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martedì 19 mar
  • 23 commenti a “Sguardi”

    1. 🙂
      …Il secondo è un bastardo che conosce la fame e la tranquillità
      ed il piede dell’uomo e la strada…
      http://www.youtube.com/watch?v=XYKz-lqVF5k

    2. bella foto!

    3. Li amo, piu’ di tutto.
      E quando te li porti a casa…
      non sanno cosa perdono quelli che non hanno l’onore di viverci insieme…

    4. Caro dolce cane di strada, cosa stai chiedendo con quello sguardo ?

    5. ehi voi due…non avevo dubbi di trovarvi qui! 😉

    6. a volte gli angeli si travestono da animali !
      (E invece Stalker da diavoletto!);)

    7. su di te ci avrei messo le mani sul fuoco, Stalker;
      se ci fosse la luna si potrebbe cantare…
      io sulla bocca ossi non ne ho…

    8. …nemmeno nella bocca

    9. e non te le saresti brUciate G!
      “io nella bocca ossi non ho
      e nemmeno violenza…
      vivo addosso ai muri e…”
      a volte straparlo…a volte vivo addosso ai muri!
      quanto ancora ho da imparare dai miei compagni animali….
      compagni di vita spesso al pari dei miei compagni umani.

      valentina, mi sta crescendo la coda, sarà diabolica o animale?! 😉

    10. se ci fosse la luna
      si potrebbe cantare….

    11. GOKU…hai 5 minuti per “parolare” anche qui? 😉

    12. Ringrazio Rosalio per aver pubblicato una mia foto, soprattutto per aver scelto una delle più significative. Ho fatto diversi ritratti “canini” rigorosamente agli amici randagi e non ho mai avuto alcun problema, al massimo mi sono beccato una leccata in faccia , basta un pò di “prio” una carezza e loro sono lì in posa davanti l’obiettivo che ti dedicano sguardi incuriositi e pieni di affetto. Abbiamo tanto da imparare noi umani…..

    13. grazie, Daniele !

    14. ” Durante la strada si divertì
      quanto noi, più di noi, il cane Liebe.
      Corse dietro a ramarri, a lucertole
      e, pei nascosti, fra crepe di solleone,
      raspò la terra e squassò le buche;
      poi ritrovò una gazza morta dove era
      un groviglio di rami, sotto a una quercia;
      e andò dilindoleggiandola per istrada
      avanti a noi che, a testa china,
      seguivamo una fuga di idee nere “.

      Questi sono versi di un grande artista dimenticato. Versi sobri, alla prima lettura, ma di cui mi sfugge la completezza del significato. Mi colpisce l’immagine intanto. Il cane che ruzza continuamente, il suo moto poi contrapposto all'”uomo” che segue, fermo e chiuso nelle sue preoccupazioni. Manca quindi al cane la capacità riflessiva ? E’ dunque questa la diversità ?

    15. No. Il cane semplicemente vive nel presente, nella realtà che lo circonda, incurante se ha o non ha casa, si arrangia, è questa la sua arte, e nel frattempo si diverte, mentre noi, che la casa l’abbiamo, siamo sempre presi dalle preoccupazioni e vediamo nero.
      Forse il senso è il carpe diem,o afferra l’attimo;più che al cane penso che all’uomo manchi qualcosa.Perchè l’animale rispetta la sua natura, l’uomo stravolge la sua.
      Comunque grazie per questi versi.

    16. …e non solo, il cane e in genere l’animale è sempre pronto al gioco,alla carezza, a creare una alleanza con te, questa è la cosa che più mi stupisce e mi affascina di loro, mentre noi siamo capaci di chiuderci a riccio e tenere il broncio chissà per quanto, avvolti dalla nostra stupidità e dal nostro orgoglio…se qualcuno non fa quello che vogliamo noi….

    17. Secondo me sta chiedendo di essere stabilizzato… 😐

    18. Il cane di Adriano Sofri si chiama Felix :
      “………. Qualche giorno fa è stata trasmessa una conversazione fra me e Fabio Fazio in televisione, nella quale nominavo il mio cane. Ho avvertito Randi e Mihaela, le quali aspettandomi vivono con Felix, che tenessero il volume alto, e mi raccontassero come avrebbe reagito Felix quando avesse sentito la mia voce pronunciare il suo nome. A malincuore, mi hanno riferito: Felix dormiva (era la seconda serata), non aveva aperto gli occhi, e tantomeno sobbalzato, né sollevato il suo testone di pastore tedesco. Non ha nemmeno sventolato un po’ l’orecchio sinistro. Niente. Nonostante Mihaela, che ha poco più della sua età, cercasse di dargli un calcetto nel momento fatidico. Per consolarmi, mi hanno fornito le giustificazioni scientifiche: i cani non vedono e non sentono la televisione, questione di ultrasuoni o chissà, ‘guarda che non batte ciglio nemmeno quando Rex si mette ad abbaiare al colpevole’. Mah. E’ uscito un libro di Roger Grenier, tratta di cani e padroni, veri e letterari. Si intitola Le lacrime di Ulisse, edizioni E/o. Il titolo viene dal famoso incontro fra il ritornato Ulisse e il vecchio cane Argo. Argo, solo lui, riconosce Ulisse. Scuote la coda, abbassa le orecchie, ma non ha la forza di accostarsi al padrone, e muore. Ulisse volta la testa e si asciuga una lacrima. Grenier commenta che la sola lacrima di Ulisse ritornato è strappata dal cane. Anni fa avevo riletto l’episodio. Bisognava che Ulisse non fosse riconosciuto, ma mi sembrava un gran peccato che la mano di Ulisse non grattasse per l’ultima volta dietro l’orecchio il cane decrepito e pieno di zecche, e che Argo non leccasse per l’ultima volta la mano del padrone “

    19. …cane che vai, padrone che trovi…

    20. forse allora i miei sono degli scimuniti…due specialmente, quando sentono strani versi in televisione, inclinano la testa e muovono le orecchie rispondendo, il più giovane va verso la televisione e gli gira intorno, e io me la rido. una volta gli ho fatto ascoltare i versi delle balene dal PC, due se ne son fregati, una era interessatissima, continuava a piegare la testa da una parte all’altra uggiolando, però in effetti non mi hanno mai risposto al telefono!
      .
      @manuelo, cercherò il libro che hai citato. ricambio il favore consigliando due splendidi libri:
      “il cane che andava per mare” di stefano malatesta, ritratti di sciroccati siciliani dalla “corda pazza”, il primo racconto parla di questo cane liparota che andava per mare. bellissimo.
      poi “guappo e altri animali” di raffaele la capria. bello e straziante, doloroso come ogni distacco dai nostri amati animali, che purtroppo o per fortuna, quasi sempre se ne vanno prima di noi. l’ho letto quando sapevo che la mia adorata cagnona aveva i giorni contati, ma quante ne avevamo fatte insieme, dieci anni bellissimi per mare e per terra….

    21. Daniele che dire… non bastava vedere le tue foto in ufficio tutti i giorni, pure su Rosalio adesso!!!
      Scherzi a parte, spero che questa tua passione per la foto cresciuta negli anni ti possa portare a nuove esperienze.
      Continua così e segui i consigli dei colleghi riguardo ai soggetti: la tua predisposizione verso il mondo “ANIMALE” è stata colta anche da Rosalio.
      Complimenti, e al prossimo tour fotografico!

    22. ma quanto è sapurito??? Troppo duci, complimenti al fotografo perché ha saputo ritrarre un’immagine diversa della bellezza.

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