Palermo – Frosinone, dal Barbera e dintorni è (quasi) tutto
Prima della partita
Dopo una giornata storica anche per chi credente non è, con l’habemus da Piazza San Pietro, si torna di sera sotto Monte Pellegrino. Almeno per le due ultime partite casalinghe ci sarà l’annuntio vobis? In casa il Palermo quest’anno ha confezionato il non invidiabile “bottino” di sei gare perse su 17 contro Salernitana, Cittadella, Catanzaro, Pisa, Cremonese, Sudtirol. Tre squadre su sei che non hanno certo fatto chissà cosa in campionato. Mancano dunque almeno nove punti, assolutamente alla portata dei rosa, che oggi metterebbero il Palermo a contendersi il prezioso quarto posto invece di ballare pericolosamente sulla soglia di accesso ai play off. Se non fosse per le prestazioni fuori casa I rosanero sarebbero molto distanti anche da questa pur precaria posizione. Chi ha ambizioni di promozione non può avere questo tabellino di marcia in casa. Basti pensare che le squadre che guidano il campionato hanno fatto delle gare interne il motore propulsivo della loro stagione. Le partite perse in totale sono state 14, soltanto cinque squadre hanno fatto peggio. Il Frosinone, che oggi scende al Barbera, pur essendo ancora impelagato nella zona bassa della classifica, ha perduto 12 incontri. I numeri del Palermo sono sicuramente peggiori di quelli dello scorso anno. Anche se dovesse vincere le due gare restanti, arriverebbe a 54 punti, lo scorso anno alla fine furono 56. Quella col Frosinone, anche senza scomodare sfide passate molto dure, presenta un rischio molto elevato. I ciociari hanno bisogno di portare via dal catino del Barbera almeno un punto, e potrebbe non bastare, per evitare i play out, visto che l’ultima partita la giocheranno in casa del già promosso capolista Sassuolo. Sia per la zona play off che per quella play out bisogna considerare troppe variabili. Tutto è comunque nelle mani del Palermo, con sei punti potrebbe ambire ad un prezioso, per i play off, sesto posto. Ma dopo le brutte sconfitte con Sudtirol e Cesena tutto può accadere. Ormai abbiamo capito che ogni partita per i rosanero è una storia a parte. Nessuna sicurezza. Oggi peraltro la difesa è in allarme, mancano due figure fondamentali come Ceccaroni e Magnani. Prima di entrare allo stadio da un gruppo di ultrà viene lanciata una bomba carta vicino al luogo dove le persone entrano allo stadio, in una zona super presidiata dalle forze dell’ordine. Ordigni che spesso fanno ingresso dentro lo stadio. Evidentemente è più facile ritirare le pericolosissime bottigliette d’acqua al prefiltralggio a inermi cittadini. È finito il nostro aiuto, il vostro tempo è scaduto, è scritto su uno striscione. Quindi c’è chi pensa che gridare e urlare chi non salta è catanese sia un aiuto. Fischi all’ingresso delle due squadre in campo, indirizzati ai rosanero. Accompagnati da un altro striscione, che recita: Ancora 180 minuti di agonia, poi chi ha fallito deve andare via. Poco prima del fischio d’inizio gli undici titolari del Palermo si stringono in cerchio. Una parte della zona del tifo organizzato è occupata da due gigantografie del tecnico e del riferimento dirigenziale della società. Con due grandi X e le scritte the end. Forse i soldi per le prossime stagioni del Palermo sono pronti a metterli loro. Due interi settori sono vuoti. Tutti sono ai margini, anche chi non vuole. Evidentemente c’è gente che si ritiene padrona di pezzi di stadio.
La partita
Al quarto Palermo vicino al gol. Al 12mo il Frosinone che attacca verso la sud va vicino alla rete. Al 13mo ci riprova il Palermo, buona occasione palla fuori. Al 23mo i gialli ciociari ci provano con un’azione dalla sinistra. Tiro sopra la traversa. Nel Palermo domina la paura. Ma Brunori c’è. Al 30mo con un tiro a girare dal limite buca la rete del Frosinone. Che cerca di reagire subito con un tiro pericoloso che però finisce di poco fuori. Le due zone della curva nord sono tenute ancora vuote con le persone schiacciate a destra e a sinistra, con plateali problemi di sicurezza. Si va negli spogliatoi con il Palermo adesso sesto a 51 punti.
Si ricomincia col botto, azione corale e Brunori raddoppia. Lancio delinquenziale di materiale infiammabile dietro e davanti la porta del Palermo. Intervengono i vigili del fuoco e forze dell’ordine. “Poliziotto pezzo di merda” gridano dagli spalti persone che dovrebbero vedere gli stadi con i binocoli. Al 60mo Brunori con un tiro da centrocampo va vicino al gol. Nel frattempo il Catanzaro va in vantaggio in casa del capolista Sassuolo e il Palermo torna in settima posizione. Al 67mo con un grande intervento il portiere del Palermo evita il gol del 2 a 1. Al 75mo palo del Frosinone, poi la palla entra, dubbi, il VAR dice che rimane il 2 a 0. All’82mo punizione dal limite dei gialli, palla poco sopra la traversa. Nel recupero Frosinone in gol ma c’è un fallo sul portiere del Palermo. The end.
Dopo la partita
Considerata la sconfitta del Bari il Palermo disputerà sicuramente i play off. È settimo, martedì vincendo la partita con la Carrarese potrebbe finire sesto la stagione. E potrebbe cambiare molto.
Ultimi commenti (172.547)