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e-mail: giovanni_capizzi@hotmail.com

Biografia: Mi chiamo Giovanni, sono un ragazzo gay di 32 anni, che in prima linea partecipa insieme al gruppo Ali d'aquila (gay e lebiche credenti) di Palermo all'organizzazione della Veglia di preghiera vittime dell'omofobia e transfobia giovedì 17 Maggio alle ore 21 presso la Chiesa san Gabriele Arcangelo (zona Villa Serena) realizzando io stesso il video che in questi giorni è attivo su YouTube.
Dopo un lungo percorso il mio, oggi vivo la mia sessualità davvero serena sia nell'ambito familiare che lavorativo. Ma non sempre è così, purtroppo le discriminazioni sono davvero tante, ed anch'io sono stato vittima di ingiure omofobiche con scritte sui muri non sicuramente felici.
Il mio coming out avviene circa quattro anni fa, dopo un lungo travaglio interiore, fingendo con chiunque. Poi è arrivato il momento di mostrarsi per quello che si è visto che ero entrato in un periodo di forte depressione e chiusura col mondo esterno. Il solco più grande di certo è la famiglia, quando si è accettati poi riesci a vivere serenemente anche fuori il contesto.
Credo di essere un ragazzo molto fortunato, perché hanno evidenziato in me il Giovanni lavoratore, che vive di emozioni sensibile e che è attivo nel sociale da dieci anni, me anche come attore visto che sono nella compagnia teatrale Pino Chinnici da dodici anni, una persona che va oltre i propri gusti sessuali, ma so di molti ragazzi che ancora oggi vivono nell'ombra, ecco perché ho preso davvero a cuore la causa della veglia del 17 Maggio, perché ci sono molti ragazzi che nell'ambito familiare vengono ripudiati, derisi, e con maltrattamenti per lo più psicologici.
A volte mi è strano, quando guardo il mio passato, e percepire che vivevo una vita non mia, una doppia vita.. Poi la conoscenza e le storie con persone giuste mi hanno fatto crescere ed aprirmi, fino alla mia partecipazione al gaypride tanto quanto conoscere mamme dell'Associazione AGEDO (associazione di genitori di figli omosessuali), ritrovarmi accettato anche dalla "chiesa" con una guida come Padre Scordato e quindi il gruppo Ali d'Aquila. Non pensavo neanche di ritrovarmi davanti al vescovo ausiliare Mons. Cuttitta per concordare la veglia per le vittime dell'omofobia, sapendo del divieto dell'anno precedente...la mia forse una storia come tante altre, forse Palermo non è Londra o Berlino, ma cresce piano piano e si libera di preconcetti e pregiudizi.

Giovanni Capizzi
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