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venerdì 26 apr

Archivio del 28 Novembre 2006

  • I Ds potrebbero saltare le primarie

    Ninni Terminelli, segretario dei Democratici di Sinistra di Palermo, non esclude la possibilità di presentare un loro candidato a sindaco saltando le primarie. La dichiarazione segue l’indisponibilità comunicata ieri da Alessandra Siragusa a essere la loro candidata.

    Domani pomeriggio Rifondazione Comunista – Sinistra Europea ufficializzerà il nome di Giusto Catania.

    Palermo
  • Del cibo di strada palermitano

    Del cibo di strada palermitano, dell’urgenza di possederlo, consumarlo, gesto atavico e rituale, troppo se ne è dedotto e da penne migliori di me, con dietrologie più sottili e filosofiche, e altro inchiostro verrà versato, in tal proposito, ne sono certa: perché a quel cibo lì, con odori che invadono vicoli e vicoletti, irresistibili canti di sirena per il palato, non si resta indifferenti, a meno che non si venga tratti in salvo (come per la cera nelle orecchie di Ulisse) da un raffreddore capace di anestetizzare in toto l’olfatto. Sospetto che il cibo di strada e il cibo in genere, a Palermo, venga usato come forma di obnubilamento mentale. Nessuno ha pensato che per mantenere in scacco un’intera città e piegarla al proprio volere, invece di pistole, coltelli, razionamento dell’acqua e taglieggiamenti, sarebbe bastato mettere a cuocere un’enorme pignata di pasta con le sarde, immensa, che con i suoi fumi annebbiasse i vetri delle finestre e tenesse in perenne ostaggio i nasi dei cittadini, con minor spreco di violenza, e massimo sperpero di passolina, pinoli e finocchietto. La tirannia del cibo panormita, purtroppo o per fortuna, si mantiene più discreta, è una distrazione alla portata di chiunque. È una forma di bricolage, un hobby, acuisce l’ingegno, suggerisce varianti che moltiplicano in maniera esponenziale i contenuti calorici e prospettano incontrovertibili effetti anestetici e analgesici. Come si possono articolare pensieri logici dopo aver assaporato, masticato e poi ridotto in bolo un panino e mezzo con la meusa, per giunta maritata? Quale ingegneria di alta culinaria si cela dietro una frittata con la variante (aggravante per colesterolo e trigliceridi) della muddica atturrata? Chi ha fatto questa scoperta? Chi l’ha applicata? Immagino un genio, al pari di Michelangelo, Mozart, Leonardo, magari un enfant prodige dodicenne che si è prodotto ai fornelli per mesi al fine di progettare la caponata perfetta, regolare il punto di cottura delle stigghiola, scoprire l’ingrediente finale delle arancine. Mi chiedo non senza polemiche, come mai colui che per primo ha scoperto l’abbinamento sarde, pangrattato, foglie d’alloro e fettine d’arancia (leggasi sarde a beccafico) non sia stato insignito del premio Nobel per la chimica. Assaggiare e offrire rosticceria mignon non calma gli animi al pari di scambiarsi un calumet della pace? Se tutti si offrissero scambievolmente panini con le panelle e qualche crocché (anche piccoli, per non ostruirsi troppo le arterie) non ci sarebbe forse più pace nel mondo?

    Palermo
  • Spinno di pasta con le sarde & co. a Roma

    Nella prima puntata della mia collaborazione con www.rosalio.it conclusi il mio intervento parlando della difficoltà di trovare aromi, condimenti e ingredienti che per noi siciliani sono indispensabili, soprattutto se si ama la buona cucina. È anche vero che ciò di cui parlo presuppone una dose di esperienza consolidata nel saper preparare i piatti tipici della nostra tradizione palermitana. Mettiamo in chiaro subito un aspetto, io non so cucinare nulla, beh a parte la classica pasta col tonno, piatto risolutore di tante serate settimanali e pranzi festivi durante la mia breve vita da single… Per fortuna ho una moglie eccezionale (non lo dico solo perché potrebbe leggere quest’articolo), ma perché lo è davvero. Questa signora che ha avuto la sventura di sposarmi, cucina meravigliosamente, soprattutto quando è in vena, altrimenti “addubamo” (un modo come un altro per definire l’apertura di scatolette o l’utilizzo di cibo già pronto). Torniamo seri e parliamo di cucina. E sì perché da palermitana doc, quale è lei, ama cucinare i piatti della tradizione, talvolta un pò rivisitati anche per certe scelte personali o presunte intolleranze. Fra poco arriva il mese più temuto da chi vorrebbe restare in linea, ma amato dai siciliani veraci che amano “appanzarsi” (aumentare il girovita e quindi andare alla ricerca di capi d’abbigliamento di taglia XXL) tra una giocata a carte in famiglia e una tra amici. Giocate accompagnate spesso dal dolce scricchiolio dello “scacciu” (mix di noci, mandorle, nocciole e noccioline americane). Ovviamente ci riferiamo al mese di dicembre, e quindi cosa si cucina a Palermo? Tracciamo un percorso gastronomico seguendo il calendario. Continua »

    Un palermitano a Roma
  • Il rumore del silenzio

    In principio sembra un lamento. Il buio fuori è ancora intenso, e sullo sfondo c’è solo il rumore del mare. Le voci sono lievi, cosi come il brusio dei passi sulla ghiaia che li porterà presto davanti al mare.
    Il lamento si trasforma dolcemente in canto, propizio per coloro che stanno per affrontare l’ennesima avventura in mare. Li aspettano ore solitarie, speranze incompiute, tormentosi pensieri.
    Sono i pescatori. I più poveri tra i poveri. Coloro che si affidano al caso, alla fortuna, per dare un senso alle loro vite. A casa lasciano occhi mesti, con dentro una piccola luce di speranza. In mare incontrano il silenzio e dovranno farselo amico, perché le ore passeranno in sua compagnia.
    Ogni giorno. Ogni misero giorno. Migliaia di loro si avventurano con le loro canoe, scolpite nei grossi tronchi di acacia, lavorate e vulcanizzate a mano, con la pece ed il sudore. Piccole imbarcazioni instabili per affrontare il più bizzarro dei mari tropicali: il Mar del Caribe. Continua »

    Ospiti
  • “Palermo felicissima (o quasi…)” al Country

    Oggi alle 19:00 verrà presentato al Country Time Club (via dell’Olimpo, 5) il nuovo libro di Gaetano Basile Palermo felicissima (o quasi…). Il libro racchiude un lungo dialogo immaginario con la città e i cittadini che tocca temi come il traffico, il mare sporco e il mare pulito, i convenevoli, i valori che c’erano, quelli che rimangono e quelli che sono cambiati, i sapori e i profumi di cucina.

    Gaetano Basile - “Palermo felicissima (o quasi...)”

    Palermo
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