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venerdì 19 apr
  • Quella mattina…

    La mattina del 29/8/1991 udii distintamente, intorno alle 7:30, alcuni colpi di arma da fuoco. Scesi per strada e, riverso sui gradini del supermarket SMA di via Alfieri, vidi il corpo di un uomo dal viso deformato da alcuni colpi sparati vigliaccamente alla nuca.
    Mi era sembrato di riconoscere il corpo di un polacco che lì aiutava le signore a portare la spesa. Seppi invece, di lì a poco, che si trattava di Libero Grassi, l’imprenditore che rivendicava pubblicamente e fieramente il suo diritto a vivere e lavorare senza subire soprusi.

    Poco più di un anno prima avevo visto, più avanti, sullo stesso lato della strada, il corpo senza vita di Giovanni Bonsignore, il dirigente regionale dalla schiena diritta che aveva denunciato il malaffare della Regione e che, per questo motivo, era stato assassinato.

    Probabilmente, è anche per questo motivo che da allora mi consento una semplificazione sociologica sui miei concittadini: Palermo è una città dove o si sta da una parte o, magari inconsapevolmente, da perfetti “utili idioti”, si concorre a fare gli interessi dell’altra. Per la sua storia, come appena ricordata, non esistono purtroppo altre, più neutrali, posizioni.

    Palermo
  • 7 commenti a “Quella mattina…”

    1. esatto. non esistono posizioni neutrali, ben detto

    2. Mi sa che ultimamente in molti, soprattutto nei posti di potere, preferiscono stare dall’altra parte …la storia parla chiaro.

    3. Quindi Libero Grassi non è stato assassinato lì dove viene commemorato da 17 anni?

    4. eppure, proprio oggi, si parla di un risveglio della città e di una partecipazione inaspettata alla bicicletatta di commemorazione e sfida alla mafia. Non mi sembrano poche 350.000 persone.

    5. bellissima pedalata… eravamo forse 300, non eravamo neanche tutti giovani e forti, ma eravamo tutti contenti di esserci…

    6. Donato mi è dispiaciuto non vederti a nessuna delle tre iniziative organizzate ma non importa invece se ti fosse sfuggita ti segnalo la lettera scritta dal Comitato e pubblicata dal GdS che troverai nel post aperto da Rosalio sull’anniversario di Libero Grassi
      ciao
      pequod

    7. Donato, sono d’accordo con te.
      E i tanti colleghi di Libero Grassi che, anche da posizioni istituzionali, prima isolarono e poi quasi giustificarono l’omicidio (se l’è cercata e cose del genere), in che categoria li mettiamo ?

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