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martedì 19 mar
  • Rita Borsellino

    Grazie Rita

    Domani ricorre il primo anniversario della morte di Rita Borsellino.

    Lei, Rita, aveva occhi di cielo che, quando sorridevano, illuminavano tutto attorno.
    Aveva uno sguardo dolcissimo.

    Eppure, nei suoi occhi si intravedeva anche un’espressione che segnalava il suo rigore e la sua forza morale.

    Dove c’era Rita Borsellino, la retorica non c’era mai.

    Perché, quando lei parlava, la consueta retorica che spesso, inevitabilmente, si respira quando si fa educazione antimafia, non rispondeva mai all’appello.

    Al posto della retorica, c’era la passione e l’amore per quello che faceva.
    C’era una forza inimmaginabile e un amore immenso per quel fratello giudice, immolato sull’altare  dell’onestà e dell’adempimento ai propri doveri.

    E, col tempo, il dolore per la mancanza di quel  fratello che non ha più potuto vedere e incontrare, di quel fratello che faceva benissimo il suo lavoro di giudice, si è trasformato in abbracci.
     
    Si è trasformato negli abbracci che lei gli ha dato ogni volta che ha parlato di lui, nelle tante innumerevoli occasioni volte a celebrare l’operato del giudice Paolo Borsellino.

    Quando Rita Borsellino parlava di suo fratello Paolo e del rapporto che aveva vissuto con lui, gli occhi le si illuminavano, le labbra accennavano sempre un sorriso e, intorno, regnava il silenzio più assoluto. 

    Quel fratello tanto amato, che le mancava tantissimo, lei lo ha fatto rivivere nelle sale conferenze dove si è recata per intervenire, nelle aule delle scuole dove ha incontrato gli studenti, nei luoghi dove si sono svolte le tante cerimonie commemorative, nel centro che ha creato, intitolato a Paolo Borsellino e, dopo la sua morte, anche a lei.

    Quel fratello tanto amato lei lo ha fatto rivivere ogni giorno, facendo educazione alla legalità, con quel suo  modo unico e coinvolgente di “fare memoria”.

    Spesso, parlando di Paolo, raccontava aneddoti di loro due bambini, o ragazzi, riuscendo a coinvolgere pienamente  gli studenti, qualunque età essi avessero.
     
    E gli studenti rispondevano con interesse e rivolgendo talvolta domande spontanee, come spontanee erano le discussioni che lei intratteneva coi giovani.
     
    Fino al 19 luglio dello scorso anno, a meno di un mese dalla sua  morte, Rita Borsellino ha voluto presenziare alle cerimonie organizzate in occasione del 26 esimo anniversario della strage di via D’Amelio.

    Seduta su quella sedia a rotelle, il suo sguardo dolce era sempre lo stesso.

    Ha voluto esserci, anche se la malattia le stava togliendo quella instancabile  energia che le aveva dato la forza di girare in lungo e in largo l’Italia.

    Ha voluto esserci ancora una volta, l’ultima, per fare “memoria”, per ricordare e per rendere omaggio al giudice Paolo Borsellino, e agli agenti della sua scorta.

    Perché, per lei, “fare memoria” era un imperativo prioritario.

    Era l’obiettivo a cui aveva dedicato tutta la sua vita, da quel tragico 19 luglio 1992.
    Per questo, Rita  Borsellino non poteva mancare alla cerimonia di commemorazione del 19 luglio 2018.

    Per lunghi anni, dal 1992 al 2018, la sua vita si è spesa tutta attorno all’esigenza, per lei fondamentale, di “fare memoria”, di incontrare gli studenti delle scuole, per parlare di lui, del giudice che, pur avendo paura, ha avuto il coraggio di fare fino in fondo il suo dovere.
    Come Rita Borsellino evidenziava sempre, quando si rivolgeva al pubblico e/o agli studenti presenti ai vari eventi organizzati, il modo migliore per ricordare Paolo  Borsellino è impegnarsi quotidianamente perché il passato non torni.
     
    Paolo Borsellino va ricordato, come affermava, non come un eroe, ma come una persona onesta che ha compiuto fino in fondo il suo dovere, senza scendere a compromessi e guardando in faccia e con coraggio la paura.

    Rita Borsellino l’ultimo abbraccio simbolico a Paolo, al fratello tanto amato, lo ha dato l’anno scorso, presenziando all’ultimo evento pubblico commemorativo di quel giorno d’estate in cui la Sicilia è rimasta ferita per l’ennesima volta.

    Oggi, a distanza di un anno, ricordiamo lei, per tutto quello che ha fatto.

    Perché, anche grazie a lei, al suo instancabile contributo volto a “fare memoria”, il giudice Paolo Borsellino vive.

    Vive ancora nel cuore delle persone oneste.

    Grazie Rita.

    Palermo
  • 2 commenti a “Grazie Rita”

    1. 15 Agosto 2019 ore 18.30 Santuario Montepellegrino PA _ santa messa anniversario Rita Borsellino…
      Grazie per l articolo.

    2. Grande Donna di una splendida famiglia a cui la Sicilia deve tanto.

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