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martedì 23 apr
  • Purtroppamente

    Vicè ci lascia o quasi. Le sue lettere al carissimo fratello Salvatore si trasferiscono su “I Love Sicilia” che è un sito amico di Rosalio e pure una rivista su carta. Vicè mi ha lasciato il compito di continuare a intrattenervi così ho pensato di chiamare il mio spazio “Putroppamente” che, secondo me, dovrebbero sostituire all’avverbio “Purtroppo” nel Devoto Oli (extravergine?) e pure nella Tre Cani (come scriverebbe Vicè). Perché Purtroppamente? Perché nelle cose nostre c’è sempre poco da stare allegri ma tutto ciò può essere raccontato allegramente, Insomma: per ridere anche quando non c’è niente da ridere. Come solo noi sappiamo fare. Da quando esistiamo. E allora rieccomi….

    Brodi fece il governo e ora c’è una questione armata perché dici che non ci mise manco un ministro siciliano. Non solo. Uno dei suoi ministri, che è un nuvidduni e si chiama Bianchi, manco aveva giurato dal presidente Napoletano (ma a quando un presidente Palermitano?) che già ci spiegava a tutti che il Ponte sullo Stretto di Messina ce lo possiamo dimenticare. “È l’opera più inutile e danosa mai progettata in Italia negli ultimi 100 anni”, dissi senza colpo ferire. Vi potete immaginare ca tutti assintumaru specialmente dalle parti di Messina dove c’era chi si faeva i suoi conti.
    Insomma manco passaru cinque minuti che tutti quelli dell’opposizione (opposizione fino a cinque minuti prima) si misiru a fare come le taddarite spiannu ca questo governo nasceva “nemico della Sicilia” ca imbroccava lo Sviluppo e ci levava il pane dalla bocca ai picciriddri.

    Va bene. Niente ministri siciliani? E allora? Siamo sicuri? Siamo sicuri che non c’è La Loggia?, Siamo sicuri che non c’è Micciché? E che fa dobbiamo essere siddiati? La Loggia non fu quello che si mise d’accordo con Bossi per la “sdivoluscion”? E Micciché non fu quello che….. lasciamo stare, va.
    Per quantto riguarda il Ponte, certo che se ne sentono di tutti i colori. E ci sono tante pensate diverse. Una per esempio, spreca che il Ponte è come la Piramite dei Faraoni. Il Ponte è una Grande Opera. Ma è vero che sarà il più grande del mondo? Miii, tutti sull’attenti. Ma che ci pare che i ponti li sanno fare solo all’America. Quello di Bruccolino? E a chi devono fare spaventare? Il nostro sarà più lungo e più bello. Ci saranno autostrade a sette corsie, e passeranno tanti treni. Verranno milioni di turisti e ci venderemo tutti i carrettini siciliani con lo scecco col giummo e le coppole. Anzi sai che ti dico? Farò un banchetto proprio all’uscita del Ponte dal lato nostro e venderò coppole. Se trovo a un fallocco ci dico che sotto il banchetto ho la coppola di Totò Riina ma che costa troppo assai, e che si accontenta ci do l’originale di una para di pizzini di Binnu Provenzano, che ne dici?

    Poi c’è la pinsata di quelli che chianciunu miseria. E ragionano circaquasi così: e certo, la dovevano sperimentare una situazione per manciarisi i picciuli? E dei ferribot che ne fanno? Li affondano? E poi: con tanti padri di famiglia in mezzo alla strada c’era bisogno di spendere tutti questi mila miliardi? Mio figlio ha 35 anni ed è ancora sdisoccupato. Perché non prendono i miliardi e li spartono ai poverelli? Dice che il Ponte porta soldi? Ma quale: magari li porta ma ai soliti. Poi la metà se li ammucca la mafia. Ma io lo so a che serve: a fare emigrare i figli di famiglia senza neanche farli aspettare due ore davanti al traghetto: più presto se ne vanno meglio è. Arrivano i turisti? E a fare che? Le strade sono tutte fossi fossi, i musei sono chiusi perché non vuole lavorare più nessuno, nei ristoranti ti avvelenano e poi ti rapinano, le macchine fotografiche te le scippano, se posteggi un minuto per comprarti le sigarette di prelevano la macchina per sempre. Che mala figura.

    Poi c’è chi pensa al Ponte come ad un affare, ma lo fa a modo suo. Così pensa che col Ponte tutti arrivano, mangiano e se ne vanno. E ne arriveranno di più allora ci dobbiamo preparare. La Sicilia potrebbe essere la Florida come all’America. Giusto dice. Allora facciamo tutto noi. Caro amico, sa che ci dico? Tutta la costa dovrebbe diventare piena di alberghi di quelli che non si vedono perché ricoperti di verde. Niente tasse, un casinò ogni tre chilometri e un casino ogni trecento metri. Va in galera solo chi inquina, e i monumenti si visitano senza scarpe se no si sciupano. E poi: un piatto di pasta 30 euro, un panino 15 euro, mezza birra 10 euro. Qui ci devono venire quelli coi soldi. I morti di fame se ne possono andare in Tunisia a scambiare le mogli con i cammelli.

    Ecco fatto. Ora ci dicono che il Ponte ce lo possiamo scordare. Io non lo so. Sono confuso. Ma non per me. Per i picciriddi perché di una cosa ero sicuro. Che prima che lo finivano io ero nel tabuto. Quando hanno cominciato la Palermo Messina io era picciutteddu e facevo l’autostop pi ghiri ficcuniannu di qua e di la. L’hanno finita che ho già cambiato sette machine e tre motori. Così, se lo faranno, purtroppamente lo finiranno quando io avrò preso già l’ultima macchina. Quella che non si cambia.

    Tante belle cose
    Billi

    Purtroppamente
  • 10 commenti a “Purtroppamente”

    1. Bentornato Daniele ops Billi … mi mancavi :))

    2. ooooooohhhhhhh… s’arricampò! 🙂

    3. Finalmente!!!
      Pensavo aver perso per sempre le sagezze di Billi!

    4. Panta rei…
      L’importante è esserci! Bentornato! E tanti cari saluti a Vicè.

    5. ah, quindi non vedremo il tuo nome barrato qui sulla sinistra?

    6. finalmente !!!
      era ora

    7. ciao BILLI
      sono contenta di leggerti almeno qua… ti ricordi di me??
      A presto… spero:-)

    8. di cui la quale
      ma u sito ru giurnali ri sicilia
      ancora astutatu ava a stari
      semu nnu rumila va faccillu capiri au principali ra putia.
      na vasata

    9. Purtroppamente…però…sono gia passati due mesi e ti stiamo ancora aspettando…purtroppamente!
      Ma ‘unni si?

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