13°C
mercoledì 24 apr
  • Spigolature delle elezioni regionali

    Totò Cuffaro si ritrova candidata in una delle sue liste Maria Stella Greco. Nome di battaglia: Madame Stella! Il presidente della Regione ha dichiarato: «Probabilmente qualcuno l’avrà arruolata sperando di poter conoscere in anticipo l’esito finale di queste elezioni. Ritengo il divario fra la Cdl e l’Unione talmente evidente da non aver bisogno di ricorrere ad arti divinatorie».

    È disponibile il kit del candidato di Rita Borsellino composto da: palloncini, spille, magliette, cappellini, penne, matite e adesivi. Un tempo si sfotteva il kit del candidato di Berlusconi.

    Dario Falzone, ex vicesindaco di Palermo, ha creato un blog per la sua campagna elettorale. Ripassate tra due giorni che lo massacriamo perché non lo aggiorna.

    Gianfranco Micciché è fuori con una seconda tornata di manifesti privi dello slogan «La forza di Micciché» che qualche screanzato (che io sappia ora indagato dalla Digos) aveva modificato in giro per la città con “stupefacente” fantasia.

    Palermo, Sicilia
  • 42 commenti a “Spigolature delle elezioni regionali”

    1. Perchè indagato dalla DIGOS? E’ stato lo stesso Miccichè ad ammettere di averne fatto uso

    2. Il kit di berlusca era moooolto diverso!
      E comunque votiamo per Rita e liberiamo finalmente la Sicilia! Una preferenza di alto livello: Francesco Crescimanno, uomo di specchiata moralità e straordinaria intelligenza.

    3. Peppe, sapresti dirci, così potremmo scegliere con oculatezza, chi sarà a governare realmente qualora vincesse Rita Borsellino?

    4. per quanto ritoccare un manifesto sia opera poco legittima, Miccichè doveva pure aspettarsi che con quello slogan da cartone animato giapponese (v. “La forza di Miccichè”) avrebbe fornito involontariamente l’assist ai suoi detrattori

    5. Angela, se vince Rita NON governerà la mafia. E’ un grande passo avanti, mi pare.

      Micciché lo slogan lo ha scelto apposta per farselo ritoccare in quel modo. Così tutti ne parlano. Ignoriamolo, su.

    6. E posso anche aggiungere (da fonti certe) che gran parte dei “partiti” di sinistra sperano che Rita non vinca. A buon intenditor…

    7. Il motivo del kit è semolice: Rita Borsellino non gode degli stessi fondi elettorali di Berlusconi, che può permettersi di inviare a milioni di italiani, ogni anno, la sua aggiografia.

    8. “Francesco Crescimanno uomo di specchiata moralità e straordinaria intelligenza”….. è stato già trombato!!! Dovrebbe avere il buon senso, insieme all’altro trombato delle elezioni regionali precedenti Orlando, di levarsi di mezzo.
      Chissà possa venirne fuori qualcosa di buono oltre che di nuovo.

    9. Trombato… ha perso la corsa a sindaco contro forza italia, in un momento in cui a palermo era impossibile battere forza italia. Sarebbe ora di liberarsi di forza italia e udc, non delle persone oneste solo perché hanno avuto il coraggio di opporsi.

    10. Peccato che noi cittadini italiani non possiamo partecipare all’elezione del presidente della repubblica.In questi giorni stiamo assistendo in parlamento ad una gag politica in cui i deputati devono scegliere un candidato non per il bene delll’Italia ma in base a dei colori politici,tutto ciò mi fà rabbia.Io penso che il presidente della repubblica dovrebbe essere un uomo di parte e serve per unire tutta l’Italia dal nord al sud,quindi si pensi a votare uomini come magistrati(Grasso),medici(Veronese),spettacolo(Pippo Baudo)ecc…Il presidente della repubblica non deve essere per forza un politico ma un cittadino italiano che abbia superato i 50 anni.Giuseppe Li Causi.

    11. pippo baudo presidente???????

      io dico che deve essere un uomo che conosce bene la legge, che della legge ha fatto il proprio lavoro… insomma: santi licheri

    12. a proposito di spigolature…cito una frase di Totò Cuffaro dal dibattito con Rita Borsellino di domenica scorsa :”è il bisogno che tiene più unite le famiglie. Con il benessere si introducono elementi disgreganti”.
      Va bene che le frasi NON vanno estrapolate dal contesto, ma questa perla di saggezza va gustata così com’e’.

    13. Senza dimenticare la perla: Totò ha definito le famiglie più povere come “le famiglie che stanno meno meglio”.
      Almeno parlasse italiano…

    14. Ragazzi sto cercando il volantino di madame Stella!!! sapete in che zona posso trovarlo???
      Ne ho collezionati tantissimi ma questo proprio nn può mancare!!!
      saluti

    15. Ci si dovrebbe liberare innanzitutto dei trombati. E poi dimmi peppe non ci sono persone oneste in Forza Italia e UDC? o sono presenti solo in una certa sinistra in quanto unti per volontà divina?

    16. “se vince Rita NON governerà la mafia.”

      peppe, sei sicuro?

    17. Non posso essere sicuro, ovvio. Ma sono sicuro del contrario, ne abbiamo le prove fino a oggi.

      Giggi, ci sono persone oneste in FI e UDC, ma contano i vertici e i vertici li conosciamo bene.

    18. Carissimi, io nn sono certo una sostenitrice di Forza Italia anzi.. Ma per come stanno le cose, credo che con le prossime regionali non ci sarà nessuna svolta e tornerà a vincere Cuffaro. D’altra parte anche con le politiche abbiamo visto come la Sicilia sia risultata la regione che più di tutte ha votato per forza italia… le speranza di un cambiamento secondo me sono molto ridotte. Può darsi che mi stia sbagliando. Per quanto riguarda il resto credo che gli uomini “per bene” stiano in entrambi le coalizioni, come quelli meno per bene.

    19. La “mafia” non govrnerà…mha!
      Si parla di non-strumentalizzazione del nome ma è inevitabile ammettere che quando parliamo di Rita Borsellino, il primo pensiero ci riporta al fratello, che merita gloria e onore.
      Basta esser di sinistra per pensare che un politico non si faccia influenzare dalla “mafia” ? Sbaglio o il BorsellinoFratello era di destra?
      Mha…

    20. vi invito a dare un occhiata a questo sito http://www.disonorevoli.it e poi spero che tutti i dubbi per chi ancora ne ha ,vadano via.
      C’è chi ha definito cog*ione chi vota a sinistra ,personalmente penso che, vedendo come NON hanno lavorato chi ci ha governato fino ad adesso ,votarli sarebbe da cog*ioni DAVVERO!
      PEQUOD

    21. Il fatto che la famiglia borsellino sia tradizionalmente una famiglia di destra fa molto riflettere: la lotta non è più fra destra e sinistra, infatti, ma fra la legalità e la mafia al governo. Cerchiamo di votare dalla parte giusta.

    22. Giusto, Peppe, la parte giusta, sono le persone prima dell’etichettatura partitica. Ci possono essere persone ‘per bene’, in entrambe le coalizioni. Allora votiamo trasversalmente per le persone perbene, che causualmente esistono in entrambe le coalizioni, direi.

    23. Pienamente d’accordo con Teresa, però le persone “oneste” in alcuni partiti, che solo il caso ha voluto collocare a destra, sono state sempre, prima o poi, messe a tacere e successivamente costrette ad allontarsi a meno di non cambiare modo di vedere. Poi pensatela come volete, ma questa “destra” ha ben poco di destra più di quanto la sinistra sia di Sinistra.

    24. sono giorni che sento ripetere sempre gli stessi luoghi comuni, del resto quando si parla di politica si procede per frasi fatte che abbiamo già sentito dire da qualcun altro.
      e così rita borsellino strumentalizza il nome del fratello, è una pedina, non è esperta di politica e poi il fratello era di destra….
      Io credo che un grosso trauma subito (come la strage di Via d’amelio) possa davvero cambiare la vita di una persona. Molti traumi possono spingere un individuo ad uscire dall’otium individuale del proprio orticello e decidere di agire nel sociale o nella politica.
      Rita Borsellino in tutti questi anni ha lavorato senza particolare risonanza mediatica, ma è certo che non sono un’invenzione 13 anni di carovane antimafia, di proposte di comizi nelle scuole di progetti per la legalità, basta fare un giretto su internet per verificare che Rita Borsellino non nasce oggi con le elezioni regionali.
      Non capisco perchè dunque la scelta di scendere in campo deve essere per forza letta come approfittarsi di un nome.
      troppo facile liquidare così la questione.
      e allora se si parte da un totale disfattismo generale qualsiasi slogan è falso e qualsiasi candidatura è interessata ma cui prodest tale catastrofismo? bisognerà prima o poi riappropriarsi del valore delle parole e delle idee.
      Rispetto a chi dice che la campagna elettorale si è cristallizata sui temi dell’antimafia vs la mafia, io ritengo che è già qualcosa. La mafia permea di se tutte le strutture della società e dell’individuo e combatterla è già un macroprogramma di cui peraltro non si occupa nessun politico a livello regionale o nazionale.
      fatevi un giretto nelle due sedi quella di rita al capo e quella di totò in via libertà.
      non c’è bisogno di pregiudizi, guardatevi intorno, guardate le facce e i discorsi di chi frequenta questi luoghi e vi farete un’idea migliore su chi votare. a me almeno alla sede dell’udc mi è capitato di sentire frasi irripetibili contro i gay o frasi di elogio per totò che ha fatto lavorare tizio o caio. alla sede di rita non ho visto nessuno giunto lì per sistemare il fratello o il nipote, ho visto facce giovani e pulite.

    25. Non le hai ANCORA viste, certo…. Non ha ancora rivestito alcuna carica!… 🙂

    26. se non si sono ancora viste, carissima angela, significa che al momento la situazione è migliore rispetto a dove si vedono. o no?

    27. …sempre spigolosetta angela

    28. sono stata una studentessa fuori sede e quello di cui mi rammarico spesso e che per alcune importanti elezioni o referendum non sono potuta tornare a casa per votare. Studiando in Toscana oltre a non avere spesso il tempo di affrontare un viaggio lunghissimo in treno o in pulman o costosissimo in aereo ho dovuto rinunciare ad esercitare il mio diritto di voto. Oltre ad essere un fatto ridicolo che non ci sia nessuna possibilità di far votare i fuori sede (e pensare che i nostri cugini spagnoli votano da anni per POSTA quando non possono recarsi nel loro luogo di residenza!) è anche molto antidemocratico perche’ si esclude una fetta consistente della popolazione ad esercitare uno dei propri diritti fondamentali. A questo proposito vi segnalo l’iniziativa promossa dal comitato rita borsellino che si chiama Rita EXPRESS. E’ un treno che, toccando le principali città italiane, al costo simbolico di 5 euro, porterà gli elettori siciliani a casa per votare ed esprimere la propria preferenza. Certo non si elimina il problema del viaggio interminabile da qualsiasi parte d’Italia alla Sicilia, ma almeno il problema del costo è eliminato. Potrebbe essere un’iniziativa interessante che gioverebbe ad entrambi i candidati. Come mai nessuno ci ha pensato prima?

    29. ps. scusate gli errori di ortografia…ho scritto in fretta! 🙂

    30. Di seguito le istruzioni per il voto del prossimo 28 maggio.
      Buon divertimento.

      Questi facevano leggi

      Vincenzo Lo Giudice UDC

      Assessore al territorio. Arrestato per associazione mafiosa.

      Antonio Borzacchelli UDC

      Ex deputato regionale, Arrestato per concussione nel 2004 nell’ambito di un’indagine su mafia e politica.

      David Costa UDC

      Assessore alla presidenza nella giunta Cuffaro, Arrestato nel novembre del 2005, per concorso in associazione mafiosa.

      Tutti eletti nel 2001, e attualmente sospesi.
      Per curiosità sappiate che paghiamo loro ancora… Metà dello stipendio!

      Vincenzo Lo Giudice Udc

      Ex deputato regionale, ex assessore regionale al territorio.

      Arrestato a marzo 2004 per associazione mafiosa. L’accusa gli contesta di aver affidato appezzamenti di terreni confiscati alla mafia ad una cooperativa che faceva riferimento alla stessa famiglia a cui era stato confiscato il bene.

      Lo inchiodano intercettazioni telefoniche e ambientali. Parlava al telefono consapevole delle microspie, ma come se non ci fossero. Discute tranquillamente tra le altre cose di boss mafiosi: Lo zio Nino? La buonanima! Un grande, grande, grande!

      Nel frattempo viene accusato anche di corruzione, riciclaggio e turbativa d’asta.

      In casa, sotto i mattoni del pavimento di uno stanzino, teneva una tangente di 500 milioni di lire. Gli sono stati sequestrati beni per oltre 5 milioni di euro.

      Antonio Borzacchelli Udc

      Ex maresciallo dei carabinieri, eletto nel 2001 deputato regionale nell’Udc e arrestato nell’ambito dell’inchiesta sulle talpe alla Dda, che coinvolge anche il governatore Cuffaro, Domenico Miceli, ex assessore Udc nella giunta Cammarata a Palermo, arrestato per associazione mafiosa (accusato di essere il referente del boss di Brancaccio Giuseppe Guttadauro e la cerniera tra il clan e la politica).

      Antonio Borzacchelli, “pupillo” di Cuffaro, ora è fuori ma non può dimorare a Palermo.

      Secondo l’accusa passava informazioni in cambio di ingenti somme di denaro e favori a Michele Aiello (ricco imprenditore siciliano, proprietario della clinica Bagheria di Santa Teresa, amico di Cuffaro, arrestato anch’egli il 5 novembre 2003 con l’accusa di partecipazione a Cosa Nostra).

      Borzacchelli, secondo i magistrati, ha agito indisturbato per 10 anni (lo testimoniano le numerose operazioni sui suoi conti correnti).

      Viene descritto come un ricattatore senza scrupoli pronto ad utilizzare la ex divisa per ottenere ville e denaro.

      Raffaele Lombardo, al momento del suo arresto parlerà di una sorpresa per un uomo fedele e legato alle istituzioni.

      David Costa Udc
      Assessore alla presidenza nella giunta Cuffaro.

      Finito in manette nel novembre del 2005, per concorso in associazione mafiosa. Secondo laccusa Costa era interessato a ricevere il sostegno della famiglia mafiosa di Marsala (Trapani) durante la campagna elettorale del 2001 per le regionali, a fronte di erogazione di somme di denaro. Davide Costa 39 anni, lanno precedente aveva gi ricevuto un avviso di garanzia con la stessa accusa e si era dimesso. Il suo nome compare in alcune intercettazioni ambientali tra due mafiosi e lo accusano due collaboratori di giustizia, Vincenzo Giglio e Vito Vincenzo Rallo. Al telefono si lasci scappare il nome di Casini. Insomma, una persona responsabile.

      Questi fanno ancora… Leggi

      Salvatore Cuffaro Udc

      Presidente della regione Sicilia, rinviato a giudizio per rivelazione di segreti d’ufficio con favoreggiamento alla mafia.
      Dopo svariate intercettazioni e incontri con mafiosi, il pool di Palermo arriva a Totò vasa vasa e lo iscrive nel registro degli indagati per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa. Dagli interrogatori emerge con certezza che:
      1) Cuffaro conosce Ciuro e Riolo, due marescialli arrestati per concorso esterno e rivelazione di segreto dufficio.
      2) È amico di Aiello (limprenditore ricattato da Borzacchelli)
      3) È amico intimo di Borzacchelli e di Mimmo Miceli
      4) Conosce Aragona (il medico che favoreggia Brusca e condannato e arrestato per mafia) e Guttadauro (duei volte arrestato per mafia).

      Oltre a queste opinabili conoscenze e amicizie, gli inquirenti stabiliscono che:
      5) Totò, attraverso Miceli e Aragona, ha informato il boss di Brancaccio Guttadauro che aveva le microspie in casai
      6) Su richiesta dello stesso Guttadauro Cuffaro ha candidato Mimmo Miceli, uomo di fiducia del boss
      7) Totò ha avvisato l’imprenditore Aiello che era intercettato e sotto indagine

      Per tutte queste azioni si figurerebbe il concorso esterno in associazione mafiosa, anche perchè basta un solo contributo oggettivamente rilevante in favore della mafia per integrare il concorso esterno. Ma il pool è diviso: c’è chi, come Grasso, vuole una linea più morbida e contestargli solo un favoreggiamento aggravato e chi, come Paci, vuole integrargli il concorso esterno perchè il favoreggiamento è più difficile da dimostrare e prevede dei tempi di prescrizione più brevi. Con una serie di mosse discutibili, passa la linea Grasso. Alla fine i reati per cui è rinviato a giudizio sono: rivelazione di notizie segrete, favoreggiamento semplice, favoreggiamento aggravato di stampo mafioso.

      “La sera stessa in cui passa la linea morbida Cuffaro si dà al pubblico gaudio: mi sento con dieci anni di meno, mi scoppia il cuore, la mia fiducia nella magistratura e nella Madonna mi permettono di andare avanti.”

      Cuffaro esulta. ..E la mafia, pure.

      Infatti, se qualcuno non avesse rivelato a Guttadauro che era intercettato, si sarebbero potuti ricostruire l’organigramma di Cosa Nostra e le sue attività criminose, si sarebbe potuti arrivare alla cattura di qualche latitante storico.

      È accertato che Cuffaro abbia avvertito Guttadauro e dunque abbia favorito la mafia. Grasso il 20 aprile 2003 dichiara che >.

      I colleghi di partito così commentarono..

      Lorenzo Cesa, novembre 2005: Caro Totò, sei grande e ti vogliamo bene. Sei una persona perbene che ha detto parole chiare contro la mafia.

      Casini, febbraio 2006: Posso sbagliare, ma nella mia responsabilità politica ritengo che Cuffaro sia una persona perbene.

      Francesco D’Onofrio, Desidero confermare ancora una volta all’amico presidente Totò la convinzione mia e di tutti i senatori dell’Udc che più si procede nell’accertamento della verità e più si risalta la sua complessiva innocenza.

      Follini, dicembre 2005: Cuffaro persona perbene.

      Guido Lo Porto AN

      Attuale Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana. Ruolo equivalente, in scala regionale, a quello del presidente della camera dei deputati Casini. Anni fa, ottobre 1969, fu fermato vicino a Palermo dai carabinieri insieme a quattro camerati (tra cui Pierluigi Concutelli, capo militare dellorganizzazione neofascista Ordine nuovo). Nella sua automobile fu trovata una quantit considerevole di armi da guerra avvolte in carta da giornale. Concutelli fu condannato a 2 anni, Lo Porto a 16 mesi.

      Nino Dina Udc

      E il presidente dei parlamentari Udc all’Ars.
      Nino Giuffrè, il pentito che accusa anche Dell’Utri, lo indica come il mediatore (insieme a Guttadauro) dei rapporti tra Provenzano e la politica regionale. Di lui rimane una frase degna di essere ricordata:
      “La mafia non si sconfigge privando una popolazione della
      sua amministrazione eletta democraticamente.
      È indagato per mafia.

      Vladimiro Crisafulli DS
      Vice presidente dell’assemblea regionale siciliana.
      Sotto inchiesta per associazione mafiosa.
      Secondo i magistrati era in contatto col boss mafioso della provincia di Enna, Raffaele Bevilacqua.i
      Rapporti non occasionali- precisano gli inquirenti -Abbiamo intercettato telefonate in cui concordavano gli appalti.
      Dalla procura di Caltanissetta parte un avviso di garanzia diretto al vicepresidente dell’assemblea regionale Vladimiro Crisafulli, dei Ds, Soltanto ipotesi, per il momento, anche se il provvedimento notificato a Crisafulli (contestuale all’iscrizione nel registro degli indagati), parla non di concorso esterno, come nel caso di Cuffaro e Miceli, ma di associazione mafiosa, reato ben più grave che fa pensare a una partecipazione diretta del parlamentare agli affari di mafia.
      Dalle intercettazioni emergerebbe il “rapporto di complicità” fra i due indagati. In particolare, Bevilacqua avrebbe chiesto al politico favori per conto di “amici” su appalti e contributi regionali. Tra i retroscena dell’inchiesta risalterebbe anche l’attività di una talpa, pronta a informare gli indagati sulle mosse dei magistrati e sulla presenza di microspie, e il progetto di un attentato contro una casa di Barrafranca utilizzata dalla Dia per controllare i movimenti a Barrafranca di Bevilacqua.
      Idea accantonata perchè, confida l’avvocato al suo autista, “l’appartamento è protetto da un sistema d’allarme”.

      Onofrio Fratello UDC

      Deputato regionale Udc. Accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, avrebbe promesso alle cosche mafiose di Trapani denaro e posti di lavoro in cambio della sua elezione. Ha ricevuto la solidarietà dei colleghi responsabili dell’Udc.

      Salvatore Cintola UDC

      Attuale assessore regionale al Bilancio, indagato per concorso in associazione mafiosa. Per due volte le indagini su Cintola erano state archiviate, ma dopo le dichiarazioni del donna-boss pentita Giusy Vitale, il fascicolo è stato riaperto.
      Lassessore è indicato come amico personale del capomafia Giovanni Brusca (ora pentito) e fra gli uomini politici coinvolti nel progetto di Leoluca Bagarella che voleva realizzare il partito di Cosa nostra Sicilia Libera.

      Carmelo Lo Monte UDC/MPA

      Attuale assessore regionale alla cooperazione della giunta Cuffaro. Lo Monte, sotto è inchiesta a Messina per associazione a delinquere finalizzata alla turbativa dasta e truffa, in relazione alla costruzione di un parco nel comune di Graniti, di cui Lo Monte è stato sindaco.

      Questi fanno ancora leggi… al parlamento nazionale

      Giuseppe Drago Udc

      Deputato della Repubblica eletto in Sicilia, a Modica.
      Notabile ed ex vicepresidente nazionale del Ccd, 45 anni, ex presidente della Regione siciliana (tra il 1998 e il 1999).
      E indagato per una vicenda che riguarda proprio il periodo in cui era alla guida del governo regionale: avrebbe omesso di presentare il rendiconto dei soldi da lui spesi (200 milioni l’anno). Si è difeso dicendo che il rendiconto per le spese del capo del governo siciliano non era necessario, trattandosi di “fondi riservati”. In realtà, nessuna norma regionale prevede questa prassi di spesa, seguita anche dal predecessore di Drago, Giuseppe Provenzano, di Forza Italia, anch’egli inquisito per gli stessi motivi.

      Pippo Gianni Udc

      Deputato alla Camera. Eletto in Sicilia, nel collegio di Augusta.
      53 anni, medico di Solarino ed ex sindaco di Priolo. Deputato regionale dal 1991 al 1996 per la Dc, poi transitato nell’Udeur di Clemente Mastella ed è stato anche componente della commissione Sanità.
      Nel 1998 &enbsp; stato arrestato e poi condannato a tre anni (tribunale di Siracusa, primo grado) per una mazzetta di 25 milioni per l’appalto di lavori nella pineta cittadina.
      Il leader del Cdu Rocco Buttiglione lo aveva definito un prezioso capitale per la sua città, per la regione e per l’intero partito.
      Dopo la condanna lo ha nominato coordinatore regionale del Cdu siciliano.

      Saverio Romano Udc

      Avvocato, sottosegretario al Welfare nel governo Berlusconi e componente della direzione nazionale del partito di Casini.
      Anche lui indagato per concorso in associazione mafiosa, tirato in ballo dal neo pentito Francesco Campanella, (ex presidente del Consiglio comunale di Villabate in quota Udc e gola profonda della Procura di Palermo). Campanella, che ha svelato agli inquirenti particolari sulla latitanza di Provenzano, accusa Romano di essere stato eletto grazie ai voti della cosca mafiosa di Bagheria.
      Quando il potente governatore di Sicilia Totò vasa vasa era solo un deputato regionale, entrambi presero una tangente da un imprenditore che puzzava di finanziamento illecito.

      Gaspare Giudice FI

      Deputato della Repubblica.

      Eletto in Sicilia. Forzista doc. Nel 1998, quando era vice-coordinatore per la Sicilia di Forza Italia, la procura di Palermo chiese il suo arresto per complicità con la mafia.

      Secondo l’accusa, Giudice era al diretto servizio della cosca mafiosa di Caccamo, i cui uomini si vantavano di averlo fatto eleggere e gli telefonavano fin dentro il palazzo di Montecitorio per ricordargli la sua dipendenza e per ordinargli che cosa doveva fare:
      “Gasparino, guarda che siamo stati noialtri a metterti lì” gli ripetevano.
      Gli elementi raccolti dall’accusa erano tali da far escludere alla giunta parlamentare per le autorizzazioni a procedere che ci fosse fumus persecutionis nei confronti del parlamentare. Perfino il “supergarantista” Filippo Mancuso, in giunta, non ebbe nulla da eccepire contro la richiesta dei magistrati. Eppure la Camera dei deputati il 16 luglio 1998 bocciò (303 voti a 210, con 13 astenuti) la richiesta d’arresto.
      Non solo, i deputati sottrassero al giudice elementi di prova: impedirono (287 voti a 239, con 3 astenuti) l’utilizzo processuale dei tabulati Telecom, quelli da cui erano documentati i rapporti e la dipendenza di Giudice dagli uomini delle cosche.

      Antonio Papania DS

      Senatore siciliano della Margherita condannato per abuso d’ufficio, ha patteggiato la pena di 2 mesi e 20 giorni (sentenza del 24 gennaio 2002).
      Il senatore Papania quando era assessore al Lavoro della Regione Sicilia si à reso colpevole di abuso d’ufficio per aver scambiato regali ed assunzioni.
      Papania è candidato al n.2 della lista della Margherita per il Senato in Sicilia dopo D’Antoni.

      Nicolò Nicolosi CdL

      Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, a Termini Imerese, per la Casa delle libertà.
      Ha 59 anni e una lunga esperienza all’Assemblea Regionale Siciliana.
      Ex democristiano, lascia alle spalle una contrastata esperienza di assessore regionale alle Finanze, nella quale tentò di coprire parte del buco di bilancio con una tassa sul metano Snam che attraversa il territorio siciliano.

      Fu coinvolto nel processo per le assunzioni pilotate alla Forestale di Palermo, assieme ad altri 35 imputati.
      Fu anche inquisito e arrestato per voto di scambio.
      Assolto dal tribunale di Termini Imerese, gli è stato riconosciuto un risarcimento di 250 milioni per ingiusta detenzione.

      Carmelo Briguglio AN

      Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, nella quota proporzionale, sotto il simbolo di An.
      È indagato per il business della formazione professionale: gli inquirenti sospettano che durante il suo incarico di assessore regionale al Lavoro abbia favorito enti di formazione della sua provincia.

      Calogero Sodano CCD

      Senatore della Repubblica. Eletto ad Agrigento.
      Membro del Ccd, è stato sindaco di Agrigento.

      Nell’aprile 2001 ha subito una condanna in primo grado a 1 anno e mezzo di reclusione per avere permesso l’abusivismo edilizio in cambio di vantaggi elettorali.
      Con Sodano sono stati condannati a un anno di reclusione anche alcuni suoi ex assessori.
      Gli imputati, secondo l’accusa, non avrebbero posto in essere né provvedimenti né iniziative per bloccare l’abusivismo edilizio tra il 1991 e il 1998, nella città di Agrigento e persino nella Valle dei Templi.

      Una di queste case abusive tra i templi è sua..

      Mauro Giovanni FI

      Deputato della Repubblica. Eletto in Sicilia, a Ragusa.
      Esponente di Forza Italia. Quando era presidente della Provincia di Ragusa, nell’agosto 1998, fu arrestato con alcuni suoi collaboratori con l’accusa di corruzione:i
      avrebbe ricevuto denaro da sei professionisti che volevano ottenere incarichi per lo studio e lo sviluppo di progetti ambientali (come la bonifica delle discariche e il piano territoriale provinciale) finanziati dall’Unione europea.
      Al momento dell’arresto, il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Micciché denunciò l’inizio di “una campagna d’agosto” contro il suo partito e lo definì “uno dei più stimati amministratori siciliani”.
      Il capo d’imputazione era pesante: “associazione per delinquere finalizzata ad atti di corruzione”.
      In attesa che si concluda il processo a suo carico, è entrato in Parlamento. Subito dopo, nel giugno 2001, è stato condannato in primo grado a 1 anno e 2 mesi.

      Non finisce qui…
      ecco altri nomi dai comuni e dalle province:

      Domenico (Mimmo) Miceli

      Ex assessore del comune di Palermo alla Sanità, viene arrestato nel giugno 2003 con l’accusa di partecipazione ad associazione mafiosa.
      Salvatore Aragona quando svela a Giuseppe Guttadauro (medico e capomandamento mafioso di Brancaccio, già condannato per mafia e riaccusato di associazione mafiosa, attualmente detenuto) di essere intercettato, dice di averlo saputo durante una cena per festeggiare l’amico Totò (Cuffaro) da Miceli che lo aveva saputo da Borzacchelli e da Cuffaro stesso.
      I magistrati vedono in Miceli un’intermediario tra il Guttadauro e Cuffaro al fine del soddisfacimento di interessi e richieste, comprese quelle volte ad influenzare concorsi pubblici per l’assegnazione di incarichi nella Sanità.
      Avrebbe inoltre contribuito alla realizzazione del programma criminoso di Cosa Nostra.

      Salvatore Gambino Udc

      Sindaco di Roccamena.
      Gli inquirenti lo qualificano come esponente dell’Udc in quanto eletto in una lista collegata al partito democristiano, mentre l’Udc prende le distanze.
      E stato arrestato per associazione mafiosa.
      Tra le accuse mossegli quella di aver preso parte ad una spedizione punitiva contro l’avversario diessino Salvatore Ciaccio: nel marzo 2003 avrebbe, insieme ad alcuni mafiosi, raso al suolo con una ruspa una sua casa in campagna. Durante l’arresto nel cassetto della scrivania del Gambino ` stata trovata una pistola rubata a Trapani: è denunciato anche per detenzione d’arma.

      Gigi Tomasino Udc

      Il 15 marzo 06 la sentenza dei giudici della terza sezione del Tribunale di Palermo: “Condanna a due anni e 6 mesi di reclusione per turbativa dasta e falso, con l’aggravante di avere avvantaggiato Cosa Nostra”.
      Per l’ex capogruppo dell’Udc alla Provincia di Palermo, dunque, si aprono le porte del carcere. Ma il nome di Tomasino è solo l’ultimo di un lungo elenco di esponenti Udc arrestati, imputati in processi di mafia, indagati o tirati in ballo dai pentiti in questi cinque anni di legislatura del centrodestra in Sicilia.

      Leonardo D’Arrigo

      Consigliere comunale a Palermo, indagato per favoreggiamento alla mafia.

      Salvo Iacono

      Consigliere provinciale ad Agrigento, arrestato nell’inchiesta su mafia e appalti.

      Rosario Incardone Udc

      Consigliere comunale di Palma di Montechiaro, arrestato ad aprile per associazione a delinquere finalizzata all’estorsione ai danni di una impresa di Catania che si era aggiudicata un appalto per il depuratore comunale.

      Il 29/01/2006 il procuratore Pietro Grasso dichiara :
      “Candidare indagati può significare lanciare un segnale gradito alla mafia o un messaggio di impunità,
      di una sfida alla giustizia.
      Alle prossime elezioni non candidate indagati!”

      29/01/2006 Lorenzo Cesa, Segretario Nazionale UDC :
      “L’esortazione di Grasso ci pare fuori luogo.”

    31. Vittorio, leggerti è stato più avvincente di un film di Hitchcock, più interessante di una puntata di Quark e più istruttivo che 13 anni di scuola dell’obbligo.

    32. letizia, allora fatti un giro su http://www.disonorevoli.it

    33. Cosa pensa Rita Borsellino dell’elezione alla Camera di Crisafulli nelle liste dell’ulivo? Cosa pensa Rita Borsellino della stabilizzazione dei precari (=assunzioni senza concorso)? Cosa pensa Rita Borsellino dell'”emergenza rifiuti” (=appalti miliardari senza gara) inventata da Capodicasa e mantenuta da Cuffaro? Qual’è il margine di autonomia di Rita Borsellino rispetto a quelli che davvero contano a sinistra (personaggi poco rassicuranti come i capodicasa e i crisafulli)?
      Io non vedo differenze tra destra e sinistra e non vedo candidati credibili quindi non do il mio voto nè a Totò vasa vasa nè ai pupari della Borsellino.
      il 28 maggio tutti al mare!

    34. Non votare aiuta sempre chi vince le elezioni, per un banale motivo statistico. Dunque la tua non sarà una protesta, ma un rafforzare il più forte. Se ti piace così…

    35. forse non mi sono spiegato. non vedo nessuna differenza tra il più forte e il più debole. a te invece piace abboccare al marketing antimafia del centrosinistra. ti suggerisco di porti qualche domanda: chi conta davvero a sinistra, la Brosellino o quelli che stanno nascosti dietro? perchè l’Ulivo ha regalato un seggio in Parlamento a Mirello Crisafulli che discuteva di appalti con i boss mafiosi? Che politiche ha fatto Capodicasa quando era presidente della regione? Che cosa ha fatto il centrosinistra ‘opposiuzione in questi cinque anni? hai sentito lamentele per la stabilizzazione dei precari (ripeto: si tratta di assunzioni senza concorso)? qualcuno ha sollevato la sua voce per denunciare che l’Università di Enna (fortemente voluta da Crisafulli che si è persino incatenato all’autostrada) regala le lauree ai funzionari regionali riconoscendogli de iure un numero enorme di crediti formativi? Capisco che farsi certe domande getta nello sconforto. E’ più rassicurante la favoletta del centrosinistra buono e della destra mafiosa.

    36. I siciliani (intercettazioni ambientali):

      “non voti? che peccato. perchè non vieni a incontrare il candidato X. sai oggi conoscere un politico è importante”

      “oggi con i colleghi dell’ufficio sono andata a trovare il direttore sanitario della mia Asl. Sai è un po’ il nostro ombrello e bisogna fargli capire che appoggiamo Y alle regionali”

    37. Non ho mai creduto al centrosinistra buono, credo ad alcune persone corrette e di grande capacità, e per una di queste voterò (francesco crescimanno). Credo invece alla destra siciliana vicina alla mafia, certo non tutta, ma quasi. Basta leggere chi incontrava Cuffaro, e dove.

    38. Peppe, se con destra intendi gli ex-democristiani, potrei anche capire. Ma la destra é fatta di tante anime, ed accomunarle tutte, in una, direi che é una riduzione esemplificativa.

    39. Io parlo delle anime che contano. Potresti leggere ad esempio come e perché è nata Forza Italia per capire che da quel lato è tutto da rifare.

    40. Peppe, che vuoi da me? Ti ho appena detto che la destra é fatta di tante anime, e mi parli sempre di Berlusconi? Ci fai o ci sei?
      E’ un ossessione.

    41. Non ti parlo di berlusconi, ti parlo delle “anime” che contano: berlusconi è fra queste, ma non il solo. Sono tutti pluri-inquisiti o condannati. Tutte. Le poche anime della destra “pulite” non contano proprio nulla. Non è un’ossessione, è il desiderio di vivere in un paese normale governato da gente perlomeno onesta. Magari anche capace.

    42. nell’elenco di Vittorio non vedo gente di AN. Una dimenticanza? O un dato significativo?

  • Lascia un commento (policy dei commenti)

    Ricevi un'e-mail se ci sono nuovi commenti o iscriviti.

x
Segui Rosalio su facebook, Twitter e Instagram