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e-mail: movix82@hotmail.com

Biografia: Nata a Palermo nel vicino 1982, in esilio volontario a Milano da più di due anni. Da più di due anni lavora per chi non avrebbe mai voluto lavorare. Da più di un anno non è più una lavoratrice precaria ed ha deciso che a Milano certo non ci morirà. Nonostante i 26 anni suonati è ancora in attesa di capire che fare della sua vita.

Monica Demma
  • Crisi, crisi e crisi

    C’è crisi, lo ascolti ai TG a tutte le ore, lo leggi sui giornali, lo leggi sui blog; su facebook e lo ascolti alla radio. A dire il vero adesso, grazie ad Emma e a Sanremo lo cantano anche le bambine

    Insomma una tragedia.

    Dopo l’annuncio della non apertura dell’Addaura Reef, a tenerci con il fiato sospeso è stato il caso “La Cuba”; l’ultima serata, il popolo della notte panormita disorientato da questo fulmine a ciel sereno; attoniti ripetavamo a noi stessi: «No, La Cuba NO!!!»… La notte più lunga della nostra vita, e poi… Niente un Bluff! Per fortuna, oserei dire. È già abbastanza doloroso leggere di tutti coloro che quest’estate non sapranno dove andare senza l’Addaura Reef, un vero peccato un’ingiustizia alla palermitana. Qualcuno un pensiero lo rivolge a quei 25 o poco più, dipendenti (stagionali) che resteranno senza lavoro.. Con l’occasione vorrei ricordare anche i dipendenti di Grande Migliore, di Brico, di Bellotti e via dicendo. Ora che ci penso però, di loro su Facebook non ho letto nulla, così come non ho letto neanche una parola sulla chiusura di Palazzo Riso.

    Crisi, crisi è colpa della crisi; una crisi mai vista dal secondo dopo guerra. Continua »

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  • Inciviltà

    “Palermo assediata dal rumore livelli record da città industriale”, molti di voi lo avranno letto, è il titolo di un articolo pubblicato su Repubblica.it. Per coloro non avessero letto l’articolo suddetto o non ne abbiano avuta notizia, vi riassumo brevemente cosa accade: secondo l’Arpa Sicilia (Agenzia Regionale Protezione Ambiente), Palermo ha raggiunto livelli d’inquinamento acustico analoghi a quelli delle città industriali.

    Inutile dire che Palermo tutto è meno che una città industriale, quindi che tale inquinamento sia dato quasi esclusivamente dal traffico o per meglio dire, dall’uso smodato e sconsiderato che il palermitano fa del clacson, è davvero molto triste.

    Nell’articolo in questione, è menzionato corso Vittorio Emanuele come detentore del primato, pare, infatti, che nel tratto in prossimità del semaforo dei Quattro Canti, i livelli d’inquinamento acustico siano dieci volte superiori al limite previsto dalla legge. Non crediate che sia finita lì, in molte zone la situazione non è tanto diversa, ma noi palermitani lo sappiamo bene no? Continua »

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  • Mancato passaggio pedonale

    Torno a scrivere di un argomento a me caro: la mancanza di senso civico dell’automobilista palermitano medio.

    Spesso mi sono trovata a disquisire con una mia cara amica, sulla difficoltà che incontra un pedone nell’attraversare strade e viali palermitani ove non è presente un semaforo che regola la circolazione.

    Simona, questo il nome della mia amica, si trova spesso a dover litigare con chi, se pur in presenza di strisce pedonali, le cede il passo guardandola con quell’aria di superiorità ed alza la mano quasi a darle il permesso di passare. Sì, l’automobilista fa una concessione al pedone e non a caso spesso quest’ultimo ha l’abitudine di ringraziare. Perché? Continua »

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  • C’è crisi e io torno a casa

    C’è crisi, non si parla di altro.. In tv, sui giornali, sui blog, nelle sale d’attesa dei medici curanti, nelle portinerie, negli interni dei palazzi da finestra e finestra, dal fruttivendolo od ortofrutta che dir si voglia!

    Ci lamentiamo di tutto e tutti, ce la prendiamo con Cammarata, con Prodi, con Berlusconi e pure con il Papa.

    Ogni giorno ne leggiamo o sentiamo una nuova. Tizio chiude, Caio è stato licenziato, Sempronio non riceve lo stipendio da due mesi… Un attimo… Ma dov’è la novità? Alla veneranda età di ventisette anni queste storie le ho già sentite! È proprio vero, la storia si ripete! E così sia.. Toccheremo il fondo e risaliremo la china.

    No? Ci siamo andati vicini tante volte… Questa pare sia la volta giusta. Tanto allarmismo perché? La situazione è critica ma sarà che tanta agitazione è data dal fatto che questa volta la “crisi” non tocca solo la povera gente o il ceto medio? Chi lo sa.

    Il ceto medio. Continua »

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  • L’automobilista palermitano

    Sono tornata a Palermo da una settimana, in verità i miei hanno avuto la brillante idea di trasferirsi in provincia quindi non vivo proprio in città anche se vi mantengo orgogliosamente la residenza.

    Avendo ancora amici e parenti dislocati in diversi punti della città, sono stata costretta a rituffarmi nel traffico palermitano. Sembra una barzelletta che in agosto in città si rimanga bloccati in mezzo al traffico ma accade. Ieri sono rimasta 30 minuti ferma dietro un bus per via delle famose macchine in doppia fila.

    Ho avuto modo di riflettere, adesso ho capito perché quando utilizzo a Milano l’espressione “ci vuole un fegato d’acciaio” mi guardano perplessi. Noi siamo abituati a questa espressione, magari ce l’abbiamo anche, il fegato più sviluppato rispetto ad altre popolazioni.

    Tra il traffico palermitano e il traffico milanese non c’è storia. A Milano i pendolari che entrano in città in auto sono attrezzatissimi, libri, discografie intere e perfino automobili dotate di schermi lcd. La prima volta che ho notato questa cosa ho pensato tra me e me : “il solito tascio”. Quando però sono rimasta bloccata in tangenziale per due ore e mezza semplicemente perché ho beccato l’ora di punta, tutto mi è stato più chiaro. Continua »

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  • Lamentati e stai bene o stai bene e lamentati

    Moni’, tu ha’ capiri ca rici ‘u proverbio: lamentati e stai bene”. Tu lassali iri su’ palirmitani”. Da che ne ho memoria, questa frase mio Nonno credo me l’abbia rivolta centinaia di volte. Mio nonno è palermitano, nato e cresciuto nel quartiere di Vergine Maria nel lontano 1930. Come tutti gli uomini che hanno avuto la sventura, di vivere la guerra non proprio da bambini, è una persona pragmatica e concreta (un uomo straordinario concedetemi il fuori tema).
    Sin da bambina, quando in casa mia si discuteva allegramente e non, per questioni effimere, puntualmente lui concludeva con il solito “siti palirmitani c’è picca ‘i fari” oppure “‘u viziu r’u palirmitanu”, io ridevo e dicevo: “Nonno, ma anche tu sei palermitano!”. Non è difficile rievocare l’immagine di lui che mi guarda, sbuffa annuisce con gli occhi chiusi e quasi sofferente risponde : “Eh Moni’ lo so, ma tu lassali iri che è meglio e poi io sono di Vergine Maria”. Continua »

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  • Affittasi monumenti

    Sembra quasi uno sketch di Ficarra e Picone ma non lo è. Il merito di questa brillante idea infatti, è da attribuire al nostro assessore ai Beni culturali Antonello Antinoro, il quale ha avanzato la proposta di privatizzare la Valle dei Templi di Agrigento. Cosa vuol dire privatizzare? Semplice, si pensa ad un affitto trentennale, in questo caso della Valle dei Templi, dietro pagamento di un vero e proprio canone di locazione.

    Antinoro ha dichiarato che si potrebbe anche ipotizzare qualcosa del tipo: io ti cedo i templi e tu mi risistemi la strada provinciale che da Palermo porta ad Agrigento. Beh non c’è da meravigliarsi, se i comici fanno “politica spiccia”, perché non dovrebbe accadere il contrario?

    A questo, a parer mio, strampalato progetto, l’assessore ci sta lavorando seriamente, aiutato per altro da Adele Mormino, sovraintendente dei beni culturali di Palermo, nonché capo di gabinetto dello stesso Antinoro. Pare infatti, che verrà presto proposta alla giunta Lombardo, una relazione contenente una lista di cosuccie da piazzare. Indiscrezioni parlano di teatro antico di Taormina, Selinunte o la Cappella Palatina che, pare sia ben quotata visto che è stata appena restaurata. Continua »

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