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venerdì 19 apr
  • Madamadore’

    Madamadore'

    È iniziato ieri il Festival Madamadore’ che propone una serie di manifestazioni in occasione della festa delle donne. Negli otto giorni, verranno affrontate diverse tematiche che riguardano l’universo femminile.

    Il festival si pone come obiettivo una riflessione lunga otto giorni su argomenti che spaziano dalla carriera alla famiglia, dalla salute al benessere, dalle varie forme di attività artistiche all’integrazione delle donne straniere. Diverse voci si confronteranno in dibattiti, opinioni, proposte e giornate di lavoro.

    Tra i tanti invitati figurano i nomi di Stefania Prestigiacomo, Iva Zanicchi, Milva, Maria Concetta Bonomolo, Josè Rallo, Barbara Cittadini, Emma Dante, Martina Corgnati, Anna Maria Mammoliti e molti altri. Ospiti della manifestazione inoltre saranno importanti associazioni come Amnesty International, l’UDI, l’Arcidonna, Donne contro la mafia, l’Arcilesbica e la Federcasalinghe.

    Durante il festival verranno organizzate delle serate danzanti, che culmineranno con la serata dell’8 marzo denominata Notterosa che vedrà la partecipazione di diversi personaggi dello spettacolo.

    Il programma è disponibile qui.

    Per informazioni e dettagli è possibile contattare l’agenzia Proeventi per telefono (091 6117859) o per e-mail.

    Palermo
  • 3 commenti a “Madamadore’”

    1. Vorrei sottolineare il fatto che questo è un vecchio programma e che alcuni personaggi e associazioni non potranno essere presenti.
      Oggi si è svolto il convegno “Creatività al femminile” con Milva, Emma Dante, Beatrice Monroy, Claudia Cincotta, Elena Saviano, Martina Corgnati e Angela Diana di Francesca.Domani invece la giornata sarà dedicata all’imprenditoria femminile con il conveno “Donne in doppio petto” seguiranno i convegni fino al 6 e le serata del 4, 7 e la serata finale dell’8.
      Durante i convegni e le serate si potranno ritirare diversi tipi di omaggi: check-up medici,pass per le palestre,trattamenti estetici, steges di danza, edute di yoga ed altro..

    2. L’8 marzo arriva puntuale…la “festa della donna” e i rametti di mimosa, venduti a prezzi di mercato convenientissimi per i rivenditori, vengono regalati dagli uomini alle donne non come segno di rispetto e gratitudine ma come dono al femminile, come un profumo, un paio di calze, etc.
      Quanti ricordano però che questo giorno ha un’origine drammatica…..
      Nel 1908, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono chiedendo migliori condizioni di lavoro. Lo sciopero durò alcuni giorni, finché l’8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte dell’opificio e imprigionò le scioperanti nella fabbrica alla quale venne appiccato il fuoco. Le 129 operaie morirono.
      Rosa Luxemburg propose, in ricordo della tragedia, la data dell’8 marzo come giornata di lotta internazionale.
      L’8 marzo vuole, dunque, essere una festa per tutte le donne che hanno subito per secoli soprusi e violenze da parte degli uomini, per tutte le donne che continuano a subire e non riescono a far sentire la propria voce…
      Questa festa dovrebbe ritornare ad essere un giorno legato alla protesta, rappresentare una giornata in cui dibattere dei problemi che affliggono le donne: le violenze sessuali, le discriminazioni nel mondo del lavoro, la disuguaglianza nell’universo femminile, le tragedie che le donne vivono in tutto il sud del mondo e non solo le problematiche rosa dei paesi occidentali che detengono gli strumenti di potere economico. Insomma, dovrebbe essere un momento di riflessione sulla posizione della donna nella società, la differenza dei ruoli nei vari segmenti sociali…non la festa dei fiorai e delle discoteche…come accade qui a Palermo…un festival….

    3. Durante il festival si è discusso di tutte le tematiche da te citate: violenza sulle donne (con Amnesty), pari opportunità, imprenditoria, immigrazione, salute (tra l’altro sono stati omaggiati ben 30 check-up senologici e ginecologici, volontariato ecc. Quindi la festa delle donna non solo come festa dei fiori e divertimento ma un momento di riflessione, nel quale ricordare anche le 129 operai morte nel rogo.

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