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mercoledì 24 apr
  • Quelli nati attorno al 1960…

    “Malizia” al cinema Dante, il diario Vitt, il Supersantos, il San Siro, I tre Campetti, ‘U chian’i l’anca, il Malvagno, ‘U zu’ Totino, i suoi palloni ovalizzati, popolare popolare c’è centu liri ‘a differienza, scavalcare allo Stadio lato ippodromo, il pallone di cuoio a riparare ai Leoni, L’ORA, fare l’ora, Le Ore, ABC e POP, quest’ultimo non serviva per il box delle email ma ci istruiva al “fai da te” e al bricolage, il Collettivo Politico, ciclostilato in proprio, via Principe Belmonte 99, i sette cortei consecutivi contro il carobus di Marchello, il Marsala “Garibaldi” in via Mazzini o alla Taverna Azzurra, la brioscia con la panna a San Domenico, le ficodindia agghiacciate alle Croci, le prime birre alla spina alla Treffpunk, il pingpong all’Endas, gli ambulatori all’Empas, i derby del Cantiere con l’Akragas, lo spareggio perso dal Cantiere Navale per la serie C con il Siracusa, la Juventina, la Bacigalupo, il primo campo in erba dell’Olimpia alla Favorita, i mommi terribili della Favorita e un vigile urbano famosissimo che fermava tutti i motorini che andavano a Mondello, il 125 Primavera e il 50 portato a 91 con il carburatore a trombetta, il Caballero 50 con sei marce che pareva scorreggiasse quando tiravi le marce, il 21/31, la “C” rossa e nera, il 7 circolare destra e sinistra, forse già da allora per par condicio, sul 28 pagare il biglietto per Tommaso Natale e scendevi a Sferracavallo e accanzavi dieci lire, la gita a Ustica per restare due ore e poi ripartire, la gita a Piano Battaglia con il pullman e le prime schiniatine assistimati, lo squillo di telefono che voleva dire sono rientrata a casa richiamami, la prima dichiarazione fatta per telefono, gli anni che a Mondello si prendevano i funghi ma non i porcini, la Targa Florio Munari-Mannucci dalla Lancia Fulvia HF alla Lancia Stratos.
    Sono sicuro che qualcuno vorrà continuare ad aggiungere qualche scatto fotografico rimasto impresso sulla pellicola del tempo, a Palermo, sul filo di una memoria per nulla imbalsamata che ci tiene freschi, giovani e pimpanti come se gli anni fossero volati via lievi lievi…

    Ospiti
  • 113 commenti a “Quelli nati attorno al 1960…”

    1. Le scuole elementari col ” falaro” e il fiocco a colori.
      30 lire una ” taralla” per colazione.
      Tiramolla & Geppo.
      l’AMNU che ti portava i sacchetti per la munnizza posto a casa.
      il postino di zona sempre lo stesso per 30 anni.
      il Boxer con la sella lunga e…ammuogghia cà c’è acchianata.
      le feste in casa e ……..driin – Chi è? – sono un’amico di Maria- ???? – Vabbè sali.

      A stasera Giuanni

    2. ….anzi l’ AMNU era ancora “Vaselli” ..forse

    3. …occhio à firmata cà ci sù ì sceriffi..

    4. il concerto degli Inti Illimani al Giardino Inglese, le palline clic clac vendute agli angoli di via Libertà, il borsello di mio padre e l’autoradio estraibile che pesava un quintale…. mi sembra una puntata di “Anima Mia” 🙂

    5. L’aereo con lo striscione pubblicitario dell’aranciata Partanna sopra la città la domenica, quando il Palermo giocava in casa, con seguente lancio di volantini

    6. …il gelato da cofea, vedersi al baretto a Valdesi, la partita di palla a volo alla Marsa, lo “zio Nino” sul piazzale antistante l’Alberico Gentili con lo sfincionello d’inverno e la charlotte d’estate, le gare di slot racing al Le Mans in via Lo Iacono, il preside Composto al liceo Umberto e le prime timide contestazioni ante ’68 etc,etc……

    7. Frank Sinatra allo stadio…..

    8. Quelli nati attorno al 1960?
      Be’ il fuoco, il ferro, la ruota, la Ford T…

    9. Quelli nati nel 1960? Mmmm per motivi anagrafici uso la fantasia…
      La prostata, i bifocali, il fidanzato della figlia che ti chiama “vecchio”, la cervicale la mattina, i pantaloni del pigiama sotto quelli di velluto chè la mattina fa troppo freddo, il semolino…

    10. ma questo è un tuffo nel passatooooooooooo
      che fa BENE!
      e allora vai con alone again e claire…fino ad arrivare a si viaggiareee

    11. …i jeans Lewis o Wrangler (non c’erano altre marche), le giacche a vento (si chiamavano così…) Brunik, le prime tute da ginnastica colorate invece di quelle monocolore blu con la mezza cerniera, le magliette Sergio Tacchini, il Dingo Moto Guzzi o per i più benestanti la 125 Aermacchi-HD, la “Bibbia della musica” Ciao2001…

    12. …da Paolo Taormina in via Terrasanta il primo disco dei Beatles – frasi storiche di Paolo : “carinu aceddi muorti” (per il freddo), “t’avissi a dari na’ spazzulata o’ cirivieddu” (per i duri di comprendonio)-

    13. p.s. sono trascorsi 34 anni Paolo è sempre nello stesso posto.

    14. la comitiva del Fiamma sempre citata ma mai vista
      e per bulgakov abbi un pò di pietà che prima o poi…..

    15. Mimmo Bulgakov, per i sei punti che hai pensato, raddoppiali aggiungi 60, dividili per due e togli i punti che hai pensato….un 800A roboante, sincero, di cuore e affettuoso…sei un caro amico, davvero ma quelli attorno al 60 hanno amcora i tubetti carichi e mi dispiace che mi lasci il secchio davanti alla porta, :).
      Fuori da metafora, credo che ognuno di questi flash personali potrebbero essere degli imput per ricordare senza nostalgia ma con sana e consapevole libidine un tempo che chiunque legga ha passato, è solo una questione di quanti anni fa.
      A me fa solo piacere leggervi, anche a te Mimmuzzo e mimmuzzi, caffè pagato per tutti….
      Giuanni

    16. l’elastico con la fibbia a forma di otto per portare i libri a scuola

    17. Giuanni il caffè lo accetto volentieri e, per gratitudine, viiiiisto che taaaanto ti piaaaace leeeeggerci… magari… SCRIVIAMO TUTTI CON CARATTERI PIU’ GRANDI CHE’ AD UNA CERTA ETA’ LA VISTA CALA…
      Un affettuoso 800A anche a te 😀

    18. Baglioni & frank zappa.
      senti scusa ..c’hai 100 lire?
      nnò zù vitu ( biliardo) 3 sigarette sfuse 50 lire.
      Al “Vittorio Emanuele” 2 film e sputazzata dall’alto…omaggio.
      Al ” Coren” la prima fi*a in ” cinerama”.
      Mi sono amato molto nel mio bagno, mi ha aiutato molto la moglie di buonanima di Paolo Frajese ( Marina Lotar, mica stè 4 sciacquette di oggi). ( BUL, ci vedo ancora benissssimo)
      ITALIA – GERMANIA 4-3….IO C’ERO ( BUL, su questa m’invidi) 😀 .
      Le comiche al mattino quando c’era la fiera del mediterraneo.
      La Pagella azzurra x i maschi e rosa x le femmine.
      PALERMO JUVENTUS finale di coppa italia.
      Tutto il calcio minuto per minuto ascoltato con simenza e luppini.
      Paolo valenti e 90° minuto.
      BERLINGUER.
      la ” 850″ ( ma che minc*ia di forma aveva?).
      ù tiracappieddi a carnevale.
      a vampa ì sanciusieppi.
      ..ma..non puoi dire a tuo padre che esci con la tua amica?..

    19. Quel che tu sei.. io ..ERO.
      Quel che io sono..tu.. SARAI. 😉

    20. Hops, naturalmente… A BULGAKOV.

    21. GOKU su ITALIA – GERMANIA, lo confesso, ti invidio… ma tu ce l’avevi la palla di ITALIA90 con tutte le bandiere delle squadre dei mondiali, che se le schiacciavi sentivi l’inno del rispettivo paese?
      E lo spillino di CIAO “originale”?

    22. Per Bul.
      Le arancine con la mollica grossa e fatte come Dio comanda.

    23. ..lo spillino sì.

    24. qualcuno mi aiuti a ricordare il titolo di un film “svedese” dove si vedeva la f…a

    25. ..su Italia 90 ( da disoccupato) c’ho sgubbato 700 mila lire più le partite del girone “nostro” gratis.
      ….ebbene sì…bagarinaggio..MA…con classe.

    26. Goku, per le arancine, non ti siddìare eh? Mezza parola

    27. @ Camillo.
      …fratè.., con tutta la buona volontà…., ma chi ha mai guardato il titolo? …svedese..poi!
      ..DDai..non ci facciamo sfottere da stì “piscialetti”. 😀

    28. Ma il cafè dopo una certa età non irrita alla prostata?
      Per quanto riguarda il film io me lo ricordo benissimo noi lo titolavamo: le sveziate.

    29. C’erano i Fiorucci Jeans ed il K Way….poi spuntò il Cagiva…. La sera? A Mondello o in via Belmonte….e poi basta…..poi il Kibutz, il Malatempesta e l’Antiterra……ma siamo già agli anni 70 abbuccati. Io però ricordo 2 avvenimenti degli anni 60 che nessuno di voi ha menzionato : l’uomo sulla luna (Rai 1 in bianco e nero) ed il terremoto del Belice che a Palermo si sentì fortissimo…… e poi un Palermo Ternana (mia prima volta allo stadio) con invasione di campo e lagrimogeni….ed ancora le mitiche partenze della Targa Florio al Politeama (a me piaceva molto la Lancia Fulvia HF)….

    30. …ricordo ancora Villa Sperlinga che era un posto tabù (e purtroppo tanti ragazzi di allora non ci sono più) e ricordo la musica che ascoltava mio fratello maggiore che spaziava dai Gentle Giant a Suzi Quatro dai Led Zeppelin ai Deep Purple e ricordo pure che chi era piccolino come me e con un fratello maggiore si doveva accollare i giocattoli ed anche i vestitini del più grande…..Oh come odiavo queste situazioni….

    31. Bel post davvero, ed anche bella discussione, ragazzi!
      Se non fosse che sono giovane (io!), mi viene quasi invidia dei vostri ricordi. Ma, alcuni di questi, appartengono anche a chi come me è dei ’70…
      Propongo a Bulgakov la carrellata degli scatti fotografici dei nostri ’70 per l’appunto e invoco la collaborazione di Samuele che ci ha già fatto commuovere!

    32. Goku : molte persone, nell’intimità onanistica, quotavano anche il catalogo di Postal Market, e chi scrive è tra questi.
      Totò : Sull’interazione dl caffè con la prostatite al momento non c’è letteratura medica, ma spiegaci piuttosto come hai fatto a eliminare tutti quei brutti calli sul palmo della tua mano destra, daresti una grossa mano a Mimmuzzo, metaforica s’intende…:).
      Camillo : Può essere “Helga” il titolo del film ? Mi pare arrivai fino all”Ideal” , quasi a Boccadifalco,per poterlo vedere, per me Finocchiaro e Orfeo, e quì cerco di essere serio, mi facevano schifo già da fuori….
      La comitiva del Fiamma, esisteva, esisteva, ed era eccessivamente politicizzata, ma è questa una nota stonata, lasciamo perdere visto il clima sereno e sorridente del caz.eggiar leggero…
      Maurizio : Di Composto ho trovato le scritte nei bagni dell’ Umberto, di Sasà,Poppea e la Mammina credo avrai scritto o letto anche tu….
      Fabrix : E il Mini-bike di Fantic Motor ?
      E il V7 1000 di Guzzi ? E l’abbonamento AMAT tre linee e tratti comuni, bollino mensile 1.000 lire ?
      Picciotti se arriviamo a più di cento post, faccio un libro, lo pubblico e cito a tutti nella prefazione…
      Giuanni

    33. Giuanni la letteratura medica ha fatto progressi da giganti, sono tantissime le cose che si sono scoperte sai?
      La penicillina ad esempio!
      E che ci vuoi fare, diavolerie moderne!

    34. L’Eskimo

    35. L’UPIM ( dei tempi d’oro)

    36. Villa Cuppino ( bonanno)

    37. Giuanni, ti stò lanciando la volata 😉

    38. I PURPARI sul lungomare a Mondello.

    39. Super Gulp.
      superstar ( ore 24,00 telesakura,…fantozziano).
      Zagor.
      Gianburrasca.
      ……….Andreotti… 🙁

    40. la tombola a natale con le lenticchie o attuppatidduzzi per segnare le caselle.

    41. I PURPARI sul lungomare a Mondello.

      quando a segnato Brio di testa.

      ho pianto davanti a loro.

    42. minchia l’antiterra…… ai leoni

      le lacrime….

    43. il dopo superstar.

      molto molto…..

      a telesakura.

    44. Gokuzzu : Mi hai aperto gli occhi su Villa Cuppino, finalmente so qual’è.
      L’eskimo è regolarmente appeso al mio armadio, con tanto di pellicciotto bianco,all’epoca in tasca c’era LC e Giornale di Sicilia, oggi ritiro “L’Unità” dalla cassetta della sezione che vicedirigo (azz!) e con un certo mal di pancia riesco a leggerlo. Ma andiamo sul serio….
      Tombole giocate con le scoccie dei manderini, si a Palermo diciamo manderini, fatti a pezzettini piccoli.
      Quello che ancora mi stupisce è che ricordo una quindicina di cugini coetanei e no, comunque quindici, a memoria,zii proporzionati alla cuginanza, i nonni quelli erano e purtroppo ora non sono più.Per farla breve, tavolate di trentacinque, quaranta persone.
      Francamente adesso non si riesce a roccogliere tanta gente neanche alla riunione del mio condominio di 44 interni.
      p.s.
      Quelli del ’70…., ci volete copiare, ah ??
      Fate, fate….
      Giuanni

    45. …Alan Ford, Kriminal
      Sono ambidestro. E poi il callo fa l’uomo masculo, bello grezzo, villico.
      Il cafè oltre ad avere effetti deleteri sulla prostata li ha anche sulla creatina degli uomini di una certa età, Ma è sicuro di volere un café, non è che sarebbe meglio un acqua e addàuru?
      No, lo dico per lei.

    46. Oh, prima che mi và curco, siccome io sono a cavallo tra i 60 e i 70, e fui precoce ( mio malgrado) alla nascita, ai 70 partecipo pure.
      N’anticchia i pacienza, sugnu comu ù pitrusinu. 😀
      ..Notte a tutti…
      (.. Giò..unni è ù cappieddu i lana…)

    47. Ma ki cabbasisi erano le mekap ?
      A qualcuno saranno sfuggite le sigarette sfuse, al catechismo con le super con filtro e le menta fredda per levarci la puzza…La pasta sfusa, la margherita e l’indelebile picchi pacchi…
      Le giuggiolene, anch’esse sfuse, vendute dal vecchietto davanti al “Manzoni”…e le partite a morto e ferito, come credete che si giocasse a Palermo in quegli anni, a cantu e scantu e nessuno voleva fare le guardie che acchiappavano e qualche ripetente ti ricordava, a sette, otto anni che “i spiuna muòrunu ammazzati…tu u capoclassi un l’a ‘ffari…”.
      Giuanni

    48. ..l’ultima e chiudo..
      Siamo meridionali, MIMMO CAVALLO.
      Marta, CIRO SEBASTIANELLI.
      Una notte che vola via ADELMO FORNACIARI ( molto tempo dopo..Zucchero)

    49. Totò , lei chi ? ‘u signollèi ?
      Totò, siamo tutti picciuttieddri, non di canna, ma pure canne ne abbiamo viste passare, io per esempio pesco da banchina con una “bolognese”, con paratura a piombo scorrevole da 25 e amo dell’otto…..
      Diamoci del tutu, Totò….

    50. Scoop: il vigile che prendeva le multe a tutti i motorini di mondello si chiamava Bonfante; i vigili si chiamavano “migni” e la via castelforte si chiamava “antimigni” e si percorreva anche in 4 in vespa rally 200 !!!

    51. Amunì va’ le faccio provare un brivido amarcord. Per una para di post le do del vossia accussì ricordate i bei tempi.
      Poi passo al tu.

    52. Chi si ricorda del “conte Cappello” il primo travestito di Palermo che girava con la pelliccia tigrata e i capelli cotonati biondo ossigenato, truccato e con stivali da donna???

    53. GoKu, a quarantanove anni u cappieddu i lana ? A sittanta mi miettu u matarazzu ?
      L’amico mio, adesso noto avvocato del Foro, da sempre era pazzo per la canzone napoletana, a me dovevi darmi, e in parte riproporre ancora oggi, Guccini,De Gregori, Venditti, Inti Illimani e Battisti….

    54. Calcio: Bercellino, ala sinistra che però giocava sempre all’ombra della tribuna, quindi un tempo a sinistra e un tempo a destra.

    55. Maria Luisa io per gli scatti sui ’70 passo la mano al “nostalgico” Samuele, anche perchè, avendo lui abbondantemente superato i 30, di cose ne ricorda moooooolte di più… scusa biondo 😉

    56. Vertigo, non feci il nome per privacy, ma era lui medesimo, terribile.Come lui era il Conte Cappello che in genere aveva “base” alla fermata di Piazza Politeama.
      Goku….nati nel ’60, vero è, ma nei ’70 abbiamo avuto i nostri 15, 16, 18 anni, io sono del ’58…dobbiamo aprire questo libro ?

    57. …….insomma..devo andare a letto.
      1)Mekap = scarpi ì tennis in voga prima delle Antonini e delle Superga e delle American Eagles.
      2) Giannuzzu, ti sei distratto, per le sigarette sfuse..ho già dato ( rileggi i commenti).
      3) Mi hai fatto venire in mente ( come giochi, (ma..io vengo da quartieri più..popolari..) : Lo Spagno ( con le monetine), Lo stretto di messina ( con i tappi di bottiglia), lo PPHA’ e ù battuni ( con le figurine panini), i 4 cantuna ( spigoli degli incroci), e..la “mazza” ( tipo baseball, con un legno da ” battitore” ed un legnetto obliquo che bisognava prima far saltare in aria e poi colpirlo al volo.
      *********++
      Ora..giuro mi và curco

    58. ..mannagg..mi trattenete..
      ..certo, il conte cappello.
      @ Vertigo.
      Sei fenomenale, brava!
      se t’incontrerò nella mia prossima reincarnazione, mi sparerò una delle mie più idiote del tempo : – “.. Scusa, scusa..sai dirmi la via…della tua amicizia?” 😀

    59. … da bambini il noleggio del “go kart” a pedali a Villa Giulia, inquietare a Ciccio, le giostre del Foro Italico, lo zucchero filato del vecchietto che si faceva aiutare da qualche ragazzo a salire il cerrettino in via Lincon, …..

    60. grazie GIUANNI si era proprio quello il film e io negli anni ’60 e ’70 abitavo in via Pitrè e il cinema dove andavo era proprio l’ideal grazie per il ricordo ritrovato

    61. E “Palermo Pop 70” con la gigantesca insegna luminosa davanti il castello Utveggio a Montepellegrino?
      Accorsero giovani da tutta Europa (una buona parte dei quali alquanto sbullonata), però la città entrò per un pò di tempo nel giro delle città della musica.
      Purtroppo mi pare di ricordare che alla seconda edizione ci furono eccessi e disordini e tutto finì (un cantante rock arrivò a denudarsi sul palco).

    62. …IO ricordo anche un travestito bellissimo di nome MELANIA quando si faceva il “tour de pulle”…..Inti Illimani si ma anche Pier Angelo Bertoli…. i Lozsa, i persol e gli occhiali a specchio…… i pantaloni a zampa di elefante…… Il tempo delle mele e Pierino contro tutti…… la Regina Elisabetta che c’e’ ancora oggi…. e l’Alfetta beige del Giudice Falcone….. il primo jumbo Palermo -New York….. i cappellini da neve ….. e la neve a Palermo……ma già gli anni sono i 70. Cristiana F. al cinema ed i vari Rocky e Rambo….. le comitive e gli “aggaddi” tra le comitive…. gli scioperi…..

    63. …e Frank Zappa….. forse parli di lui FABRIX

    64. si è Frank Zappa e ricodo di avere mangiato una pizza prima di andare al concerto in una pizzeria vicino p.zza leoni (new york-new york era credo il nome…)dove poco tempo dopo fecero una strage ammazzando alcuni parenti di buscetta…così tanto per non dimenticare..e poi ..poi a proposito di pulle ricordo la “mitica”via gaetano daita….e poi ancora Miles Davis che suona la sua tromba camminando sul prato della favorita con una luce sù di lui che l’accompagna… una stagione di concerti splendida!

    65. …la radiolina a transistor, il mangiadischi 45 giri, il geloso col tasto rosso per registrare…

    66. …. l’impiantino “all in one” con giradischi bsr della Readers Digest…

    67. E della 500 non ne dobbiamo parlare, noi che abbiamo i titoli per farlo?
      Quando siamo giunti all’età della patente, la “mitica” subiva già la concorrenza interna della 126.
      Ma LEI era un’altra cosa.
      Un mio amico, un pò fissato, grazie all’aiuto di un meccanico, ancora più fissato di lui, ne aveva una che aveva fatto “bummiare” (traduco: elaborare).
      A detta sua “sucava come una buttana” (cioè consumava molta benzina), però, nell’autostrada per Punta Raisi il tachimetro andava a fondo scala e il motore “tirava” ancora.
      Mi vengono ancora i brividi a pensare al rumore che faceva e a quello che tante volte abbiamo, da incoscenti, rischiato.
      Altro che autovelox!!

    68. La 500 che avevo io era bummiata all’interno, nel senso che aveva i sedili imbottiti e reclinabili, inoltre la cloche del cambio era “abartizzata”, cioè tagliata a meno della metà, dato che ogni qualvolta che “accavallavo” beccavo il pomello nella parte mediale della faccetta articolare della rotula, insomma u rinuòcchiu.
      Ci ho fatto il viaggio di nozze, viaggiò per sei ore di fila da Palermo a Castelmola, dove la pompetta C collassò, anzi infartò,si fece rossa rossa e non funzionò più.(SEGUE)
      Giuanni

    69. Giuanni, Tu ce l’avevi il Meccano?
      Con alcuni di quei pezzi, sopravvissuti ad un’infanzia creativa, ho risolto diversi problemini di bricolage domestico (ho moglie e figlia che almeno una volta al mese rompono articoli casalinghi).

    70. Naturalmente avevo il meccano, scatola n° 2, mi stoccavo le ditina della mano per fare appattare vite con dado, che regolarmente finiva a terra.
      Una “elle” superstite di quel glorioso gioco regge ancora, con due viti bronzate, lo scolapiatti a casa di Mamma, di una delle prime Salvarani.
      Goku nel mio quartiere la mia banda giocava tutti i giochi che nominavi e qualcuno abile di pistola giocattolo ha fatto un’eccellente carriera…..mentre un altro è diventato una grandissimo sceriffo…
      Giuanni

    71. visto che è stato citato il meccano (con il mio fu costruito da mio padre un marchingegno collegato alla classica sveglia analogica per mezzo di una levetta che, chiudendo un circuito elettrico, faceva suonare un campanello capace di buttare giù dal letto anche un orso anestetizzato), è d’obbligo ricordare anche il lego… e la pista casalinga “Salextric” dove la mettiamo…

    72. Maurizio, i giocattoli a casa li portavano i morti e la befana del Ferroviere. Stop.
      Ed inventavo…undici bottoni neri e undici bottoni celesti, quelli da camice, uno da “nappiera” piccolino faceva il pallone e pensa avevo inventato il subbuteo e non me n’ero accorto.Il tappeto verde ? I “marùna” del balcone del soggiorno, le porte le torri degli scacchi, tirava, rigorosamente a “zicchettone”, chi aveva il bottoncino-pallone più vicino.
      Inventavo anche i flipper con improbabili respingenti fatti con le mollette di legno per stendere la biancheria, gli elastici messi doppi su barriere di “semenza”, i chiodini da calzolaio, via pirtusa che valevano 50 o 100 punti.
      La biglia di vetro completava il tutto, e spesso faceva “chiummo”, se vi ricordate.
      Ma adesso andiamo a produrre, sennò i ricordi ci gàsano troppo e mia moglie dice che divento un picciriddru…
      Giuanni

    73. Al paese giocavamo con la strummula e durante le feste di paese ci accecavamo oltre che con il postalmarket anche con la cerbuttana della miseria quanti ne ho insertati.

    74. ehehehhe…mi sa che ci siamo persi qualcosa noi dell’85!

    75. …… le partite al Don Bosco che se ti andava bene erano solo graffi

    76. @fabrix, m.gambino, pequod, giuanni: fonti ben informate mi dicono che a denudarsi al palermo pop 70 fosse Arthur Brown e non Frank Zappa….mah, io non ero nata !!! 🙂

    77. @vertigo:
      Grazie per l’informazione.
      Avevo giusto ricordato l’episodio solo per far capire a chi non c’era che in quel periodo eventi simili e che giustamente sono passati alla storia come fenomeno di costume, sono avvenuti (anche se con ben altre proporzioni) a Woodstock, nell’isola di Wight… insomma Palermo rivaleggiava ad armi pari con paesi culturalmente più emancipati.
      Niente a che vedere con quel che succede oggi.
      Ha ragione Giuanni, che giustamente ha aperto un altro post sull’argomento: quella generazione, che poi è anche la mia, ha oggi il diritto, se non il dovere, di ricordare a tutti che la democrazia, la libertà e il rispetto per gli altri sono le cose più importanti in una società civile.

      @Giuanni: e la mucca Carolina Tu ce l’avevi?

    78. infatti è bellissimo lo spunto: gli anni ’60 a Palermo per poi parlare degli ideali che ci hanno accompagnato nel nostro diventare adulti, cosa che comunque è avvenuta, quindi in pieni ’70 e, personalmente ’80.
      p.s. io avevo la “Susanna” gonfiabile….

    79. @vertigo: ma allora mi provochi.
      Vediamo se sai cos’era “Ercolino sempre in piedi”…

    80. @fabrix: anche quello era un pupazzo gonfiabile che si vinceva con dei formaggini…. che si fa, si va a rischiatutto???

    81. Fabrix, siamo in sintonia perfetta.
      Mucca Carolina, Susanna, l’avevano tutti,ma Olivella di Bertolli, voi l’avevate, ah ?
      Olivella e Maria Rosa…uno spot che andava alla grande.
      Fabrix voglio anche ricordare il mitico Brass Group, quando a Palermo scendevano i protagonisti del jazz mondiale e Incontrazione, che per molti anni fu una vetrina mondiale sul teatro d’avanguardia e che convogliava a Palermo, anni 73/78, cito a memoria, le compagnie mondiali più in auge in quegli anni.
      Certo non tutto era “oro”, non tutto era “cultura”, ma c’era una offerta culturale vasta e anche diversificata, non tutta spostata a sinistra intendo dire, c’erano i cattolici impegnati che mandavano avanti le loro iniziative e anche qualche non conformista che raramente portava avanti un discorso culturale spostato a destra.
      Insomma qualche maceria sarà anche rimasta, ma abbiamo mandato avanti la baracca e dobbiamo lasciare ai nostri figli, il più tardi possibile, scusate la prudenza scaramantica, il miglior mondo possibile.
      Giuanni

    82. Cerco Bonanno Angelo di (Mazzarino) e Walter dell’Oglio di (Messina) miei coetanei di baracca presso la Schindler di Ebikon (Lucerna) ove lavoravamo nel lontano 1964.
      Auguri
      Loris Sala.

    83. per il comunicato precedente lascio il mio indirizzo e la mail Loris Sala via adda 13 20095 Cusano Milanino
      indirizzo e-mail 1tnt246@tiscali .it
      Coprdialità ed auguri e grazie per l’opportunità del sito
      Loris Sala

    84. Sarò un bastasunazzu ma voglio ricordare modi di chiamare “l’uccellino”, volgarissimi ma estinti o in via d’estinzione : ù chignu, à n’chiama, ù radicuni,
      ù birriuni… e poi tanti volgarissimi ma Palermitanissimi modi di dire : mi stai bumbaiddannu
      à m….ia, un ci attigghiari a m…ia ò pappaaddu,
      va sucaci i pirita ù gnuri,… Per non parlare dei personaggi anni 60-70 : Totucciu ù Senaturi col suo impermeabile beige, Calogero Romeo detto ù masciddaru
      con la sua valigetta davanti al Teatro Massimo a vendere
      mmuruti, pettinini pì tignusi, spazzolini pì sgangulati…. Scusate per la volgarità ma questa è anche (e come !!) Palermo

    85. ragazzi siete fantastici…ho le lacrime dal ridere…io sono giovincello ma vi invidio tantissimo…ho due domande da farvi:
      1-cosa vi manca del passato e cosa avreste voluto avere dei giorni nostri negli anni ’60?
      2-nn sapevo che la squadra del cantiere navale (fincantieri) fosse così forte…ricordate la formazione e quali erano i piu’ forti? grazie mille ciao a tutti…

    86. Signori,cherano belli li tempi passaatiii…
      u ciavuru ri ciambelle a mondello…
      le mekap,per precisione erano anche le piu’ puzzolenti al mondo…tanto che spesso d’innanzi a peti esagerati si udiva:ma chi ti manciasti un piccirddu muoitu ki mekap?..haha…a zicchinietta..ricordo un altro vigile da incubo, CUCCUNN…ti inseguiva sino incapo al mondo.. comprare 50 lire di caramelle e con 1000 lire una teglia sana di pizza a taglio..tra i giochi con le fiurine,c’era anche u battuni.. il gioco delle pulci con le lenticche ” .. si stava bene ma si andava a comperare il pane in gruppo per difenderci da brutti incontri..” poi si e’ andati avanti e con la lira siamo arrivati al 2001 quando guadagnavo 1.800.000 lire ragazzi che sballo mi sentivo ricco,poi l’euro già ma 1000 al cambio(che ha riguardato solo lo stipendio) e ora faccio la fame…. cherano belli li tempii passaatii…

    87. E quello che vendeva “pollanchelle” a Mondello e gridava : chi cci laiu cavura !!! Ed il vecchietto, sempre a Mondello, con la sua valigetta, che andava a 0,2 Km. l’ora vendendo in silenzio giocattolini ? E il “vecchietto” col suo Motom che sedeva sulla panchina
      sempre a Mondello e vendeva le sfere di plastica metà colorate e metà trasparenti con le immagini dei ciclisti,le mentine, le caramelle di zucchero colorate e..sottobanco i giornaletti ? Anche in pieno Agosto non toglieva mai la sua coppola di pesantissima lana.
      U’ spinciunaro e pane e panelle che portava sulla testa una gigantesca cassa in legno tanto che aveva il cranio appiattito ed il collo tutt’uno con la testa (per chi riusciva ad individuare il collo!). Ed il Bar del Sole di Abbagnato dove spesso si eleggeva Miss Mondello e dove ho visto un giovanissimo Mal con i Primitives ?
      E lo zio Pippo che premiava i più bei castelli di sabbia ? E i Giganti che provavano nel cortile ? e….
      Siamo nel pieno degli anni 60-70 e quello che si desiderava era la bicicletta Olmo o Graziella, la Jaguarmatic, la Oklaoma, e che mostro incredibile il primo Ciao Piaggio, il primo giro sulla Vespa 50 di mio cugino, messo all’impiedi sulla pedana, altro che Titanic ! Ed il mio primo ciclomotore, uno scassatissimo
      Motom riverniciato arancione con la tanica sotto il culo che ad ogni scaffa mi sbatteva sotto, ma faceva almeno 50 all’ora e a tredici anni (!) quando lo acquistai a Mondello, alla favorita mi pareva di volare ! Basta ! Ciao.

    88. comunque qui tocca dire che le fetentissime scarpe si chiamavano MECAP e non mekap. maledetta k abusata, vedi che danni che fa…
      ma queste sono cose di livello nazionale. sarebbe meglio parlare di faccende piu’ locali.
      il Vittorio Emanule e il Bomboniera esponevano tutti e due il cartello “2 films 500lire”. poi in corso “tucheri” c’erano ben due arene estive e si vedeva la parte sommitale dello schermo dalla strada. le partite tra ragazzi allo scaro vecchio, i passaggi a livello via Dante, via Lascaris e corso Olivuzza con al locomotiva a vapore per le manovre, il 6bello, i CHIOSCHI (mannaggia a chi li ha fatti togliere!) come quello del teatro Biondo. e poi basta che devo lavorare, va….

    89. HA ! HA ! Io sono un palermitano “born in 1954” …… fantastici ricordi … avete inserito ….. siete, quindi, di quella “generazione” di nostalgici che tra i ricordi avete anche quelli delle “andate alla Targa Florio” ? Spendete qualche minuto del vostro tempo per dare un’occhiata su google (funzione: immagini) : scrivete forum-auto targa florio …… ne vedrete e ne leggerete delle belle …….

      dovete metterVi in ferie …… però …

      Carmelo

    90. Gli anni 60′ per molti di noi sono motivo di nostalgia, perchè a differenza dei giovani d’oggi, noi eravamo più genuini ,più veri e rispettosi dei nostri genitori.Sono un padre di 46 anni con un figlio di 23, mi reputo fortunato ad avere un giovane che condivide i pensieri e i mieri ricordi, attraverso i miei racconti di vita vissuta,le mie foto di un tempo e penso che ciò abbia giovato positivamente nel capire certi aspetti della vita.
      Sono pochi i programmi che raccontano di come eravamo negli anni 60′,peccato!!!! Farebbero capire a tanti giovani che affrontare la vita oggi è sempre più difficile e se te la distruggi con i cattivi insegnamenti ti spingi davanti un baratro senza fondo…….Fermatevi a riflettere e guardate dietro le vostre spalle……Il passato anche se vissuto da altri può aiutare il tuo futuro…….

    91. Angelo@ :”Gli anni 60′ per molti di noi sono motivo di nostalgia, perchè a differenza dei giovani d’oggi, noi eravamo più genuini ,più veri e rispettosi dei nostri genitori.”
      Io credo che genuità, rispetto, educazione, facciano parte di quei valori uiversali e senza tempo,che in tutte le epoche sono esistiti e che tutti i padri e madri con un minimo di coscienza abbiano cercato di trasmettere ai propri figli. Concordo con te che in tv, oggi nel 2010,circoli più spazzatura che… a Palermo, e che la cosiddetta tv di servizio è quasi scomparsa.
      Certo la nostra generazione si accontentava di poco ma il consumismo nascente e che stava per esplodere,già ti faceva spinnare il kavasaki 500, la fulvia hf,quelle mete simboliche che oggi paiono alla portata di molti giovani.
      Il discorso è che la generazione dei nostri padri veniva dalla guerra e dal pititto, noi siamo cresciuti e diventati adulti negli anni del boom economico e i nostri figli godono di un benessere certamente maggiore del nostro.
      Il giocattolo si è cominciato a rompere negli States e quindi in Europa una paio di anni fa e adesso viviamo una crisi davvero nera, ma questo è un discorso lungo che ci porta lontano dal post.
      Comunque è sempre bello ricordare periodi che hai vissuto da giovane e vivere la maturità con serenità.

    92. Quando a carnevale rompevamo usavamo il Key Way riempito di farina per tirarla e alcuni tiravano anche le uova.

    93. Quando compravi le maglie di calcio (erano veramente maglie.. mi ru cavuru) e aspettavi che tua madre ti cucisse il numero sulla maglia

    94. Quando usavi le “celline” per attaccare le figurine di cartoncino o usavi la Coccoina. In un pacchetto che costava 10 lire e tra i premi c’erano il bigliardino e il pallone quello marrone oltre ai completini del Milan della Juve e dell’inter

    95. Tempi di quando giocavi con la Policar (con il materiale di un binario ce ne facevi tre della Polistil) e le auto erano la Ferrari e l’Alfa Romeo modello Nuvolari

    96. Di quando si usavano i fustini del Dash per fare la batteria

    97. O di quando si compravano le sigarette sfuse nelle sale gioco

    98. Noleggio vespini in via Sammartino, l’ora a scuola e presidio al Garibaldi o del Cannizzaro per le “Bambine” o in alternativa allenamento del Palermo con degustazione (Panino con panelle e crocchè e/o pipittone), autografi giocatori squadre avversarie che si allenavano al Castelnuovo, la Romanella, oltre a Postal Market anche Vestro faceva la sua parte …, festa rionale con ospite Nino D’angelo.
      Meraviglioso tuffo nel passato all’insegna di una allegrissima nostalgia. Complimenti a tutti

    99. Tutti vecchietti qui, eh?

    100. Avere la capanna a Mondello e scappare a Palermo mentre i tuoi sapevano che eri nel cortile accanto. E scappare a Mondello mentre i tuoi sapevano che eri dalla compagna a studiare.

    101. …la discoteca “Il CERCHIO” e le comitive del “MANILA, GIGLIO IN e MAZZARA” frequantati esclusivamente da picciotti della Palemmo baaaane…

    102. E’ commovente, anche se pensato di più x maschietti..
      Non ho letto tutti i commenti, ma qualcuno/a ha parlato di “ingrizzo”
      L’avete più sentita questa parola?

    103. siamo “vecchietti” ma abbiamo avuto la fortuna di vivere quegli anni ineguagiabili.

    104. Hai un centino per la mia vespetta?

    105. E nessuno di voi ha visto in giro un carrettino con una cassa zincata e un blocco di ghiaccio e il venditore di turno che gridava ‘ grattatella che bella ..che bella’ e poi aggiungeva ‘ l’haiu chi russu e l’haiu chu virdi’ riferendosi a un improbabile sciroppo all’amarena o alla menta…

    106. essere senza soldi ma prendere il pullman con l’aria condizionata per andare a Mondello e fare il bagno tutti insieme ci dava una felicità… e scendere la scalinata di via Libertà vicino l’Arco Matteotti in sella a una moto e le prime volte in discoteca di pomeriggio, al Number One, e poi sì ricordo il Kibutz con gli amici intellettuali, però non eravamo più negli anni 60… dei 70 ricordo anche “la fonduta” alla Treff e disco varie…che tempi belli !!!!!e gli scioperi per il biglietto a 100 lire…….

    107. ricordo quel giorno del 1976,presi l’autobus numero 35 in viale dei picciotti per andare a trovare un mio amico attraversai tutta la citta’,il foro italico,corso vittorio emanuele, via roma, viale della liberta’fino a borgonuovo,quando arrivai al capolinea il conducente mi disse che non potevo piu’tornare indietro perche’ era iniziato lo sciopero.Per fortuna sul posto vi abitavano alcuni parenti di mia nonna e quella sera cenai da loro per poi accompagnandomi a casa.Son passati 36 anni e me lo ricordo come se fosse ieri.Ricordo nostalgico di quel ragazzino. ‘

    108. Acchiana u patri cu tutti i so figghi, a lanna, l’autista per digerire, la fiera del mediterraneo, il kway, BlaBla, i bagni nella gebbia in via Palmerino…..
      Basta, i ricordi sono belli ma me fanno male.

    109. hai proprio ragione,i ricordi sono belli e fanno male ma,oggi preferisco stare male per questo motivo!

    110. Sono capitato per caso qui, mi sono ricordato delle belle estati trascorse a Palermo( io nn sono del posto ma in loco avevo zii e cuginetti) e al mare di Mondello, i polipetti appena pescati gustati “al volo” con il limone a Mondello paese e ricordo anche un vigile motorizzato (li chiamavano i minni) che mi ha appioppato un paio di multe perchè eravamo in due sul mio ciclomotore, trasportato appositamente in treno dalla mia città di residenza per poter scarrozzare liberamente, ricordo anche un evento importante, mia sorella nella metà degli anni 60 è stata eletta miss Mondello e miss Palermo. Un saluto cordiale a tutti.

    111. complimenti, così come tutto è descritto sembra non solo reale ma appena accaduto , nè credo che tutto sembri migliore per nostalgia, io ho vissuto quasi tutte le esperienze qui descritte in maniera così appassionata ed appassionante e non credo che sia solo voglia del passato o l’inesorabile trascorrere del tempo , le inevitabili “cadute”, queste atmosfere ci hanno aiutato a superarle a crescere, ci erano di grande aiuto per comprendere , e contentarci , essere felici forse no, ma sereni e contenti di noi si, Certo qualcuno si è perduto strada facendo era inevitabile, ma niente può paragonarsi allo smarrimento umano ed alla perdita di valori di oggi e purtroppo alla scarsa fiducia in un domani migliore,
      Chiedo un favore per nostalgia vorrei ritrovare l’elenco delle linee amat vecchie e nuove di palermo, sono riuscito a trovarlo in un sito ma non riesco più a ritrovarlo, magari esiste una pubblicazione con quanto cerco, da potere acquistare. Grazie per la pazienza e disponibilità ciao ettore

    112. http://palermo.repubblica.it/cronaca/2013/12/21/foto/l_amat_rimette_in_strada_l_autobus_di_50_anni_fa-74193448/1/#1
      Mi riaffiorano ancora questi lontani ricordi, i miei zii abitavano in via Ugo Foscolo, tutte le estati in quell’epoca le passavo a palermo. La mattina presto io e mamma prendevamo il bus numero 6 da Via Libertà direzione Mondello, siamo negli anni 60, (io sono del 56)
      Ricordo sempre in quegli anni la Giulia Alfa Romeo di mia zia carica fino all’inverosimile di passeggeri, ricordo la stradale quando ci ha fermato, ma non sanzionato perchè il poliziotto era un commilitone di mio fratello , 16 anni più vecchio di me.
      Ricordo a Mondello un signore anziano che con il suo carretto vendeva giocattoli e chincaglierie varie proprio di fronte alle spiaggie, se non erro lo chiamavamo ” Il vecchietto”, era diventato il mio migliore amico…
      Nel susseguirsi degli anni data la morte dei miei carissimi zii non ho avuto più il piacere di tornare in loco per poter passare un po di tempo in quella terra meravigliosa.
      L’ultima mia venuta è stata nel lontano 4 settembre 1982 in viaggio di nozze con la mia metà, in quel contesto mi sono recato anche a Terasini dove ho soggiornato per una settimana nel villaggio ” Città del mare”, a mio avviso già decaduto in quell’anno…
      In quella occasione passando dal centro di Palermo ho visto la sagoma disegnata a terra di Carlo Alberto Della chiesa.

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