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giovedì 28 mar
  • L’associazione Impastato vuole la casa del boss

    L’associazione “Peppino Impastato-Casa Memoria” chiederà l’assegnazione della casa del boss Gaetano Badalamenti in corso Umbero I a Cinisi, resa famosa anche da I cento passi di Marco Tullio Giordana. I cento passi sono la distanza che separa la casa del boss mandante dell’omicido da quella di Impastato. L’associazione vuole realizzare un centro per iniziative antimafia.

    Palermo
  • 6 commenti a “L’associazione Impastato vuole la casa del boss”

    1. E’ il minimo che si possa fare per restituire a Giovanni un po’ di serenità e dargli più forza per lottare contro l’indifferenza di tutti noi.

    2. Non solo: non dovrebbe essere l’associazione a richiederla. Avrebbe dovuto, secondo me, essere il comune di Cinisi a farlo e destinarla poi all’associazione.

    3. ben detto, ma in questa amara terra le priorità e le sensibilità politiche sono di ben altra natura.
      ce ne dovremmo vergognare tutti ed invece amiamo le banalità, sommersi come siamo da crescente corruzione delle coscienze.

    4. ecco, se ci fosse realmente lotta alla cultura mafiosa, le istituzioni non se lo dovrebbero fare dire 2 volte. oggi lo hanno chiesto? bene, domani (o comunque in tempi estremamente celeri) già la casa dovrebbe essere pronta arieggiata per inaugurare la sede dell’associazione.
      si farà in questo modo?

    5. Se le istituzioni funzionassero veramente, dovrebbero loro stesse assegnar beni, terreni e immobili confiscati ai mafiosi, alle associazioni antimafia automaticamente!

    6. Allora giusto due dati per fare un po’ di ordine. Non è che Giovanni Impastato si è alzato la mattina e ha chiesto la casa di Badalamenti.

      La premessa è che qualche giorno fa lo Stato ha ufficialmente disposto la confisca dei beni del defunto boss di Cinisi.

      http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/index.jsp?IDNews=26927

      E’ stato un procedimento lungo e complicato.
      La replica degli eredi e dell’avvocato è stata questa:
      http://www.diritto-oggi.it/archives/00026858.html

      L’avvocato dei Badalamenti, Paolo Gullo, è lo stesso che querelò Giovanni Impastato, che in seguito a questa querela fu condannato a pagargli 2500 euro. Più altri 2500 di spese legali.

      La sua colpa era stata quella di avere definito, durante una puntata del Maurizio Costanzo Show, “imbecille” la tesi di chi sosteneva che Peppino Impastato si fosse fatto saltare in aria da solo durante un attentato dinamitardo.
      L’avvocato, avendo sostenuto questa tesi al processo, si sentì chiamato in causa e e fece partire la denuncia.

      http://www.narcomafie.it/articoli_2005/art1_01_2005.htm

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