Scontro tra Grasso e Cuffaro
Al seminario su I costi dell’illegalità il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso ha attaccato Salvatore Cuffaro: «È stato riconosciuto il comportamento dei singoli, come referenti di Cosa nostra: questa è la differenza sostanziale dal punto di vista tecnico-giuridico rispetto all’aggravante dell’articolo sette». Cuffaro avrebbe quindi favorito i singoli boss e non l’organizzazione.
Cuffaro ha replicato: «Probabilmente Grasso non ha letto la sentenza per intero. È stata studiata dai miei avvocati e sostiene che non solo non è stato favorito l’intero sistema mafioso ma neanche il singolo mafioso. Non ho motivo di non credere ai miei avvocati».
Vorrei citare il fondo del Giornale di Sicilia che certo non è sospettabile di atteggiamento forcaiolo, né di essere pregiudizialmente contro il governatore.
“Il presidente Cuffaro è colpevole. ha commesso reati legati all’uso indebito di informazioni riservate. Ma è estraneo alla mafia in quanto organizzazione. Però ha favorito, come fa notare Pietro Grasso, uomini che sono stati condannati per mafia. Sono reati gravi al punto da far decidere al Tribunale la interdizione dai pubblici uffici. Stando così le cose, la risposta più opportuna sul piano istituzionale sarebbe quella di rimettere il mandato. La più opportuna per il governatore. Il quale potrebbe percorrere in modo più libero il cammino per ottenere il riconoscimento della sua piena integrità. Più opportuna per la Regione. Su cui potrebbe cadere adesso il peso di polemiche devastanti in una fase difficile”.
Dove sta la verità?
Robbè…il gds non ha certo scoperto l’acqua clada,è quello che chiedono la stragrande maggioranza dei siciliani onesti
Ah si?
Se è come dice Cuffaro allora la condanna per favoreggiamento perchè gliel’hanno data?
Cuffaro via subito dalla regione, hai favorito mafiosi!!!!!
Forse questo non è il post giusto ma non so a chiedere, desidero sapere se è reato scrivere “ma vaffanculo” in un blog?
Cuffaro: condannato ma non troppo. Quasi surreale l’atmosfera di festeggiamento pacato che certuni mascherano per un presidente di regione che è stato condannato a 5 anni, con interdizione perpetua. Tristezza.
Allora. Il codice penale all’art. 378 stabilisce che “(I) Chiunque, dopo che fu commesso un delitto (…) aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, o a sottrarsi alle ricerche di questa, è punito con la reclusione fino a quattro anni.
(II) Quando il delitto commesso è quello previsto dall’articolo 416 bis, si applica, in ogni caso, la pena della reclusione non inferiore a due anni.
Salvatore Cuffaro è stato condannato ai sensi del II comma. Vuol dire che egli NON ha favorito l’ORGANIZZAZIONE COSA NOSTRA in quanto tale (reato di favoreggiamento AGGRAVATO chiesto dai PM ai senso dell’art.7 della legge 203/91), ma SINGOLI soggetti che avevano commesso il reato di cui all’art. 416 bis (Associazione di tipo mafioso), aiutandoli a eludere le indagini(attraverso la rivelazione dell’esistenza di intercettazioni, cimici e indagini in corso).
Per conoscere il motivo per cui la condanna è stata proprio di anni 5 di reclusione, bisogna attendere il deposito delle motivazioni della sentenza (al massimo 90 giorni). Bisogna comunque tenere presente che i capi di imputazione erano due e che essi sono stati uniti dalla Corte sotto il vincolo della “continuazione” (vale a dire che sono due reati “esecutivi di un medesimo disegno criminoso”). Da qui un aumento della pena.
Il Presidente della mia Regione dopo la lettura della condanna che lo riguarda dice “da domani nuovamente al lavoro, e di buon ora come sempre” speriamo bene!!
Sei di Palermo se Cuffaro non è mafioso
“Oggi Totino diceva a tgs che lui quando ha parlato con “quei” tizi, non sapeva che fossero mafiosi…Ma che vuol dire??!!”
vebbe’, dandogli la buona fede allora è un fesso…dobbiamo farci governare da un fesso?
motivo ancora più valido per diemettersi!!
8 righe dal NEW YORK TIMES
http://www.nytimes.com/2008/01/19/world/europe/19briefs-mafia.html?_r=1&scp=1&sq=cuffaro&oref=slogin
Ognuno ha il presidente che si merita!
La Sicilia ha Cuffaro.
ieri cmq su una trasmissione regionale (antennasicilia) mi sono indignato tanto quanto la notizia delle mancate dimissioni di Cuffaro. ebbene un editorialista de “La Sicilia” asserisce che diversi siciliani quando vengono a Palermo “si chiudono in albergo perchè non sanno chi possono incontrare, da chi possono essere invitati, con chi parlare ecc..”. l’erudito giornalista asserisce dunque che Palermo è una città di merda dove dietro tutti gli incontri di un certo livello ci starebbe la mafia. personalmente, detto da un siciliano, mi sconvolge. visto anche che è una pura menzogna.
”Early tomorrow morning … I will be back at my desk.”
http://www.nytimes.com/aponline/world/AP-Italy-Mafia-Politician.html?scp=2&sq=cuffaro
(… mi sono indignato, tanto quanto l’aver appreso…)
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domenica CASINI sarà ospite a
“CHE TEMPO CHE FA”.
Chi volesse porgli una domanda, tramite Fabio Fazio può usare questo form http://www.chetempochefa.rai.it/TE_ospiteform
Io gli chiederò se trova conveniente tenere nel partito un uomo che ha favorito persone legate a cosa nostra. Gli chiederò anche cosa ne pensa della distinzione che BORSELLINO faceva fra responsabilità politica e responsabilità giudiziaria.
E’ un personaggio questo Totò Cuffaro (stabilite voi se buono o cattivo). E’ un personaggio perché al momento risulta essere l’unico soggetto al mondo a piangere di gioia dopo aver saputo di essere stato condannato da un tribunale a cinque anni di reclusione. Si tratta, è bene precisarlo, del primo grado di giudizio. E, dunque, non è una sentenza definitiva. Cuffaro avrebbe aiutato alcuni soggetti, anche un boss d’alto calibro, accusati di collusione con la mafia, fornendogli informazioni su delicate indagini in corso. E’ stato accertato, anche, che il presidente della Regione non sarebbe un mafioso e non avrebbe aiutato Cosa nostra, ma solo alcuni soggetti considerati decisamente “sporchi”. Meglio così, perché avere un presidente della Regione mafioso non sarebbe il massimo per la dignità del popolo siciliano. Non è neanche il massimo, per la verità, avere un presidente condannato a cinque anni. Ma non si può avere tutto dalla vita, lo sappiamo…
Certo, la condanna è pesante ed il reato contestato è quantomeno fastidioso. Cuffaro, però, è felice. Mi chiedo: perché questo stato di esaltazione? E’ questa la domanda che dobbiamo farci. E’ questo il quesito che, probabilmente, con le sue risposte può aiutarci a capire.
Resta un fatto acclarato, restano le immagini che ieri sono state trasmesse dai telegiornali e che hanno stupito molti italiani. Un uomo condannato a cinque anni esulta come se avesse fatto gol da centrocampo, ad occhi chiusi e di tacco. Lo capite? Io no. O meglio, lo capisco. Ma preferisco non parlarne fino alla sentenza definitiva. Non capisce neanche il presidente dell’Ars, Gianfranco Micciché, che ha dichiarato: “Non si festeggia una condanna a cinque anni di carcere, ne’ l’indebolimento della Sicilia”.
Insomma, non sono l’unico a pormi il problema…
> “Chiediamo di aggiornare il curriculum di Cuffaro, presente sul sito della
> Regione Siciliana:
>
> IL PRESIDENTE
> Salvatore Cuffaro è nato a Raffadali (Ag) il 21 febbraio 1958. E’
> sposato e padre di due figli. Alle medie e alle superiori si è formato
> presso i Salesiani del Collegio “Don Bosco” di Palermo. E’ laureato in
> Medicina e Chirurgia e specializzato in Radiologia. Ha fatto parte del
> Consiglio della Facoltà di Medicina e del Consiglio di Amministrazione
> dell’Università di Palermo. Figura tra i soci fondatori del Centro
> Siciliano Sturzo. E’ stato delegato regionale del Movimento Giovanile
> della Democrazia Cristiana e dirigente organizzativo della DC siciliana.
> Ha fatto parte del consiglio comunale di Raffadali e successivamente di
> quello di Palermo. Nella XI legislatura è stato eletto nelle liste del
> CDU, nel collegio palermitano, come deputato all’Assemblea Regionale
> Siciliana presso la quale ha svolto, tra l’altro l’incarico di vice
> Presidente della Commissione Regionale Antimafia. E’ stato rieletto
> nella XII legislatura, sempre nel collegio di Palermo, nel corso della
> quale ha rivestito la carica di Assessore Regionale per l’Agricoltura e
> le Foreste. Già presidente della Regione Siciliana nella XIII
> legislatura (2001-2006), è stato rieletto Presidente della Regione nella
> XIV legislatura, a seguito delle consultazioni elettorali del 28 maggio
> 2006.
> IL 18 GENNAIO 2008 E’ STATO CONDANNATO A 5 ANNI DI RECLUSIONE PER
> FAVOREGGIAMENTO, CON INTERDIZIONE DAI PUBBLICI UFFICI, E NON SI E’ DIMESSO.
>
> Inviamo tutti una mail alla sua segreteria e al capo di gabinetto con il
> testo corretto:
> segreteria.presidente@regione.sicilia.it
> michelesarrica@regione.sicilia.it“.
Caro Alessandro ma, come tu sicuramente penserai, una accusa cosi importante e in Sicilia DEVE essere accompagnata dall’esclusione immediata (con poi reintegrazione).
chi può reiterare un reato viene arrestato.
si pensa forse che cuffaro non possa?
o rischiamo credendo nella buona fede.
se lui non dà le dimissioni dobbiamo mettere a ferro e fuoco (in senso non letterario) Palermo.
Fare manifestazioni su manifestazioni.
se come penso la città sarà indifferente perchè ormai non ci impressiona più niente faremo reati anche noi per cinque anni di pena sorridendo e cantando.
già wikipedia è stata aggiornata
Bin Laden, Fioravanti, Vallanzasca, Pribke, Lioce, non essendo mafiosi è lecito pensare che per il Presidente Cuffaro siano delle stimabili persone e abbastanza degne da ricoprire qualsiasi carica pubblica?
@Luigi: a quale dei 24 caporedattori ti vuoi rivolgere???? 🙂
Un processo ha una sua ratio che è soltanto giuridica. Personalmente credo che nè i mafiosi agevolati da Cuffaro, nè Cuffaro stesso abbiano mai sentito la necessità di scoprirsi, di presentarsi. A Palermo, in Sicilia, il non detto vale molto di più e spiega molte più cose. Cuffaro sapeva di poter contare sull’appoggio politico di persone influenti favorendole in alcuni modi. E’ la vecchia teoria dei cerchi concentrici che era stata elaborata per incriminare Andreotti e che si è rivelata totalmente fallimentare sia sotto il profilo penale che, ed è l’unico che mi interessa, sotto quello politico. Corollario a questa teoria è quella di Paolo Borsellino secondo cui, nonostante non ci siano prove giuridiche di colpevolezza, i fondati sospetti valgono come incriminazione etica e, quindi, apolitica. Apolitica, già, un vecchio termine reso importante da uno scrittore tedesco, T.Mann. E di apolitica è piena la storia del mondo. E’ senza dubbio la più potente sirena del nichilismo etico, dell’abbandono al rancore improduttivo che, mentre sostiene le ragioni del progresso, è la causa unica del suo affossamento.
Nella sua traduzione palermitana, l’apolitica ha preteso dai politici un unico criterio di valutazione: che siano onesti. Meglio, che siano quasi in odore di santità, e meglio se le loro stigmate siano a riprova di lutti privati.
Ma l’onestà, in questa accezione morale, è uno dei tanti criteri di base per qualunque mandato e delega. Fissarne uno per tutti, chiedere quindi soltanto l’onestà e, in aggiunta, fissare i criteri di valutazione di ciò che è onesto fuori da possibilità di comprensione umana, è apolitico e per Palermo mortale come e più della mafia.
L’illegalità ci costa meno di questa legalità.
il reato dovrebbe prescriversi
dopo 7,5 anni.Il periodo in cui è stato commesso è tra febbraio e marzo
2001.Quiandi a Novembre il reato è prescritto.Altro che sentenza
irrevocabile.Mi dispiace darvi questa brutta notizia, ma purtroppo è così
Che Cuffaro non avrebbe fatto nemmeno un giorno di galera era ovvio: a parte la prescrizzione c’è di mezzo l’indulto che gli toglie 3 anni. Mettici pure che è incensurato e presenta un “ambiente del reo” favorevole (no aggressività, no condizioni socioeconomiche svantaggiate…) Per questo gli si dovrebbero applicare anche le attenuanti del caso. Metti che chi becca meno di 2 anni non va in galera per principio… fai un po’ tu i conti.
IL PROBLEMA E’ UN ALTRO e dovrebbe riscpondere un giurista: la prescrizione estingue anche le PENE ACCESSORIE, cioè l’interdizione dai pubblici uccici?
Ho detto “uccici”? wow… ah ah…
http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/cronaca/cuffaro-processo/cuffaro-singoli/cuffaro-singoli.html
a giudicare da quello che c’è scritto in fondo a questo articolo, non dovrebbe ricorrere all’escamotage della prescrizione.
Domande:
1)Ma se uno chiama al telefono tre pedofili distintamente e li avverte che la polizia sta indagando su di loro ha favorito i singoli ma non la PEDOFILIA?
2)Ma se uno avverte tre terroristi di Al Qaeda che la CIA è sulle loro tracce consentendogli di eclissarsi gli americani penserebbero che ha favorito singolarmente tre terroristi ma non ha favorito AL QAEDA?
E cosi all’infinito……
Questa è sofistica pura! Ma i siciliani adorano pare quando qualcuno insulta le loro intelligenze…scusate ma devo avvisare dieci amici miei picchiatori di omosessuali accaniti che qualcuno li spia…ben inteso io non sono OMOFOBICO e disprezzo chi favoreggia l’OMOFOBIA!
Sembrate tutti dei baronetti seduti comodi nelle vostre sicure case del centro città. A noi gente di periferia (che siamo molti più di voi, purtroppo) nn ce ne frega niente ne di cuffaro ne di questa vicenda. Nella periferia conta di più il fatto che abbiamo una gestione fallimentare di questa città negli ultimi anni, che hanno portato nelle nostre periferie la miseria. Il nostro problema è arrivare alla fine del mese e comunque il fine del mese è un problema perché dobbiamo pensare all’affitto del mese successivo. E non sono le vostre ricche case ma dei buchi negli quale viviamo è da dove rischiamo ad essere buttati fuori casa. Qui l’Azione Giovani, visto che ci siamo, potrebbe chiedere al suo partito un appoggio esterno a questo sindaco assente per motivi personale o meglio vizi personali come qualcuno diceva in precedenza, ed al suo assessore le dimissioni. Questa sarebbe responsabilità. Forse mobilitazioni di questo tipo non sono molto mediatiche o contrari all’orientamento di questo blog, quindi continueremmo a vivere nella nostra miseria. Continuate a fare finta di niente…
Gonco non comprendo la tua allusione a un presunto “orientamento” di questo blog.
In risposta a M A U R O
Cuffaro è un angioletto. Condannato a soli 5 anni di carcere. Tutta l’UDC è in festa.
staff freesud
http://www.riberaonline.blogspot.com
@Mauro. La pena accessoria dell’interdizione, prescrizione o meno, diventa esecutiva solo a sentenza definitiva. Se interviene la prescrizione, cade pure la pena accessoria CHE, IN QUESTO MOMENTO, NON è ESECUTIVA. Resta il saignificato politico che è, ovviamente, inequivocabile: secondo i giudici ora o tra dieci anni, Cuffaro non può governare neamche un condominio.
ADDIO CUFFARO.
Un popolo governato dalla mafia è un popolo senza dignità.