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martedì 19 mar
  • Porticciolo di Sant'Erasmo

    Riaperto il porticciolo di Sant’Erasmo dopo la riqualificazione

    È stato riaperto ieri il porticciolo di Sant’Erasmo dopo i lavori di riqualificazione costati 2,45 milioni di euro.

    Il progetto di riqualificazione, voluto dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, ha puntato a riattivare dinamiche in grado di “ripopolare” di funzioni e usi un importante tratto della costa palermitana con una riqualificazione a basso impatto ambientale. L’intervento non ha previsto opere a mare di dragaggio dei fondali o di protezione idraulico-marittima dell’invaso, ma si è limitato a introdurre una nuova pavimentazione, a restaurare tratti di quella originaria in basole e a prevedere tre edifici con funzioni diversificate. L’intera aerea di progetto è stata restituita alla piena pedonalizzazione. Con la demolizione del distributore di benzina, attualmente sul marciapiede di via Messina Marine, ci sarà spazio per un tratto di strada destinato alla pista ciclabile che sarà riconnessa a quella del Foro Italico. La quota del calpestio della via padre Messina è stata connessa a quella del giardino del Foro Italico, attraverso una superficie verde: qui il traffico sarà limitato solo ai mezzi di servizio e in ingresso all’edificio di padre Messina. II progetto ha riconnesso fisicamente il porticciolo e il porto attraverso un percorso pedonale, lungo il muro di confine, lato mare, dell’edificio di padre Messina, realizzando in tal modo un’unione anche pedonale in grado di riattivare la passeggiata costiera. Dal punto di vista architettonico si è trattato di un intervento semplice con edifici volutamente decontestualizzati: quello più grande è una sorta di nave ancorata nel porto, la cui differenza lessicale rispetto all’immobile di padre Messina è evidente. C’è poi un grande intervento a volume zero realizzato con il riutilizzo dei materiali originali, con le vecchie basole o con il riuso di un materiale antico come il billiemi per tutte le nuove pavimentazioni. Un intervento minimale che vede nel verde un elemento importante: è stata, infatti, decuplicata la quantità di verde e di alberatura, per un’area che si definirà come un parco lineare costiero e avrà in Sant’Erasmo un suo polo importante. Una nuova scala, modificata nella posizione e nella dimensione, connette ora la passeggiata del Foro Italico con il porticciolo e la sua spiaggetta. Un’ analoga filosofia progettuale, tesa alla valorizzazione degli spazi pedonali e alla demolizione di muri, cancellate e barriere, si è attuata nella riconfigurazione del porto anche con la demolizione del padiglione De Ciccio, in uso al Convento di padre Messina. L’edificio è stato sostituito da un altro di minor impatto volumetrico e destinato a sede di un ristorante, di una club house e di uno spazio polivalente. Inoltre la demolizione delle recinzioni comporta la riapertura alla pubblica fruizione dello spazio interstiziale tra il nuovo edificio e il complesso di padre Messina. Sul fronte meridionale, ecco un piccolo padiglione che ospiterà attività diversificate e un mix di funzioni non legate esclusivamente al food: una sorta di piccolo urban centre della costa urbana in cui presentare progetti e iniziative legate allo sviluppo dell’area sul bordo del mare. II limite d’intervento, che corre parallelo al confine meridionale del bacino del porto, è stato definito da un giardino e da un sistema di verde utile a schermare lo stato fatiscente degli edifici sullo sfondo. Nella sistemazione a verde sono state mantenute le alberature esistenti e sono state collocate delle siepi per attutire i rumori provenienti dalla contigua via Messina Marine. Un filare di alberi è stato sistemato sul confine meridionale dell’area di progetto e le essenze sono state scelte tra quelle autoctone sulla base di un approfondito progetto redatto dal professor Giuseppe Barbera. Anche il tratto meridionale che limita l’invaso del porto è stato trasformato in uno spazio green con l’aggiunta di terreno vegetale. L’area è sorvegliata da 30 telecamere (Sistema TVCC), è dotata di impianto elettrico e di illuminazione con tecnologia led, e di impianto per il recupero dell’acqua piovana per un utilizzo irriguo.

    Palermo
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