Fascisti, oggi

(foto di Grazia Bucca)
Scontri stamattina davanti alla sede della Regione. Quello che sferra il calcio a un Carabiniere per me è ciò che può dirsi fascismo oggi.

(foto di Grazia Bucca)
Scontri stamattina davanti alla sede della Regione. Quello che sferra il calcio a un Carabiniere per me è ciò che può dirsi fascismo oggi.
Rimane alta la tensione per la Gesip, azienda partecipata del Comune di Palermo in difficoltà finanziarie. Ieri i manifestanti hanno aggredito il liquidatore Giovanni La Bianca in via Maggiore Toselli dove era in corso un incontro con i sindacati. La Bianca è stato fatto allontanare dalla Polizia.
Il sindaco Leoluca Orlando ha chiesto aiuto al neo presidente della Regione Rosario Crocetta che ha dato disponibilità per convocare per la prossima settimana un tavolo per affrontare la questione della cassa integrazione.
Il buongiorno si vede dal mattino e non dovremo quindi attendere molto per sapere se agli intenti “rivoluzionari” del presidente Crocetta così come alla novità del M5S, primo partito dell’ARS, seguiranno fatti coerenti con i buoni propositi di entrambi. In politica servono sia il buon governo che una sana opposizione, ma la politica da sola non basta per rivoluzionare una terra come la Sicilia senza la convergenza del lavoro costruttivo di altri attori come l’impresa, la ricerca e le libere associazioni che introducono nel tessuto sociale le idee e i contenuti culturali propizi ad ogni duraturo cambiamento.
Voglio raccontare due fatti di attualità siciliana, tratti dal mondo dell’impresa e della politica, per avanzare una proposta originale e funzionale a quel cambiamento che ci auguriamo tutti con grande speranza. Continua »
0:59: il liveblog dello spoglio delle elezioni regionali chiude qui dopo più di 17 ore dalla sua apertura. Gli aggiornamenti continueranno con post ordinari. Il 29 ottobre il blog ha avuto più di 19000 visitatori che hanno visualizzato quasi 45000 pagine anche grazie a un link in homepage su L’Huffington Post. Grazie a tutti voi e, in particolar modo, a Tony Siino che ha effettuato la maggior parte degli aggiornamenti avvalendosi anche della collaborazione di Walter Giannò e di Alessandra Rossi, a Michael Tabolsky (Thymely) per il supporto tecnico, ai comitati elettorali di Giancarlo Cancelleri, Rosario Crocetta, Gianfranco Miccichè e Nello Musumeci che ci hanno supportato con informazioni e chiarimenti e a tutti coloro che colpevolmente dimentichiamo e che ci hanno inviato informazioni con tutti i mezzi possibili. Grazie!
00:42: i seggi vengono così ripartiti: 15 al MoVimento 5 stelle, 14 al Partito Democratico, 12 a Il Popolo della Libertà, 11 all’Unione di Centro, 10 al Partito dei Siciliani – Mpa, 5 a Movimento politico Crocetta presidente e Grande Sud, 4 a Cantiere Popolare e Nello Musumeci presidente. I restanti seggi andranno al listino del presidente e al primo sfidante. Crocetta potrà contare su 39 deputati. Tutti i dati.
00:42: 5308 sezioni su 5308 (dato definitivo). Rosario Crocetta è il nuovo presidente della Regione Siciliana con il 30,48% dei voti. Musumeci ha ottenuto il 25,73%, Cancelleri il 18,18%, Miccichè il 15,42%, Marano il 6,06%.
00:35: un’analisi dei candidati sui social media di Vincenzo Cosenza per Blogmeter.

00:16: 5307 sezioni su 5308. In vantaggio Crocetta con il 30,48%, Musumeci ha il 25,73%, Cancelleri il 18,18%, Miccichè il 15,41%, Marano il 6,06%. La sezione mancante è a Catania.
23:49: 5227 sezioni su 5308. In vantaggio Crocetta con il 30,48%, Musumeci ha il 25,8%, Cancelleri il 18,17%, Miccichè il 15,4%, Marano il 6,04%.
23:25: 5218 sezioni su 5308. In vantaggio Crocetta con il 30,45%, Musumeci ha il 25,8%, Cancelleri il 18,17%, Miccichè il 15,41%, Marano il 6,05%.
22:41: 5038 sezioni su 5308. In vantaggio Crocetta con il 30,56%, Musumeci ha il 25,61%, Cancelleri il 18,18%, Miccichè il 15,38%, Marano il 6,1%.
21:21: 4754 sezioni su 5308. In vantaggio Crocetta con il 30,78%, Musumeci ha il 25,49%, Cancelleri il 17,99%, Miccichè il 15,5%, Marano il 5,99%.
21:15: 4749 sezioni su 5308. In vantaggio Crocetta con il 30,79%, Musumeci ha il 25,5%, Cancelleri il 17,99%, Miccichè il 15,48%, Marano il 5,99%.
20:58: 600 sezioni su 600 a Palermo (dato finale). Primo Cancelleri con il 24,11%, Crocetta ha ottenuto il 23,86%, Musumeci il 22,39%, Miccichè il 15,21% e la Marano il 10,81%. Voti di lista. Voti dei singoli candidati.
Sono stati appena pubblicati dal sito palermitano Palermo Report (elaborazioni di Ugo Piazza) i primi exit poll relativi al voto in Sicilia. I dati riguardano la sola città di Palermo e un campione di circa 1300 elettori intervistati all’uscita dai 600 seggi del capoluogo.
Il candidato con più chance di vittoria sarebbe Giancarlo Cancelleri con il 27,46%, seguito da Nello Musumeci con il 23,35%, da Rosario Crocetta con il 21,40%, da Gianfranco Miccichè con il 14,24% e da Giovanna Marano con il 9,76%.
Il primo partito sarebbe il Movimento 5 stelle con il 26,42% seguito dal Partito Democratico Crocetta Presidente (10,79%), da Il Popolo della Libertà (10,55%), da Grande Sud Miccichè (8,63%) da Cantiere Popolare (8,48%) e dalla lista Claudio Fava Presidente (6,31%).
Il dato ha un margine dichiarato del 3%.
Alle scorse comunali di Palermo (primarie e amministrative) il dato degli exit poll di Palermo Report si è discostato di pochi punti dal risultato finale.
(in collaborazione con L’Huffington Post)
Oggi dalle 8:00 e fino alle 22:00 4426754 siciliani (2284380, donne e 2142374 uomini) potranno votare per il rinnovo dell’Assemblea Regionale Siciliana e per la presidenza della Regione Siciliana. Si voterà in 5307 sezioni in 390 comuni. Lo scrutinio si aprirà domattina alle 8:00.
La scheda di votazione è unica e l’elettore dispone di due voti, uno per la scelta della lista regionale, il cui capolista è candidato alla carica di presidente della Regione, l’altro per la scelta della lista provinciale; nell’ambito della lista provinciale prescelta, l’elettore può altresì esprimere la preferenza per uno dei candidati alla carica di deputato regionale compreso nella lista medesima.
Nel 2008 l’affluenza fu del 66,68% ma si votava in due giorni e contestualmente alle politiche. Nel 2006 l’affluenza fu del 59,16%.
Tutti i candidati: listini e liste.
Rosalio seguirà lo spoglio delle elezioni regionali dalle ore 8:00 di domani con foto, video e dati in tempo reale dalle sezioni, dai comitati, dalla Regione e dal web.
AGGIORNAMENTO n.1: alle 12:00 l’affluenza era all’11,31%.
AGGIORNAMENTO n.2: alle 19:00 l’affluenza era al 37,66%.

Seguiremo lo spoglio delle elezioni regionali dalle ore 8:00 di domani con foto, video e dati in tempo reale dalle sezioni, dai comitati, dalla Regione e dal web.
Sarà possibile seguire lo spoglio sul sito dell’Assessorato Regionale delle Autonomie locali e della Funzione pubblica: Speciale spoglio elezioni regionali.
Ulteriori dati sul sito del Ministero dell’Interno.
L’hashtag per twitter è #elesicilia.
Consigliamo inoltre lo streaming dello speciale amministrative di Radio Time.
Comunque la si pensi, Grillo ha rivoluzionato pacificamente il modo di fare politica in Italia incentrando la comunicazione e l’organizzazione in rete del suo movimento e raccogliendo, low cost, un notevole consenso.
Nel prossimo test siciliano, il M5S “rischia” seriamente di diventare il primo partito e, forse, di esprimere pure il presidente, smentendo così clamorosamente la tesi craxiana dell’ “incomprimibile costo della politica” che di fatto legittimava il finanziamento illecito dei partiti. Il costo della politica è quindi comprimibile e, come direbbe Grillo, poiché la politica si è ridotta ai soldi, bisogna togliere i soldi dalla politica per ridar spazio alle passioni civili. Continua »
Gianfranco Miccichè è il candidato alla presidenza della Regione più seguito su twitter con 3761 follower. Seguono a distanza Nello Musumeci con 1630 follower, Rosario Crocetta con 1568 follower e Giancarlo Cancelleri con 1542 follower.


È botta e risposta tra Il Popolo della Libertà e Grande Sud a pochi giorni dalle elezioni regionali del prossimo 28 ottobre e tira in ballo il cibo di strada siciliano con crocchè e panelle.
Ieri sul sito del PdL di Palermo era stato pubblicato un manifesto che faceva riferimento a “crocchè” come unione di Crocetta e Miccichè, a significare una vicinanza dei due candidati a dire del PdL al servizio dell’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo.
Nel pomeriggio Grande Sud ha risposto con “panello”, un gioco di parole simile con una panella con il sole delle Alpi a significare una vicinanza di Nello Musumeci con la Lega, indicata come alleata del PdL.
Le parodie e le rielaborazioni dei manifesti proseguono in Rete e nei giorni scorsi è stato individuato Miccichetor, un sito con il manifesto di Gianfranco Miccichè rielaborato in diversi modi.
Presumo che in ogni città d’Italia ci sia l’abitudine di appioppare soprannomi, nomignoli anche spregiativi, ma la Sicilia vanta una fantasia sconfinata nell’applicazione di quello che da noi non è un semplice soprannome. Intanto ha una denominazione ben precisa: ’nciuria. Ingiuria, con una connotazione non esattamente positiva. In secondo luogo, si trasmette di padre in figlio, quindi può attraversare generazioni e poi, ho scoperto, che non è esclusivo appannaggio dei paesi, ma vige anche in certi quartieri di Palermo. Mi sono chiesta quale fosse l’esigenza di nominare degli individui con nomi diversi da quelli propri. Forse per evitare omonimie tra membri della stessa famiglia. I greci lo facevano perché il cognome non esisteva e di solito erano epiteti esornativi, come quelli dei poemi omerici, sottolineavano cioè qualità positive (tipo Achille pie’ veloce o l’aurora dalle dita di rosa). Nella letteratura italiana, le novelle e i romanzi di Verga sono pieni di ‘nciurie. Da “I Malavoglia” alla “lupa”. Nei paesi della Sicilia, (anche la mafia li usa Bernardo Provenzano era noto come Binnu – diminuitivo di Bernardo – ‘u tratturi. Un nostro noto politico era soprannominato Totò vasa vasa, perché baciava tutti, due volte sulle guance) spesso le ‘nciurie hanno a che fare con i mestieri svolti da chi li “indossa” (zappuni, liccasarda, scorciascecchi, ruccheddu) oppure prendono in giro certe abitudini del soggetto in questione; esiste (sarà ancora vivo?) un Giovanni fadetta, detto così perché aveva l’abitudine di portare i pantaloni sciarriati con le scarpe, tanto che sembrava indossasse un vestito (fadetta appunto) poi c’è don Pino ‘ntontulo (non particolarmente dotato di acume) e conosco molti che hanno l’aria non esattamente furbissima chiamati lampamusca o ammuccalapuni. I miei nonni paterno e materno avevano rispettivamente come ‘nciurie Bittuni e Ballanu. Origine e significato misteriosi, nessuno della mia famiglia ne sa niente. Ho capito solo che io sarei Maria Bittuni. Originale quanto meno. Ma tralasciando la piega scientifico-filologica che sta prendendo quest’analisi, è sulle ‘nciurie palermitane che vorrei soffermarmi. Hanno come caratteristica la denigrazione di un difetto fisico. Continua »
I sondaggi finora diffusi sulle elezioni regionali del prossimo 28 ottobre hanno innescato diverse polemiche sulla credibilità degli stessi. Partiti e candidati hanno commissionato proprie rilevazioni. Dalle indiscrezioni che abbiamo ricevuto sembrerebbe, ma la fonte è confermata, che nei prossimi giorni il Partito Democratico pubblicherà dei dati sulle intenzioni di voto. Secondo quanto emerge la corsa alla presidenza sarebbe apertissima.
I primi tre candidati sarebbero nell’ordine Rosario Crocetta con il 28,7%, Nello Musumeci con il 27,9% e Gianfranco Miccichè con il 26,6%, circa dieci punti percentuali in più rispetto alle rilevazioni degli istituti di ricerca finora diffuse. Continua »
Sergio Friscia ha realizzato una nuova parodia di Gangnam style cantata dal contadino Calogero d’Agrigento alle prese con la pioggia e la ricerca di una delle sue mucche fuggite per colpa del cattivo tempo…
Scarica Gnam gnam style.
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Il mondo è bello perché vario: ciò che per molti rappresenta uno spreco di risorse pubbliche per altri (quelli con le giuste relazioni politiche) può rappresentare invece una fonte di reddito e ciò che provoca in tanti reazioni indignate, in altrettanti o forse più, magari in modo inconfessabile, genera più che altro…invidia.
Se non riconsideriamo gli incentivi reali della politica per come agiscono e non per come dovrebbero agire in un mondo perfetto, non sarà facile moralizzare la vita pubblica italiana e gli scandali di cui veniamo a conoscenza ogni giorno non invertiranno mai il loro trend.
Il punto è che la classe politica italiana viene incentivata troppo attraverso compensi in denaro, in natura, status symbol e tanti benefit e privilegi autoassegnati e consolidati, tanto da fare concorrenza sleale alla legittima ricerca di quell’ascesa economica e sociale che normalmente si dovrebbe ricercare attraverso il lavoro, le professioni e l’impresa. Continua »

In extremis prima del divieto per la cartellonistica sono apparsi alcuni 6×3 del candidato (finto) Franco Mangia schierato nella lista 5 kili a sostegno del presidente Barabba. Al grido di «…ma quale pilu…vuliemu a pila!!» potrebbe mietere grandi consensi (ma non essere eletto) proprio per l’onestà dei suoi obiettivi: villa a sua moglie, SUV a suo figlio e cabina a Mondello a sua suocera… Dietro al cartellone ci sono i comici Matranga e Minafò, già protagonisti di una indimenticabile parodia di Massimo Costa alle comunali.
Eccolo in azione in video.
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