Ed alla fine giunse il momento che le parole diventarono fatti. Il giorno che diventò presidente della Regione, Rosario Crocetta, proprio un anno fa, aveva immaginato contrasti e difficoltà, alti e bassi, disordini ed insicurezze. Aveva messo in conto tradimenti e delusioni, forse persino di sbagliare, cosa non del tutto scontata per la sua concezione, di sé, adeguatamente piena.
Aveva immaginato la diffidenza di certi mondi e messo in conto la prudenza da usare verso altri.
Sapeva che non avrebbe rischiato dalla sua postazione un destino di indifferenza e neanche di disattenzione. Anzi la consapevolezza del riguardo che il siciliano riserva al potente, deve averlo persino messo in agitazione. Almeno per un minuto.
Ieri che all ‘Ars, si è discussa la mozione di sfiducia nei suoi confronti, tutto questo è diventato un numero, la sintesi più chiara e neutra che ci possa essere. Continua »
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