morale del politicamente corretto, Il potere ci chiude ogni possibilità di dialogo costringendoci entro il recinto del cattiverio, cercando di dipingerci nella maniera più turpe e dispregiativa possibile, riuscendo a fomentare contro di noi gruppi organizzati dell’ultrasinistra, veri apologeti dell’agguato alle spalle e del rapporto 1 a 10.
    Sono un soldato politico, cardine della mia lotta quotidiana è l’impersonalitá; ieri sera colpendo me hanno colpito l’Idea alla quale appartengo e di cui Forza Nuova si fa strumento. Hanno quindi colpito un’Italia che lavora quotidianamente, città per città, paese per paese, nelle sedi, nelle piazze, a fianco di un popolo che impara a conoscerci per quello che siamo, per ciò che doniamo. Il mio sacrificio è il sacrificio di tutti, quelle grida soffocate, quel corpo che si dimena rappresentano la ferrea volontà di una parte di popolo a non farsi legare, mani e piedi, dai legacci ideologici di una compagine che grazie a giochi elettorali o forzose mosse politiche, occupa posti di potere, aizzando la canea dell’antifascismo militante contro di noi. Né elemosiniamo la presa di posizione di alcuno o la condanna ipocrita di quelle autorità politiche che almeno moralmente hanno le mani sporche di sangue. Bastiamo a noi stessi. E mentre dai templi dell’odio si gridano anatemi da caccia alle streghe, dai minareti gli altoparlanti dell’informazione parlano della mia fedina penale forse per legittimare la ferocia del gesto infame. Precedenti di oltre dieci anni fa in cui la protezione di un militante contro l’attacco di un gruppo di extracomunitari mi valse una pesante pena detentiva dopo un processo che non riuscì a pervenire alla verità oggettiva dei fatti. Non è con la mistificazione, non è con la demonizzazione di un movimento politico in forte ascesa come Forza Nuova, non è con le minacce farsesche di scioglimento, non è infine con l’uso sproporzionato e spettacolaristico della forza contro i nostri uomini e le nostre donne che l’Idra a molte teste del Potere riuscirà a soffocare l’avanzata di quel patriottismo per cui siamo disposti a spendere fino all’ultima goccia di sudore, fino all’ultima goccia di sangue!».

    Palermo, Sicilia
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