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martedì 19 mar
  • Suca!

    Schhiuuk, schhiuuk.
    Eccomi qui a sucare babbaluci in attesa di Italia-Francia, partita dell’europeo 2008, ma quanta gente c’è? Sembra che il consumo di babbaluci incrementi notevolmente nelle vigilie delle partite, i babbaluci quindi alternativa estiva allo scaccio? No mi risponde il venditore, “a babbalucia” con o senza partite è ancora un’istituzione per buona parte della città, anzi per noi venditori di babbalucia pronta (bollita e condita) negli ultimi anni c’è stato un incremento notevole nelle vendite, perché?, ma siggnòmio senz’offesa, ‘i fimmini r’avannu su’ lagnusi e i mariti…chiossa’ r’i mugghieri, ma lei ‘a viri cchiù una pignata n’tò balcuni, c’u sali a giru, sutta ‘u suli, pi’ fari niesciri ‘i cuorna ri fuora? No? E allura,….oh peccarità, cuorna ri fuora nnì niescinu chiossa’ di prima….ma….ch’i balcuna chiusi.
    Schhiuuk, schhiuuk.
    Suco, suco e medito alle sue parole, poi alzo gli occhi ad ammirare la chiesa di fronte restaurata mentre lo scirocco incanalandosi nei vicoli stretti si trasforma in brezza fresca e profumata; profuma di pomodoro appena passato, di basilico, d’umanità.
    Schhiuuk, schhiuuk.
    Suco, suco e “mummiu”, quattro farlocche di unmetrottanta, bianche, candide, con quei vestitini che cadono morbidi sui fianchi, corti a far vedere le cosce…lisce da far incazzare le rosaliane e i loro scippapeli, magre che…niente prova costume.
    Schhiuuk, schhiuuk.
    Suco, suco e gusto, ma se ci penso, se non lo faccio istintivamente e guardo prima di sucare…minchia ma..barbari siamo, ci mangiamo i vermi? E belli grossi pure, vabbe’ io non guardo e…suco.
    Schhiuuk, schhiuuk.
    Suco, suco e leggo, la fretta di solito mi fa guardare e non vedere, ma adesso lascio fuggire l’occhio a posarsi come un’ape sul fiore, leggo perché qualcosa è scritto tutt’attorno a noi, “QUELLO CHE TU AUGURI A ME DIO LO RENDE A TE” recita la piastrella sopra la bilancia, “LA TUA INVIDIA È LA MIA FORTUNA” dice l’adesivo sul furgoncino del bombolaro, “ALLE CURVE CI PENSA DIO CHE ALLE DONNE CI PENSO IO” è dipinto a mano di “fino” sulla lapa e fa sfoggio tra S. Rosalia e l’asso di bastoni.
    Schhiuuk, schhiuuk.
    Suco, suco e penso, ma quanta è bella ‘sta schifiu di città? Ma può un luogo creare dipendenza?
    Quando stavo “fuori” stavo bene, al lavoro ero stimato, ero gratificato, guadagnavo un soldo in più, passeggiavo su strade pulite, andavo su mezzi pubblici sapendo con certezza l’orario di passaggio, tutto bene eppure… ….. c’era qualcosa dentro la pancia che…non so, astinenza credo.
    Schhiuuk, schhiuuk
    Suco, suco e m’incazzo per tutti quelli che se ne fottono, non fanno il loro dovere, guidano col telefonino, posteggiano in doppia fila, legiferano in malafede, mi rubano l’anima.
    A tutti questi vorrei invitarli qui con me, porgergli un piatto di babbaluci, guardarli negli occhi e dirgli……SUCA!

    Il meglio di, Palermo, Sicilia
  • 56 commenti a “Suca!”

    1. io glielo direi anche senza offrirgli babbaluci 😀

    2. E’ un applauso a te per quello che scrivi. A mia ii babbaluci non mi fanno niesce fuodde, però vengo a sucare con te idealmente.
      Un luogo crea dipendenza. Lo crea perchp, ( credo ), non è solo un ammasso di palazzi, strade e gente. Lo crea perchè ti trasmette anima, sensazioni, emozioni e calore. Io cammino per la mia città, per la mia regione intera, e minni prio. Minni prio e mi incazzo.
      I pigghiassi a tutti a quelli che dici tu, lagnusi, telefonisti impazzuti, posteggiatori abisuvi e doppifileri, politici e legislatori che pensano a inchirisi solo la cuccuma. I pigghiassi i prima e gli direi,” ma si vero struppiato i cerevieddu tu? Ma non la vedi che meraviglia di luogo abitiamo? Riflettici un attimo, arrusa ra miseria, quando Dio creò il giardino dell’ Eden per i suoi protetti, senza dubbio si è ispirato alla nostra terra. Perchè tu la stai rovinando? Perchè la stai rovinando, seviziando, distruggendo, a te, a me, ai tuoi amici, ai tuoi figli ed tutti quelli che verranno. Ma davvero non ti rendi conto ra fortuna che aviemu?”.
      Idealmente immagino questo, e imamgino pure, come un grande film ad occhi aperti o come in un film di Fellini, che improvvisamente, tutti si rendano conto delle minchiate fattte fino a ora! Si risveglino, dicano, “Minchia, chistu ragiune ave”, ed allora tutti, si impegnino per far tornare i luoghi il giardino dell’ Eden che erano prima.
      Io non ci credo a quelli che dicono che ormai non c’è più nulla da fare. No, non ci credo e non ci crederò mai.
      Secondo me qui c’è un bella crosta di sporcizia, dura come le corna, fitusa, secca, spessa e disgustosa, ma sempre e solo crosta è!! Si ci ava a travagghiare, romperla, puliziarla, stricarla, ed alla fine apparirà tutto lo splendore che vi è sotto.
      Nessuno dice che sia facile, al contrario è un processo lungo e doloroso, ma si può fare.
      Io ci credo.

    3. io aggiungo forte fortissimo ma avrei intitolato questo post 800A 😀

    4. parafrasando un detto; in questa città ” ‘u fango è cchiòssà ri babbaluci”

    5. trovo queste righe di cattivo gusto,davvero poco decorose…con i milioni di vocaboli esistenti nella nostra lingua italiana, l’autore poteva esprimere il suo pensiero in un modo più fine e delicato…troppe parolacce e doppi sensi, non è questo il modo migliore per fare della satira….

    6. @centauro dai su nn scandalizziamoci x cose che caratterizzano i palermitani 🙂

    7. Io credo che non esista vocabolo altrettanto polivalente nella lingua italiana in quanto a sfaccettature d’impiego e utilizzo….”Suca”, modulato secondo espressioni facciali e vocali diverse,può manifestare disappunto, riprovazione, avvilimento, soddisfazione, palesarsi come intercalare goliardico tra chiacchere amichevoli…Io (faccio outing…lo so non è il max della finezza per una fanciulla candida e raffinata) lo uso come saluto su msn con una mia amica…avete presente quella faccetta che muove le mani in direzine di un invito verso le parti basse..?

    8. Dimenticavo….complimenti per il post..mi ha strappato il primo sorriso della giornata!! 🙂

    9. Anch’io sono d’accordo con centauro sulla “scioltezza” del linguaggio, ho gia avuto serie difficoltà quando mio figlio tornando da scuola alle elementari mi chiese cosa significasse quella scritta sui muri. Chissà quanti genitori si sono trovati nei mie panni. Ho glissato dicendo che non sapevo, cosa avrei dovuto dire?
      Poi volevo dire la mia sui babbaluci. Chi schifiu! Ma davvero piacciono? Sono dei vermi! E perchè allora stranirsi se vediamo un documentario dove mostrano popoli che si nutrono di vermi? Io comunque inorridisco. E poi, quelli che vendono per strada, ma smettiamola. Chissà come li avranno preparati, con quale attenzionne e cura (vor diri nianti) esposti lì al sole e vento (e alle polveri sottili) alle battiture dei tappeti dei vicini, con quelle venditrici matrone sedute a coscie semiaperte con improbabili vestitini a fiori, gambaletto color carne crespato e “muscaloro” a sventolare la “muscaria” che si posa leggiadra sulla zuppiera di babbaluci. Minc… si ddeve volere molto male se stessi per lasciarsi convincere a mangiare tal roba.

    10. isola allora visto che è una parola polivalente il prox natale alla tavolata coi parenti alzati e ad alta voce grida “sucaaaaa” vedrai che tutti non capiranno cosa stai dicendo, è una parola così polivalente che ti chiederanno “scusa ma in che senso?” 🙂

    11. @ Centauro.
      Mi dispiace avere urtato la tua sensibilità, ma vedi io non volevo affatto cercare tra milioni di vocaboli, io volevo usare prorpio questo perchè questo e questo solo esprime in palermitano l’atto di estrarre le lumache dal suo guscio usando l’abiltà della bocca, lo stesso vale per la parola babbaluci, essa da sola ha la potenza d’esprimere una pietanza tipica cucinata e condita in un certo modo.
      “Ho mangiato delle lumache riuscendo ad estirparle dal suo guscio creando un vuoto d’aria con la lingua e la bocca” propabilmente … non dà esattamente il senso di quello che è per un palermitano ” sucari ” i babbaluci.
      Ti assicuro poi che non c’è nessuna voglia di fare torpiloquio gratuito, prima di essere pubblicato un post, viene vagliato da Rosalio che ti posso assicurare che se avesse valutato l’intesa di pura volgarità, tu oggi non lo avresti letto.
      Il doppiosenso sì, e vorrei vedere, è normale, secondo te questa non è satira?
      Aspetto consigli ( sul serio), chi è in grado di insegnarmi qualcosa trova in me terreno fertile, ho sempre voglia di migliorarmi.
      Solo una cosa, sei tu un maestro? spero di si, se no perdiamo tempo in due.
      In ultimo, oltre alla famosa, quale ALTRE “parolacce” avrei usato?
      Caro Centauro, la chiosa del mio “pezzo” altro non è che un invito a mangiare con mè per la strada cosicchè ci sia anche motivo di riflessione di quello che ci sta intorno.
      E’ un’invito che rivolgo anche a te ” suca”.

    12. @ rob lo snob.
      E’ un problema che abbiamo tutti i genitori, anch’io lo ho avuto, ho spiegato a mia figlia che è una volgarità e che fra qualche tempo la spiegherò meglio, ha capito se non altro che non è una cosa positiva in un normale contesto di un dialogo.
      Abbiamo cucinato in casa i babbaluci, gli ho insegnato che a Palermo si chiamano così e che il modo di tirarli fuori si dice ” sucare”; Ha capito, non solo, ora è in grado di scindere quando è volgarità e quando non lo è.
      Parliamoci coi nostri figli, sono intelligenti, siamo noi che siamo maliziosi.
      Riguardo ai babbaluci, mi sembra di averlo scritto io, la stranezza di come talune cose ci sembrino “normali” solo perchè appartengono alla nostra cultura ma … a volerci pensare….
      Riguardo alla “babbalucia on the street” dipende dove vai a mangiarla, io per esempio ti posso assicurare che il posto dove occasionalmente vado è pulito, non ci sono gambaletti con cosce fituse attorno, niente tappeti stesi, la babbalucia (ah la babbalucia singolare a Palermo è femmina, il plurale è maschio) viene pulita meglio di come avviene in certe case, viene condita con olio buono; non ci credi? bè allora contattami, invito anche te, ora, ufficialmente :
      Rob lo snob…. ” suca”

    13. Rob…non voglio essere un gustafeste!!
      Ma con tutti i problemi che affliggono la nostra bellissima città, non credo che quello dei venditori di babbaluci ( e venditori di altri generi alimentari ) in strada sia di primaria importanza.
      E poi, a mio modestissimo e opinibilissimo parere, Palermo è l’unica città dove puoi trovare tali venditori, e pure di Domenica.
      Credo sia una caratteristica, più che un difetto.

    14. Scandalizzarsi per un post simile. Mamma mia quanta ipocrisia che c’è in giro!!! Poi l’esempio del bambino… ma per cortesia, con tutto quello che propina la tv vi scandalizzate per un “suca”???? O mi volete far credere che ai vostri figli mostrate solo i dvd di Disney??? Ma “itivi a cuogghiri ‘na pocu i luppini!”

    15. @rob lo snob…non sono vermi ma molluschi:gasteropodi polmonati.

    16. @tommaso: sappiamo benissimo io e te che la scritta sui muri non evoca un suono onomatopeico dell’atto di suggere un gasteropode polmonato dalla sua conchiglia!
      (monachella, sempri vermi schifiati sunnu). Anche se ci parlo coi figli come tu consigli, non mi andava di mistificare la risposta ad un’indecenza tale, ho preferito la via del no comment. Comunque grazie per il “SUCA” a chiosa del tuo post. Anche qui adotto la via del “no comment!”

    17. @ Pino. Io ho cercato di non propinare tette e culi a mio figlio fino ad una certa età, diciamo grandicello, visto che a casa mia la TV spazzatura non entra. In casa altrui forse. E non sono moralista. ne ipocrita

    18. @ rob los nob
      …mi ripeto, in questo caso vale come invito ad assaporare i gastropotipit, contattami, ti porto in un posto pulito, e … “suchiamo” insieme, ti suona meglio?
      😉

    19. @ rob los nob
      ..scusa ero io, sono ospite del mio amico pazzo. 😀

    20. quoto in pieno quanto detto da rob los nob e da fabius…grazie per il vostro supporto..

      pino non giudicarmi come un ipocrita se non mi conosci…

      per tommaso,non sono un professore , ma un laureato in scienze delle attività motorie….e resto sempre del mio parere, non è corretto che bambini che navigano nel sito “90011.it” di Bagheria leggano a caratteri ben visibili la parola #uca che pochi interpretano nel senso gastronomico..prova a scrivere quella parola sul muro di una questura e vedrai come ti inviteranno a mangiare lumachine…

      ps no comment per il nuovo #uca da te inviatomi.

    21. @ centauro
      Mi dispiace ragazzi, ho cercato di spiegare, scrivere in un posto o in un altro ha la sua differenza, ma … non v’è piu sordo di chi non vuol sentire.
      il mondo è bello perchè avariato.
      Se TU professore dici ad un ragazzo ” prendila” in una palestra si ritiene logico o verosimile che tu ti riferisca ad una palla da gioco, se lo dici in una camera da letto …. bè … immagina tu che interpretazione gli si dia.
      Il gioco con le parole lo creiamo noi.
      Comunque … mi sembra che si stia andando verso una polemica sterile e premeditata.
      Scrivete pure quel che volete, accetto il vostro punto di vista ma non lo condivido.
      Grazie comunque di aver partecipato.

    22. @ centauro
      ARRIDAGLI, sono sempre io, ospite del pazzo.

    23. sono stata la prima a criticare il pezzo dei combmastas perchè, per quanto in effetti parlasse di alcune realtà palermitane, era volgare nella sua esposizione letteraria e musicale, MA, questo post invece è bellissimo anche se inizia con la parola suca e poi, signori miei, i bambini di 10 anni lo sanno già che suca è una parolaccia, non scandalizziamoci, fate un sondaggio tra i nostri teens e vedete un po’.
      Bellissimo post davvero.

    24. Ho sempre detto a mio figlio che c’è una differenza fra il conoscere il significato di una parolaccia, come la chiama la nostra amica Cetty, (io direi pura volgarità gratuita) ed il pronunciarla o spiattellarla apertamente come se fosse un Mantra. Adoperare un linguaggio colorito sicuramente non è indice di “tipo toco e corna dure” come vorrebbe farci credere alcuni che hanno scritto in questo post, a partire dal nostro amicone Tommaso (il quale mi ha lasciato basito
      quando ho letto il titolo del suo post). Ridere e trovare divertente un turpiloquio è paragonabile al pubblico che a Natale va a vedersi i films sulle vacanze in Egitto, al mare, in crociera ecc ecc (io vorrei conoscerle ad una ad una queste persone che vanno a vedersi sti films!)

    25. Ah! forse ho capito! Suca si intende come modo imperativo seconda persona singolare verbo suggere. Ed io che pensavo… sempre il solito perbenista e malpensante. Che stupido che sono.

    26. …‘i fimmini r’avannu su’ lagnusi e i mariti…chiossa’ r’i mugghieri…
      E poi dice perchè semu abituati a sucare!?…
      Wake-up Palermo!
      A’mmia i babaluci ‘un m’hannu mai piaciutu…eppure anch’io sono Palermo-dipendente…Sarebbe forse ora di fingerci noi lumachine, costruirci un bel guscio, dargli consistenza, e sapore al suo contenuto…
      Dare senso e valore all’immenso patrimonio naturale che abbiamo! La nostra ricchezza, la nostra ancora di salvezza per uscire dal degrado sociale e culturale in cui siamo immersi da secoli. Se solo capissimo questo, tutti quanti, potremmo veramente camminare solo sulle nostre gambe..potremmo veramente fare a meno dell’elemosina del Nord..potremmo veramente dire: ci dispiace, ma questo sole, questo mare, questa natura, questi vicoli, questi profumi..questa storia, ce l’abbiamo solo noi..E se voi ne volete godere un pò, se volete assaggiarne un pezzetto, d’accordo, fatevi pure avanti.
      Però: ce l’aviti a’sucare!!

    27. Per i “finuliddi”, moralisti-senza un perchè…:
      Testimonio un terzo significato della parola “suca”: in dialetto trapanese, zona Pantelleria, “suca” è sinonimo di “pompa”…dove, per pompa, al di là degli evidenti richiami semantici all’utilizzo panormita (e non solo)del termine, s’intende proprio, senza malizia, il tubo usato per innaffiare piante e giardini…
      Le parole hanno mille colori…ma siamo sempre noi a tenere in mano la tavolozza…

    28. @ Spino
      Complimenti, davvero, hai capito e fatto tuo il senso del post , che … se non altro hai letto per intero, e fatto tuo.
      Peccato che c’è chi si sia limitato al titolo, pazienza vuol dire che c’è gente che giudica un libro dalla sua copertina e così facendo si perdono degli autentici capolavori sol perchè hanno dei pessimi grafici.
      Grazie per il contributo Spino.

    29. @ rob los nob
      io toco e corna dure?
      …mmmmmmmm….. forse sì, dipende come lo intendi, è sempre quella la storia, “le parole sono importanti” dice Moretti.
      Se però me lo permetti ( se no … prendo da me licenza )mi piace definirmi……… Buffone.
      Vedi? è propabile che se lo dicono a te, ti offendi, io invece me ne vanto, ho provato a farlo per mestiere il Buffone, ora lo faccio per hobby.
      … Toco e … Corna dura … mmmm mmmm …. non è male, grazie Robbè. 😀

    30. il post, mi ha fatto sorridere. non sono abituato a frequentare i mercati storici della città, li trovo troppo caotici diciamo, però mi è successo di fare da guida ad amici e… devo dire sono rimasti molto sorpresi e anche io….c’è un sapore di altri tempi. le lumache non le mangio, solo perchè mi fa “impressione” il modo in cui si cucinano, mi sembra una barbarie; attenzione mangio tonnellate di carne, non sono vegetariano.
      per quanto riguarda il turpiloquio devo dire che , mi piace, quello sano, rafforza un concettotiene attento il tuo interloqutore. tutto questo finto perbenismo… i bambini di 10 anni sanno benissimo cosa significano le scritte sui muri.
      questa è palermo, questa è la sicilia, e noi ne facciamo parte nel bene e nel male. capita spesso che passo sopra il ponte del viale delle scienze e sembra sempre che ci sia un incendio, e invece è…. lo stigghiolaro….
      …. così è se vi pare…. dicevano

    31. Eppure ,una volta ,vidi una Lapa con dietro un cartello che diceva: ” Un mi sunari..io a sta velocità pozzu iri..mi metto subito ri latu e ti fazzu passari..”
      Di mio, odio il clakson.. ma,anche quando ,come ti puoi incazzare di fronte a tale Nobiltà d’animo?!?
      “Sucare” mangiando ,credo sia una delle massime godurie della vita1 Vogliamo parlare delle teste dei gamberetti freschi? Che sarebbero senza il risucchio finale?
      Per i babbaluci ,ritengo che il segreto stia tutto nel sughetto!
      Tommaso,Sei stato simpaticissimo,poetico e profondo! Ma tu, il pirtusiddo dietro il babbalucio, per”sucare” meglio..glielo fai ?? 😉
      Ciao,Valentina

    32. @ Valenitina diBa.
      Assolutamente sì, ho un canino particolarmente ” puntutu”, ho sempre pensate che fosse un difetto, poi … crescendo ho capito perchè il buon Dio me lo aveva donato. :D.
      Se ne hai ancora di “scritte” scrivimile magari riusciamo a farci un post con le piu carine o curiose. 😉

    33. @ Valenitina diBa
      ..naturalmente …. ero io … pardon! 😉

    34. AAAAHHH…!!! Ma allora sei tu GOKU..che leggo e seguo ,coi suoi eccezionali commenti,da un pò!!
      T’ho sgaamaatoo…t’hoo sgamaatoo!! 😉
      Ho riletto meglio i commenti precedenti…e a parte la sterile polemica volevo ricordare a tutti che (da buffona ,quale mi sento anch’io) ad un grande Buffone italiano,qualche tempo fa,hanno dato il premio Nobel!!
      Ciao

    35. Il post è bello… ma i commenti con i nickname cangianti – che fanno tanto Schnitzler – lo sono ancora di più! eheheh 😀

    36. mi spiace, io pungo la chiocciola e tiro fuori “l’armalo” con lo stuzzicadente e, peggio ancora, mangio i ricci col cucchiaino.
      Lo so, ora mi tolgono la citadinanza palermitana 🙁

    37. Colonna sonora:
      “Viri chi danno ca’ fanno i babbaluci”

    38. Post fortissimo. Complimenti! 😉

    39. E ora che son finite le partite degli Europei per l’Italia che fa non se ne mangiano più babbaluci? Ma siii, tanto tra breve ci sarà il Festino e viaaa tutti a sucare!!!
      Anch’io tiro fuori le lumache con gli stuzzicadenti, ma i ricci li mangio facendo scarpetta col pane.
      Ho mangiato i lumaconi in Francia ed effettivamente, come dice Tommaso nel suo topic, anch’io ho provato quella sensazione come se mancasse qualcosa, ora che ci penso ho capito cos’era: mancava la sucata!
      😀

    40. Palermo è questa, Palermo è folklore, è casino, è il festino, è la partita di calcio…Palermo sono le bancarelle con il pane con le panelle…Palermo è calore… è vero di certo la parola “Suca” che tutti di certo non consideriamo un termine gastronomico è un po forte, ma il post rende benissimo, i suoi vari e contorti significati!!!! Sul fatto ke i “babbaluci” siano più o meno puliti, avrete forse ragione, ma allora nn compriamo più la frutta dal fruttivendolo(le polveri dannose x l’uomo saranno di casa nella nostra frutta), il pesce dal pescivendolo(i liquami e i rifiuti avranno contaminato il mio pesce???) il pane dal fornaio (si sarà lavato le mani prima di impastare???)insomma mangiamo solo cibo biologico e ci salveremo…ma x favore!!!!!!!!! E poi mgari andate al ristorante e pensate di mangiare sano…!!!!!!!!!!!
      Non mangio i “Babbaluci” xkè nn li gradisco, ma no xkè mi kiedo come li abbiano fatti, altirmenti non viviamo più!!!! X i bambini si è vero è bene salvaguardarli, ma quelli che vengono tenuti all’oscuro di certe cose, quelli ke i genitori fanno vivere con i “Tabù”, xkè nn sono all’altezza di dare spiegazioni… sono quelli più maliziosi e fanno le cose n’sutta n’sutta…insomma Palermo è questa ke vi piaccia o no, e a me Piace!!!!!

    41. Grazie a tutti.
      @ Sammu
      Samuè mannagg … mi sono dovuto cercare Schnitzler su “wiki” , grazie comunque per ” l’alto accostamento” ma io pensavo piu a Paperino & Papernik . 🙂
      .
      @ Bulgakov
      Grazie per il sottofondo puntuale
      ( sapevo ke avresti scelto questo). 😉

    42. Ficcare.
      Non è che la prossima volta, sig. Santoro, mi usi ficcare se devi dire ficcare il naso?
      Ficcare me lo devi usare in modo serio.
      Suca secondo me è un buon titolo. Del resto sui babbaluci se non ci accosti qualcosa di forte e genuino è capace che ti fanno àcito.
      E poi che c’è di spiegare?
      I babbaluci si sucano, mica si mangiano.
      A chi non ci piace i babbaluci non li mangia.
      Bravo.

    43. Alle volte è liberatorio, sicuramente non fine, ma necessario in una città estrema come la nostra ma vi è una via di mezzo
      che ne dite…un bel 800A che mette d’accordo tutti e non se ne parla più..
      Mi sono sempre chiesto se a Palermo..( ma ci sarà sicuramente) c’è qualcuno che abita in via…n° 800/A
      vi prego fatemi sapere…
      Salutiamo
      Giasa

    44. se lo meritano in tanti…
      a conti fatti temo si potrebbero pure estinguere i babbaluci!
      grande geometro!

    45. per fortuna tu ti sei “piegato” e sei tornato a sucarti i babbaluci. a tutti gli altri resta ci resta ‘a sucata ….. Schhiuuk, schhiuuk.

      salutamo

    46. Bellissimo questo articolo mi ha fatto morire dalle risate.In effetti si poteva evitare qualche parolaccia ma in realtà è il classico modo di parlare di un palermitano verace.

    47. @ vertigo
      ciaooo, m’era sfuggito il tuo commento, grazie, e non ti preoccupare hai palesato ben piu di una volta che trattasi di ” Donna panormita originalis”.
      Marì è da un pò che non ti leggo su Rosalio, chiè à suoru? tuttapò ? 😉

    48. fichissimo quest’articolo!w la sicilia e w l’estate!!!

    49. hhh io sugnu i paliaimu!! sn trp buoni i babbba luci… eehhehehhe ciaooo forza palermo e santa rusulia!

    50. dunque noto con discreto piacere l’accoglienza benevola a questo simpatico modo di dire prettamente SICULO!!!
      l’origine del termine (sucantis/sucantum/sucantemillamentenantenea)
      si ascrive agli antichi SUCHERI(no suMeri) antico popolo dalla radice barbaraANNAcamillaCAN’TOSTA originariamente conosciuti per la loro tecnica di battaglia che consisteva nel mandare avanti la parte femminile con abiti molto succinti che lasciavano intravedere molto della loro femminilità e lasciassero che i nemici si lasciare distrarre e ammaliare dalla loro capacità SUCATORIA che alla fine li lasciava molto debilitati, e considerando che queste virtuose del SUKKIO riuscivano a SPOMPARE 10 o anche 15 nemici ciascuno(solo le + virtuose) riuscivano a moltiplicare l’efficacia della loro forza militare di 10, 12 volte!!!!
      alla fine della loro opera, i SUCHERI scendevano violentemente in battaglia al grido di “SUCAAAA” facendo saltar via BRACCIA, GAMBE, TESTE E TESTE DI MINK…!!
      DA QUI L’ORIGINE DEL DETTO “S U C A”

    51. dunque, vediamo….suca…..mi l’ha sucari…sukamilla….insomma….il termine rende l’idea di aver diverse sfaccettature….

      ESSENDO SIKULO…..CONOSCO BENE LA PAROLA E QUINDI VI ILLUMINO SUI DIVERSI SIGNIFICATI E CONTESTI:

      1)SUCA .
      DETTO COSì DA SOLO VUOL DIRE …..HAI VISTO…AVEVO RAGIONE…..OPPURE VUOL DIRE…….NEANCHE PER SOGNO.

      2)SUUUUUUUUKA ALLUNGATO VUOL DIRE…….NON MI PASSA NEMMENO PER L’ANTICAMERA DEL CERVELLO….OPPURE VUOL DIRE…….NON SCENDERò MAI A COMPROMESSO-

      3)SUKAMILLA SI USA INVECE NEL CHIEDERE GENTILMENTE AL SESSO FEMMINILE DI INGOIARE TUTTO O PORZIONE DI MEMBRO MASCHILE.

      4) MA PUTITI SUKARI………VUOL DIRE CHE NON RIUSCIRETE MAI A FARE COME FACCIO IO o A RAGGIUNGERE I MIEI LIVELLI…….

      5) MA UN CI SUKARI A MINK….DENOTA DISPREZZO E AVVERSIONE PER QUALCUNO KE SPARA BOIATE SENZA SENSO.

      6) ALTRO SIGNIFICATO DI SUCA E QUELLO DI RISPONDERE A UNA MINACCIA O UNA PROVOCAZIONE….QUINDI SE MINACCIATI SI DICE SUCA PER DENOTARE KE NON SI HA TIMORE E PER INVITARE L’ANTAGONOSTA ALLO SCONTRO.

      Spero di essere esaustivo.

    52. CARO PEDRO..6 STATO DETTAGLIATO E MOLTO PRECISO!!!!!
      xciò…SUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUKA!!!!!
      ihihihih…nel senso buono del termine ovviamente!

    53. Come va la guerra Cammarata-Miccichè?Mi pare che si offendano quasi a colpi di ‘S…a!’.Che ne dice il pio Silvio,così morigerato e dal linguaggio raffinato?

    54. 24/10/2012

      Come dopo na sucata ri babbaluci, le parole come gusci vuoti, feticcio per il marketing politico: legalità, sviluppo, lavoro, perbene, sogno, siciliano, rivoluzione, dignità, autonomia, onestà, serietà, competenza, riforme, indipendenza, sud, esperienza, serietà etc. etc.

      Ciò che resta di significativo e vero nella comunicazione dei politici siciliani è involontario o implicito. Come a dire: “Alla Regione ci siamo già mangiato tutto, ora ci facciamo fuori il significato di ciò che diciamo. E ci mettiamo pure la faccia!” . Sempre le stesse facce, i volti nuovi sono solo i neo arruolati delle solite armate.
      ……………
      http://www.addiopizzo.org/news.asp?id_news=222

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