Puntini
Era insopportabile con quella sua mania di distribuire punti. Per chiudere un discorso, per esempio. O, quando erano due insieme, per annunciare una sentenza. Oppure, perfidi, quelli che si mettevano in fila, non più di tre, anzi proprio tre, per lasciare un discorso sospeso tra una promessa e una minaccia. Ma in una cosa era imbattibile: mettere i puntini sulle “i”.
…
= Ammettilo che è finita. Così tutto sarà chiaro e sapremo cosa fare. Basta saperlo quello che si vuole. Non è così ? Rispondi. Non è così ?
… ( l’uomo annuisce senza dire niente )
… ( tace anche lei )
Storia di due coniugi che non hanno più niente da dirsi. Adesso che è tutto chiaro, adesso che sono sinceri non hanno più niente da dirsi.
Puntini per registare non i loro dialoghi, ma i loro silenzi. Puntini per le loro parole silenziose. Puntini come dimensione negativa della parola.
…
Ammettilo che è finita. Così tutto sarà chiaro e sapremo cosa fare. Basta saperlo quello che si vuole. Non è così ? Rispondi. Non è così ?
… ( l’uomo annuisce senza dire niente )
… ( tace anche lei )
Storia di due coniugi che non hanno più niente da dirsi. Adesso che è tutto chiaro, adesso che sono sinceri non hanno più niente da dirsi.
Puntini per registrare non i loro dialoghi ma i loro silenzi. Puntini per le loro parole silenziose. Puntini come dimensione negativa della parola.
….. che tristezza…….
Punto… due punti! Ma sì, fai vedere che abbondiamo: adbondandis adbondandum…
Mi fa ricordare qualcuno…
ahahah totò peppino e la malafemmina… Nus volevon savuar….
.. OK, si parla di me?
Allora, mettiamo i puntini sulle I, io senza i miei punti sospensione che esprimono le mie pause non potrei .. non potrei ….. , insomma non potrei.