E’ un’intervista molto istruttiva sul contemporaneo rapporto tra mafia, politica e affari. Più efficace del libro “I complici” per comprendere gli stessi personaggi. Un servizio all’informazione ben diverso da quello che si è preteso offrire nei giorni scorsi con l’intervista di Bolzoni alla figlia di Riina. Sui rapporti di politici siciliani con la famiglia Mandalà continuo a pensare che o ha sbagliato Mandalà a consentire che la consulenza sul PRG di Villabate fosse affidata ad un professionista “al di sopra di ogni sospetto” o ha sbagliato chi ha posto lo stesso professionista alla seconda carica dello Stato. Delle due l’una.
molto, molto interessante. ecco uno dei motivi per cui, al di là di ogni presunzione di innocenza da difendere ad ogni costo, sarebbe questione di opportunità che i politici indagati per aver avuto rapporti con la mafia o con singoli mafiosi(a destra e a sinistra), proprio per non destare nessun sospetto e, purtroppo devo dire purtroppo, in una regione come la nostra, farebbero bene a fare un passo indietro e tornare al loro mestiere. tanto la politica è un servizio, non un mestiere, no?
“Se decidi di fare politica la mafia o la subisci o […] ti ritrovi ad essere un mafioso”. Siamo governati da mafiosi e da persone che subiscono la mafia e fanno finta di niente. Intanto però intascano lo stipendio e sorridono come dei deficenti. Ma che hanno studiato a fare queste persone? Che sono nate a fare? Del resto una terza alternativa è quella di fare politica seria ma subentra il danno, l’intimidazione e la morte. Ecco perchè non cambieremo mai. Lo stato italiano non è ancora riuscito a risolvere questo enigma, trovare una soluzione a questo guaio sociale. Sono orgoglioso di essere italiano, ma mi vergogno di chi governa l’Italia.
Mi fa piacere che Campanella se ne sia tirato fuori, mi sembra una persona intelligente. Forse tanti intelligente da capire che scegliere un’altro tipo di strada sarebbe stato essere capro espriatorio di altri. Non lo so.
Ma le sue dichiarazioni, a parte essere molto istruttive, non mi stupiscono affatto.
Il problema é la smania d’ambizione, il circolo vizioso.
La mafia ti garantisce i voti, ma una volta che la mafia ti garantisce i voti, tu devi garantire la mafia, etc…
E’ un’intervista molto istruttiva sul contemporaneo rapporto tra mafia, politica e affari. Più efficace del libro “I complici” per comprendere gli stessi personaggi. Un servizio all’informazione ben diverso da quello che si è preteso offrire nei giorni scorsi con l’intervista di Bolzoni alla figlia di Riina. Sui rapporti di politici siciliani con la famiglia Mandalà continuo a pensare che o ha sbagliato Mandalà a consentire che la consulenza sul PRG di Villabate fosse affidata ad un professionista “al di sopra di ogni sospetto” o ha sbagliato chi ha posto lo stesso professionista alla seconda carica dello Stato. Delle due l’una.
molto, molto interessante. ecco uno dei motivi per cui, al di là di ogni presunzione di innocenza da difendere ad ogni costo, sarebbe questione di opportunità che i politici indagati per aver avuto rapporti con la mafia o con singoli mafiosi(a destra e a sinistra), proprio per non destare nessun sospetto e, purtroppo devo dire purtroppo, in una regione come la nostra, farebbero bene a fare un passo indietro e tornare al loro mestiere. tanto la politica è un servizio, non un mestiere, no?
“Se decidi di fare politica la mafia o la subisci o […] ti ritrovi ad essere un mafioso”. Siamo governati da mafiosi e da persone che subiscono la mafia e fanno finta di niente. Intanto però intascano lo stipendio e sorridono come dei deficenti. Ma che hanno studiato a fare queste persone? Che sono nate a fare? Del resto una terza alternativa è quella di fare politica seria ma subentra il danno, l’intimidazione e la morte. Ecco perchè non cambieremo mai. Lo stato italiano non è ancora riuscito a risolvere questo enigma, trovare una soluzione a questo guaio sociale. Sono orgoglioso di essere italiano, ma mi vergogno di chi governa l’Italia.
Mi fa piacere che Campanella se ne sia tirato fuori, mi sembra una persona intelligente. Forse tanti intelligente da capire che scegliere un’altro tipo di strada sarebbe stato essere capro espriatorio di altri. Non lo so.
Ma le sue dichiarazioni, a parte essere molto istruttive, non mi stupiscono affatto.
Il problema é la smania d’ambizione, il circolo vizioso.
La mafia ti garantisce i voti, ma una volta che la mafia ti garantisce i voti, tu devi garantire la mafia, etc…