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giovedì 28 mar
  • Sicilia

    La meglio parola è quella che non si dice, pensai (appunto). Perciò non la dissi. Mi nascosi così nei cespugli del non detto dove aveva tana uno scorpione tronfio con la sua coda tossica. Spuntata per le troppe punture regalate ai pavidi. Tornai fuori. Fuori di me per la rabbia. E gridai la mia Sicilia fatta di verità.

    Sicilia (illustrazione di Giuseppe Lo Bocchiaro)

    I racconti di tre righe
  • 3 commenti a “Sicilia”

    1. Applausi a scena aperta

    2. La verità. Il fatto è che ogni siciliano ne ha una sua. Un universo personale, che è restio a condividere con gli altri, forse per non svegliarsi mai del tutto. Sarà perchè ostacolato da una specie di tirannia solare o perchè favorito dalla naturale tendenza teatrale. Fingere e recitarsi ragioni e torti degli altri. Ci si risparmia così la fatica di incontrarli, gli “altri”, e cercare di capire nella loro realtà.

    3. Che dire? Complimenti anche oggi!

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